Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivio per la categoria “#FENICE: Un Gruppo all’Opera”

Un anno fa: la nostra trilogia “Venezia non è un albergo”.

21 novembre, un anno fa, eravamo in corteo per dire: “Venezia non è un albergo”:

24 novembre, per ribadirlo agli occhi del mondo abbiamo creato la sorpresa con i mille volantini alla “prima” della Fenice, applauditi anche dal pubblico (ma non dal sindaco, assente e molto seccato per lo spazio datoci dalla RAI in diretta sul posto):

 

30 novembre, eravamo in Consiglio comunale per contrastare l’ennesima svendita: quella di Palazzo Poerio Papadopoli. Seduta sospesa per le intemperanze della maggioranza consiliare fucsia. Avevamo forse toccato qualche nervo scoperto?

Quelle tre giornate “calde” sono state documentate sul nostro canale Youtube (“25 aprile TV”).

Per ricordarle, riproponiamo l’articolo del Corriere (Gloria Bertasi) che in pochi e lucidissimi tratti ripercorreva la nostra storia, dando ai lettori una risposta chiara e sintetica alla domanda sul “chi siamo, cosa facciamo”.

 

Venezia, pioggia di volantini alla prima della Fenice: «Basta alberghi»

Protesta all’esordio del soprintendente Ortombina, citazione della prima scena di «Senso» di Luchino Visconti

di Gloria Bertas

 

VENEZIA

Hanno comprato i biglietti come qualunque spettatore e prima che si alzasse il sipario si sono alzati e dal loggione hanno lanciato sulla platea decine di manifestini dello stesso colore della bandiera italiana, bianco, rosso e verde, con su scritto: «Basta alberghi, Venezia vuole vivere», proprio come nel film «Senso» di Luchino Visconti del ‘54 i patrioti lanciavano fiori tricolori in spregio agli austriaci.

 

La protesta

Venerdì era la prima del «Ballo in maschera» di Giuseppe Verdi, e il teatro La Fenice era pieno, tra il pubblico Paolo Baratta, presidente della Biennale, Paolo Costa, ex presidente del Porto, imprenditori come Luigino e Roberta Rossi, Franca e Yaya Coin, l’artista Fabrizio Plessi ed è su di loro che sono piombati i manifestini del Gruppo 25 Aprile. Qualcuno ha applaudito alla protesta, una signora, elegantissima in abito da sera, ha raccolto uno dei fogli e leggendo il testo ad alta voce ha sbottato: «Hanno ragione, ci sono troppi alberghi in città».

 

Chi sono

Il Gruppo 25 Aprile è nato qualche anno fa e riunisce abitanti di Venezia convinti che la strada da percorrere contro il declino della città e la sua trasformazione in Disneyland sia riportare residenti e frenare il boom delle strutture alberghiere. Ieri, la protesta per sollecitare l’opinione pubblica a prendere posizione contro la trasformazione dei palazzi storici in hotel. «Abbiamo voluto segnalare con un gesto silenzioso ma eclatante e simbolico – spiega Marco Gasparinetti, portavoce dei 25 Aprile – la minaccia incombente su una delle più belle città al mondo. A Venezia il numero dei posti letto per i turisti supera quello dei residenti, scesi sotto la soglia dei 54 mila».

 

Le proteste

Il Gruppo non è nuovo a manifestazioni colorate e di grande impatto visivo. Lo scorso Carnevale, gli attivisti hanno indossato costumi da panda per denunciare che i veneziani sono in via di estinzione. Pochi giorni fa, durante la Festa della Salute, hanno manifestato in 250 allo slogan «Venezia non è un albergo». Il 2 luglio, invece, erano in duemila a urlare tra calli e campi «mi no vado via» (io non vado via) e centinaia di famiglie hanno aderito alla protesta delle lenzuola affisse sui balconi delle case con la scritta: «Venezia è il mio futuro».

