Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

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Bilancio partecipato, secondo tempo

Come avrete letto sulla stampa locale, il Consiglio comunale in data 21 aprile ha approvato un atto di indirizzo (mandato al Sindaco) sul cosiddetto “bosco dello sport”, ma è per l’appunto un atto di indirizzo e la partita decisiva si gioca sulle risorse economiche a carico del bilancio comunale: 78 milioni sui 91 che risultano dall’avanzo di bilancio votato oggi 28 aprile, 17 milioni di Legge Speciale per Venezia e 95 milioni per un mutuo con cui ci indebitiamo per i prossimi 29 anni. Totale: 190 milioni di euro comunali. Poco meno di un terzo della cifra necessaria alla cittadella dello sport dovrebbe invece arrivare da fondi europei attraverso il PNRR.

Rispetto ad un avanzo di bilancio accertato di 91 milioni, quand’anche passasse (a maggioranza) la linea della Giunta in carica, ne restano comunque 13 di “avanzo libero” su cui ci siamo impegnati a presentare – con i nostri consiglieri comunali di riferimento – emendamenti al bilancio che riflettano le priorità indicate dai cittadini, con il meccanismo del “bilancio partecipato” che è già applicato – per una quota parte del bilancio comunale – da grandi Comuni come Milano e Bologna.

Il risultato provvisorio della consultazione (complessivo e disaggregato per aree territoriali), basato su un primo campione di 2.010 residenti votanti è stato presentato al centro Candiani di Mestre e all’incontro hanno partecipato tutti i gruppi consiliari di opposizione.

Ai banchetti informativi che stiamo organizzando per sabato 30 aprile, saranno analogamente presenti cittadini di ogni orientamento politico, accomunati dalla convinzione che dare la parola ai residenti non sia mai sbagliato, a maggior ragione quando la posta in gioco è così alta.

Sabato 30 aprile dalle 10 alle 13 ci troverete quindi a:

Marghera mercato, in piazza Municipio;

Mestre M9, al mercato biosolidale grazie all’ospitalità di AERES;

Mestre via Caneve 10, negli uffici della Senatrice Orietta Vanin;

Giudecca Palanca, in prossimità della fermata ACTV, in collaborazione con il vicepresidente del Consiglio comunale Alberto Fantuzzo;

Lido di Venezia, piazzetta Lepanto (angolo Gran Viale);

Venezia Cannaregio in Strada Nova (campiello Anconeta) dove il banchetto sarà aperto anche di pomeriggio grazie alla presenza di sette volontari che si alterneranno a turno.

Su questa pagina pubblicheremo il risultato definitivo della consultazione, che prosegue fino al 10 maggio grazie al rinvio del voto sulla variazione di bilancio che è stato deciso oggi: la votazione, inizialmente prevista per il 5 maggio, è stata infatti posticipata al 12 maggio e questo ci offre una finestra di opportunità più ampia per dare voce a chi non sempre riesce a farsi sentire, in un esercizio di democrazia partecipata fortemente voluto dai gruppi consiliari di “Terra e Acqua” e M5S, che nel frattempo è diventato patrimonio comune di molti – se non di tutti.

A tal fine è stata stampata una terza tiratura dei questionari, che possono essere compilati anche e comunque in uno dei 17 “seggi” fissi (nella foto di copertina, quello dell’edicola di Ponte Accademia operativo grazie a Fulvio “Bubo” Silvestri) i cui indirizzi sono consultabili zoomando e cliccando su questa mappa – che ha già ricevuto 9.120 visualizzazioni, a conferma dell’interesse suscitato dall’iniziativa:

#ZuccheroAmaro: che fine hanno fatto i soldi?

Z1

Comunicato stampa

Venezia 6 agosto 2018

Dopo attento esame dei documenti ottenuti grazie all’istanza di accesso agli atti,

Prendendo atto con stupore e incredulità delle risposte evasive e fumose di VeLa, che in realtà sembrano confermare la realtà dei fatti denunciati,

il Gruppo25Aprile appoggia e sostiene l’interpellanza presentata dai consiglieri comunali Davide Scano e Sara Visman (M5S) che qui trascriviamo per conoscenza di tutti:

INTERPELLANZA a risposta orale in Commissione ai sensi dell’art. 8 del Reg. C.C.

Premesso che

  1. il 3 maggio scorso è pervenuta presso il Comune di Venezia la richiesta, formulata dalla società F&P Group S.r.l., di organizzare in Piazza San Marco due concerti del noto artista italiano Zucchero Fornaciari. Le due serate, previste per il 3 e 4 luglio, sarebbero state le uniche due date italiane del tour europeo del cantante;

  2. nella proposta della società è scritto che “nell’ottica poi di lasciare un segno tangibile alla città, ci impegniamo sin d’ora a versare, come contributo per la conservazione ed eventuale restauro di Piazza San Marco, la cifra di 60.000 euro secondo modalità che verranno concordate”. Si richiede poi “di poter entrare nell’area sin dal 27 giugno per l’allestimento, utilizzando poi il 5 e 6 luglio per lo smontaggio”;

  3. nella relazione tecnica, allegata alla domanda depositata, si precisa che “sono previsti 4.999 posti a sedere”, che “la superficie complessiva della piazza disponibile per il calpestio presenta dimensioni planimetriche di circa 150 x45 metri con superficie complessiva di circa mq 7.200” ed infine che l’area sarà, di fatto, completamente transennata e/o limitata con barriere metalliche;

