Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

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Sabato 8 giugno, manifestazione e lettera al Prefetto

NB questa è una iniziativa congiunta dei partecipanti alla manifestazione di sabato 8 giugno. Per aderire, scrivete a: nobigship@gmail.com

Venezia, 6 giugno 2019

Al Prefetto di Venezia, dott. Vittorio Zappalorto

APPELLO PER CONCLUDERE LA MANIFESTAZIONE DI SABATO 8 GIUGNO IN PIAZZA SAN MARCO

La MSC Opera, schiantatasi domenica scorsa 2 giugno contro la banchina di San Basilio e l’imbarcazione fluviale “River Countess”, provocando danni e feriti, ha dimostrato al mondo intero che è possibile quello che in tutti questi anni denunciavamo e che le Autorità competenti hanno per anni negato, consentendo la deroga al Decreto Clini – Passera che dal 2012 vieterebbe l’accesso al bacino di San Marco e al Canale della Giudecca alle navi oltre le 40.000 tonnellate di stazza lorda.

Proprio il giorno della “Sensa”, lo sposalizio della “Serenissima” con il mare, è successo quello che non doveva succedere, dimostrando l’incompatibilità di queste navi gigantesche con l’area marciana, il Canale della Giudecca, e l’intera Laguna.

Sabato 8 giugno, con partenza alle ore 16 dalle Zattere, abbiamo indetto un corteo che si farà portavoce di due richieste precise: fuori le navi dalla Laguna e applicazione del decreto Clini Passera, ovvero stop immediato al transito delle navi in laguna. Che questa sia la precondizione per pensare ad un’alternativa all’insostenibile stato attuale delle cose.

Invitando la città a manifestare, ci sentiamo di rivolgerLe un accorato appello affinché autorizzi, in via eccezionale, la conclusione del corteo in Piazza San Marco, per segnalare – anche dal punto di vista simbolico – la riappropriazione della città da parte di chi la abita, ci vive, ci lavora o ci studia, o semplicemente da parte di chi la ama.

Troppa è la pressione di forti interessi economici e finanziari sulla nostra città e sulla nostra Laguna, soffocata dalla monocoltura turistica, dalle trasformazioni urbane che sottraggono residenza e vita normale ai cittadini, di cui la vicenda grandi navi è solo un aspetto e tra i più gravi.

Se le grandi navi hanno potuto, fino ad ora, accedere al centro della città in deroga a leggi dello Stato in nome del profitto, ci pare giusto che, per un giorno, in deroga a provvedimenti amministrativi che vietano la Piazza alle manifestazioni, sia consentito ai cittadini di esprimere il loro dissenso a San Marco, cuore della città e bene comune dell’Umanità.

Vorremmo che, Sabato, la Piazza tornasse a rappresentare il cuore della comunità veneziana, una comunità che si riunirà per chiedere con forza un dovuto atto di cura e di difesa della città più bella del mondo.

Marco Gasparinetti e Dario Vianello

a nome del

Gruppo 25 aprile

Primi firmatari:

Comitato No Grandi Navi, Laguna Bene Comune

Fridays for Future Venezia-Mestre

FIOM-CGIL Venezia-Mestre

Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido

Medicina Democratica Venezia-Mestre

Associazione AmbienteVenezia

A.N.P.I. Venezia-Mestre

Gruppo 25 Aprile

ADL – COBAS

Associazione Venezia Cambia

Assemblea Non Una Di Meno Venezia – Mestre

COBAS Comune di Venezia

USB Federazione di Venezia

Quartieri in Movimento – Mestre

Marghera Libera e Pensante

Assemblea Permanente contro il rischio chimico – Marghera

Cooperativa Caracol – Marghera

Ecoistituto del Veneto

SANCA Veneta

Comitato Opzione Zero – Riviera del Brenta

Emergenza #bricole: Lettera al Prefetto

L’appello lanciato su questa pagina e su quelle dei gruppi amici il 10 dicembre non è bastato: quella delle bricole è diventata un’emergenza che chiunque navighi in Laguna può toccare con mano, sperando di non “toccarla” anche con lo scafo della barca (di notte o con la nebbia, quando del pericolo ci si può accorgere soltanto quando rischia di essere ormai troppo tardi). Le foto che troverete su questa pagina sono state scattate oggi e oggi 5 febbraio, al Prefetto di Venezia è stata inviata la lettera che riproduciamo in calce.

Perché al Prefetto? perché nel balletto delle competenze fra Provveditorato (ex MAV, organo periferico del Ministero Infrastrutture e Trasporti, attualmente responsabile a pieno titolo) e Città Metropolitana di Venezia (neo-costituita, a cui verrà trasferita la competenza sulle bricole) il rischio è che non se ne occupi nessuno, e che nel frattempo ci scappi veramente il morto, come segnalato anche dai sindacati di settore.

Al Prefetto di Venezia Dottor Domenico Cuttaia, siciliano tutto d’un pezzo, riconosciamo competenza, integrità e senso dello Stato; in lui riponiamo le nostre speranze, memori del ruolo di stimolo e pungolo che ha già saputo svolgere con autorevolezza, in altre vicende dove le amministrazioni locali si rimpallavano le responsabilità (ultima in ordine di tempo quella dell’emergenza smog). A questo siamo costretti, da quando il “Magistrato alle acque” (antica e gloriosa istituzione veneziana, poi organo periferico del Ministero) è stato prima devastato dagli scandali (due ex Presidenti incriminati per corruzione nello scandalo del MoSe) e infine soppresso per decreto, con trasferimento delle competenze al Provveditorato interregionale per le opere pubbliche.