 

 

Città o Disneyland

Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: frenare l’esodo dei residenti e il boom di turisti, che quest’anno raggiungeranno la soglia dei 30 milioni. Ora, per i 25 Aprile, ci sono due urgenze su cui intervenire, nella speranza che Patriarcato e Comune cambino idea: la trasformazione dell’ex canonica di Santa Fosca (Strada Nova) in dépendance dell’hotel Tintoretto e quella del palazzo ai giardini Papadopoli in piazzale Roma in hotel. L’edificio è sede del comando della polizia municipale ma la giunta fucsia di Luigi Brugnaro conta di venderlo entro il 15 dicembre, giorno di chiusura dell’asta, a 10,8 milioni di euro. Un acquirente si è già fatto avanti e il consiglio comunale, una settimana fa, ha approvato il cambio di destinazione d’uso da direzionale e residenziale a ricettivo. Ma non sono gli unici nuovi hotel della città: negli uffici del Comune, nei mesi scorsi, sono arrivate 24 richieste tra aperture e ampliamenti di alberghi esistenti. «Le case per le famiglie non esistono più», tuona il Gruppo. In effetti, oltre 8.600 alloggi veneziani sono affittati ai turisti su siti come Airb’n’b.

 

L’opera

Dopo il lancio di volantini, alla Fenice è calato il silenzio ed è iniziata l’opera verdiana diretta da Gian Maria Aliverta. Emozionato alla sua prima da soprintendente, Fortunato Ortombina ha commentato: «Sono davvero orgoglioso del nostro teatro». Da Firenze, L’«in bocca al lupo» del suo predecessore Cristiano Chiarot.

 

25 novembre 2017 (modifica il 25 novembre 2017 | 08:19)

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Venezia Vuole Vivere – Breaking News

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Oggi 24 novembre 2017 alla “prima” della Fenice abbiamo voluto segnalare con un gesto silenzioso quanto eclatante e simbolico la minaccia incombente su una delle città più belle del mondo. Una città in cui il numero di posti letto ad uso turistico ha ormai superato quello dei residenti, scesi sotto la soglia dei 54.000, e dove anche i turisti si chiedono ormai come sia possibile mancare di rispetto a sè stessi e alla propria Storia in questo modo avvilente.

Il moto ondoso che sgretola le nostre rive e le fondamenta dei palazzi, l’inquinamento da motori diesel che intacca i nostri polmoni, i mezzi pubblici intasati, il precariato che caratterizza il mercato del lavoro, l’abusivismo e la difficoltà, ormai divenuta impossibilità, di trovare casa a Venezia sono tutti sintomi di uno stesso male che va curato alla radice prima che diventi insanabile.

Per spezzare il circolo vizioso di una monocultura che sta uccidendo ogni altra forma di vita cittadina chiediamo una moratoria immediata sulla vendita di beni pubblici e sull’apertura di nuovi alberghi e di esercizi legati alla ristorazione, nonché la definizione di una soglia di carico per grandi navi, lancioni gran turismo e presenze turistiche.

Questa è la richiesta più urgente del “Gruppo25aprile”, piattaforma civica e apartitica per la difesa di Venezia e della Sua Laguna, che dall’inizio dell’anno ha al suo attivo numerosi eventi a partire dal noto incontro pubblico del 20 gennaio all’Ateneo Veneto (20 proposte per Venezia), alla manifestazione “Mi No Vado Via”, il 2 luglio, con 2.000 persone in marcia dall’Arsenale a Riva degli Schiavoni, al cinema autofinanziato in campo San Polo (Yuppi Du, il 29 agosto) e alle altre iniziative di sensibilizzazione, rilanciate dai mass media, come il “PandAmonio” del 17 febbraio, “Un pesce d’aprile chiamato Sindaco” l’1 aprile, “the Road to Hothell” davanti alla canonica-albergo di Santa Fosca, il 23 settembre, e il corteo contro la svendita di palazzi pubblici il 21 novembre.

Quando centinaia o migliaia di cittadine e cittadini si mobilitano con questa frequenza, nonostante gli impegni di lavoro e familiari, significa che la soglia di guardia è stata superata e la politica tradizionale non ha più la capacità di dare risposte ai problemi reali delle persone.

