Assedio al Monastero
ASSEDIO AL MONASTERO – PRIMA PARTE
LA PREDA:

Un Monastero dell’XI secolo (1053) in ottime condizioni, adiacente a una caserma del XVI secolo (1595) bisognosa di restauri. Il primo è proprietà del Comune, la seconda è proprietà del Demanio.
PROTAGONISTI in ordine di apparizione:
- Lo stratega: dipendente comunale già segretario di un’assessora in carica, e poi di un gruppo consiliare il cui unico consigliere comunale è confluito nella Lista “Luigi Brugnaro sindaco”. Attualmente prestato alla segreteria di un Presidente di Municipalità, sul cui territorio si svolge l’assedio al Monastero, condotto a partire dalla caserma che gli è stata affidata dal Demanio con assegnazione provvisoria.
- La macchina da assedio: una associazione denominata “Federazione internazionale per lo sviluppo sostenibile e la lotta contro la povertà nel Mediterraneo e nel Mar Nero” (FISPMED) fondata e presieduta, fino all’anno scorso, dal dipendente comunale di cui sopra.
- La ristoratrice: candidata nel 2020 (non eletta; voti ricevuti: 19) per la Municipalità di Venezia nella lista “Luigi Brugnaro sindaco”. Dal suo curriculum di campagna elettorale, qui si riporta fedelmente (refusi compresi) la caratteristica saliente: “Imprenditrice nel campo della ristoranzione e del catering. Imprenditrice nel settore impot/export tra Italia e Cina”.
- Il General Contractor: imprenditore edile già condannato a 4 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta con pena ridotta a 3 anni dalla Corte d’Appello e confermata dalla Corte di Cassazione a sezioni unite nel 2016.
- La Legione Straniera: “CASME” come “China Association of Small and Medium Enterprises”.
Su questa vicenda è in corso un accesso agli atti da parte del consigliere comunale Marco Gasparinetti, dato che l’ex Monastero è proprietà comunale. Ne parleremo martedì sera in assemblea qui: