Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivio per il tag “Adriano Celentano”

Venezia impossibile e il “partito del no” alle grandi navi

  (Fonte: i Diarii di Marin Starnudo, capitolo XX)

Nell’ambito della campagna di bonifica e imbonimenti contro il partito del NO alle grandi navi,

Il Serenissimo Principe fa sapere, e per ordine dell’Illustrissimo ed Eccellentissimo signor Inquisitor ai Grandi Scavi comunica che:

  1. Ha oggi bandito dal territorio comunale il menestrello AdriaNO CelentaNO e vietato l’esecuzione con qualunque mezzo delle sue canzoni e composizioni  in tutti i campi, bacari e bordelli galleggianti della Laguna.
  2. Ha richiamato per consultazioni urgenti i suoi ambasciatori a MilaNO e ToriNO.
  3. Ha dichiarato guerra a NOvara, che verrà invasa da una duplice flotta di rimorchiatori fucsia sui canali Cavour e Quintino Sella – lavori di scavo e adeguamento dei canali permettendo – al grido di “qui SI vara o si spara” e “Finché la Nave va in riva, lasciala andare”.
  4. Il Presidente del Porto PiNO MusoliNO ha ricevuto un DASPO urbano per recidiva (il NO reiterato, nel nome e nel cognome, è duplice reato di Lesa Maestà).
  5. I casi dell’artista Serena NONO e del compositore Luigi NONO sono attualmente al vaglio del Consiglio dei Dieci, che sta valutando la proposta di un bando perpetuo per i medesimi nonché per i loro ascendenti e discendenti in linea retta fino al sessantaseiesimo grado.
  6. L’assessore camerlengo al bilancio Michele ZuiNO è stato licenziato in tronco e giustiziato fra le due colonne per un tragico quanto malizioso errore di trascrizione all’anagrafe del cognome Zuin, italianizzato di forza da un dipendente comunale notoriamente iscritto a Fratelli d’Italia. Analoga sorte hanno rischiato i giornalisti Michele FulliNO e Tiziano GraziottiNO (i venezianissimi Fullin e Graziottin), che si sono salvati prendendo d’assalto l’anagrafe comunale alla guida di un manipolo di schiavoNI, discendenti diretti degli affondatori del Libérateur d’Italie.
  7. Il Serenissimo Principe ha chiesto al Legato Pontificio di Roma la sostituzione immediata dei ministri ToNInelLI e BoNIsoLI per ostracismo e reticenza; troppi NI troppi LI, le grandi navi devono star QUI!
  8. A seguito della richiesta di cui sopra, all’Anagrafe comunale sono pervenute in via di urgenza le richieste di rettifica immediata del cognome dei Signori: Marco AgostiNI e Simone VenturiNI.
  9. il Teatro GoldoNI (che ha prontamente cambiato nome in GoldoSì), il ridotto e il Malibran hanno ricevuto l’ordine perentorio di revocare o disdire con effetto immediato i loro abbonamenti al quotidiano il GazzettiNO, che nel suggerire un NO in modo subliminale ai suoi lettori tradisce già dal titolo una potenziale propensione sovversiva.
  10. Il furore icoNOclasta non ha risparmiato nemmeno l’ACTV, che ha sospeso la fermata Fondamenta NOve. La segnaletica e la cartellonistica epurate dal NO (Fondamenta SIve) sono infatti state modificate con un blitz notturno che le ha trasformate in “Fondamenta Lascive”. Lo stencil inequivocabile che illustra il concetto – e che alcuni attribuiscono a Banksy – è infatti tale da sconsigliare la fermata ai minori non accompagnati da baby gang.
  11. Per eccesso di zelo, l’Ufficio di TopoNOmastica ha cambiato la targa in ottone (placcata oro matto) diventando TopoSImastica (Ufficio pantegane commestibili?). I nizioleti di Strada NOva sono stati riportati alla loro versione antecedente del 1945: Strada 25 aprile!
  12. La crociata contro gli eretici del NO al progresso e alle grandi navi ha conosciuto un tragico epilogo nella notte, quando un corpo di spedizione lanzichenecco alla guida di tale Maurice Krovat è sbarcato nelle isole ribelli di MuraNO e BuraNO saccheggiandole senza pietà. Gli abitanti (turisti esclusi) sono stati deportati a Poveglia dove li attendono i lavori forzati per la costruzione del nuovo Club Med autorizzato dal Demanio.