Per ogni nuovo albergo che nasce, c’è un pezzo di Venezia che muore nell’indifferenza o con la complicità dell’amministrazione comunale in carica. Venezia vuole vivere, e con questo messaggio ci rivolgiamo a chiunque ami Venezia, senza distinzione di etnia, religione e orientamento politico.

L’attuale giunta comunale continua ad autorizzare migliaia di nuovi posti letto sui due lati del ponte, teorizza un futuro alberghiero anche per le isole come Murano e la Giudecca, che finora si erano salvate dallo spopolamento, escludendole dalla delibera sul blocco dei cambi di destinazione d’uso, che peraltro conosce mille deroghe e prosegue imperterrita sulla strada a senso unico di alienazioni e trasformazioni immobiliari che una volta realizzate sono irreversibili e si traducono nell’espulsione di residenti e artigiani.

La nostra richiesta è: fermate questa deriva e subito, oggi stesso, senza rinvii!

A lanciare questo SOS è una città ferita. Lo fa con queste modalità perché nessuno possa dire “non sapevo”, “non avevo capito”: chi non saprà cogliere l’urgenza di questo SOS si assume una responsabilità pesantissima.

Il “caso Venezia” richiede una svolta, un cambiamento di rotta immediato, e lo richiede adesso.

I portavoce:
Marco Gasparinetti
Nicoletta Frosini
Aline Cendon

https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Ftgrveneto%2Fvideos%2F2065044053729818%2F&show_text=1&width=560

#Anteprima Fenice: le reazioni dei presenti

2211 volano

Felice Casson, Senatore: “è quasi un programma da campagna elettorale – sono temi validi che condivido” (Corriere, pagina 8).

Vittorio Zappalorto, Commissario straordinario: “Contorta a parte, sono d’accordo praticamente su tutto. Il blocco dei cambi di destinazione d’uso? è nel mio programma, ci stiamo già lavorando  in questi giorni, riguarderà soprattutto le aree limitrofe all’area marciana già satura di alberghi e altre zone residenziali: Venezia ha già troppi turisti, non ne servono di più, mentre bisogna difendere i residenti. L’ampliamento ulteriore del turismo va contrastato ad ogni livello. Lavoriamo ad un blocco per tutte le tipologie d’albergo, grande e piccolo: ne ho già parlato con la Sovrintendente Codello. Alcune zone sono già sature e non si può far nulla, ma in altre è un dovere  intervenire in difesa della residenzialità. Anche in difesa dei negozi di vicinato storici imporremo un vincolo, non è possibile che si trasformino tutti in negozi uguali cinesi. Ponendo vincoli per zone specifiche si può fare” (Nuova Venezia 23 novembre, pag. 20).

Paolo Costa, Presidente dell’Autorità Portuale: “Ce l’hanno con me? Ma no, parlano di alberghi.. una protesta viscontiana, niente di cui preoccuparsi” (ibidem).

Vittorio Zappalorto, Commissario straordinario:”Direi che è stata una forma di protesta molto civile. Certo, non posso condividere il no allo scavo del Contorta perché la decisione dovrà essere democraticamente presa, ma sono d’accordo ai limiti alla stazza delle navi.. Come difficile è vincolare gli introiti della tassa di soggiorni a spese specifiche; ci sono esigenze di bilancio. Ma per il resto è perfetto, sottoscrivo” (ibidem).

NdR: al Presidente dell’Autorità Portuale confermiamo: “niente di cui preoccuparsi”, in termini di ordine pubblico. Sul piano politico vedremo, ma questo è un altro discorso.