  4. nello stesso documento si elenca poi una serie di “richieste preliminari” per lo svolgimento della manifestazione. Trattasi, in particolare, de:

  • l’occupazione del suolo è richiesta da 29 giugno 2018 al 6 luglio 2018 (montaggio, show days e smontaggio)”;

  • esposizione materiali pubblicitari”;

  • ausilio della P.L./Protezione Civile a garanzia e presidio integrativo della Piazza in aggiunta agli addetti AGE interni all’organizzazione”;

  • prolungamento dell’orario per l’ambulatorio medico attrezzato in Piazza…”;

  • l’apertura fino al termine del concerto della batteria servizi igienici posti sul retro della Piazza San Marco…”;

  • “…mettere a disposizione l’impianto elettrico in BT di potenza massima KW 200 […] per utilizzare energia a servizio dello show”;

premesso inoltre che

  1. con e-mail del 29 giugno scorso, il Gabinetto del Sindaco, nella persona del dott. Morris CERON, scrive a Ve.La. S.p.A. in merito all’evento chiedendo “di procedere alla contrattualizzazione della proposta allegata” (cioè quella inviata da F&P il 03 maggio).

Poi aggiunge di “coordinare tutte le attività autorizzative e supervisionare lo svolgimento della manifestazione, con l’obbiettivo di minimizzare gli impatti sulla città durante tutte le fasi, dall’allestimento alla conclusione dell’evento”;

  1. ebbene, nel brevissimo lasso di tempo intercorrente tra il 29 giugno ed il 3 luglio, Ve.La. ha firmato con la società privata un contratto per “servizi di consulenza tecnica e amministrativa nell’organizzazione delle riprese…” (il termine “riprese” è ovviamente un refuso dovuto al copia e incolla da un altro contratto);

  2. con il contratto, “Ve.La. si impegna a coordinare […] per l’ottenimento dei seguenti permessi” (dichiarazione di pubblico interesse, autorizzazione ad effettuare i concerti, convocazione della C.d.S., esposizione temporanea mezzi pubblicitari) ed a mettere “a disposizione 20 spazi pubblicitari 70×100 presso il circuito di imbarcaderi ACTV in gestione”;

  3. a carico di F&P Group sembrano ricadere invece, apparentemente, quasi tutte le rimanenti attività con relativi costi. Quest’ultima poi “autorizza, previo accordo con l’artista, ad inserire il concerto di “Zucchero” nella campagna del Comune #enjoyrespectVenezia”.

Inoltre si prevede che “F&P si impegna a fornire a Ve.La., a titolo gratuito, 100 biglietti per ciascuno dei concerti di Zucchero programmati il 3 e 4 luglio 2018 nei seguenti settori: 30 posti di poltronissima, 30 posti di seconda poltrona e 40 posti di terza poltrona”;

  1. al capitolo “Corrispettivo”, si prevede che “a fronte della consulenza […] subordinatamente all’ottenimento dei permessi […] F&P corrisponderà a Ve.La. un corrispettivo di Euro 60.000 oltre IVA”. Poco dopo si aggiunge che “il corrispettivo sarà inclusivo dei canoni COSAP e CIMP per lo svolgimento della manifestazione”;

  2. Ve.La. , nella nota di risposta ad una mia istanza di accesso agli atti, mi ha comunicato che gli “oneri derivanti dalla COSAP”, compresi nella cifra di 60.000 euro, saranno poi versati al Comune di Venezia “nei tempi tecnico-amministrativi connaturati alla tipologia di pratica” (!);

considerato che

  1. Lei ha dichiarato pubblicamente in più occasioni che l’artista avrebbe donato alla città una cifra tra i 70-80 mila euro. Anche dopo lo svolgimento dei due concerti, ha dichiarato, con comunicato stampa del Comune del 04.07.2018 che “l’artista ha donato 80 mila euro alla città che verranno utilizzati per manutenere la piazza e aiutare in modo concreto Venezia”: questo messaggio ha aiutato, inconsapevolmente o meno, a far “digerire” meglio ai veneziani l’idea di ospitare nuovi concerti nel delicato contesto di Piazza San Marco, dopo un lungo stop durato sette anni; Da quanto sopra descritto, emerge tuttavia in modo evidente che quanto da Lei dichiarato non corrisponde affatto al vero;

  2. Ve.La. non ha eseguito il semplice input ricevuto dall’Amministrazione comunale ma ha deciso, autonomamente o meno, di trasformare una “donazione” di 60.000 euro, a cui poi avrebbero dovuto sommarsi le normali imposte previste da leggi e regolamenti, in un corrispettivo all inclusive;

  3. non c’è alcuna donazione per la città di Venezia e la sua Piazza ma, soltanto, un corrispettivo per l’operato di Ve.La. ed un importo, non meglio precisato, a titolo di COSAP che il Comune incassa di regola per ogni occupazione di suolo pubblico;

  4. all’inesistente donazione si aggiungono i 200 biglietti consegnati a Ve.La. e distribuiti a pioggia, pare, ad assessori, consiglieri comunali, dirigenti comunali e delle partecipate, parenti, amici, ecc. Il controvalore di tali biglietti, pari a 22.000 euro, è anch’esso considerabile una parte di donazione sottratta alla città.

