Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

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Tolleranza zero, con cavalletto e pennelli?

Ken 28 ago 18 La Stampa

Ken 28 ago 18 Gazzettino

Comunicato stampa

Venezia da secoli costituisce un centro intellettuale di rilevanza internazionale, capace di attrarre pensatori e artisti da ogni parte del mondo tanto che, non di rado, alcuni tra essi hanno deciso di fermarsi a Venezia per lunghi periodi o di farne addirittura la loro casa.

Tuttavia in città qualcuno è ancora all’oscuro di questa tradizione plurisecolare e così proprio ieri un importante pittore contemporaneo inglese, il Prof. Ken Howard di 86 anni, è incappato in una spiacevole disavventura.

Vittima del rinato e profondo senso della legalità che sta permeando la società veneziana negli ultimi mesi, il prof. Howard, membro di varie Istituzioni culturali britanniche e insignito dell’Order of the British Empire, artista che ama Venezia e vi opera stabilmente, è stato ripreso e fatto allontanare dal luogo dove abitualmente dipinge da due inflessibili vigili.

Così, grazie al loro intervento e alle “sagge” priorità indicate loro dai superiori e dalla classe politica cittadina, la ferrea disciplina che ormai regna in città ha messo al suo posto anche un pericolosissimo artista internazionale. Non importa che Piazza S. Marco sia in preda a venditori abusivi, guide abusive, a un turismo selvaggio e senza controllo, un artista internazionale è stato fortunatamente bloccato.

Venezia è sempre stata orgogliosa della propria capacità di accogliere chi dimostrava di amarla e di voler contribuire alla sua grandezza, con i propri mezzi o le proprie capacità ma, a quanto pare, non è più così e Venezia è diventata un luogo dove vengono giustamente sanzionati pericolosi bambini che giocano a pallone, dove l’azione di incalliti pittori viene repressa senza esitazione e stoppata sul nascere l’inquietante presenza di anziani cagnolini che osano sostare al di fuori dei negozi cittadini.

Sia ben chiaro che rispettiamo e siamo grati a coloro che devono fare applicare le regole che consentono la civile convivenza: la polizia municipale svolge un lavoro difficile e spesso non riconosciuto secondo giustizia.

Ma siamo davvero sicuri che siano queste le priorità di una città allo sbando come Venezia?

Se la politica deve dare indicazioni sulle priorità da seguire e legiferare in materia è evidente che la scarsa conoscenza della realtà cittadina sta creando situazioni ingovernabili, i cittadini appaiono indifesi di fronte a situazioni intollerabili e imbarazzanti per gli stessi tutori dell’ordine.

Per questo, il Gruppo 25 Aprile manifesta la sua solidarietà al Prof. Ken Howard e ricorda che con questo spirito neppure Turner o Monet avrebbero mai potuto operare a Venezia e donare la loro arte al mondo.

A ben pensarci, forse anche i venezianissimi Guardi o Canaletto sarebbero stati costretti ad emigrare ma, dato il modus operandi della politica locale negli ultimi decenni, questo ce l’aspettavamo già.

Venezia, 27 agosto 2018

Nella foto che segue (grazie a Stefano Varponi), il professor Ken Howard con il “corpo del reato”. Nelle due foto precedenti, gli articolo di Eugenio Pendolini per la Stampa e Giorgia Pradolin (Gazzettino).

Ken Howard by Stefano Varponi

Solerzie e inadempienze della Giunta fucsia

Partiamo da un esempio di facile comprensione: 800 veneziani sono in attesa di un posto barca, di cui hanno bisogno per lavorare e/o per potersi muovere nella città d’acqua. Di posti liberi e assegnabili ce ne sarebbero quasi 200, sono stati censiti e mappati dagli uffici comunali competenti, manca solo una delibera di giunta.

Perché fare questo dispetto alla città, dato che l’ultimo bando risale a 4 anni fa e la normativa comunale prevede che i posti liberi vengano messi a bando ogni due anni? Lo diciamo da gennaio (data dell’articolo che segue) e basterebbe cosí poco per fare bella figura, rimediando a quell’inerzia, anziché dare l’ennesimo segnale di disinteresse nei confronti di una città usata soltanto come vetrina.