La Crociata contro gli eretici continua: il Consiglio dei Dieci è attualmente riunito per statuire sulla sorte di tutti i NOnni e di tutte le NOnne che nei sestieri sono ancora residenti nonostante tutte le difficoltà, e a volte osano addirittura esporre striscioni e cartelli con la scritta:

Mi NO Vado Via

Marin Starnudo, 5 giugno 2019

Credits: Marco Toso Borella per il libro omonimo, e William Carrer per l’immagine tratta dal film “Venezia impossibile”:

 

#CampoSanPolo 29 agosto, rassegna stampa

La Stampa 16 agosto:

http://www.lastampa.it/2017/08/16/italia/cronache/la-sfida-dei-veneziani-il-cinema-ritorna-a-campo-san-polo-con-yuppi-du-NNzrYVXwmfkxiP9nLrSbaO/pagina.html

Corriere 17 agosto, Gloria Bertasi:

17 agosto 17 Corriere

Nuova Venezia, Roberta De Rossi:

17 agosto 17 Nuova Venezia

Gazzettino, Michele Fullin:

17 agosto 17 Gazzettino

#CampoSanPolo 29 agosto, la risposta di Claudia Mori

Milano, 12 agosto 2017

Con la presente, a seguito della vostra richiesta così come illustrata nella mail dell’11 agosto scorso, il CLAN CELENTANO, nella sua qualità di proprietario di tutti i diritti relativi al film YUPPI DU, autorizza, a titolo gratuito, il “Gruppo 25 aprile” di Venezia ed il suo responsabile richiedente, il portavoce Dr. Marco Gasparinetti, ad una proiezione pubblica a Venezia-Campo San Polo del film sopra menzionato, esclusivamente in occasione della vostra iniziativa “flash mob di risveglio civile” del prossimo 29 agosto, con la garanzia che tale proiezione avverrà su grande schermo, secondo la modalità del “cinema all’aperto”, nel rispetto dei migliori standard tecnici e con ingresso gratuito per il pubblico.

               Per il CLAN CELENTANO

                  Il consigliere delegato

                         Claudia Mori

Le prime reazioni della stampa non si sono fatte attendere:

http://www.lastampa.it/2017/08/16/italia/cronache/la-sfida-dei-veneziani-il-cinema-ritorna-a-campo-san-polo-con-yuppi-du-NNzrYVXwmfkxiP9nLrSbaO/pagina.html

#CampoSanPolo #MiNoVadoVia #VeneziaMioFuturo

La pagina dell’evento:

https://www.facebook.com/veneziamiofuturo/

 

#CampoSanPolo 29 agosto, il comunicato stampa

Comunicato stampa : il 29 agosto, cinema all’aperto in Campo San Polo

 Il cinema all’aperto di Campo San Polo, che tradizionalmente precedeva la Mostra del Cinema, soppresso durante la gestione commissariale del 2014-2015, potrebbe rivivere per una sera grazie alla tenacia dei cittadini, della Municipalità di Venezia-Murano-Burano e del « Clan Celentano ».

Il 19 luglio, con voto trasversale di tutte le forze politiche ivi rappresentate, il Consiglio di Municipalità all’unanimità approvava un ordine del giorno che auspicava e plaudiva qualsiasi forma di cinema all’aperto a favore dei cittadini veneziani.

In data 4 agosto, in sintonia con quanto approvato in Consiglio, il Presidente Andrea Martini ha protocollato una richiesta di occupazione suolo pubblico per poter organizzare una proiezione gratuita e aperta a tutti il 29 agosto, vigilia della Mostra del Cinema.