Sottratto, peraltro, al solo scopo di permettere a duecento persone del cd establishment cittadino di andare al concerto quando, si presume, il 99,9% di queste persone si sarebbe potuta comprare il biglietto da sé;

  1. dai quaderni di bordo dei motoscafi “blu” di Ca’ Farsetti risulta che, durante la seconda serata del concerto, una barca ha portato vari esponenti politici, alle 20:00, da P.le Roma al “Todaro” in Piazza San Marco (il registro cita: “Colle, Zaccariotto, D’Este più altri”). Lo stesso natante ha fatto probabilmente il viaggio di ritorno, alle 00:15 del giorno dopo, da Ca’ Farsetti fino a P.le Roma (il registro indica, sbrigativamente: “assessori vari più altri”);

premesso e considerato tutto quanto sopra,

si chiede:

  1. di spiegare i motivi per cui abbia mentito all’intera città, sulla vicenda qui descritta. Peraltro, mettendo in cattiva luce il grande artista italiano che immaginiamo desiderasse realmente fare una donazione alla città, in cui ha comprato pure casa di recente;

  2. se e quali misure adottare, nell’immediato, nei confronti dell’Amministratore unico di Ve.La. e/o dei suoi dirigenti apicali dato che, com’è evidente, hanno agito in palese violazione di quanto era stato loro comunicato dal Capo di Gabinetto;

  3. di valutare la revoca dell’affidamento a Ve.La. del “servizio di promozione turistica e culturale della città di Venezia” ai sensi dell’art. 10 del disciplinare di cui alla delibera GC n. 79 del 28.02.2014;

  4. di quantificare l’esatto importo dovuto a titolo di COSAP, a fronte dell’occupazione di suolo pubblico d’una porzione della Piazza San Marco (circa 7.000 mq) dal 29 giugno al 6 luglio;

  5. di quantificare l’esatto importo dovuto per la concessione dei citati 20 impianti pubblicitari e la relativa CIMP;

  6. se, come sembra dalla Relazione tecnica della manifestazione, i consumi di energia elettrica siano stati pagati da Ve.La. e dunque se i relativi costi siano da ricomprendere nella somma di 60 mila euro. Nel caso, si quantifichi la spesa;

  7. se, come sembra dal vademecum di Ve.La., per “ottenere lo spegnimento dell’illuminazione pubblica” sia stato impiegato un tecnico comunale e se la relativa spesa sia da ricomprendere, anch’essa, nella somma di 60 mila euro. Nel caso, si quantifichi la spesa;

  8. di spiegare se il servizio di sicurezza prestato dai circa 30 agenti della Polizia Locale, presenti durante le due serate, sia stato fatturato ai sensi dell’art. 22, comma 3 bis, del D.L. 50/2017 convertito nella Legge 21 giugno 2017 n. 96;

  9. di indicare puntualmente a chi siano stati consegnati i 200 biglietti “omaggio”: nome, cognome e titoli di merito;

  10. di spiegare se, veramente, si può considerare “scopi istituzionali” la partecipazione ad un concerto al fine di utilizzare la barca “blu”, con la spesa poi degli straordinari del pilota fino a notte fonda.

Zucchero amaro per Piazza San Marco

Come possono 80 mila euro svanire nel nulla?

Parliamo della cifra citata dai giornali come “donazione” di Zucchero al Comune che a lui e soltanto a lui ha permesso di organizzare due serate in piazza San Marco, con un incasso lordo stimabile in 1.400.000 euro circa a beneficio degli organizzatori.

Gli annunci trionfali di quei giorni sono rimasti nella memoria di tutti, e il “regalo” dell’artista voluto dal sindaco in persona meritava un approfondimento: dovere civico di gratitudine, visto che saremmo noi i beneficiari di quella liberalità.

Se siamo in grado di rendere pubblici i contenuti di un contratto che al punto 7 contiene una rigida clausola di riservatezza (valida per 5 anni, chissà perché) è grazie all’istanza di accesso agli atti del consigliere comunale Davide Scano (M5S) che li ha oggi rivelati nel corso di un’affollata conferenza stampa. La consultazione dei documenti strappa qualche risata amara, ma andiamo per ordine:

  1. Il 3 maggio 2018 la società F&P Group SrL indirizza al Sindaco di Venezia una lettera con cui chiede “la disponibilità di Piazza San Marco per un evento che vede coinvolto l’Artista Zucchero (NdR A maiuscola!) che ha espresso il grande desiderio di poter effettuare un suo concerto (NdR e a chi non piacerebbe?) come segno di legame con la città di Venezia, avendo scelto la città di Venezia come uno dei luoghi di sua residenza (NdR quindi comprandosi una terza o quarta casa, e allora? Qualche anno prima Elton John, che già si era comprato casa in Laguna, si era invece esibito gratuitamente nella stessa Piazza destinando i ricavi netti alle casse comunali per opere di conservazione e restauri);
  2. Precisiamo subito che in questa medesima lettera si trova in effetti la generosa offerta di cui tutti i giornali hanno poi parlato (anche se la cifra non corrisponde, ma su questo ritorneremo fra poco), espressa in questi termini: “Nell’ottica di lasciare un segno tangibile alla città, ci impegniamo fin d’ora a versare, come contributo per la conservazione ed eventuale restauro di Piazza San Marco, la cifra di 60.000 euro secondo modalità che verranno concordate” (il grassetto è nostro, segnatevi bene queste parole per confrontarle con quanto poi accaduto).
  3. Con nota del 29 giugno (a 4 giorni dal concerto !!!) il Comune di Venezia conferisce mandato alla partecipata VeLa (amministratore unico: Piero Rosa Salva) di procedere alla contrattualizzazione dell’evento secondo quanto proposto da F&P” e VeLa invece che fa?
  4. F&P aveva proposto 60.000 euro netti “come contributo per la conservazione ed eventuale restauro di Piazza San Marco”, ma VeLa la pensa diversamente e interpreta il mandato a modo suo: all’articolo 5 del contratto i 60.000 euro vengono incamerati direttamente da VeLa “a fronte della consulenza tecnica e amministrativa” di cui all’articolo 2, in cui VeLa si impegna a “coordinare la predisposizione della documentazione necessaria” per l’ottenimento di tutti i numerosi permessi richiesti in questi casi (a 4 giorni dall’evento, con un sabato e una domenica in mezzo? Un tale miracolo da compiere in due giorni lavorativi merita sicuramente un premio di produzione!) Pazienza per Piazza San Marco, conservazione e restauro sono completamente spariti nel contratto sottoscritto dalle parti. E i 60.000 euro allora che fine faranno?
  5. All’articolo 2 VeLa garantisce la “messa a disposizione di 20 spazi pubblicitari 70×100 presso il circuito di imbarcaderi ACTV”, e all’articolo 5 viene stabilito che “il corrispettivo sarà inclusivo dei canoni COSAP (Canone per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche) e CIMP (Canone Installazione Mezzi Pubblicitari) per lo svolgimento della manifestazione. Gli unici soldi che affluiranno nelle casse comunali sono questi, ma sono soldi dovuti e non un atto di liberalità – anzi sono un grosso “sconto” rispetto ai 60.000 euro netti che erano stati spontaneamente offerti dalla F&P, dato che adesso invece vengono sottratti a quella cifra: quelli erano netti e si aggiungevano a quanto dovuto in virtù dei regolamenti in vigore su COSAP e occupazione di suolo pubblico. 
  6. Uno sconto in cambio di cosa, e perché 60.000 (lordi) invece degli 80.000 (netti) trionfalmente citati dal Sindaco? A rileggere il Gazzettino del 5 luglio vien da sorridere: “HA PAGATO TUTTO LUI E HA DATO 80MILA EURO ALLA PIAZZA”! E se la realtà dei fatti fosse invece diversa cosa dovremmo pensare? Chi ha mentito a chi?
  7. Una possibile risposta, ben nascosta nelle pieghe del contratto e ben protetta dalla clausola di riservatezza, la troviamo nell’ultimo capoverso dell’articolo 3, con cui F&P “si impegna a fornire a VeLa a titolo gratuito, 100 biglietti per ciascuno dei concerti programmati per il 3 e il 4 luglio“: in totale, 200 biglietti gratuiti il cui controvalore corrisponde grosso modo alla differenza fra i 60 mila e gli 80 mila euro citati dai giornali. Liberalità questa sì, ma a beneficio di chi? Trattenendo a fatica le risate (amare) che nascono spontanee dal confronto fra la versione ufficiale della propaganda e la realtà documentale di cui abbiamo potuto prendere visione grazie al consigliere comunale Davide Scano, abbiamo chiesto al comune amico Marin Starnudo di riassumere in qualche riga la vera storia del “regalo” e dei suoi beneficiari:

Venezia 29 giugno 2018. C’era una volta un privato che offriva 60.000 euro netti come contributo per la conservazione ed eventuale restauro di Piazza San Marco in cambio della possibilità (da tutti agognata) di potersi produrre nella piazza più bella del mondo, con incassi e ritorno di immagine largamente superiori. In un normale negoziato la controparte cosa farebbe? Rilancerebbe o chiederebbe di più (alla Red Bull per poter girare un semplice video di pochi minuti sono stati chiesti 200.000 euro). In questo caso no: una donazione di 60.000 euro per conservazione e restauro si trasforma magicamente, nel giro di poche ore, nel corrispettivo di una “consulenza” comprensiva di COSAP e spazi pubblicitari, il cui importo al netto di quanto sopra verrà trattenuto da una partecipata comunale (per pagare premi di produzione ai dirigenti messi a dura prova da tanto stress?) anziché essere versata nelle casse comunali come tutti si aspettavano alla luce dei roboanti annunci ufficiali (che peraltro parlavano di 70/80.000 euro).

I conti non tornano e nemmeno i marchesi. Quando la realtà supera la fantasia, neanche i Diarii di Marin Starnudo riescono a stare al passo..

..per fargli ritrovare il sorriso, parliamo pure dei biglietti omaggio da 200 euro (unico “regalo” accertato allo stato attuale degli atti) e ricorriamo anche ad una seconda istanza di accesso agli atti, opera della consigliera comunale Sara Visman (M5S anche lei). Grazie a testimonianze oculari, Marin Starnudo aveva già riferito degli assessori “avvistati” a bordo di un motoscafo di servizio che li aveva scarrozzati non già alla “prima” (su quella chiuderemo un occhio) ma alla seconda serata in cui di “istituzionale” non c’era proprio nulla. L’accesso agli atti ha permesso di confermare la circostanza con tanto di nomi e cognomi (anche se sul quaderno di bordo appare un “e altri” che lascia immaginare una comitiva particolarmente numerosa).