Orfani del Magistrato alle acque di cui eravamo un tempo fieri, è dunque al Prefetto di Venezia che ci siamo rivolti, per richiedere un incontro urgente.

Bric NicolaBusato 5feb16Foto: Nicola Busato 5 febbraio 2016

La nostra lettera:

Venezia, 5 febbraio 2016

Alla cortese attenzione
del Signor Prefetto di Venezia
S.E. Dottor DOMENICO CUTTAIA
Prefettura di Venezia
Fondamenta Corner Zaguri, 2661
30124 – VENEZIA

INVIO CON POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA

OGGETTO: RICHIESTA DI INCONTRO URGENTE QUESTIONE SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE NELLA LAGUNA VENETA: STATO DI CATTIVA MANUTENZIONE BRICCOLE.

Egregio Signor Prefetto di Venezia S.E. Dottor Domenico Cuttaia,

le scriventi associazioni e/o gruppi intendono manifestare alla S.V. la profonda preoccupazione per lo stato di abbandono e di degrado dei sistemi di segnalamento dei canali di navigazione della laguna veneta.

A tale proposito gli stessi si rivolgono al Suo Ufficio affinché possa essere convocato urgentemente un incontro conoscitivo e di confronto sulla questione della scarsa o inesistente manutenzione delle Briccole nelle acque lagunari, elementi indispensabili per garantire la sicurezza nella navigazione dei canali lagunari.

(formula di saluto)

– Gruppo Diportisti Laguna Veneta: ref. Mirco Bodi;
– Gruppo25aprile: ref. Marco Gasparinetti;
– Associazione Gruppo Emergenza Burano: pres. Andrea Memo;
– Gruppo Pescare a Chioggia: ref. Stefano Stefanino Marigo;
– Assonautica Venezia: dir. Elena Magro;
– Associazione Guardia Costiera Ausiliaria del Veneto: dir. Elena Magro;
– Legapesca Veneto: dir. Antonio Gottardo;
– Associazione Pescatori Amatoriali di Cavallino-Treporti: pres. Valter Angiolin;
– Associazione Ambiente e Caccia: pres. Mario Perissinotto;
– Federcaccia Venezia: pres. Primo Cimarosto;
– Associazione Cavanisti 75: pres. Giuseppe Minucelli.

Alla lettera hanno aderito anche: Ambiente Venezia, Venessia.com, Associazione motonautica veneziana e Associazione Cavanisti 88; la lista delle adesioni è in costante evoluzione.

Bric Hudd'Alessandro 5feb16Foto: Hud D’Alessandro, 5 febbraio 2016

Per approfondire:

  1. Il nostro appello del 10 dicembre, ampiamente ripreso dai quotidiani: https://gruppo25aprile.org/2015/12/10/operazione-bricole-per-la-sicurezza-della-navigazione-in-laguna/
  2. Alcuni degli articoli già pubblicati dalla stampa locale (nessuno dica “non sapevo”, e tanto meno gli organi periferici del Ministero preposto alle Infrastrutture e ai Trasporti, che hanno sede in Canal Grande). Nell’ordine, a titolo di esempio: Nuova Venezia 11 dicembre 2015, Gazzettino 3 gennaio 2016, Nuova Venezia 20 gennaio 2016.. e ultimo in data, l’articolo de la Nuova Venezia del 31 gennaio, con la notizia di un’interrogazione al Ministro competente:

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2016/01/31/news/bricole-vaganti-arriva-l-interrogazione-1.12877930

Per concludere e per completezza, segnaliamo l’interrogazione della consigliera comunale Monica Sambo, presentata il 14 dicembre 2015, alla quale non è ancora stata fornita alcuna risposta (ultima foto, in calce agli articoli). Un testo più articolato è stato successivamente presentato dalla consigliera comunale Sara Visman (M5S).

Una città intera attende risposte prima che arrivi la primavera, con 50.000 natanti LV in circolazione, senza contare quelli che non sono muniti di contrassegno (barche a motore di potenza inferiore a 10 cavalli).

Bricole NV 11dic15

MircoBodi 3gennaio2015

Bricole 20gennaio2016

Interrogazione MonicaSambo

Lettera aperta al Prefetto Vittorio Zappalorto

S.E. il Prefetto Vittorio Zappalorto

Mercoledì 15 maggio, a due passi dalla nostra sede in Bragora una cittadina inerme di 93 anni riceverà la visita di un ufficiale giudiziario assistito dalla «Forza Pubblica» che ha in Lei, Signor Prefetto, il suo massimo rappresentante sul territorio.

La « Forza pubblica » per sradicare dal suo appartamento una vedova che ne era proprietaria dagli anni ’80 e ne è stata espropriata in virtù di una procedura di esecuzione immobiliare per un debito legato a spese di manutenzione straordinaria del tetto decise dagli altri condomini, che è lievitato da 16 mila a 50 mila euro circa in seguito alla peripezie giudiziarie che l’hanno vista soccombere nelle varie fasi del giudizio, a volte per mancata opposizione ai decreti ingiuntivi che si sono succeduti nel tempo.

Molti sono gli aspetti oscuri di questa vicenda, sicuramente complessa sul piano processuale ma questa è materia che lasciamo agli avvocati delle parti: non è per criticare una sentenza che ci rivolgiamo a Lei con questo appello.

Lei che ha alle spalle studi di giurisprudenza conosce sicuramente il detto «summum ius summa iniuria» (Marco Tullio Cicerone, De officiis, I, 10). Nel Paese che a ragione viene definito culla del diritto, i nostri illustri antenati avevano già riconosciuto che  «somma giustizia equivale spesso a somma malizia” (Publio Terenzio Afro, Heautontimorumeno, IV, 5: Ius summum saepe summa est malitia).