Il 12 agosto, in risposta alla lettera inviata a Celentano dal «Gruppo 25 aprile » – che aveva inserito il ripristino del cinema all’aperto fra le 20 proposte per la Città presentate all’Ateneo Veneto il 20 gennaio scorso nell’ambito della campagna di opinione “il mio futuro è Venezia” – il consigliere delegato del Clan Celentano, Claudia Mori ha comunicato che :

« Il CLAN CELENTANO, nella sua qualità di proprietario di tutti i diritti relativi al film YUPPI DU, autorizza, a titolo gratuito, il “Gruppo 25 aprile” di Venezia ad una proiezione pubblica a Venezia – Campo San Polo del film sopra menzionato in occasione della vostra iniziativa “flash mob di risveglio civile” del prossimo 29 agosto, con la garanzia che tale proiezione avverrà su grande schermo, secondo la modalità del “cinema all’aperto”, nel rispetto dei migliori standard tecnici e con ingresso gratuito per il pubblico ».

Oggi 16 agosto la Municipalità di Venezia ha depositato le planimetrie richieste dagli uffici comunali competenti in data 11 agosto e sta perfezionando l’iter che permetterà alla Commissione Comunale di Vigilanza di esprimersi su questa richiesta, che risponde ad un auspicio generale della cittadinanza e non ha « colore » politico, anche per non vanificare la generosa risposta del CLAN CELENTANO i cui studi stanno predisponendo una copia del film in alta definizione (HD) in segno di omaggio ai Veneziani e a titolo assolutamente gratuito.

Nel sottolineare come l’allestimento della proiezione – diversamente dalla rassegna in corso a Marghera e da altri spettacoli all’aperto recentemente organizzati in Piazza Ferretto a Mestre – non graverà sui conti del Comune o su quelli delle sue partecipate ma verrà sopportato dai richiedenti, ci permettiamo di formulare l’auspicio che l’Amministrazione Comunale non frapponga ostacoli irragionevoli e non imponga oneri eccessivi alla proiezione di un film che fra i protagonisti principali annovera il nostro Lino Toffolo.

Con  riserva di ricevere le necessarie autorizzazioni in tempo utile per l’allestimento, la proiezione verrà preceduta da una presentazione di Paolo Toffolo, figlio di Lino.

Venezia, 16 agosto 2017

Giovanni Andrea Martini, Presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano

Marco Gasparinetti e Dario Vianello, per il «Gruppo 25 aprile »

Dolce Stil Novo: il Dizionario Novissimo

Dizionario Novissimo della lingua itagliana così come viene ancuo (attualmente) parlata dal Serenissimo Sindaco della Inclita Città Metropolitana di Venezia

dizionario-tommaseoIn ordine alfabetico di apparizione:

 

CARNEVALE: emblema di “grande Risorgimento Veneziano”; l’accostamento risulta ostico a chi come noi ha vissuto quello vero del 48, e il compagno d’armi Daniele Manin si rivolterà nella tomba ma la frase è stata immortalata su twitter: https://twitter.com/LuigiBrugnaro/status/664044548532903936

CITTA METROPOLITANA: quella che si estenderà da Rovigo a Pordenone (in un delirio di onnipotenza ribadito al Festival della Politica di Mestre il 10 settembre) passando da Gardaland e dalla futura Veniceland di Tessera, in attesa di inglobare anche Innsbruck e Monaco di Baviera quando saranno comodamente collegate alla Marittima da un servizio di grandi navi modello “montagne russe”, con cavalcavia acqueo sul passante di Mestre.