Grazie a questa seconda istanza di accesso agli atti, Marin Starnudo tira un sospiro di sollievo ed è lieto ad annunciare che:

SI, un regalo  in effetti c’è stato. A beneficiarne sono stati gli Illustrissimi assessori che oltre a ricevere i biglietti omaggio per la poltronissima hanno anche potuto contare sul motoscafo di servizio (andata e ritorno) forse per paura di perdersi (ahinoi non ce n’è uno di loro che viva a Venezia) nel tragitto da Piazzale Roma a Piazza San Marco. Benché provvisti di abbonamento gratuito ai mezzi pubblici, hanno preferito la “barca blu”, per un evento che di istituzionale aveva ben poco.

Gli 80 mila euro di contributo ai restauri di Piazza San Marco? Dimenticati, come tante promesse elettorali – e non è colpa di chi aveva offerto la cifra ma di chi l’ha “dirottata” altrove, coprendo il tutto con una clausola di riservatezza.

 

#AteneoVeneto 13 aprile: galleria fotografica

Il primo ad arrivare in aula magna: Christos Maliarakis (Rodi) dà gli ultimi ritocchi alla sua presentazione!

Christos

La relazione di Ljubo Nikolić, president of Srđ je Grad (Dubrovnik, l’antica Repubblica di Ragusa):

13 Ljubo by Julia

Aline Cendon e Marco Gasparinetti, per l’associazione 25 aprile Venezia:

13 Gasp by Julia

Alcuni momenti del dibattito, nell’ordine di intervento dei consiglieri comunali presenti: Ottavio Serena, Gruppo misto

13 Ottavio by Julia

Monica Sambo (PD):

13 Sambo by Julia.JPG

Sara Visman, M5S:

13 Visman by Julia

Backstage:

la sessione preparatoria al Caffé Florian (foto Christos Maliarakis):

Florian

Alcuni dei partecipanti “colti” nell’unico momento di relax, alla vigilia dell’incontro ufficiale:

cena 1

cena 2

Cena 3.jpg

Per i video della seduta plenaria rinviamo al nostro canale Youtube, ringraziando Loredana Spadon:

https://www.youtube.com/channel/UC-sfXhzUreglvd31GpX0jFg

#AteneoVeneto 13 aprile, comunicato stampa degli organizzatori

A nome di tutte le associazioni partecipanti all’incontro, l’associazione 25 aprile Venezia ringrazia i consiglieri comunali:

Ottavio Serena (gruppo misto),

Monica Sambo (PD)

e Sara Visman (M5S)

per il loro importante e utile contributo al dibattito in aula magna, ieri all’Ateneo Veneto.

Prendiamo invece atto del fatto che il consigliere di maggioranza Maurizio Crovato, delegato dall’assessora Paola Mar come “uditore” per questo specifico incontro, non ha saputo o ritenuto di svolgere il compito che gli era stato affidato con delega scritta ed ha abbandonato l’aula dopo pochi minuti, senza fornire spiegazioni, risultando poi assente al momento del dibattito.

Nella foto: la consigliera comunale Sara Visman nel corso del dibattito:

Emergenza #bricole: incontro con il Magistrato alle Acque

2016aprile13 incontroMAVMercoledì 13 aprile, Gruppo25Aprile e gruppo diportisti Laguna Veneta sono stati ricevuti dal Provveditore interregionale alle Opere Pubbliche (già Magistrato alle Acque) di Venezia ing. Roberto Daniele e dal suo staff in un lungo e proficuo incontro che ha permesso di fare il punto della situazione sull’emergenza bricole.

Grazie ai rilievi svolti dalla Polizia Lagunare, coordinata dal capitano Andrea Siega, è stato completato e aggiornato il censimento delle bricole in tutti i canali lagunari; la cartografia georeferenziata che ci è stata illustrata da Roberto De Rossi è suddivisa in 26 tavole e comprende un totale di circa 7.500 bricole, ad ognuna delle quali è stato attribuito un colore (rosso, giallo o verde) a seconda delle esigenze di manutenzione/sostituzione. Quelle “colorate” in rosso, che corrisponde ad un pericolo imminente, sono circa 300. Quelle in giallo sono circa 700, per un totale di circa 1.000 bricole su cui è necessario intervenire.

Sulla base di questo imponente lavoro di documentazione, che è la base conoscitiva indispensabile per ogni decisione ulteriore, il Provveditore si è rivolto ai Ministeri competenti sollecitando i fondi necessari per la manutenzione, che sconta un arretrato di dieci anni almeno per un malinteso senso delle “priorità” che a partire dal 2006 ha assorbito quasi tutti i fondi della Legge Speciale sacrificandoli alle esigenze di un’unica grande opera (il MoSe).

2016aprile14NV

Nel corso dell’incontro abbiamo affrontato anche le ipotesi di razionalizzazione che potrebbero portare alla riduzione del numero complessivo delle bricole, in un’ottica di contenimento della spesa pubblica e di sicurezza della navigazione: a titolo di esempio, fila unica di bricole nei canali secondari o anche palo unico (al posto delle tre paline che compongono le bricole attuali) mediante l’utilizzo di materiali alternativi al legno, nei canali non interessati dalla navigazione promiscua. Sull’utilizzo dei materiali alternativi e già sperimentati, esiste già un protocollo siglato da Magistrato alle Acque, Soprintendenza e Comune di Venezia.