Le sentenze vanno rispettate, anche quando sono il risultato di mancate impugnazioni o altri cavilli che sono difficilmente comprensibili per la gente comune, ma è nelle modalità dell’esecuzione “forzata” che si vede la differenza fra uno Stato che soffoca  i più deboli con la forza bruta e uno Stato che conosce anche la «pietas» e riconosce la dignità umana come correttivo all’asperità della “dura lex sed lex”.

Nel nostro ordinamento, l’uso della «Forza» è prerogativa e monopolio dello Stato perché lo Stato medesimo è anche garante del necessario bilanciamento degli interessi, che non può prescindere da valori superiori quali la Costituzione, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e altri che sono radicati nella coscienza collettiva di un Paese e ne costituiscono la vera ricchezza. Negarli o ignorarli significherebbe minare le basi essenziali della convivenza civile.

Questa vicenda vede contrapposte le ragioni puramente economiche di una società immobiliare che si è aggiudicata all’asta un appartamento e le ragioni del cuore di una persona anziana e indifesa che si vorrebbe prelevare con la forza dall’appartamento in cui ha vissuto per più di 30 anni. Nel rendere questa vicenda di dominio pubblico ci stiamo forse schierando contro il diritto di proprietà? Al contrario, proprio perché rispettiamo quel diritto ci chiediamo come sia possibile che una persona venga prima espropriata e poi espulsa di forza dall’appartamento di cui era proprietaria, dopo una vita di sacrifici.

Si dia agli avvvocati delle parti il tempo di negoziare una soluzione rispettosa delle Leggi e della dignità umana : per il 25 luglio è già prevista una udienza di merito in cui verrà determinato l’ammontare della indennità di occupazione che la ex proprietaria dovrà pagare per il tempo in cui è rimasta nell’appartamento di cui non è più proprietaria.

Quale pregiudizio irreparabile potrebbe mai arrecare un rinvio di questo sfratto, e quale pregiudizio irreparabile potrebbe invece portare lo sradicamento brutale di una persona che il 4 giugno compirà 94 anni e ha passato gli ultimi 37 in quell’appartamento?

Questa è la domanda centrale a cui Le chiediamo rispettosamente di rispondere, prima di autorizzare l’utilizzo della Forza Pubblica e determinarne le modalità operative. Non Le chiediamo certo di farlo in pubblico, in primo luogo perché la risposta riguarda principalmente la Sua coscienza e in secondo luogo perché le modalità di intervento della Forza Pubblica possono articolarsi in molteplici forme e adattarsi alle circostanze specifiche, per preservarne il carattere di proporzionalità ed evitare danni collaterali indesiderabili.

Il 15 maggio noi ci saremo, al numero civico della foto: ci saremo insieme ad altri e a chiunque vorrà esserci. Non ci saranno atti di «resistenza a pubblico ufficiale» perché questa piattaforma civica ha fatto del rispetto della legalità e delle istituzioni un tratto distintivo e fondante delle sue attività, ma rivendichiamo il diritto che per noi è dovere civico di essere vicini ad una persona che merita rispetto, in queste circostanze per lei dolorose.

In 5 anni di denuncia di quello che a nostro modo di vedere «non va», questo blog  non ha mai ricevuto querele,  rettifiche o smentite, perché prima di parlare ci documentiamo, sempre. Lo abbiamo fatto anche in questo caso, prima di rivolgere a Lei questa lettera.

I documenti di cui abbiamo preso conoscenza  e lo stato di salute della “sfrattata” ci portano a rivolgerLe  un appello che prescinde dall’arida conoscenza dei Codici: mercoledi 15 maggio in calle dei greci, si eviti l’uso della violenza camuffata da «forza pubblica », nei confronti di una persona anziana e indifesa. Questa città non lo capirebbe.

Sono ben altre le situazioni in cui la cittadinanza avrebbe bisogno dell’intervento della “Forza Pubblica”, e la applaudirebbe.

Marco Gasparinetti

per il

Gruppo25Aprile

 

15 maggio castello

Emergenza #bricole: la risposta del Prefetto

Ringraziando il Prefetto di Venezia per la celerità esemplare della sua risposta, pubblichiamo qui la lettera con cui il 5 febbraio stesso ha risposto all’appello di quindici associazioni e comitati, inviato via PEC in pari data. In grassetto, i passi che riteniamo più significativi per comprendere la natura del problema e le possibili soluzioni. In calce alla risposta, che dà conto delle misure d’urgenza e dei passi già intrapresi dalla Prefettura, pubblichiamo una testimonianza fotografica che illustra, meglio di qualsiasi discorso, le ragioni della nostra preoccupazione.

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Venezia, 5 febbraio 2016

Oggetto: Sicurezza alla navigazione in laguna veneta

Si fa riferimento alla nota pervenuta in data odierna da codeste associazioni, concernente l’oggetto.

Al riguardo, si fa presente che la problematica rappresentata è costantemente seguita da questa Prefettura che ha attivato diverse riunioni tecniche di protezione civile, allo scopo di individuare ogni azione utile a fronteggiare le possibili situazioni di rischio connesse.

In attesa che il Provveditorato Interregionale alle opere pubbliche riceva degli adeguati finanziamenti per la manutenzione delle bricole, da parte del Ministero delle Infrastrutture, più volte sollecitato da questo ufficio, si informa che d’intesa con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e con lo stesso Provveditorato, sono state definite delle misure d’urgenza per la sostituzione provvisoria delle bricole galleggianti, prevedendo uno specifico stanziamento di fondi per assicurare una maggiore durata dell’ intervento di emergenza.

