A ciascuno le sue priorità
Finito il carnevale e la grande fatica che comporta (per i residenti soprattutto, che ne subiscono l’impatto), ognuno aveva il sacrosanto diritto di scegliersi le sue priorità.
La nostra era questa:
Venezia, 3 marzo ’17
Oggi a Palazzo Badoer si terrà il convegno “gestione efficace dei siti del patrimonio mondiale UNESCO”. Sull’efficacia con cui è gestito quello di Venezia nutriamo seri dubbi; saremo quindi presenti fra il pubblico con una delegazione simbolica pronta a protestare in silenzio, indossando le maschere del flashmob “un pesce di nome Panda” per sottolineare che:
- dall’elezione del sindaco in carica i nostri sestieri hanno perso altri 1.540 residenti, nonostante l’esortazione dell’UNESCO a ritrovare d’urgenza un punto di equilibrio fra turismo e residenzialità.
- Delle misure raccomandate dall’UNESCO non abbiamo finora visto nemmeno un principio di esecuzione.
- Delle 70 pagine che il sindaco in carica sostiene di aver presentato all’UNESCO il 24 gennaio, i cittadini sono tenuti completamente all’oscuro al pari dei mass media e del Consiglio comunale, tanto che la consigliera comunale Monica Sambo è stata costretta a depositare un’istanza di accesso agli atti, finora senza esito.
- Di misure concrete a favore della residenzialità e/o per porre un freno ad una pressione turistica che espelle residenti a getto continuo non abbiamo finora visto nemmeno l’ombra.
- Al tavolo con le associazioni sulla residenzialità, più volte rinviato, il sindaco in carica non si è fatto vedere, ieri. Come mai? Perché impegnato a sciare nella località di Kreuzbergpass come da foto che siamo in grado di produrre per una coincidenza fortuita, grazie alla segnalazione di una turista presente in loco ieri 2 marzo. Il sindaco che alla stampa dichiara di lavorare “18 ore al giorno” forse include nel conto anche le feste di carnevale e le escursioni sciistiche?
Con la silenziosa e pacifica protesta che si terrà oggi intendiamo DENUNCIARE la distanza fra le rassicuranti dichiarazioni del sindaco in trasferta a Parigi (il 24 gennaio) e la realtà quotidiana vissuta dai cittadini veneziani.
Le nostre pacifiche proteste continueranno fino a che la Giunta in carica non dimostrerà con i fatti di aver capito la gravità della situazione anziché nascondersi dietro rinvii e cortine fumogene.
Le priorità del sindaco in carica? Documentiamole, astenendoci da commenti perché le immagini parlano da sole. No, non stiamo parlando del sindaco di Cortina o di Kreuzbergpass ma del nostro: quello di Venezia.
il 2 marzo:
il 3 marzo:
“Lavoro 18 ore al giorno” – è la leggenda di cui ama circondarsi, per la gioia di chi ci crede. Per tornare in media adesso dovrà lavorarne 25?