L’incontro ci ha dato modo di apprezzare il lavoro svolto in questi mesi e la serietà con cui gli uffici del Provveditore, pur essendo sotto organico, hanno affrontato il problema. La responsabilità è ora nelle mani dei Ministeri competenti, e innanzi tutto di quello delle Infrastrutture e Trasporti, che dovrà sbloccare i fondi indispensabili per permettere ai suoi uffici periferici di adempiere al loro compito istituzionale.

Alla richiesta del Provveditore, formulata attraverso i canali istituzionali come è giusto che sia, ci associamo nell’interesse collettivo della Città che su questo deve essere unita senza distinzioni di partito, come ha dimostrato di saper fare con la mozione approvata da tutti i gruppi consiliari il giorno successivo, in occasione del Consiglio comunale del 14 aprile:

2016aprile15 G25ANelle foto: la sala che ha ospitato l’incontro e gli articoli di Nuova Venezia (Roberta De Rossi) e Gazzettino (Michele Fullin):

2016aprile14Gazzettino

Emergenza #bricole: la pazienza ha un limite

Ritorniamo a malincuore sull’emergenza bricole, che denunciamo da mesi e che è stata (meritoriamente) riconosciuta anche dal Prefetto di Venezia nella sua risposta alla lettera inviata il 5 febbraio da una ventina di realtà associative:

https://gruppo25aprile.org/?s=emergenza+%23bricole+Prefetto

Le foto inedite che pubblichiamo sono state scattate oggi 12 aprile, non già in canali remoti o secondari ma in quelli più trafficati, che sono serviti anche dalle linee ACTV. Nella prima che vi proponiamo, la situazione all’altezza di Madonna dell’Orto, dove abbiamo anche recensito due monconi di bricola a pelo d’acqua:

DSC04814Le bricole in condizioni simili nei canali lagunari sono centinaia, e questa è da considerarsi “fortunata” perché ha ancora tre pali, ma per quanto tempo ancora? In data 15 febbraio avevamo inviato una formale diffida al Provveditore interregionale delle Opere Pubbliche e al Ministro delle Infrastrutture che ne è il referente gerarchico. Il primo ci ha risposto in data 23 marzo, e di quella risposta ci eravamo pubblicamente rallegrati perché conteneva impegni e date precise:

https://gruppo25aprile.org/?s=emergenza+%23bricole+la+risposta

In primo luogo, il Provveditore ci rispondeva che con le (poche) risorse residue del bilancio 2014 aveva provveduto alla “sostituzione di 33 gruppi briccola” dislocati lungo i canali più “importanti sul piano della navigazione lagunare in quanto soggetti a traffico intenso ma soprattutto al trasporto pubblico di linea”. Proponiamo quindi una seconda foto scattata questa mattina in quei medesimi canali definiti come prioritari; questa è la situazione uscendo dal Ponte Donà:

DSC04798

In secondo luogo, in risposta alla nostra richiesta di mappatura e quantificazione delle risorse necessarie, il Provveditore scriveva che “si è anzitutto disposto l’aggiornamento del data base briccole in modo da poter estrarre una cartografia generale su scala lagunare (mappatura) che risponda ai requisti richiesti dai firmatari.. è prevedibile che la nuova cartografia possa essere completata e quindi disponibile anche per la pubblica consultazione a partire da venerdì 8 aprile p.v.

L’8 aprile è passato, in data odierna abbiamo quindi chiesto un incontro urgente al Provveditore per fare il punto sulla situazione. A Provveditore e Prefetto, nei limiti delle competenze rispettive, va dato atto di avere almeno accettato un dialogo con la cittadinanza. Del Sindaco in carica non abbiamo notizie, e la cosa ci meraviglia, ma l’occasione per conoscerne il pensiero la avremo forse giovedì 14 aprile in Consiglio comunale, quando verrà finalmente discussa la mozione depositata il 12 dicembre 2015 dai consiglieri comunali Sara Visman, Elena La Rocca e Davide Scano:

http://consigliocomunale.comune.venezia.it/?pag=srchatti_3_173&m=1_componenti

Dato che il Sindaco ha pubblicamente rivendicato le competenze che erano del Magistrato alle Acque, poi trasferite al Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche, vorremmo poter essere al suo fianco nella rivendicazione. Al momento non ci sentiamo di farlo perché da parte sua non ci è sembrato affatto di cogliere l’attenzione necessaria: per vedere la questione approdare in Consiglio comunale ci sono voluti 4 mesi, con la stagione primaverile già iniziata e decine di migliaia di imbarcazioni a rischio di collisione con qualche moncone di bricola o con i cosiddetti “coccodrilli” (pali di bricola vaganti).

Se il Sindaco rivendica quelle competenze, sarebbe utile sapere dove intende reperire le risorse economiche necessarie, che superano i 5 milioni di euro per la sola manutenzione (divenuta urgentissima) di quelle che ci ostineremo a chiamare “bricole” con una c sola, anche se nel linguaggio ministeriale sono “briccole” con due c. Sfumature linguistiche a parte, il Ministero delle Infrastrutture a livello nazionale dispone delle risorse economiche per far fronte ai suoi obblighi, e a livello locale dispone delle competenze tecniche e delle risorse umane necessarie (Polizia Lagunare compresa). In attesa che altri ne ereditino eventualmente le competenze, non ci stancheremo di tallonarlo, a costo di rivolgerci alla Magistratura, per evitare che si limiti a rifilare la patata bollente o il cerino acceso ad altri, in attesa di un decreto di trasferimento delle competenze di cui a Roma non vi è traccia, mentre l’emergenza richiede risposte immediate. Da parte del Sindaco ci saremmo invece aspettati un segno di vita, per i motivi indicati nella mozione che verrà discussa giovedì.