2017-gennaio-3-gasp

Secondo esempio: una consigliera comunale di maggioranza era in attesa di autorizzazioni per poter trasformare in albergo tre appartamenti di sua proprietà. Qual è stata la prima delibera portata in Consiglio comunale dalla giunta fucsia nel 2015? Quella che per l’appunto serviva ad una sola persona: la consigliera comunale di maggioranza. Nulla da eccepire se altrettanta solerzia venisse riservata anche ai cittadini che da anni attendono decisioni magari più urgenti. Alla delibera del 2015 mancava ancora un tassello? Altri 33 metri quadri da trasformare in albergo e pronta è arrivata la seconda delibera. Non la commenteremo nemmeno, oggi lo hanno fatto altri e con ben altra chiarezza:

http://italy.positive-magazine.com/2017/05/26/cara-locatelli-adesso-dimettiti/

http://www.vvox.it/2017/05/26/conflitto-dinteressi-della-locatelli-dove-il-pugno-duro-di-brugnaro/

Posti barca e delibera sui cambi di estinazione d’uso sono solo due esempi; se partiamo da quelli è perché sono comprensibili a tutti ed entrambi sono venuti alla luce grazie a questa piattaforma civica (senza l’impegno dei nostri attivisti, probabilmente non ne saprebbe niente nessuno) ma sono soltanto due esempi, e nemmeno i più importanti rispetto al cumulo di macerie sociali che si profila all’orizzonte, se la Giunta in carica non cambia immediatamente rotta o non cede il passo ad altre persone con meno interessi privati e maggiore capacità di ascolto.

82.000 residenti in Laguna (erano 90.000 otto anni fa) da due anni attendono di capire come il sindaco eletto intenda concretizzare le promesse elettorali che in stile berlusconiano parlavano di 30.000 nuovi residenti, mentre alla prova dei fatti si sono tradotte nell’approvazione di migliaia di nuovi posti letto ad uso alberghiero – in una città che di alberghi ne conta già 402 – mentre di misure a tutela della residenzialità non si è vista l’ombra. Alla favola dei 30.000 nuovi residenti non aveva creduto quasi nessuno, ma chi ha votato quel sindaco si attendeva almeno un’inversione di tendenza – che non c’è stata.

265.000 residenti nel territorio comunale attendono da due anni una risposta ai problemi del territorio che vanno dalla sicurezza nelle strade a quella della navigazione, dalla scomparsa dei negozi di vicinato alla chiusura di attività artigianali (i numeri li ha dati Confartigianato e sono agghiaccianti). La stessa solerzia dimostrata nell’esaudire gli interessi privati di alcuni potrà manifestarsi anche nel tutelare la Città che questo sindaco si era candidato ad amministrare?

Domanda di “riserva” per Luigi Brugnaro: quella solerzia dimostrata nella difesa del “particulare” si accompagna almeno all’espletamento dei doveri di ufficio del Sindaco?

In anteprima pubblichiamo la notizia che due consiglieri comunali hanno deciso di rivolgersi al Prefetto (!) perché questo sindaco non si degna nemmeno di rispondere alle interpellanze e interrogazioni. Si tratta dei consiglieri del gruppo misto Ottavio Serena e Renzo Scarpa, di cui pubblichiamo qui il comunicato stampa, ma la cosa incredibile è che un giro di telefonate a campione ci ha permesso di appurare che la stessa sorte accomuna anche le interpellanze e interrogazioni degli altri consiglieri comunali.. compresa quella della consigliera Monica Sambo sulla questione dei posti barca da cui siamo partiti per confrontare solerzie ed inerzie di questa Giunta.

Serena

Come dire: “consiglieri comunali, non fateci perdere tempo che per voi non ne abbiamo, beccatevi il gettone di presenza ma senza fiatare che è meglio”.  Stesso trattamento per i sindacati che rappresentano i legittimi interessi dei dipendenti comunali (del referendum che con il 98,5% dei voti ha sconfessato il sindaco e l’unica sigla sindacale su cui si appoggia abbiamo parlato pochi giorni fa, su questa pagina).

I comitati e le associazioni di cittadini, che a Venezia hanno una lunga tradizione di dialogo propositivo con le amministrazioni comunali? L’unica volta che il Sindaco ne ha parlato in Consiglio comunale è stato per dire che “ce ne sono troppe”, salvo poi affannarsi alla ricerca di una qualche sigla che facesse da foglia di fico per coprire il fallimento della sua azione amministrativa e il tradimento delle sue promesse elettorali. Quella foglia di fico è corta, ormai; troppo corta per coprire certe vergogne.