Per gli altri canali lagunari, di competenza del Comune e dell’Autorità Portuale, vengono regolarmente assicurati gli interventi di rimozione, secondo pianificazioni appositamente predisposte.

Nell’ambito di uno degli incontri si è convenuto altresì di incaricare il Direttore della navigazione di ACTV per verificare con il Provveditorato quali siano i canali, secondo una logica di priorità ed in considerazione della mancanza di risorse economiche, per i quali occorre prontamente intervenire.

Nel segnalare che la situazione è attualmente seguita, si fa riserva di ulteriori notizie.

Il Capo di Gabinetto (f.to Natalino Manno)

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NB questa la risposta alle associazioni, e per conoscenza a:

Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche (ex Magistrato alle acque di Venezia, MAV)

Capitaneria di Porto di Venezia

Comune di venezia

Autorità Portuale di Venezia

Comando Vigili del Fuoco di Venezia

Società A.C.T.V. SpA di Venezia

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Una testimonianza diretta, che abbiamo raccolto in questi giorni

Cosa succede quando un’imbarcazione “incontra” un moncone di bricola a pelo d’acqua, e pertanto non visibile? Dei pali vaganti o “coccodrilli” abbiamo già pubblicato alcune foto, mancava una testimonianza diretta dell’impatto con i resti di bricola ancora fissati al fondale, spesso appuntiti, che hanno già provocato danni come questo:

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La collisione qui documentata si è verificata in prossimità dell’isola di Santa Cristina (Laguna nord) e non ha avuto conseguenze più gravi grazie alla destrezza del conducente che ha portato la barca in secca, prima che affondasse. Gli amici accorsi sul posto con tanto di “tola” e silicone hanno riparato alla meno peggio la falla che si era aperta nello scafo, trainando la barca fino ad Altino. Per capire l’entità del danno e l’ampiezza dello squarcio, si consideri la seguente immagine:

MP1

Poteva essere un vero e proprio “naufragio” in Laguna, è stata soltanto una brutta avventura. Alla Prefettura siamo riconoscenti per i passi già intrapresi e per quelli che vorrà intraprendere, a tutela dell’incolumità delle persone e della sicurezza della navigazione in Laguna.

Foto: Massimo Pascutto

Pagina a cura di: Marco Gasparinetti

La lettera inviata al Prefetto, con la lista delle associazioni e comitati che l’hanno sottoscritta:

https://gruppo25aprile.org/?s=lettera+al+prefetto

 

MP3

 

2016, un anno in sintesi. Prima parte: gennaio – giugno

Cronologia di un anno straordinario sotto molti aspetti, tanto che pur selezionando le notizie abbiamo dovuto dividerla in tre parti. Questa è la prima, la seconda verrà pubblicata a breve.

30 gennaio: il gruppo25aprile organizza e coordina una pubblica assemblea in cui 20 associazioni e comitati prendono posizione contro il progetto di delibera sulla concessione della fortezza di Sant’Andrea; la delibera, adottata dal consiglio comunale pochi giorni dopo, a notte fonda e fra le proteste del pubblico presente, verrà successivamente annullata dal tribunale amministrativo regionale (v. cronologia del mese di maggio).. segno che forse non avevamo tutti i torti.

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13 febbraio: continua la “battaglia delle bricole” lanciata a dicembre di concerto con altre realtà associative fra cui il gruppo diportisti Laguna veneta. Prima tappa, lettera al prefetto Cuttaia che ci risponde nel giro di 24 ore, a conferma della gravità del problema da noi sollevato, oltre che della serietà di un Prefetto Gentiluomo al quale formuliamo i più sinceri auguri di successo nel suo nuovo e prestigioso incarico a Roma.

Seconda tappa: diffida al ministro Delrio e al Provveditore interregionale per le opere pubbliche (ex Magistrato alle Acque) che da lui dipende.

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23 marzo: primo successo nella “battaglia delle bricole”, con la circostanziata risposta del Provveditore alla nostra diffida: primi fondi in arrivo e censimento completo di tutte le bricole lagunari, suddivise in tre tipologie a seconda delle necessità di manutenzione o sostituzione, di cui nessuno ancora conosceva il numero esatto.

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1-31 marzo: il gruppo25aprile pubblica una serie di articoli sulla galassia di imprese che fanno capo al sindaco in carica e a volte fanno buoni affari con le partecipate comunali; le nostre denunce trovano eco anche nella carta stampata:

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La reazione del sindaco, vista dalla satira:

12779280_10207194778880817_7620071145844447223_o..ma la realtà supera la satira, e la previsione di cui sopra si è puntualmente avverata, con l’inedito caso di un sindaco che “blocca” decine di cittadini dal suo profilo twitter. Lezione per il futuro: mai mettere il naso negli intrecci di interessi fra pubblico e privato, anche se la mappatura da noi pubblicata era semplicemente il risultato di visure camerali accessibili a tutti.

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13 aprile: emergenza bricole, terza tappa. Incontro con il Provveditore alle opere pubbliche, ing. Roberto Daniele che con il suo staff ci presenta i risultati del censimento effettuato e i problemi di finanziamento, che trovano subito ampio risalto nella stampa locale:

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Emergenza bricole, quarta tappa: i risultati del censimento e le cartografie realizzate vengono presentati in un incontro pubblico con la cittadinanza alla scoletta dei calegheri:

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Emergenza bricole, la nostra battaglia  continua con un blitz a sorpresa: delle bellissime bricole in scala ridotta, prodotte a spese nostre, che a sorpresa compaiono sui banchi del consiglio comunale il 14 aprile a sostegno della mozione presentata dal gruppo consiliare M5S e approvata all’unanimità (!!!) grazie anche alla nostra visibile presenza in aula.

