Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivio per la categoria “#MiNoVadoVia”

Comunicato stampa: “Tutta colpa di chi muore”?

AGGIORNAMENTO ore 16.30

Breaking News: i dati inizialmente citati nell’articolo, che avevano provocato il nostro comunicato stampa, sono stati modificati nel pomeriggio: non si parla più dei 1000 decessi (???) come unica causa dello spopolamento, e quelli forniti a rettifica del testo precedente ci danno ragione (2/3 saldo naturale, 1/3 saldo migratorio). Chiarito il malinteso, l’articolo adesso si conclude con questa nostra dichiarazione:


«Prendiamo atto – specifica Marco Gasparinetti portavoce del Gruppo25Aprile – delle precisazioni fornite: i dati sono questi, di tutto il resto si può discutere quando c’è l’onestà intellettuale di riconoscerlo»

I nuovi dati sono testualmente questi (riferiti ai sestieri + Giudecca):

“In particolare, precisa (il dott. Cichellero) in un resoconto inviato successivamente, «dal 2000 al 2018 abbiamo 734 unità perdute all’anno di cui, sempre mediamente, 501 dovute al saldo naturale negativo e 233 riconducibili ad un esodo volontario.“

http://www.veneziatoday.it/cronaca/abbav-esodo-residenti-affitti-turistici-venezia.html?fbclid=IwAR3jtZtTZMTwIRt8Prh1nI42oT9Pv3-x5ZuLVymAZyXkLbqCCQhU8-aPX6M
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COMUNICATO STAMPA “Tutta colpa di chi muore”?

Da fonti di stampa apprendiamo che “È il decesso dei residenti la colpa dell’esodo. Ne muoiono 1000 all’anno“ e che tale affermazione sarebbe stata fatta da “tecnici ABBAV” nel corso di un evento denominato “Anca mi no vado via”.

Tralasciando l’abuso e la storpiatura della parola d’ordine “MiNoVadoVia” che è marchio registrato della nostra pagina Twitter, come Gruppo25aprile riteniamo necessario ristabilire la verità dei fatti, quali risultano da un monumentale accesso agli atti dell’anagrafe comunale che copre 12 anni.

L’analisi di tali dati, qui allegata, dimostra come il saldo migratorio abbia inciso mediamente per il 30% sul saldo negativo complessivo, con l’aggravante che a non trovare casa a Venezia sono le giovani coppie in età da figli, ossia la generazione che potrebbe invertire il saldo “naturale” fra nati e morti – a meno che qualcuno non voglia imporre agli oltraottantenni il duplice obbligo “non morire” e “moltiplicatevi”.

Di conseguenza, il saldo migratorio incide a sua volta sul saldo cosiddetto “naturale”.

Il nostro impegno è invertire le cause di questo esodo, che sicuramente sono molteplici e comprendono la mancanza di occasioni di lavoro non collegate alla monocultura turistica – e non solo la mancanza di case, a sua volta aggravata da quella monocultura.

Chi si limita a negarlo con affermazioni come quella di cui sopra, invece, sta solo perseverando nel tentativo di manipolare la stampa e l’opinione pubblica.

I dati allegati (al presente comunicato stampa) sono frutto di un accesso agli atti dell’anagrafe comunale elaborati da ricercatori indipendenti, contrariamente alle curiose congetture dei “tecnici” ABBAV, che con l’affermazione di cui sopra hanno perso ogni credibilità.

Venezia, 12 novembre 2019

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L’articolo a cui rispondiamo con questo comunicato stampa, pubblicato da VeneziaToday l’11 novembre: “Abbav: «Non siamo la causa dell’esodo»
Cichellero: «Venezia perde più di mille abitanti all’anno per decesso dei residenti»“
..e ancora:
«È il decesso dei residenti la colpa dell’esodo (NdR quale esodo? Quello verso San Michele?). Ne muoiono 1000 all’anno – per Cichellero -. Qui non nasce nessuno perché non c’è lavoro. Non perché non ci sono case».