COMUNISTA: dicasi di giornalista che nel corso di un’intervista osa fare una domanda o un commento di troppo: “dica lei che cosa si fa. Se i soldi non ci sono più… lei che sa… vedo che è abbastanza comunista” (Brugnaro in diretta al giornalista Davide Calimani, TgR Rai Veneto). NdR la domanda sovversiva era: “che si fa?”, riferita al bilancio comunale. Fonte: http://www.robertoferrucci.com/wordpress/category/sentsovv/

CUBO (di Piazzale Roma): esempio positivo di “ibridazione”: “A me quel cubo non dispiace. Pure il colore del nuovo edificio si sposa con il ponte dell’architetto Santiago Calatrava. Personalmente m’incuriosisce il nuovo, l’ibridazione tra antico e moderno. Credo che entrambi possano coesistere” (fonte: intervista a Panorama, 17 agosto).

CURRICULUM: pezzo di carta formalmente richiesto per la nomina a posizioni apicali nelle società partecipate dal Comune, in cui ciò che conta non sono i titoli o l’esperienza ma la risposta a tre domande implicite: 1) sei nato a Spinea? 2) hai già lavorato nella galassia della UMANA SpA? 3) una tessera di partito almeno ce l’hai, o ti candidi solo per farci perdere tempo?

DIRETTORE GENERALE: non ce n’è bisogno, ve lo avevo detto: è tempo di risparmi, per il bilancio comunale. Anzi no, siete voi che avete capito male. Anzi si, proroghiamo Agostini per due mesi e poi ne attribuiamo i compiti al Segretario Generale. Anzi no, sapete che faccio? Gli cambio nome, lo chiamo “city manager” tanto costa uguale, adesso pubblico il bando di concorso (fonte: comunicato stampa del Comune di Venezia, 11 settembre).

DIZIONARIO: soprammobile pesante e voluminoso da usare come fermacarte quando c’è bora, in alternativa ai “veri de Muran”.

ESERCIZIO ABUSIVO della professione: l’esercizio della professione giornalistica in modo non confacente o consono ai desideri del Sindaco, che in quanto tale si riserva di denunciarla (Brugnaro 10 luglio). Fonte: http://www.lavocedivenezia.it/venezia-sindaco-brugnaro-stampa-non-mi-ricatta-44345/

FLUSSI TURISTICI: vedi alla voce “Giubileo”.

FORAISCHEI: variante locale di “o la borsa o la vita”; espressione in disuso dai tempi di “faccia d’angelo” alias Felice Maniero ma riesumata per zittire Elton John (fonte: Brugnaro su twitter, 18 agosto).

GENTAGLIA di sottogoverno: per tale si intende (o sottointende) una sottosegretaria al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, che il giorno prima aveva osato esprimere un parere in materia di sua competenza (fonte: Brugnaro, intervista a Repubblica del 25 agosto).

GHEA PODEMO FAR: “Yes we can”, lo slogan della campagna elettorale. Tradotto in vernacolo per evitare di pagare i diritti d’autore a Mister Obama, che magari avrebbe anche fatto a mano di questo tentativo di emulazione, viste le esternazioni recenti del neo-Sindaco.

GIORNALI: quegli inutili orpelli di carta a cui, per definizione, non dovremmo credere: “Carissimo @AdrianoCelentano ciao. Ma certo che ho letto i giornali. Ma tu credi ancora a quello che scrivono? Chiamami che ti spiego bene” (Brugnaro su twitter, 11 agosto).

GIUBILEO: sinonimo di schei. “Dopo Venezia vuole fare anche il sindaco di Roma? “Tifo per Roma. Ma se penso alle sfide che deve affrontare, il giubileo su tutti, sono preoccupato. Se Roma non dovesse farcela, ci candidiamo ad ospitare i turisti” (intervista a Panorama, 17 agosto).

INTELLETTUALI DA STRAPAZZO: quelli che osano ridire, a proposito di Venezia, quello che tutti diciamo in città ma lo dicono in lingua inglese e pertanto ostica al Sindaco, che reagisce accusandoli di “denigrare Venezia” (Brugnaro su twitter, 23 agosto).

SCHEI: vedi alla voce “Giubileo”. Alla voci “sinonimi” consultare anche: Grandi Navi.