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29 aprile: la nostra reazione al “blitz” con cui il sindaco aveva appena portato in consiglio comunale una sorprendente mozione in cui si spacciava lo scavo delle tresse come il “progetto scelto dai cittadini veneziani”, mentre in campagna elettorale ci era stato esplicitamente garantito che no, non serviva affatto scavare nuovi canali:

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26 maggio: il tribunale amministrativo regionale accoglie il ricorso di Italia Nostra e annulla la delibera da noi contestata, con riferimento alla Fortezza di Sant’Andrea, per mancata consultazione della Municipalità di Venezia il cui Presidente Andrea Martini aveva fatto mettere a verbale questo macroscopico vizio di procedura, in occasione del dibattito sulla delibera contestata.

TAR 26maggio

29 maggio, il sindaco di Venezia (!!!) dichiara “il futuro di questo Comune non è Venezia, è Mestre dove c’è la gente che vive” e per noi si apre un capitolo nuovo. La città si sente tradita, sembra quasi senza parole, da più parti ci viene chiesto di organizzare una risposta forte: siamo o non siamo quelli che a sorpresa sono riusciti nella “beffa della Fenice”? Siamo o non siamo il gruppo che ha coordinato la memorabile campagna contro lo scavo del Contorta?

La nostra risposta cova sotto la cenere, si organizza con il passaparola e prende forma poche settimane dopo: si chiama “il nostro futuro è Venezia”, si concretizza in una mobilitazione lampo senza precedenti e segna l’inizio di una campagna di opinione dal nome #Veneziamiofuturo, ma di questo parleremo nella seconda parte della cronologia di un anno fuori dal comune, dove ci sarà spazio anche per i doverosi ringraziamenti a chi l’ha reso tale.P1000054

“Nemici di Venezia”. La risposta del Gruppo25Aprile

Con riferimento alle dichiarazioni di M. Crovato riportate da la Nuova in edicola oggi:

A Maurizio Crovato capogruppo della lista Brugnaro facciamo cortesemente notare che la duplice richiesta di statuto speciale per Venezia e ripristino di due Comuni autonomi, iscritta nel manifesto fondatore del Gruppo25aprile, non è stata fatta in odio o in antipatia a Luigi Brugnaro dato che risale all’8 aprile 2014 quando i quotidiani hanno pubblicato la nostra prima lettera aperta e il sindaco era Giorgio Orsoni.
La nostra posizione non è mai cambiata ed è stata ribadita anche durante la gestione commissariale del prefetto Zappalorto, con il noto volantinaggio alla “prima” della Fenice:

Se questa piattaforma civica conosce una crescita costante e geometrica in termine di adesioni, se fa “sala piena” ogni volta che organizza un incontro pubblico è anche per la coerenza dimostrata nelle sue battaglie civiche per Venezia, che prescindono dal “colore” politico degli amministratori di turno.

Il Gruppo25aprile respinge quindi al mittente la ridicola quanto infondata accusa di “calcolo opportunistico”, frutto di un’arbitraria quanto superficiale estensione di un giudizio politico che Maurizio Crovato farebbe meglio a riservare ad altri, che nella sua famiglia politica abbondano.

5giugno16

Nel merito della citazione sui “nemici di Venezia”, ci riferiamo integralmente alla risposta di Pieralvise Zorzi, qui pubblicata in data odierna:
Venezia, 5 giugno 2016
Il portavoce
Marco Gasparinetti
Profile

Emergenza #bricole: la pazienza ha un limite

Ritorniamo a malincuore sull’emergenza bricole, che denunciamo da mesi e che è stata (meritoriamente) riconosciuta anche dal Prefetto di Venezia nella sua risposta alla lettera inviata il 5 febbraio da una ventina di realtà associative:

https://gruppo25aprile.org/?s=emergenza+%23bricole+Prefetto

Le foto inedite che pubblichiamo sono state scattate oggi 12 aprile, non già in canali remoti o secondari ma in quelli più trafficati, che sono serviti anche dalle linee ACTV. Nella prima che vi proponiamo, la situazione all’altezza di Madonna dell’Orto, dove abbiamo anche recensito due monconi di bricola a pelo d’acqua:

DSC04814Le bricole in condizioni simili nei canali lagunari sono centinaia, e questa è da considerarsi “fortunata” perché ha ancora tre pali, ma per quanto tempo ancora? In data 15 febbraio avevamo inviato una formale diffida al Provveditore interregionale delle Opere Pubbliche e al Ministro delle Infrastrutture che ne è il referente gerarchico. Il primo ci ha risposto in data 23 marzo, e di quella risposta ci eravamo pubblicamente rallegrati perché conteneva impegni e date precise:

https://gruppo25aprile.org/?s=emergenza+%23bricole+la+risposta

In primo luogo, il Provveditore ci rispondeva che con le (poche) risorse residue del bilancio 2014 aveva provveduto alla “sostituzione di 33 gruppi briccola” dislocati lungo i canali più “importanti sul piano della navigazione lagunare in quanto soggetti a traffico intenso ma soprattutto al trasporto pubblico di linea”. Proponiamo quindi una seconda foto scattata questa mattina in quei medesimi canali definiti come prioritari; questa è la situazione uscendo dal Ponte Donà:

DSC04798

In secondo luogo, in risposta alla nostra richiesta di mappatura e quantificazione delle risorse necessarie, il Provveditore scriveva che “si è anzitutto disposto l’aggiornamento del data base briccole in modo da poter estrarre una cartografia generale su scala lagunare (mappatura) che risponda ai requisti richiesti dai firmatari.. è prevedibile che la nuova cartografia possa essere completata e quindi disponibile anche per la pubblica consultazione a partire da venerdì 8 aprile p.v.