NdR: si tranquillizzi pure l’ABBAV: nessuno imputa a loro l’esodo naturale verso San Michele (il cimitero cittadino) ma con queste affermazioni – se non verranno prontamente smentite – si coprono di ridicolo e rendono risibili anche gli altri numeri di fantasia che stanno producendo in un’operazione di lobby strumentale al rifiuto di qualunque anche blando tentativo di regolamentazione del settore.

Nell’immagine che segue: articolo di Enrico Tantucci, Nuova Venezia, con il grafico che smentisce le affermazioni di cui sopra.

Peso specifico del saldo migratorio nel 2015: 35%

Nel 2016: 40%

Nel 2017: 38%

Comunicato stampa: “greenwashing” e Airbnb

Glossario: il termine “greenwashing” fu coniato in America nei primi anni Novanta per descrivere il comportamento di alcune grandi aziende che avevano associato la propria immagine alle tematiche ambientali per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalle responsabilità derivanti dall’inquinamento causato dalle proprie attività produttive (fonte: Glossario di Marketing)

Comunicato stampa

Venezia, 4 novembre 2019

Ricca di utili pantagruelici che in Italia sono esentasse (le tasse le paga ma in un paradiso fiscale) Airbnb ha lanciato una campagna di lobbying a Venezia e in altre città italiane. A livello locale leggiamo questo sorprendente proclama, e ci rattrista che ABBAV si presti a veicolarlo sulla sua pagina internet:

“Stanca delle continue vessazioni dell’Amministrazione comunale e della faziosa stampa locale, la categoria degli host veneziani ha deciso di dire basta e di lanciare un messaggio forte:
#AncaMiNoVadoVia”.

Ci sfugge il quando e in cosa sia stata “faziosa” la stampa locale, ma nel momento in cui una lobby si appropria della parola d’ordine “MiNoVadoVia”, nata con il corteo contro lo spopolamento di Venezia che ha visto 2.000 persone in marcia il 2 luglio 2017, sentiamo puzza di bruciato e di manipolazione.

MiNoVadoVia Logo

Storpiare  quella parola d’ordine per promuovere le locazioni turistiche, a Venezia, è come usare i santini di San Francesco che parla con gli uccellini per promuovere la vendita di fucili da caccia.

Ci sfuggono anche le presunte “vessazioni” a cui sarebbe stato sottoposto un settore che a Venezia ha conosciuto una crescita talmente impetuosa (+128% negl ultimi 4 anni) da superare il settore alberghiero quanto a numero di posti letto a uso turistico, in modo assolutamente anarchico e con un regime fiscale di favore rispetto alle attività di impresa e artigianali (cedolare secca) a meno che l’accusa di “vessazioni” non si riferisca ai controlli che ogni tanto fanno emergere strutture sconosciute al fisco, alla Questura e all’ufficio tributi (imposta di soggiorno).

A proposito di “faziosità”, noi non facciamo di tutta l’erba un fascio e riconosciamo, ad esempio, il ruolo positivo che possono svolgere i B&B tradizionali rispetto alle locazioni turistiche che invece non richiedono alcuna presenza fisica di persone residenti e sono spesso gestite su scala imprenditoriale da agenzie e società specializzate.

Non abbiamo mai lanciato crociate contro chi dispone della o delle proprietà immobiliari affittandole ai turisti per trarne un maggior reddito, nel rispetto delle prescrizioni urbanistiche vigenti, ma se proprio vogliamo parlare di “vessazioni’, tali sono piuttosto quelle subite dai nostri concittadini che ricevono sfratti esecutivi (per finita locazione e non per morosità) da parte di chi si compra palazzi interi per adibirli a locazioni turistiche. Non tutti, e per questo evitiamo le generalizzazioni che mirano a mettere sullo stesso piano tutti quelli che hanno deciso di vivere di locazioni turistiche, trasformandoli in una lobby al servizio di terzi, come cerca di fare Airbnb.