SEMPREVERDI dei girotondi: “Per intenderci, tutti coloro che hanno una cattiva idea dell’ambientalismo e che sognano di piantare le melanzane a Marghera. Come dicevo in campagna elettorale: non sono cattivi ma sono stupidi” (intervista a Panorama, 17 agosto).

SFIGATI: tutti quei che se beve un goto de vin a Venessia ma no ga votà el partito fucsia (intervista a Panorama, 17 agosto): “Ce l’ha con il maestro della fotografia Gianni Berengo Gardin a cui sta impedendo di mostrare le sue immagini proprio a Venezia? “Parlo di chi viene a Venezia a bere il drink. Gli sfigati che non calcola più nessuno, i professionisti della polemica”.

STRAPAZZO: vedi alla voce “intellettuali”.

STUPIDI: vedi alla voce “sempreverdi”.

“SUMMIT internazionale”: cena a sbafo per 120 invitati la cui maggioranza non ha alcuna attinenza con il tema annunciato, in un Palazzo dove i contribuenti che ne sono proprietari non possono mangiare neanche un panino.

TAVOLI DI CONSULTAZIONE: promessi in campagna elettorale come strumento di democrazia partecipata, ad elezioni concluse si sono trasformati in tavoli “riservati” a chi ha votato Brugnaro (con qualche spiraglio per chi dovesse pentirsi per NON averlo fatto, previa pubblica abiura e atto di sottomissione?) Nelle parole del magnanimo Sindaco a un cittadino dissenziente: “Mi so’ el sindaco democraticamente eletto. E ti te la magni, se no te va ben, ti va fora”. Fonte: il pubblico presente al primo “tavolo di consultazione”.

Avvertenza:

Pagina in costruzione, la nostra squadra di volontari si incaricherà di aggiornarla mano a mano che si arricchisce di nuove voci. Stiamo con questo criticando il Sindaco in carica? Assolutamente no, ognuno ha il diritto di esternare come gli pare e non saremo noi a negargli quel diritto, anzi: con questa pagina intendiamo tramandare ai Posteri le sue nobili gesta, e fornire agli esegeti qualche strumento di interpretazione lessicale, etimologica e teleologica.

Lettera aperta: quando un Sindaco non rappresenta più i valori condivisi di una città..

Aldo Manuzio

Venezia, 25 agosto 2015

Quando cinguetta su twitter, questo Sindaco non lo fa in nome della città ma in nome proprio, e la libertà di espressione vale anche per lui come per tutti i cittadini.. ma quando distribuisce insulti a personalità del mondo della cultura (Adriano Celentano, Elton John) dall’alto della sua carica, questo Sindaco con delega alla cultura si dimostra semplicemente inadeguato per la delega che si è auto-attribuito.

Quando pubblicamente minaccia i giornalisti di denunciarli per “esercizio abusivo della professione” (?!?), quando di fatto censura un grande fotografo come Gianni  Berengo Gardin con la pretesa di inquadrarne l’opera per piegarla ai suoi fini politici, quando dà del “comunista” a un giornalista RAI colpevole di avergli fatto una domanda di troppo, questo Sindaco fa torto alla città in cui Aldo Manuzio prosperò perchè baluardo della libertà di stampa, oltre che della libera impresa.

Avrà le sue ragioni? Non lo mettiamo in dubbio ma quando attribuisce patenti di “sfigato” a chi non la pensa come lui (come ha fatto nella sua intervista a Panorama) questo Sindaco non rappresenta più i valori fondanti, e tuttora condivisi, di una città che Francesco Petrarca aveva lodato come “unico albergo ai giorni nostri di libertà, di giustizia, di pace, unico rifugio dei buoni e solo porto a cui, sbattute per ogni dove dalla tirannia e dalla guerra, possono riparare a salvezza le navi degli uomini che cercano di condurre tranquilla la vita”.