L’8 aprile è passato, in data odierna abbiamo quindi chiesto un incontro urgente al Provveditore per fare il punto sulla situazione. A Provveditore e Prefetto, nei limiti delle competenze rispettive, va dato atto di avere almeno accettato un dialogo con la cittadinanza. Del Sindaco in carica non abbiamo notizie, e la cosa ci meraviglia, ma l’occasione per conoscerne il pensiero la avremo forse giovedì 14 aprile in Consiglio comunale, quando verrà finalmente discussa la mozione depositata il 12 dicembre 2015 dai consiglieri comunali Sara Visman, Elena La Rocca e Davide Scano:

http://consigliocomunale.comune.venezia.it/?pag=srchatti_3_173&m=1_componenti

Dato che il Sindaco ha pubblicamente rivendicato le competenze che erano del Magistrato alle Acque, poi trasferite al Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche, vorremmo poter essere al suo fianco nella rivendicazione. Al momento non ci sentiamo di farlo perché da parte sua non ci è sembrato affatto di cogliere l’attenzione necessaria: per vedere la questione approdare in Consiglio comunale ci sono voluti 4 mesi, con la stagione primaverile già iniziata e decine di migliaia di imbarcazioni a rischio di collisione con qualche moncone di bricola o con i cosiddetti “coccodrilli” (pali di bricola vaganti).

Se il Sindaco rivendica quelle competenze, sarebbe utile sapere dove intende reperire le risorse economiche necessarie, che superano i 5 milioni di euro per la sola manutenzione (divenuta urgentissima) di quelle che ci ostineremo a chiamare “bricole” con una c sola, anche se nel linguaggio ministeriale sono “briccole” con due c. Sfumature linguistiche a parte, il Ministero delle Infrastrutture a livello nazionale dispone delle risorse economiche per far fronte ai suoi obblighi, e a livello locale dispone delle competenze tecniche e delle risorse umane necessarie (Polizia Lagunare compresa). In attesa che altri ne ereditino eventualmente le competenze, non ci stancheremo di tallonarlo, a costo di rivolgerci alla Magistratura, per evitare che si limiti a rifilare la patata bollente o il cerino acceso ad altri, in attesa di un decreto di trasferimento delle competenze di cui a Roma non vi è traccia, mentre l’emergenza richiede risposte immediate. Da parte del Sindaco ci saremmo invece aspettati un segno di vita, per i motivi indicati nella mozione che verrà discussa giovedì.

Le sedute del Consiglio comunale sono pubbliche; la cittadinanza è invitata a partecipare. Per chi non potrà farlo, è possibile collegarsi alla diretta streaming:

http://streaming.comune.venezia.it/

Ci auguriamo che chi rivendica quelle competenze sia anche in grado di esercitarle e (dettaglio non secondario) di reperire le risorse necessarie. Il Sindaco in Consiglio comunale ci dica come, fermo restando che la sede idonea per un dibattito approfondito è quella della nuova Legge Speciale per Venezia, ed è in quella sede che auspichiamo un impegno unitario di tutti i parlamentari veneziani: la situazione attuale è sotto gli occhi di tutti, e non è un “bel vedere”. Nel balletto delle competenze, a rimetterci sono (come sempre) i cittadini.

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Emergenza #Bricole: la risposta del Provveditore

Breaking News:

il Gruppo25aprile esprime apprezzamento per la risposta precisa e circostanziata del Provveditore (ex Magistrato alle Acque) ing. Roberto Daniele, che qui pubblichiamo per conoscenza di tutte le associazioni firmatarie della diffida inviata il 15 febbraio per sollecitare il Provveditore e il Ministro Delrio ad affrontare l’emergenza #Bricole. In calce alla risposta, ripubblichiamo anche il testo della diffida in  modo da poter confrontare le nostre richieste con le risposte ricevute.

Per la parte di sua competenza, il Provveditore si è fatto carico degli interventi che avevamo chiesto e, in particolare, della mappatura (cartografia) che sarà accessibile al pubblico a partire dall’8 aprile e rappresenta un passaggio cruciale per poter decidere con cognizione di causa gli stanziamenti e gli interventi successivi.

Alla luce della risposta ricevuta, il Gruppo25aprile sta consultando le altre realtà associative e si riserva di intraprendere iniziative ulteriori nei confronti del Ministro da cui il Provveditore dipende per il reperimento dei fondi necessari, al fine di scongiurare la prospettiva indicata nella parte finale della risposta (interdizione della navigazione in alcuni canali lagunari).

Provveditore1Provveditore2Pro-memoria: il testo della diffida inviata in data 15 febbraio 2016

DIFFIDA

Oggetto: sicurezza della navigazione e incolumità delle persone nella Laguna di Venezia

A: On.le Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (Roma) e

Ing. Roberto Daniele, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche (Venezia)

