Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivi per il mese di “Maggio, 2018”

Locazioni turistiche: avviso ai naviganti e ai bagnanti.

Terzo capitolo del nostro “Venice Passepartout” (Venezia – istruzioni per l’uso) dopo quelli dedicati a ristoranti (quando il caso del conto da 1.100 euro per 4 persone aveva fatto il giro del mondo) e trasporto acqueo.

Stavolta ci occupiamo di locazioni turistiche e lo facciamo perché sempre più spesso, come residenti, ci ritroviamo sulla porta di casa una processione di turisti spaesati con trolley alla ricerca di un numero civico sbagliato o inesistente: quello dell’appartamento che avevano prenotato “online”.

Proprietari sbadati o intermediari poco scrupolosi? Un indirizzo sbagliato può anche essere un modo per eludere tassa di soggiorno e altri adempimenti. Lungi da noi pensare che sia sempre così, a titolo di esempio citiamo questo episodio di cronaca (articolo di Michele Fullin sul Gazzettino di oggi 16 maggio):

16 maggio 18 Fullin.jpg

Quali consigli per chi, anziché affidarsi a strutture alberghiere o a un “bed and breakfast”, ha preferito prenotare un appartamento su una delle piattaforme che ne propongono a migliaia, nella sola Venezia insulare, e ultimamente fanno altrettanto anche a Mestre?

  1. Verificate che il numero civico indicato nell’annuncio esista veramente.
  2. Fate una telefonata di cortesia prima di mettervi in viaggio, per assicurarvi che quel numero di telefono indicato nell’annuncio sia funzionante negli orari indicati ed evitare brutte sorprese al vostro arrivo, come nel caso descritto dall’articolo.
  3. Se l’appartamento non appare sul portale dedicato del Comune, chiedetene conto prima di pagare la tassa di soggiorno che vi viene richiesta in contanti, perché potrebbe prendere altre strade e non sarebbe corretto nei vostri confronti. Come fare? Nulla di più facile, basta cliccare qui e se la struttura non è dichiarata sappiate almeno che è probabilmente sconosciuta al fisco: http://geoportale.comune.venezia.it/Html5Viewer/index.html?viewer=IDS.IDS&LOCALE=IT-it
  4. Un’ultima annotazione, da non leggere se in questo momento siete a tavola: chiedete al titolare se la sua struttura è dotata di fosse settiche o collegata alla rete fognaria. Molte non lo sono e quando non lo sono gli scarichi (acque nere) finiscono direttamente in acqua a poca distanza. In quel caso avrete due buoni motivi per evitare di farvi un pediluvio o un bagno in canale: il primo è che tali attività sono comunque vietate dal regolamento di Polizia comunale, e sanzionabili con multe che dall’anno scorso possono arrivare anche a 500 euro.

Turista informato mezzo salvato.. e con questo rispondiamo anche alle critiche di chi pensa che questa sia una piattaforma “contro il turismo”: come abbiamo già scritto nell’editoriale del giugno scorso, “questa NON è “lotta di classe”: siamo tutti potenziali turisti e siamo tutti residenti, a seconda dei periodi dell’anno e del luogo in cui ci troviamo. Quello che conta è il senso civico che ci portiamo dietro, con o senza bagaglio”, e il rispetto reciproco che vorremmo preservare o ripristinare, nel rapporto fra residenti e ospiti della nostra Città.

https://gruppo25aprile.org/2017/06/08/avviso-ai-turisti-e-ai-residenti/

I capitoli precedenti, già tradotti in più lingue, li trovate qui:

https://gruppo25aprile.org/category/venice-instructions-for-use/

venice-passepartout-immagine-per-blog

 

 

La parola data va rispettata, anche e soprattutto al “Marco Polo”

“Qui non ci saranno abbattimenti di specie arboree come i pini marittimi, che assolvono ad una funzione di polmone verde”ing. Davide Bassano, a nome della SAVE, il primo marzo 2017:

1 marzo 17 quote SAVE

A distanza di un anno dalla protesta per il progetto di SAVE di creare un park di altri 230 posti sulla pinetina adiacente alla darsena (formata da 64 alti pini marittimi) la pineta è stata distrutta con l’abbattimento di oltre la metà dei pini. Molti dei rimanenti sono destinati al taglio perchè intralciano i vialetti e gli stalli” – è l’appello che abbiamo ricevuto dal Comitato cittadini di Tessera e Campalto oggi 3 maggio 2018, insieme con questa foto:

maggio 2018

Per difendere quella pineta ci eravamo mobilitati un anno fa, e speravamo che fosse un capitolo chiuso – perché la parola data per noi è sacra e a maggior ragione in quello che per molti ospiti stranieri in arrivo è il “biglietto da visita” di Venezia: l’aeroporto Marco Polo che per accoglierli si sta avviando al secondo allargamento in pochi anni.

Non sottovaluteli questi ospiti stranieri: negli aeroporti da cui partono è tradizione “mitigare” l’impatto ambientale del traffico generato dagli aeroporti piantando centinaia di alberi o conservandoli là dove già ci sono – e noi che spettacolo offriamo al loro arrivo? Del nostro aeroporto vorremmo poter essere fieri, anziché essere costretti a denunciarne la miopia.

2 marzo 17 NV quote Gasp

Cara SAVE

di parcheggi nel tuo Masterplan ne hai già altri 8 fra multipiano e parcheggi a raso. Che bisogno c’è di sradicare questi pini adesso che hai ottenuto anche il collegamento ferroviario per l’aeroporto?

Il nono parcheggio resterà vuoto e al posto dei pini marittimi a noi resterà solo tanta rabbia per questo inutile sfregio. Ti sei rimangiata la parola data un anno fa?

Se ti stai allargando è con l’aumento delle tasse aeroportuali quindi lo fai “a spese nostre”, in tutti i sensi. Per questo ci permettiamo di dirti

Cara SAVE

che macini utili a valanga per i tuoi azionisti grazie al “brand” Venezia, da questa città hai avuto tutto quello che hai chiesto ma alla città cosa dai? #VeneziaChiedeRispetto, per quel lembo di pineta marittima sopravvissuta.

Per quella pineta ci siamo già mobilitati e siamo pronti a rifarlo, a sostegno dei comitati locali. A buon intenditor poche parole..

Il Gruppo25aprile

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