Quando questo Sindaco comincerà ad occuparsi dei molti problemi che affliggono Venezia, a partire dalla perdita continua di residenti e dai flussi turistici che hanno riempito le pagine dei quotidiani in questi giorni, anziché dedicare tante energie a polemiche futili quanto sterili, sarà un piccolo passo per lui e un grande passo per la città che rappresenta agli occhi del mondo. Esserne il Sindaco conferisce una grande visibilità, che i sindaci di altre città non hanno, amplificandone nel bene e nel male le voci e i sussurri; nell’interesse della città (che va ben oltre gli interessi di parte) pubblicamente gli chiediamo di farne un uso intelligente, utilizzando toni più consoni al suo ruolo istituzionale e alla storia millenaria di Venezia.

——–

La lettera “aperta” è tale perché pubblica e aperta alle adesioni individuali di chiunque si riconosca nelle preoccupazioni a cui stiamo cercando di dare voce, senza “cappelli” o etichette politiche di sorta. L’intervista a Panorama è questa:

http://www.panorama.it/news/politica/luigi-brugnaro-sindaco-venezia-intervista/

Gli altri “epiteti” brugnariani sono partiti via twitter (a ruota libera, in un crescendo di polemiche contro tutti). Colpa del caldo? Speriamolo. Quando un Sindaco non rappresenta più i valori condivisi di una città, i cittadini che non si riconoscono nell’immagine trasmessa “urbi et orbi” da quel Sindaco hanno comunque il diritto di farlo sapere, con i mezzi di cui dispongono: consapevoli della disparità dei mezzi a disposizione, ma non per questo rassegnati a tacere.

Per aderire a questa lettera potete: 1) lasciare un commento con le vostre generalità su questa pagina 2) inviare una email a: 25aprile2015@gmail.com 3) partecipare alla discussione nel gruppo facebook in cui ha preso spunto: https://www.facebook.com/groups/Gruppo25aprileVenezia/

Hanno già firmato (in ordine alfabetico):

  1. Flavia Antonini
  2. Laura Baita
  3. Gloria Barbone
  4. Stefano Barina
  5. Lucia Bartoloni
  6. Stefano Barzizza
  7. Annamaria Beccaris
  8. Maria Chiara Bellati
  9. Carlo Beltrame
  10. Alberto Benvenuti
  11. Enrica Berti
  12. Anna Bolcato
  13. Alessandro Bozzato
  14. Margherita Bravo
  15. Stefano Bravo
  16. Marco Caberlotto
  17. Tiziana Cadinaro
  18. Vera Cantale
  19. Silvia Cappelletto
  20. Natasa Carousel
  21. Cino Casson
  22. Mauro Cazzaro
  23. Gaetano Ceschia
  24. Roberta Chiarotto
  25. Flavio Cogo
  26. Marino Coltro
  27. Isa Compagno
  28. Simonetta Cordella
  29. Cristina Costantini
  30. Giacomo Cosua
  31. Marina Cravin
  32. Sofia Cutrone
  33. Alice Degnato
  34. Tommaso De Michiel
  35. Walter De Michiel
  36. Adriano De Vita
  37. Marco Aurelio Di Giorgio
  38. Francesco Di Pumpo
  39. Riccardo Domenichini
  40. Franca Ducati
  41. Walter Fano
  42. Elisabetta Favaretti
  43. Anna Ferrigno
  44. Adelina Finzi
  45. Francesco Foschi
  46. Nicoletta Frosini
  47. Giampietro Gagliardi
  48. Marco Gasparinetti
  49. Piera Gusatto
  50. Adriano Kraul
  51. Rosanna Ligi
  52. Pietro Majer
  53. Salvatore Marchese
  54. Daniela Marino
  55. Mario Martinotti
  56. Angelo Marzollo
  57. Paola Minoia
  58. Silvia Nordio
  59. Filippo Maria Paladini
  60. Renzo Paniccia
  61. Alessandro Passi
  62. Magda Pattarello
  63. Cesare Peris
  64. Bruno Piasentini
  65. Gianluigi Placella
  66. Roberto Pontini
  67. Davide Ravagnan
  68. Alessandra Regazzi
  69. Angelo Riboni
  70. Alvise Rossi
  71. Mario Rosso
  72. Cristiana Rubini
  73. Pino Sartori
  74. Veronica Scarpa
  75. Marco Secchi
  76. Loredana Seno
  77. Franca Simoli
  78. Alessandra Sitran
  79. Carla Sitran
  80. Antonella Stocco
  81. Giuseppe “Bepi” Tattara
  82. Duccio Toffanello Guadagni
  83. Nicola Tognon
  84. Nicola Tonon
  85. Mario Torcinovich
  86. Maria Grazia Trevisan
  87. Paolo Valdisserri
  88. Teresa Venier
  89. Dario Vianello
  90. Roberta Vianello
  91. Luigi Vianelli
  92. Silvia Visnadi
  93. Francesca Vistosi
  94. William Warhol
  95. Marcel Willsch
  96. Selina Zampedri
  97. Barbara Zanetti
  98. Andrea Zanin
  99. Maurizio Zennaro
  100. Maddalena Zocco