Invitiamo quindi ABBAV e i singoli proprietari  di casa a non farsi usare in questo modo da una multinazionale che si arricchisce senza pudore e senza regole (quelle che in altri Paesi contrasta in tutti i modi, e in tutte le sedi) se non quella recente del codice identificativo imposto a livello regionale (legge Caner), e che con il suo atteggiamento da «lotta di classe» produce un effetto di rigetto in larga parte dell’opinione pubblica.

I veneziani che, per sopravvivere o per vivere meglio, affittano l’appartamento che fu dei genitori o dei nonni (perché a questi sembra rivolgersi la capziosa e pelosa iniziativa di Airbnb) esistono e hanno tutta la nostra comprensione, ma sono solo una parte degli Host di Airbnb.

Giù le mani da #MiNoVadoVia: Airbnb ha tutto il diritto di promuovere i suoi interessi economici, anche minacciando di creare un partito politico come ha già fatto, ma senza appropriarsi del lavoro e degli ideali altrui.

Il Gruppo 25 Aprile

 

 

 

 

Pax Tibi Marcella – rassegna stampa e video

Prima della rassegna stampa, ricordiamo a tutti che sono stati aperti due libri firma dove potete continuare a lasciare messaggi di sostegno alla Signora Marcella: il primo si trova al civico 121 A di Dorsoduro (fermata Salute) dal tappezziere Sebastiano Maschio (tel. 041.5238386), il secondo nella nostra sede in Bragora al civico 3811B di Castello (fermata Arsenale) negli orari di apertura della sede (per conoscerli, dato che sono variabili: tel. 345.345.9663).

Nella prima immagine, uno screenshot del servizio di Barnaba Ungaro, andato in onda sui TG nazionale e regionale di RAI 3 (il 19 ottobre):

Il servizio integrale:

https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2019/10/ven-Venezia-la-storia-della-signora-Marcella-sotto-sfratto-a-80-anni-e7ce55f3-d0e8-40ab-84c3-829e68892c96.html?wt_mc=2.social.fb.redtgrveneto_ven-Venezia-la-storia-della-signora-Marcella-sotto-sfratto-a-80-anni.&wt&fbclid=IwAR3Rz6vfCzhIcvmtwAvSJ1jqMYbkQe-VZwgD-Ws0LRHR6q_sip_rLYJCkr8

I due servizi di Antenna Tre, presente sul posto con Filippo Fois:

e

La Gazzetta di Mantova: notizia in prima pagina nell’edizione del 17 ottobre

https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2019/10/17/news/la-marchesa-vuole-sfrattare-l-80enne-ma-venezia-scende-in-piazza-1.37756913?ref=fbfma&fbclid=IwAR2g4l5fHHo88_pCtmMzaOmmZ53y8Wr4-wgjZZx_Zd3b0mqkkAAb91g7Wg4

..e articolo sugli sviluppi positivi della vicenda, il 20 ottobre:

https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2019/10/20/news/in-300-in-piazza-a-venezia-e-la-marchesa-ritira-lo-sfratto-1.37767167?ref=fbfma&fbclid=IwAR3oXQTmKv6ueA79hd0lo-Pg1jpWA-mI7wcuZaJRbsRATwmDkZWKEcR4-w0

Il video di Loredana Spadon sul nostro canale Youtube:

Il servizio di Nicola Munaro (Gazzettino 20 ottobre):

Corriere 20 ottobre, articolo di Elisa Lorenzin:

Nuova Venezia 21 ottobre, Vera Mantengoli:

Venezia Today:

https://www.veneziatoday.it/cronaca/sfratto-marcella-mobilitazione-25-aprile-ater-emergenza-alloggi.html

La Voce di Venezia:

La storia della signora Marcella sfrattata a 80 anni da Dorsoduro . La proprietà rassicura

La prima pagina del libro firme:

Libro Firme prima pagina

Sabato 19 ottobre, castellani e nicolotti riuniti a Dorsoduro

La “forza pubblica” contro una donna sola e ottantenne?
Per evitare che questo succeda, il vicinato si organizza con un presidio e un libro firme di solidarietà a sostegno della signora Marcella, 80 anni compiuti quest’anno, che ha ricevuto uno sfratto esecutivo dalla casa dove è nata, nonostante abbia sempre regolarmente pagato il canone di affitto.
La Signora Marcella ha rilevanti difficoltà a deambulare, è sola e non ha figli che la possano ospitare. Tutti i vicini la aiutano e la sostengono, ma non è stato sinora possibile trovare un accordo con la proprietà.
In base all’atto di precetto che le “intima” di lasciare la casa entro 10 giorni, dall’alba del 21 ottobre Marcella potrebbe essere obbligata, con l’intervento della forza pubblica, a lasciare per sempre il piccolo appartamento a piano terra dov’è è nata e ha sempre vissuto.
L’appuntamento è per sabato a partire dalle ore 14, in campo San Gregorio (Dorsoduro, fermata Salute).
All’iniziativa del vicinato aderiscono: Gruppo 25 aprile Venezia, Assemblea Sociale per la Casa, OCIO Osservatorio Civico Indipendente sulla casa e la residenzialità.
Informazioni utili per chi volesse capire le forze in campo:
A richiedere l’esecuzione dello sfratto per finita locazione, con l’ausilio della forza pubblica (autorizzata dal Tribunale in data 26 settembre 2019) è la SrL “Canal Grande” con sede legale a Mantova, capitale sociale mezzo milione. Oggetto sociale: “locazione immobiliare di beni propri o in leasing”. Dipendenti? ZERO!
Unica azionista e amministratore unico: una Signora Marchesa, figlia di Marchesi, che ritroviamo nel direttivo del Rotary Club locale impegnato in iniziative sicuramente benefiche quali “LA RICOSTRUZIONE DELL’IRAQ DOPO SADDAM HUSSEIN ED IL FUTURO DEL MEDIO ORIENTE E DELL’AREA MEDITERRANEA” o anche “serata conviviale in interclub assieme a Re-C Victorinus Feltrensis, RC Castiglione delle Siviere, RC Mantova Postumia e Soroptimist Mantova, finalizzata alla raccolta fondi a favore della Fondazione d’Arco per il restauro di tre antiche portantine.”
Con tutto il rispetto che nutriamo per la Nobile Istituzione, ci sia consentita una battuta: quel Rotary Club come emblema si è scelto San Giorgio, che con la lancia infilzava i draghi – e non le vecchiette!
Visto il curriculum di tutto rispetto e le ineccepibili credenziali filantropiche, dunque, non dubitiamo che la Signora Marchesa M.G.S (amministratore unico della Canal Grande SrL di Mantova) vorrà ascoltare anche le ragioni di una popolana “autoctona”, a cui sono stati dati 10 giorni per lasciare il suo appartamentino a piano terra.
Dorsoduro Forza Pubblica
Postilla storica
C’era un tempo in cui “nicolotti” e “castellani” (rive gauche e rive droite del Canal Grande, come direbbero i parigini) facevano a cazzotti, e da quella radicata consuetudine nasce il toponimo “ponte dei pugni”. Sabato daremo invece una bella dimostrazione di solidarietà, e da Castello (la nostra sede in Bragora) intorno alle ore 13 ci muoveremo per dare soccorso alla “nicolotta” sfrattata dalla sua casa.
In programma: niente pugni, solo un simbolico abbraccio.
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Nella foto, la Signora Marcella festeggiata “in calle” dai vicini, nel giorno del suo ottantesimo compleanno

 

5 ottobre, mobilitazione per il disegno più famoso del mondo

1  otto Via Garibaldi al Vecio calice.jpgTutti abbiamo (o abbiamo avuto almeno una volta) in tasca la moneta da un euro dedicata all’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, ma non tutti sanno che l’originale – di valore inestimabile anche per ciò che rappresenta – si trova a Venezia dal 1822.

Assicurato per la bella cifra di un miliardo di euro, l’Uomo Vitruviano sta per lasciare le Gallerie dell’Accademia a cui appartiene e dove è stato recentemente esposto. Il simbolo universalmente noto dell’Umanesimo diventa merce di scambio (come tante altre cose a Venezia) nonostante il parere contrario dei tecnici che ne sconsigliavano il viaggio.

