Dalle proteste alle proposte: le nostre prime domande ai candidati Sindaco
PRIMA parte: le nostre “pregiudiziali”.
Quale è la Sua posizione sui punti da noi sollevati nel volantinaggio alla Fenice del 22 novembre? In particolare:
- Quale sarà la Sua posizione sul blocco dei cambi di destinazione d’uso (a norma di PAT) per tutelare i sestieri a vocazione residenziale, qualora diventasse Sindaco di Venezia? Sarebbe disposto a bloccarli per una durata pari al Suo mandato (5 anni) per frenare l’esodo dei residenti dalla città d’acqua?
- Cosa intende fare per rilanciare i progetti di edilizia popolare annunciati dalla coalizione vincente nella campagna elettorale del 2010 (5.000 alloggi in “social housing”) e mai realizzati? Ci dica perché stavolta dovremmo fidarci, dopo le promesse disattese dalla classe politica in questi anni.
- Quali agevolazioni sono auspicabili per chi vive nella città d’acqua, facendosi carico di un costo della vita superiore a quello di altre città? Cosa possiamo fare per chi a Venezia vuole restare, e per chi ci vuole tornare a vivere?
- Lei si impegna a utilizzare gli introiti della tassa di soggiorno (tassa di scopo) per migliorare le condizioni di vita del luogo dove viene percepita, ascoltando le proposte della cittadinanza e rendendone pubblico il resoconto?
- Lei è favorevole a limiti dimensionali per le grandi navi autorizzate ad entrare in laguna, anziché scavare nuovi canali per accoglierne sempre di più e sempre più grandi?
- Favorevole o contrario, allo scavo del Contorta?
- Quali forme di autonomia e decentramento amministrativo sono realizzabili a breve termine, per riconoscere le esigenze specifiche del territorio? Qual è il ruolo che immagina per la Municipalità di Venezia-Murano-Burano e quali poteri è disposto a delegare a questa Municipalità, con le opportune modifiche allo Statuto comunale? Quali altre soluzioni sono invece attuabili immediatamente, con il meccanismo della delega ad uno o più Assessori competenti per i problemi che sono specifici alla città d’acqua?
- Qual è l’ambito di organizzazione ottimale del territorio comunale a medio termine, secondo Lei, una volta che la creazione della città metropolitana avrà cambiato i termini del problema? Lei è favorevole o contrario ad una ridefinizione dei confini comunali, nell’ambito della città metropolitana?
- Lei è favorevole o contrario ad uno “statuto speciale” da riconoscere nell’ambito della Legge speciale per Venezia, che dia un senso concreto alla nozione di “specialità” già riconosciuta dall’ordinamento giuridico e ne sia la logica conseguenza? Favorevole a negoziare con lo Stato la creazione di una “zona franca” da imposte sul reddito di impresa (simile a quella che la Francia ha accordato alla Corsica) a tutela delle produzioni industriali e artigianali insulari?
- Quali incentivi sono invece immediatamente attuabili, a legislazione nazionale costante, per: cantieristica minore, attività artigianali, negozi di prossimità?
Queste sono le nostre “pregiudiziali” ma non esauriscono ovviamente lo spettro dei problemi da affrontare: nelle prossime settimane pubblicheremo una lista di domande supplementari che stiamo discutendo fra di noi in bacheca “interna” e su queste ci riserviamo di pubblicare anche un sondaggio online, per valutare quanto rispondano al comune sentire della cittadinanza e in quale ordine di priorità temporale (urgenza).
il Gruppo25Aprile
26 novembre 2014
Proporrei una scaletta in cui al primo posto metterei i punto 9″ Venezia Porto franco” Questo per attirare lavoro nel centro storico ! Poi le altre, tra le quali una sostanziale ridotta tassazione per chi affitta a coloro che lavorano e vivono a Venezia .Perché senza lavoro é inutile e ridicolo chiedere la residenza agevolata nel centro storico ,per un assistenzialismo d’altri tempi ……
Chiederei come si porrà davanti alle pressioni delle categorie che usano la città e la stanno distruggendo ? per esempio AEPE e musica notturna dei bar, Sublagunare, numero chiuso o no ? Che idea ha sulla monocultura turistica tanto amata dai commercianti…mobilità …. solo per fare qualche esempio.
Va bene, ma dimenticate Mestre e la Terraferma le cui aree sono strettamente connesse a Venezia e alla Laguna: Fusina, Porto Marghera, Forte Marghera, Tessera, ecc. Occorre sviluppare uno sguardo d’insieme su quel territorio che, un secolo fa, venne battezzato con l’appellativo di Grande Venezia.
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Risposte dalla 1 alla 7
1. Sono favorevole al blocco dei cambi di destinazione d’uso.
2. Tutti i cittadini italiani veneziani residenti devono poter sperare ad avere un tetto dove vivere. Io mi batterò per questo. Più case meno abusivismo.
3. Asili gratuiti per tutti e maggiori servizi di trasporto pubblico soprattutto con le isole.
4. Si sono favorevole e penso che bisogna lavorare per obbiettivi utilizzando al meglio le risorse raccolte con la tassa di soggiorno e non annacquarle nel bilancio comunale come è stato fatto fino ad oggi.
5. Io sono contrario alle limitazioni è favorevole alla salvaguardia e sviluppo del settore strategico della croceristica per Venezia e i suoi lavoratori.
6. Sono favorevole allo scavo del canale Contorta.
Il Gruppo25Aprile ringrazia i candidati Mattia Malgara e Jacopo Molina per la tempestività delle risposte e per averle rese pubbliche su questa pagina: la trasparenza nei confronti degli elettori è una virtù che apprezziamo molto. Nei prossimi giorni pubblicheremo un’analisi comparata delle risposte ricevute.
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