Il nostro registro di voto – gli aggiornamenti

A futura memoria, il nostro registro di voto aggiornato con i sondaggi interni: quelli pubblicati sulla nostra pagina facebook, e riservati agli iscritti.

I) I flussi turistici (aggiornamento 3 settembre 2015)

A proposito di flussi turistici (le due posizioni messe a confronto sulla pagina del gruppo). Siete più d’accordo con:

  1. Adriano Celentano che parla di limiti all’afflusso: 89 voti
  2. Luigi Brugnaro che ne vuole di più, li definisce “selvaggina” da cacciare (in senso commerciale) e si candida ad ospitare anche quelli del Giubileo (intervista a Panorama): 3 voti

II) Il bilancio comunale

Città commissariata, con un Prefetto a cui sono affidati i poteri di Sindaco, Giunta e Consiglio comunale. Possiamo dire anche noi cosa ne pensiamo delle difficoltà di bilancio, e delle soluzioni prospettate a mezzo stampa? Ticket di ingresso a Venezia nei periodi di punta, una pista da esplorare.. per noi più efficace di quella che propone una Piazza San Marco ad accesso limitato (tornelli) con il rischio concreto di spostare il problema nelle calli vicine e creando discriminazioni di tipo censitario fra visitatori di serie A e serie B.

Ci siamo studiati il precedente della “congestion charge” di Londra. Risultato? Ha dei costi molto elevati ma produce un gettito enorme, perché copre un territorio ampio e i costi di gestione vengono ammortizzati dai ricavi. Chi parla di “programmazione dei flussi” ma non vuole sentir di parlare di ticket di ingresso dovrà affrontarne i costi senza vederne il gettito.. e non sarebbe un grande affare per un bilancio comunale già disastrato. Se invece vogliamo introdurre il concetto di “piazza a pagamento” andranno studiate le numerose esenzioni e in quel caso vorremmo vedere i numeri (costi/benefici), perché uno strumento costoso limitato ad una singola piazza rischia di essere anti-economico senza nemmeno risolvere il problema, che si sposterebbe nelle calli e nei sestieri vicini. Analisi costi/benefici comunque, per valutare i pregi e i difetti delle varie opzioni: è quello che chiederemo come gruppo.

Il voto interno (chiuso il 5 febbraio 2015):

 Al bilancio comunale mancano 60 milioni di euro, per l’anno in corso. Il carnevale a Venezia dura 3 settimane e porta una media di 600.000 presenze (90 milioni di euro, il giro d’affari previsto per quest’anno). Se foste il Commissario Zappalorto cosa fareste?

  1. “Introdurrei un ticket di ingresso a Venezia per il periodo di Carnevale”: 62 voti “
  2. Riaprirei il fascicolo casinò, mandando a casa tutta la dirigenza attuale”: 33 voti “
  3. Rinuncerei allo stipendio aggiuntivo dato che già mi pagano come Prefetto”: 25 voti.

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