Venezia, 15 febbraio 2016

PREMESSA

  1. Considerato che, per i canali di sua competenza, il Provveditorato destinatario della presente Diffida risulta allo stato attuale responsabile per la manutenzione della segnaletica presente nella Laguna di Venezia, in virtù dell’art. 8 del Decreto Ministeriale 4 Agosto 2014 n. 346 che, nell’abolire il Magistrato alle Acque di Venezia, ha trasferito le relative funzioni al Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia;
  2. Considerato che detto Provveditorato è organo periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal quale dipende in via gerarchica e per lo stanziamento delle risorse necessarie all’adempimento delle sue funzioni e degli obblighi di Legge che ad esso fanno capo;
  3. Considerato che il medesimo decreto di cui al punto 1 demanda a un D.P.C.M. da adottare entro il 31 marzo 2015, l’individuazione delle funzioni già esercitate dal citato Magistrato alle acque da trasferire alla Città metropolitana di Venezia e delle risorse umane, finanziarie e strumentali da assegnare alla detta Città metropolitana in relazione alle funzioni trasferite;
  4. Considerato che il D.P.C.M. non risulta essere stato adottato, e che tali funzioni rimangono pertanto in capo al Provveditorato qui individuato, con tutte le conseguenze che ne derivano in materia di responsabilità civile e penale;
  5. Considerato che lo stato di manutenzione della segnaletica lagunare, ed in particolare dei suoi elementi denominati “bricole”, ha raggiunto un livello di criticità tale da essere ormai da mesi oggetto di denunce degli organi di stampa, di singoli cittadini e associazioni;
  6. Considerato che la situazione di pericolo venutasi a creare per mancanza di manutenzione rappresenta un rischio immediato per l’incolumità delle persone e dei natanti circolanti nella Laguna di Venezia;
  7. Considerato che tale situazione di rischio è stata riconosciuta anche nell’allegata lettera del 5 febbraio 2016, con cui il Prefetto di Venezia meritoriamente dà conto delle misure emergenziali adottate “in attesa che il Provveditorato Interregionale alle opere pubbliche riceva degli adeguati finanziamenti per la manutenzione delle bricole, da parte del Ministero delle Infrastrutture, più volte sollecitato da questo ufficio”,

PQM

Gli scriventi

D I F F I D A N O

  1. Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti On.le Graziano Delrio a dare immediate istruzioni al suo dicastero al fine di quantificare, reperire e stanziare in apposito capitolo di bilancio le risorse necessarie da un lato all’eliminazione dei monconi di bricola che allo stato attuale rappresentano un pericolo di danno immediato e irreparabile alle persone e, dall’altro, alla sostituzione immediata di tutte quelle bricole la cui presenza in Laguna non sia da ritenersi puramente decorativa ma funzionale alla sicurezza della navigazione, tenendo anche presente che a parere di molti esperti di Laguna alcune centinaia di bricole sono state installate anche nei canali delimitati da barene naturali semplicemente perché le risorse disponibili in passato erano sovrabbondanti rispetto alle reali necessità; in tal senso, un riordino complessivo della materia risponderebbe anche a criteri di efficienza della pubblica amministrazione e contenimento della spesa pubblica per il futuro;
  2. Il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche competente per territorio, Ing. Roberto Daniele, a predisporre (laddove non esistente o incompleta) e rendere pubblica, con riserva degli scriventi di formulare apposita istanza di accesso agli atti, una mappatura che identifichi con chiarezza le bricole esistenti, quelle mancanti e quelle ammalorate, distinguendo fra quelle che vengono ritenute necessarie, e pertanto da sostituire, e quelle da rimuovere definitivamente al fine di rimuovere la situazione di pericolo sopra descritta;
  3. Il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche competente per territorio, Ing. Roberto Daniele, a dare notizia alle scriventi associazioni e comitati, di concerto con il Prefetto di Venezia Dott. Domenico Cuttaia, delle iniziative intraprese entro e non oltre il 21 marzo 2016, in considerazione del fatto che con l’arrivo della primavera il numero di imbarcazioni circolanti in Laguna è destinato a moltiplicarsi e con esso le situazioni di rischio qui rappresentate, fermo restando che le scriventi associazioni e Comitati lo ritengono fin d’ora responsabile sul piano civile (responsabilità aquiliana) dei danni subiti da cose o persone e daranno indicazioni in tal senso ai loro iscritti e associati, e ai legali che li rappresentano.

Con riserva di valutare le implicazioni che da un’eventuale inerzia delle Amministrazioni competenti, destinatarie della presente diffida, potrebbero derivare sul piano penale, porgono distinti saluti

Firmato: Marco Gasparinetti, in nome e per conto di:

Gruppo Diportisti Laguna Veneta

Gruppo25Aprile

Venessia.com

Legapesca veneto

Associazione cavanisti di Mira

Associazione Ambiente e caccia

Associazione cavanisti 88

Associazione gruppo emergenza Burano

Associazione Slow Lagoon Chioggia

Federcaccia Cavallino-Treporti

Associazione cavanisti 75

Associazione l’Altra Venezia

Punti di contatto per i rapporti con le Istituzioni:

mircobodi@gmail.com per il Gruppo Diportisti Laguna Veneta

marco.gasparinetti@ec.europa.eu per il Gruppo25Aprile

Emergenza #bricole: DIFFIDA a Ministro e Provveditore

Il testo della diffida inviata oggi 15 febbraio a nome di 12 realtà associative che rappresentano migliaia di iscritti.

La diffida fa seguito alla risposta del Prefetto di Venezia, che in data 5 febbraio ha chiaramente individuato le responsabilità delle istituzioni già sollecitate in proposito e all’intervista con cui il Provveditore alle Opere Pubbliche ha confermato la natura del problema (mancanza di fondi: v. articolo a firma Elisa Lorenzini, qui riprodotto): “tutti i fondi sono finiti sul Mose. La legge speciale da dieci anni ha azzerato le manutenzioni e noi non abbiamo risorse”.