Per rendergli un ultimo omaggio e “l’onore della armi”, prima della sua partenza in aereo per Parigi (destinazione il Louvre) ci ritroviamo sabato mattina alle 10 ai piedi del ponte dell’Accademia, di fronte all’ingresso delle Gallerie (civico 1050).

Il disegno più famoso del mondo, realizzato nel 1490 circa da Leonardo da Vinci con semplice inchiostro su carta, è molto sensibile alla luce e dopo ogni esposizione deve purtroppo starsene al buio per qualche anno. Di questo viaggio farebbe volentieri a meno e lo direbbe, se potesse parlare. Lo faremo noi per lui, vi aspettiamo numerosi.

Il nostro “flash mob” (mobilitazione lampo) durerà mezz’ora circa.

Un’iniziativa di: Italia Nostra (sezione di Venezia) e VeneziaMioFuturo, aperta alle adesioni di chiunque si riconosca in questa campagna: la pagina facebook “Venezia non è Disneyland” lo ha già fatto per prima, oggi in mattinata:

https://www.facebook.com/VeneziaNONDisneyland/

La pagina dell’evento è:

https://www.facebook.com/events/527540881122959/

In vista del flash mob, come Gruppo 25 aprile abbiamo distribuito questo poster (che è anche locandina “vituale” sui social). Nei prossimi giorni pubblicheremo una galleria fotografica dei luoghi e delle persone che aderiscono a questa campagna di opinione. Un sentito ringraziamento ai mass media che ne hanno già dato conto e a quelli che vorranno farlo.

Il #MiNoVadoVia del poster non si riferisce tanto o soltanto al celeberrimo disegno quanto ai valori universali che rappresenta, e che dalle città del Rinascimento italiano si erano diffusi in tutta Europa , mentre da qualche anno sono sempre più calpestati in una città devastata dalla mercificazione di ogni spazio pubblico e privato (vale per Venezia, e in parte anche per Firenze).

A non volersene andare è l’Umanesimo che al centro di tutto aveva messo la persona umana, ed è questo il senso del nostro messaggio.

Galleria fotografica a seguire (in corso di aggiornamento).

Altre foto le trovate sul nostro canale Instagram:

https://www.instagram.com/veneziamiofuturo/

Itaca Art Studio di Monica Martin

1 otto Monica Martin

1 otto Corniciao Via Garibaldi.jpgVia Garibaldi, Francesco (corniciaio) e Antonella (tabaccaia):

1 ottobre Antonella Via Garibaldi

Bottega d’Arte di Gabriele Scarpa, Bacino Orseolo

Bottega d’Arte di Gabriele Scarpa, Bacino Orseolo.jpg

Osteria alla ciurma:

1 otto Osteria alla ciurma CasteoPescaria, a Rialto:

1 otto Pescaria

Oceano Mare (grazie Nicola!)

1 otto Oceano Mare di Nicola

Ai Frari:

1 ottobre Ai Frari

Comunicazione urgente alla cittadinanza

L’articolo di Antonella Gasparini per VeneziaToday:

http://www.veneziatoday.it/attualita/sfratto-sospeso-anziana-castello-gruppo-25-aprile.html

Il commento del sociologo Gianfranco Bettin, che con arguzia rilancia il nostro slogan #MiNoVadoVia:

Summum ius summa iniuria – seconda parte

COMUNICATO STAMPA 14/05/2019

Lette le dichiarazioni alla stampa (per avvocato interposto) della società che sta sfrattando una pericolosa novantatreenne nel sestiere di Castello, segnaliamo due “piccole” omissioni, sicuramente involontarie:

I) i 40.000 euro che le hanno sequestrato (inaudita altera parte) a titolo conservativo in attesa del giudizio di merito (RG 5913/2017), per l’occupazione abusiva dell’appartamento che in precedenza era suo;