Le sedute del Consiglio comunale sono pubbliche; la cittadinanza è invitata a partecipare. Per chi non potrà farlo, è possibile collegarsi alla diretta streaming:

http://streaming.comune.venezia.it/

Ci auguriamo che chi rivendica quelle competenze sia anche in grado di esercitarle e (dettaglio non secondario) di reperire le risorse necessarie. Il Sindaco in Consiglio comunale ci dica come, fermo restando che la sede idonea per un dibattito approfondito è quella della nuova Legge Speciale per Venezia, ed è in quella sede che auspichiamo un impegno unitario di tutti i parlamentari veneziani: la situazione attuale è sotto gli occhi di tutti, e non è un “bel vedere”. Nel balletto delle competenze, a rimetterci sono (come sempre) i cittadini.

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Emergenza #bricole: articolo Fullin e mozione Visman

Copyright Gazzettino, 11 febbraio 2016:

11febbraio2016Nel ringraziare Michele Fullin per il risalto dato alla notizia, segnaliamo anche che in Consiglio comunale risultano ora depositate due mozioni: una in data odierna, dal consigliere di maggioranza Matteo Senno, l’altra firmata già due mesi fa dai consiglieri comunali del M5S (5 stelle) e depositata in data 12 dicembre 2015, che qui riproduciamo integralmente dato che è stata la prima (in calce a questo articolo, il link ad entrambe le mozioni).

Per completare la rassegna stampa dell’11 febbraio, da segnalare anche l’articolo (con varie foto inedite) di Veneziatoday a questo indirizzo:

http://www.veneziatoday.it/cronaca/risposta-prefetto-cuttaia-problema-bricole.html

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Venezia, 12 dicembre 2015
nr. ordine 145
n p.g. 74

Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

e per conoscenza

Al Presidente della Municipalità Lido – Pellestrina
Al Presidente della Municipalità Venezia – Murano – Burano

Oggetto: BRICOLE MANCANTI

Pemesso che

all’interno della laguna i canali navigabili consentono lo spostamento delle persone e delle mercicollegando tutte le isole a Venezia e alla terraferma;

i canali (o vie d’acqua) per essere distinguibili dalle zone con basso fondale, sono delimitati da strutture formate da più pali denominati bricole;

le bricole delle vie d’acqua principali, dove anche il trasporto pubblico di linea presta servizio nelle ventiquattro ore, sono dotate di impianto di illuminazione per consentire la navigazione notturna e in caso di nebbia.

Considerato che

la situazione della manutenzione dei canali sia marittimi che lagunari è disastrosa per la continua diminuzione del numero di bricole dovuto all’erosione, e, di conseguenza, dei relativi fanali luminosi (gravissima la mancanza di parecchie “dame” ovvero bricole che segnano l’imbocco dei canali);

le bricole cadute sono vaganti in acqua costituendo pericolo per i natanti in navigazione; i monconi delle bricole che rimangono piantati e che non vengono segnalati costituiscono anch’essi un’ulteriore pericolo.

Considerando anche che

si sono verificati incidenti dovuti principalmente alla nebbia ma con cause in parte riconducibili alla mancanza di segnaletica idonea;

la situazione sta diventando sempre più precaria e potrebbe sfociare in ulteriori incidenti anche più gravi di quelli successi fino ad ora.

Considerando infine che

il Sindaco è il responsabile della salute dei cittadini ed, avendo deciso di trattenere la delega al traffico acqueo, è responsabile anche di questo aspetto della sicurezza urbana.

tutto ciò premesso e considerato

impegna il sindaco, la giunta e tutto il consiglio

a ricercare le responsabilità della mancata messa in sicurezza dei canali navigabili e di intervenire presso chi di competenza per sollecitare l’immediato ripristino delle bricole mancanti e dell’ illuminazione delle vie d’acqua.

Sara Visman

Elena La Rocca

Davide Scano

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NB  in Consiglio comunale giacciono decine di mozioni che attendono da mesi di essere discusse: nell’ordine del giorno le mozioni vengono discusse sempre dopo le delibere.. nel poco tempo che resta e con il risultato che conosciamo. Se veramente c’è la volontà di affrontare il problema, basterà che la conferenza dei capigruppo iscriva all’ordine del giorno queste mozioni in posizione utile, dato che dal deposito della prima sono già trascorsi due mesi:

http://consigliocomunale.comune.venezia.it/?pag=srchatti_3_173&m=1_componenti

http://consigliocomunale.comune.venezia.it/?pag=srchatti_3_269&m=1_componenti

Pagina a cura di: Marco Gasparinetti

Emergenza #bricole: Lettera al Prefetto

L’appello lanciato su questa pagina e su quelle dei gruppi amici il 10 dicembre non è bastato: quella delle bricole è diventata un’emergenza che chiunque navighi in Laguna può toccare con mano, sperando di non “toccarla” anche con lo scafo della barca (di notte o con la nebbia, quando del pericolo ci si può accorgere soltanto quando rischia di essere ormai troppo tardi). Le foto che troverete su questa pagina sono state scattate oggi e oggi 5 febbraio, al Prefetto di Venezia è stata inviata la lettera che riproduciamo in calce.