13feb2016 Corriere

DIFFIDA

Oggetto: sicurezza della navigazione e incolumità delle persone nella Laguna di Venezia

A: On.le Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (Roma) e

Ing. Roberto Daniele, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche (Venezia)

Per conoscenza:

Dott. Domenico Cuttaia, Prefetto di Venezia

Amm. Tiberio Piattelli, Comandante Capitaneria di Porto di Venezia

Arch. Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia

Prof. Paolo Costa, Presidente Autorità Portuale di Venezia

Venezia, 15 febbraio 2016

PREMESSA

  1. Considerato che, per i canali di sua competenza, il Provveditorato destinatario della presente Diffida risulta allo stato attuale responsabile per la manutenzione della segnaletica presente nella Laguna di Venezia, in virtù dell’art. 8 del Decreto Ministeriale 4 Agosto 2014 n. 346 che, nell’abolire il Magistrato alle Acque di Venezia, ha trasferito le relative funzioni al Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia;
  2. Considerato che detto Provveditorato è organo periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal quale dipende in via gerarchica e per lo stanziamento delle risorse necessarie all’adempimento delle sue funzioni e degli obblighi di Legge che ad esso fanno capo;
  3. Considerato che il medesimo decreto di cui al punto 1 demanda a un D.P.C.M. da adottare entro il 31 marzo 2015, l’individuazione delle funzioni già esercitate dal citato Magistrato alle acque da trasferire alla Città metropolitana di Venezia e delle risorse umane, finanziarie e strumentali da assegnare alla detta Città metropolitana in relazione alle funzioni trasferite;
  4. Considerato che il D.P.C.M. non risulta essere stato adottato, e che tali funzioni rimangono pertanto in capo al Provveditorato qui individuato, con tutte le conseguenze che ne derivano in materia di responsabilità civile e penale;
  5. Considerato che lo stato di manutenzione della segnaletica lagunare, ed in particolare dei suoi elementi denominati “bricole”, ha raggiunto un livello di criticità tale da essere ormai da mesi oggetto di denunce degli organi di stampa, di singoli cittadini e associazioni;
  6. Considerato che la situazione di pericolo venutasi a creare per mancanza di manutenzione rappresenta un rischio immediato per l’incolumità delle persone e dei natanti circolanti nella Laguna di Venezia;
  7. Considerato che tale situazione di rischio è stata riconosciuta anche nell’allegata lettera del 5 febbraio 2016, con cui il Prefetto di Venezia meritoriamente dà conto delle misure emergenziali adottate “in attesa che il Provveditorato Interregionale alle opere pubbliche riceva degli adeguati finanziamenti per la manutenzione delle bricole, da parte del Ministero delle Infrastrutture, più volte sollecitato da questo ufficio”,

PQM

Gli scriventi

D I F F I D A N O

  1. Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti On.le Graziano Delrio a dare immediate istruzioni al suo dicastero al fine di quantificare, reperire e stanziare in apposito capitolo di bilancio le risorse necessarie da un lato all’eliminazione dei monconi di bricola che allo stato attuale rappresentano un pericolo di danno immediato e irreparabile alle persone e, dall’altro, alla sostituzione immediata di tutte quelle bricole la cui presenza in Laguna non sia da ritenersi puramente decorativa ma funzionale alla sicurezza della navigazione, tenendo anche presente che a parere di molti esperti di Laguna alcune centinaia di bricole sono state installate anche nei canali delimitati da barene naturali semplicemente perché le risorse disponibili in passato erano sovrabbondanti rispetto alle reali necessità; in tal senso, un riordino complessivo della materia risponderebbe anche a criteri di efficienza della pubblica amministrazione e contenimento della spesa pubblica per il futuro;
  2. Il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche competente per territorio, Ing. Roberto Daniele, a predisporre (laddove non esistente o incompleta) e rendere pubblica, con riserva degli scriventi di formulare apposita istanza di accesso agli atti, una mappatura che identifichi con chiarezza le bricole esistenti, quelle mancanti e quelle ammalorate, distinguendo fra quelle che vengono ritenute necessarie, e pertanto da sostituire, e quelle da rimuovere definitivamente al fine di rimuovere la situazione di pericolo sopra descritta;
  3. Il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche competente per territorio, Ing. Roberto Daniele, a dare notizia alle scriventi associazioni e comitati, di concerto con il Prefetto di Venezia Dott. Domenico Cuttaia, delle iniziative intraprese entro e non oltre il 21 marzo 2016, in considerazione del fatto che con l’arrivo della primavera il numero di imbarcazioni circolanti in Laguna è destinato a moltiplicarsi e con esso le situazioni di rischio qui rappresentate, fermo restando che le scriventi associazioni e Comitati lo ritengono fin d’ora responsabile sul piano civile (responsabilità aquiliana) dei danni subiti da cose o persone e daranno indicazioni in tal senso ai loro iscritti e associati, e ai legali che li rappresentano.

Con riserva di valutare le implicazioni che da un’eventuale inerzia delle Amministrazioni competenti, destinatarie della presente diffida, potrebbero derivare sul piano penale, porgono distinti saluti

Firmato: Marco Gasparinetti, in nome e per conto di:

Gruppo Diportisti Laguna Veneta

Gruppo25Aprile

Venessia.com

Legapesca veneto

Associazione cavanisti di Mira

Associazione Ambiente e caccia

Associazione cavanisti 88

Associazione gruppo emergenza Burano

Associazione Slow Lagoon Chioggia

Federcaccia Cavallino-Treporti

Associazione cavanisti 75

Associazione l’Altra Venezia

Punti di contatto per i rapporti con le Istituzioni:

mircobodi@gmail.com per il Gruppo Diportisti Laguna Veneta

marco.gasparinetti@ec.europa.eu per il Gruppo25Aprile

RequiemperunaBricolaFoto: Francesco Di Pumpo

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