II) i 10.000 euro dell’assegno che qui riproduciamo, versato il 15 aprile a titolo di garanzia del rilascio (in cambio di un rinvio dello sfratto al 15 maggio), e siamo già a 50.000 (euro e non Lire). Sarà anche abusiva (e noi non contestiamo che lo sia, dal punto di vista giuridico) ma non si puó dire che sia a titolo gratuito, questa occupazione “sine titulo”: anzi è talmente onerosa che solo una persona aggrappata ai suoi ricordi e alla sua Città può resistere in questo modo a chi le ha strappato quella che era casa sua (60 metri quadri circa, e non una reggia).

#MiNoVadoVia

Assegno

Quello che vedete in foto  è un assegno di 10.000 euro (dieci mila). Firmato da una persona di 93 anni a titolo di garanzia per ottenere la concessione di un breve rinvio dello sfratto dall’appartamento di cui era proprietaria. Durata del rinvio graziosamente concesso in cambio di questo assegno? Dal 15 aprile al 15 maggio.

#MiNoVadoVia: faccio spesa in Pescaria

Qualche numero sulla mobilitazione lanciata dalla nostra pagina facebook: 346 condivisioni, 63.149 visualizzazioni e 1.288 persone iscritte all’evento:

https://www.facebook.com/events/671092613258477/

Un grazie a chi è andato/a in pescaria a Rialto oggi, mille grazie a chi lo farà nei prossimi giorni: siamo solo all’inizio, questa battaglia non si vincerà in un giorno e noi vogliamo vincerla.

Il nostro appello alla cittadinanza e agli ospiti di Venezia è: chi è in città ci vada nei prossimi giorni o quando tornerà dalle ferie. Non lo facciamo per la gloria di questo gruppo che avrà mille difetti ma almeno ci prova, a invertire la rotta: lo facciamo per chi a Rialto ci lavora e si alza alle 3 del mattino.

Insieme possiamo ancora farcela, a invertire la rotta, e le prime reazioni lo testimoniano:

R 7 ago 18

Non lo facciamo per noi stessi ma per una città che senza quel mercato non sarebbe più la stessa. Lo ha capito anche la stampa estera che alla mobilitazione ha già dedicato questo articolo:

https://www.telegraph.co.uk/news/2018/08/06/historic-venice-fish-market-fights-survival-local-shoppers-replaced/?WT.mc_id=tmg_share_fb

Lo hanno capito i mass media e le televisioni che stamattina erano sul posto e ci hanno regalato dei servizi memorabili, come quello di Tommaso Stoppa per Rete Veneta (con le interviste agli operatori “superstiti”):

e questo video con articolo, opera di Antonella Gasparini:

http://www.veneziatoday.it/attualita/mercato-pescheria-rialto-appello-veneziani.html

Ne hanno parlato anche quotidiani nazionali come La Stampa che alla vicenda ha dedicato una pagina intera con richiamo in prima pagina:

R2

R la stampa 6 agosto

..ma il compito spetta a noi e soltanto a noi: perché è solo con esempi concreti e con la nostra presenza che potremo spingere un’amministrazione comunale “assente” a fare finalmente la sua parte.

R3

Foto: Nicoletta Frosini

Testo: Marco Gasparinetti

Siete utenti di Twitter? Passate parola anche là!

Batman Brugnaro: la prova del nove, a metà mandato

In tempi non sospetti avevamo scritto: “La politica spesso è fatta di chiacchiere, ma ci sono dati misurabili che si incaricano di smentire le bugie con i numeri o, al contrario, di sorprendere in positivo gli scettici. Questo gruppo è nato essenzialmente per difendere le ragioni di chi vuole restare, ritornare o trasferirsi a Venezia, e un qualche successo su questo fronte potrebbe farci chiudere un occhio su tanti piccoli difettucci (o cadute di stile) del nuovo Sindaco”.

Come “prova del nove”, vista la promessa elettorale dei 30.000 nuovi residenti (!) avevamo proposto appunto di verificare il numero dei residenti, che abbiamo continuato a monitorare come già facevamo prima, per vedere se con il sindaco Batman ci sarebbe stata almeno un’inversione di tendenza o se il suo era soltanto un “bluff”.