..e le reazioni dei lettori? Eccone qui un campione interessante, in calce all’articolo di uno dei blogs che hanno riferito la vicenda:

Viva Lamarmora! I volantini di nuovo all’opera

#Anteprima Fenice: Rassegna stampa provvisoria

1) Rassegna stampa

http://corrieredelveneto.corriere.it/fotogallery/2014/11/prima_fenice/prima-fenice-230593304591.shtml

2211 Corrierehttp://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2014/11/22/news/fenice-interrotto-il-simon-boccanegra-lancio-di-volantini-per-salvare-venezia-1.10358869

2211 Nuovahttp://www.gazzettino.it/NORDEST/VENEZIA/fenice_volantini_venezia_simon_boccanegra_opera_panatta/notizie/1026341.shtml

2211 Gazz1

http://www.lavocedivenezia.it/2014/fenice-fine-primo-atto-piovono-volantini-un-futuro-a-venezia-034043/

http://rassegna-stampa.veneziepost.it/stories/attualita/39961_colpo_di_scena_alla_prima_della_fenice_pioggia_di_volantini_no_al_contorta/#.VHSRgxA098E

http://www.italianostra-venezia.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1959%3Apioggia-di-volantini-sulla-prima-della-fenice&catid=75%3Ale-altre-questioni-di-attualita&Itemid=94&lang=it

http://www.veneziatoday.it/cronaca/protesta-volantini-prima-fenice-venezia-22-novembre-2014.html

2) Rassegna blogs

Viva Lamarmora! I volantini di nuovo all’opera

Coup de Théâtre à la Fenice

Viva Lamarmora! I volantini di nuovo all’opera

winckelmann in venedig

La Fenice inaugura in gran pompa la stagione e questa volta ci sono anche i veneziani, come quando la Fenice era quella vera:

Alcuni comunicati stampa qui, qui e qui.
Questi i giornali di oggi (ma è d’obbligo precisare che contrariamente a quanto scrivono lo spettacolo non è stato interrotto dalla civile protesta): Nuova Venezia, Gazzettino, Corriere del Veneto.
E questo, infine, è il cimelio (cliccare per ingrandire), da cui si può arguire che anche il sottoscritto ha avuto un ruolo, seppur microscopico, in tutto questo.

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#AnteprimaFenice. Comunicato stampa 23 novembre

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Venezia, 23 novembre 2014

Il Gruppo25Aprile ringrazia il Prefetto Dr. Zappalorto, Commissario di Governo della Città di Venezia, per avere capito le motivazioni dell’azione simbolica alla Fenice e per le dichiarazioni rilasciate in questo senso alla stampa quotidiana, nonché per la sua apertura al dialogo nel merito delle richieste da noi avanzate come cittadini;

il G25A ringrazia altresì le Forze dell’ordine e le Maestranze del Teatro per la correttezza dimostrata in fase di identificazione degli autori di un gesto civico compiuto nel rispetto più assoluto che sempre è dovuto nei confronti di chi lavora, e a maggior ragione in occasione di un evento di tale prestigio;

il G25A ringrazia infine e in modo particolare i giornalisti presenti alla Fenice, per la professionalità e la tempestività dimostrate nel saper “cogliere” la notizia e riportarla al pubblico, che potrà leggerla in edicola oggi, domenica 23 novembre.

Foto: Stefano Soffiato

Portavoce: Marco Gasparinetti

Twitter: https://twitter.com/25aprileVenezia

 

#AnteprimaFenice: il video e i testi

Il video girato da Stefano Soffiato:

Cosa volava sulle ali della libertà, nel cielo della Fenice, il 22 novembre? 18 origami come questi, ognuno con il suo messaggio:

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..e 300 volantini con il testo che qui riproduciamo, per chi non c’era:

DIAMO UN FUTURO A VENEZIA:

una città meravigliosa e unica al mondo, fatta a misura d’uomo e che tale vuole restare!

BASTA alberghi in questa Città! Basta cambi di destinazione d’uso a suon di mazzette!

Basta con la spoliazione culturale e identitaria della città d’acqua!

CHIEDIAMO: CASE, SCUOLE E SERVIZI PER I RESIDENTI. ARIA PULITA per i nostri polmoni e per i nostri figli in quella che, essendo una città pedonale, dovrebbe essere al riparo dai problemi di inquinamento tipici delle grandi città.

PROPONIAMO: il blocco dei cambi di destinazione d’uso nei sestieri a vocazione residenziale; incentivi e agevolazioni per chi vive e lavora nella città d’acqua; limiti dimensionali alle grandi navi autorizzate ad entrare in laguna. ESIGIAMO che gli introiti della tassa di soggiorno riscossa a Venezia vengano utilizzati per gli scopi previsti dalla normativa che l’ha istituita, con precedenza assoluta ai servizi pubblici locali.