Perché al Prefetto? perché nel balletto delle competenze fra Provveditorato (ex MAV, organo periferico del Ministero Infrastrutture e Trasporti, attualmente responsabile a pieno titolo) e Città Metropolitana di Venezia (neo-costituita, a cui verrà trasferita la competenza sulle bricole) il rischio è che non se ne occupi nessuno, e che nel frattempo ci scappi veramente il morto, come segnalato anche dai sindacati di settore.

Al Prefetto di Venezia Dottor Domenico Cuttaia, siciliano tutto d’un pezzo, riconosciamo competenza, integrità e senso dello Stato; in lui riponiamo le nostre speranze, memori del ruolo di stimolo e pungolo che ha già saputo svolgere con autorevolezza, in altre vicende dove le amministrazioni locali si rimpallavano le responsabilità (ultima in ordine di tempo quella dell’emergenza smog). A questo siamo costretti, da quando il “Magistrato alle acque” (antica e gloriosa istituzione veneziana, poi organo periferico del Ministero) è stato prima devastato dagli scandali (due ex Presidenti incriminati per corruzione nello scandalo del MoSe) e infine soppresso per decreto, con trasferimento delle competenze al Provveditorato interregionale per le opere pubbliche.

Orfani del Magistrato alle acque di cui eravamo un tempo fieri, è dunque al Prefetto di Venezia che ci siamo rivolti, per richiedere un incontro urgente.

Bric NicolaBusato 5feb16Foto: Nicola Busato 5 febbraio 2016

La nostra lettera:

Venezia, 5 febbraio 2016

Alla cortese attenzione
del Signor Prefetto di Venezia
S.E. Dottor DOMENICO CUTTAIA
Prefettura di Venezia
Fondamenta Corner Zaguri, 2661
30124 – VENEZIA

INVIO CON POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA

OGGETTO: RICHIESTA DI INCONTRO URGENTE QUESTIONE SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE NELLA LAGUNA VENETA: STATO DI CATTIVA MANUTENZIONE BRICCOLE.

Egregio Signor Prefetto di Venezia S.E. Dottor Domenico Cuttaia,

le scriventi associazioni e/o gruppi intendono manifestare alla S.V. la profonda preoccupazione per lo stato di abbandono e di degrado dei sistemi di segnalamento dei canali di navigazione della laguna veneta.

A tale proposito gli stessi si rivolgono al Suo Ufficio affinché possa essere convocato urgentemente un incontro conoscitivo e di confronto sulla questione della scarsa o inesistente manutenzione delle Briccole nelle acque lagunari, elementi indispensabili per garantire la sicurezza nella navigazione dei canali lagunari.

(formula di saluto)

– Gruppo Diportisti Laguna Veneta: ref. Mirco Bodi;
– Gruppo25aprile: ref. Marco Gasparinetti;
– Associazione Gruppo Emergenza Burano: pres. Andrea Memo;
– Gruppo Pescare a Chioggia: ref. Stefano Stefanino Marigo;
– Assonautica Venezia: dir. Elena Magro;
– Associazione Guardia Costiera Ausiliaria del Veneto: dir. Elena Magro;
– Legapesca Veneto: dir. Antonio Gottardo;
– Associazione Pescatori Amatoriali di Cavallino-Treporti: pres. Valter Angiolin;
– Associazione Ambiente e Caccia: pres. Mario Perissinotto;
– Federcaccia Venezia: pres. Primo Cimarosto;
– Associazione Cavanisti 75: pres. Giuseppe Minucelli.

Alla lettera hanno aderito anche: Ambiente Venezia, Venessia.com, Associazione motonautica veneziana e Associazione Cavanisti 88; la lista delle adesioni è in costante evoluzione.

Bric Hudd'Alessandro 5feb16Foto: Hud D’Alessandro, 5 febbraio 2016

Per approfondire:

  1. Il nostro appello del 10 dicembre, ampiamente ripreso dai quotidiani: https://gruppo25aprile.org/2015/12/10/operazione-bricole-per-la-sicurezza-della-navigazione-in-laguna/
  2. Alcuni degli articoli già pubblicati dalla stampa locale (nessuno dica “non sapevo”, e tanto meno gli organi periferici del Ministero preposto alle Infrastrutture e ai Trasporti, che hanno sede in Canal Grande). Nell’ordine, a titolo di esempio: Nuova Venezia 11 dicembre 2015, Gazzettino 3 gennaio 2016, Nuova Venezia 20 gennaio 2016.. e ultimo in data, l’articolo de la Nuova Venezia del 31 gennaio, con la notizia di un’interrogazione al Ministro competente:

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2016/01/31/news/bricole-vaganti-arriva-l-interrogazione-1.12877930

Per concludere e per completezza, segnaliamo l’interrogazione della consigliera comunale Monica Sambo, presentata il 14 dicembre 2015, alla quale non è ancora stata fornita alcuna risposta (ultima foto, in calce agli articoli). Un testo più articolato è stato successivamente presentato dalla consigliera comunale Sara Visman (M5S).

Una città intera attende risposte prima che arrivi la primavera, con 50.000 natanti LV in circolazione, senza contare quelli che non sono muniti di contrassegno (barche a motore di potenza inferiore a 10 cavalli).

Bricole NV 11dic15

MircoBodi 3gennaio2015

Bricole 20gennaio2016

Interrogazione MonicaSambo

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