A due anni e mezzo dal suo insediamento (e quindi a metà mandato) questo è il bilancio:

Venezia aveva 56.072 residenti il 30 giugno 2015; il primo gennaio 2018 ne restavano 53.835.

Saldo: meno 2.237

Le due Municipalità d’acqua (insulare e litorale) avevano 84.738 residenti, al primo gennaio ne restavano 81.827.

Saldo: meno 2.911, in due anni e mezzo. Fanno una media di 1.164 all’anno, ossia quasi 100 al mese. Più di tre al giorno, se preferite.

Non ne abbiamo persi tanti nemmeno durante la gestione commissariale “lacrime e sangue” del prefetto Zappalorto, e il trend si è accentuato anche rispetto alle sciagurate amministrazioni precedenti. Quello che ci meraviglia è perdere abitanti a questo ritmo nonostante:

  1. la valanga di soldi piovuti sulla città grazie al “patto per Venezia”, che tuttavia hanno preso altre direzioni: di misure per la residenzialità a Venezia nemmeno l’ombra;
  2. il venire meno del “patto di stabilità” con la camicia di forza in cui aveva costretto ogni possibilità di spesa negli anni precedenti.

Dato che i numeri parlano da soli, non aggiungeremo altro: la citazione che avevamo proposto all’epoca resta di drammatica attualità.

“Nessuno è mai fallito puntando sulla credulità del pubblico”

(Phineas Taylor Barnum, inventore dell’omonimo circo).

Al circo che abbiamo sotto agli occhi dedichiamo questo corredo fotografico tratto dal carnevale di Venezia 2018. Il sindaco travestito da Batman ve lo risparmiamo, per carità di Patria. Più che Batman ormai evoca Barman, nel senso di amabile dispensatore di chiacchiere da bar.

Carnevale 2018

 

 

Rassegna stampa e un ringraziamento a (lista provvisoria):

(Nuova Venezia, Manuela Pivato)

(Corriere, Giacomo Costa)

(Gazzettino, Daniela Ghio)

Grazie ai tre quotidiani e a VeneziaToday che, dando spazio alla notizia, hanno permesso di far conoscere questa opportunità anche al di fuori del gruppo, il bando di gara è già stato visualizzato da più di 1.300 persone nelle prime 24 ore. Questa iniziativa totalmente autofinanziata è stata possibile grazie a:

Alessandro Toso Fei, autore del calendario

e alla generosità di (in ordine alfabetico, lista provvisoria in corso di completamento):