DICIAMO: NO allo scavo del Contorta, SÌ alla cantieristica minore, alle attività artigianali, ai negozi di prossimità, SÌ al diritto di votare un referendum per ridefinire i confini comunali e riavvicinare i cittadini alle Istituzioni che dovrebbero rappresentarne le esigenze specifiche, a Venezia come a Mestre. Autonomia amministrativa e Statuto Speciale, per liberarci dalle troppe incrostazioni e dai conflitti di interesse che hanno ingessato queste due città.

25 Aprile: LIBERIAMO le energie vive di VENEZIA.

http://gruppo25aprile.org

Comunicato stampa: #AnteprimaFenice, Diamo un Futuro a Venezia

Rampa di lancio

Venezia, 22/11/2014

Teatro La Fenice: una pioggia colorata di volantini inaugura a sorpresa la stagione lirica 2014-2015

Venezia – 22 novembre 2014 – Inaugurata oggi – sotto una pioggia colorata di volantini – la stagione lirica del Teatro La Fenice: con questa inattesa iniziativa, il Gruppo25Aprile ha voluto sensibilizzare le Autorità e le Personalità presenti all’anteprima dell’opera verdiana Simon Boccanegra su alcuni temi particolarmente cari alla Cittadinanza veneziana.

«Basta alberghi, a Venezia vogliamo anche case», «Per una città a misura d’uomo», «NO allo scavo del canale Contorta, SI alla cantieristica minore, le attività artigianali, il turismo di qualità e i negozi di prossimità» e ancora «Liberiamo Venezia da corruzione e clientelismo» «Villa Heriot no se toca»: questi e altri i messaggi colorati che, dal loggione, hanno spiccato il volo in direzione di palchi e platea ad opera di quei cittadini che, da alcuni mesi, animano la vita politica cittadina con il nome di Gruppo25aprile (piattaforma civica per Venezia e la sua laguna).

L’iniziativa odierna conferma la capacità di mobilitazione di un Gruppo nato con una lettera aperta inviata ai quotidiani locali il 25 aprile, data simbolica che a Venezia ha una duplice valenza: 25 aprile significa infatti festa della Liberazione e festa di San Marco. Il gruppo si era già distinto per il grande successo della raccolta firme organizzata “calle per calle” in occasione della Regata Storica contro lo scavo del Contorta, il nuovo maxi-canale per le grandi navi voluto dall’Autorità Portuale, che aveva avuto ampio risalto nella stampa, anche all’estero.

Oltre ad un blog particolarmente seguito (18.000 visite in pochi mesi) e al suo profilo facebook, il Gruppo utilizza piattaforme quali twitter e youtube per organizzare sondaggi interni e tenere il conto aggiornato della popolazione rimasta nella città d’acqua (Venezia e isole), battendosi – fra le altre cose – per frenare l’esodo dei residenti che continua al ritmo incessante di circa 1.000 persone all’anno.

Contrariamente alla presenza giornaliera media di turisti, salita a 74.000 nel 2014, il numero dei residenti è passato da 180.000 a 85.000 negli ultimi decenni, di cui solo 56.000 risiedono nei sestieri storici, ed è proprio in questa battaglia che si inserisce l’iniziativa odierna, volta non solo a denunciare il rischio che una civitas dalla storia millenaria si trasformi in un guscio vuoto, ma soprattutto a ritrovare voce in capitolo, proponendo soluzioni concrete e alternative alla prospettiva di trasformare Venezia in un palcoscenico di cartapesta per rappresentazioni decise altrove, sulla testa dei cittadini rimasti a custodire quotidianamente (con grandi disagi e sacrifici economici, visto il costo della vita) un gioiello che altri utilizzano soltanto come attrazione da baraccone.

Gli autori della simbolica iniziativa alla Fenice:

Alfa, Altana, Bravo, Barena, Bricola, Cocàl, Dolfin, Freccia, Manin, Panama e Zane

https://twitter.com/25aprileVenezia

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