  1. Affabris Barbara
  2. Affanno Vladi
  3. Angioi Paola
  4. Antonini Flavia
  5. Bagno Carla
  6. Baldari Paola
  7. Barbato Teresa
  8. Baffo Gino
  9. Barbone Gloria
  10. Bartoloni Lucia
  11. Bartoloni Roberta
  12. Bellati Gian Angelo
  13. Bellati Maria Teresa
  14. Bellati Manfredi
  15. Beltrame Carlo
  16. Benvenuti Alberto
  17. Berto Mattia
  18. Biagini Marina
  19. Bianco Erika
  20. Bianco Gabriella
  21. Bizio Gradenigo Andrea
  22. Bolcato Anna
  23. Bonetti Beatrice
  24. Borghi Marco
  25. Bozzato Alessandro
  26. Bravin Roberta
  27. Bravo Stefano
  28. Bressanello Alessandro
  29. Bruno Roberta
  30. Campi Bonacini Sissi
  31. Campioni Adriano
  32. Camuffo Stefano
  33. Canazza Guadagni Carla
  34. Cardin Lisa
  35. Carnero Alberto
  36. Catozzi Michele
  37. Cavallarin Caterina
  38. Ceciliati Gabriella
  39. Cendon Aline
  40. Cendon Anita
  41. Ceselin Francesco
  42. Chiarotto Roberta
  43. Claut Corrado
  44. Conchetto Francesca
  45. Condie Jenny
  46. Cormio Rita
  47. Cosma Marina
  48. Cosmo Luca
  49. Croce Stefano
  50. Culloca Lorena
  51. Cunego Valentino
  52. Dalla Pozza Antonella
  53. De Fanti Luciana
  54. De Toffol Valeria
  55. Del Turco Elisabetta
  56. Della Puppa Federico
  57. Di Cataldo Gina
  58. Di Pumpo Francesco
  59. Ferraresi Anna
  60. Ferrigno Anna
  61. Ferro Maria Rosa
  62. Foa’ Daniela
  63. Foschi Francesco
  64. Franchin Tatiana
  65. Freguia Irina
  66. Frosini Nicoletta
  67. Frosini Orsola
  68. Garlato Marta
  69. Gasparinetti Marco
  70. Genzovich Fabia
  71. Germanotta Maria Angela
  72. Gil Davide
  73. Giorgi Sebastiano
  74. Giussani Cristina
  75. Grossi Vanessa
  76. Kujawska Basia
  77. Lanaro Maria
  78. Lando Anna
  79. Latz Celia
  80. Litorius Marie Louise
  81. Lodi Flavio
  82. Lombardo Fabio
  83. Maggi Danilo
  84. Malusa Marilisa
  85. Maddalena Giorgio
  86. Marchese Paola
  87. Marengo Barbara
  88. Marin Anna
  89. Marini Mara
  90. Marques Hernandez Paula
  91. Martini Giovanni Andrea
  92. Martinotti Mario
  93. Marton Luisa
  94. Maschietto Eva
  95. Matacchioni Susanna
  96. Menegaldo Giulia
  97. Meo Dolores
  98. Menegazzi Elena
  99. Milani Daniela
  100. Minetto Roberta
  101. Minoia Paola
  102. Molinari Edda
  103. Morosinato Loris
  104. Nicoletti Nicoletta
  105. Nordio Arianna
  106. Nostran Marina
  107. Olivieri Donata
  108. Oselladore Nevio
  109. Padoan Giovanna
  110. Padovan Claudia
  111. Parovel Giulio
  112. Pasqual Paola
  113. Pattarello Magda
  114. Penzo Tiziana
  115. Peris Cesare
  116. Permutti Federico David
  117. Petrone Diana
  118. Piastra Lucia
  119. Piccini Andrea
  120. Pino Sibylle
  121. Pino Stefano
  122. Pirovano Anna
  123. Pirro Mattia
  124. Pizzato Marco
  125. Radich Lucio
  126. Ragazzi Stefano
  127. Ragno Serena
  128. Ravagnan Davide
  129. Regazzi Alessandra
  130. Reggio Stefano
  131. Ricciardi Frederic
  132. Riu Elena
  133. Rizzardo Argenton Stefania
  134. Rizzi Francesca
  135. Rosenberg Paul
  136. Rosada Roberta
  137. Romieri Cristina
  138. Ruffoni Serena
  139. Saavedra Yolanda
  140. Sapienza Valentina
  141. Sartori Andrea
  142. Scarpa Lucia
  143. Scarpa Paola
  144. Scarpa Veronica
  145. Schiavon Elena
  146. Schroeder Katrin
  147. Scibola Cristiano
  148. Sensini Claudio
  149. Simoli Franca
  150. Sitran Carla
  151. Spernich Alberto
  152. Tagliapietra Roberto
  153. Tessarin Pietro
  154. Tognon Nicola
  155. Tonussi Monica
  156. Travagnin Federica
  157. Velo Luca Giulio
  158. Veronese Alice
  159. Vianello Dario
  160. Vianello Rossella
  161. Visonà Dalla Pozza Matteo
  162. Zafalon Sebastiano
  163. Zaldini Maria Pia
  164. Zennaro Martina
  165. Zinà Alessandra
  166. Zoppé Alice

Un grazie particolare a Maria Chiara Bellati, che ha coordinato la distribuzione dei calendari.

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