Decentramento? Alle sei Municipalità ha ritirato tutte le deleghe, se ne occuperà un tribunale dato che 5 delle 6 Municipalità hanno fatto ricorso. In attesa che a ripristinare la legalità intervengano il Prefetto o la Corte dei conti o i tribunali (segno tangibile del fallimento della politica) quella che abbiamo sotto agli occhi a livello comunale non è più democrazia ma una sua patetica e sgangherata parodia.

Venezia merita di meglio. A tutte le opposizioni consiliari, ai sindacati, ai comitati e alle realtà associative chiediamo uno scatto di orgoglio per dire a voce alta che è ora di voltare pagina e prima lo faremo, meglio sarà per tutti.

Gennaio 2017: rassegna stampa

3 gennaio, Nuova Venezia, articolo Vera Mantengoli:

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3 gennaio, Gazzettino, articolo Giorgia Pradolin:

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3 gennaio, Corriere veneto, articolo Elisa Lorenzini:

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3 gennaio, Gazzettino, articolo Michele Fullin:

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4 gennaio, Gazzettino, articolo Giorgia Pradolin e Alvise Sperandio:

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4 gennaio, Gazzettino, articolo Michele Fullin:

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Appendice: Rassegna video, a cura di 25 aprile TV

Conferenza stampa del Gruppo25aprile, 2 gennaio (estratto):

I nostri auguri di Capodanno:

Castello 17 settembre gli atti dell’incontro 2) la Legge Regionale sul Turismo

Per la sintesi che leggerete, ringraziamo sentitamente Sara Trevisan che della materia si è occupata in prima persona, all’APT. Aggiungiamo che la stampa locale ha dato ampio risalto al problema sollevato e all’intervento successivo con cui la consigliera comunale Monica Sambo ha chiesto una modifica della Legge Regionale, e ringraziamo i giornalisti presenti: Giorgia Pradolin (Gazzettino) e Vera Mantengoli (Nuova Venezia).

17-settembre-sara-foto-martini

La nuova Legge Regionale sul Turismo della Regione Veneto (LR 11/2013) é entrata in vigore nel 2013 ma in questi anni é stata integrata e modificata.

Il Legislatore dichiara (DGR 419/2015) di “aver operato una forte semplificazione amministrativa riducendo il numero di tipologie e di strutture ricettive” ed in tal senso é presente una contrapposizione tra le strutture ricettive che offrono SERVIZI agli ospiti e quelle senza alcun servizio agli ospiti durante il soggiorno.

  1. STRUTTURE CON SERVIZI AGLI OSPITI

Sono le più conosciute e vengono identificati tre gruppi:

  1. strutture ricettive alberghiere (alberghi, RTA residenze turistico-alberghiere, albergo diffuso);
  2. strutture ricettive all’aperto (campeggi, villaggi turistici);
  3. strutture ricettive complementari (alloggi turistici conosciuti dalla precedente legge come affittacamere, case per vacanze, unità abitative ad uso turistico, bed & breakfast).

Queste strutture vengono classificate con 2, 3, 4 o 5 leoni sulla base di servizi e requisiti obbligatori elencati su tabelle ufficiali della Regione (allegati A, B, C, D, E alla DGR 419/2015) e devono essere conformi alle prescrizioni urbanistiche, edilizie, igienico-sanitarie e alle norme per la sicurezza degli impianti previste dalle specifiche normative (LR 11/2013, art.23 co.2,3).

  1. STRUTTURE SENZA SERVIZI AGLI OSPITI

A questo secondo gruppo appartengono le LOCAZIONI TURISTICHE.

Quest’ultime sono inizialmente di competenza del Comune di appartenenza e diventano in un secondo momento di competenza della Città Metropolitana o Provincia territorialmente competente (LR 18/2016 disposizioni di riordino e semplificazione normativa).

Fino all’altro ieri, per intraprendere questo tipo di attività era necessario solo protocollare una comunicazione, resa ufficiale dalla Regione nell’agosto 2015, con l’indicazione di alcuni dati di base  della struttura (dati titolare, indirizzo, periodo di apertura, numero posti letto, numero camere). Ieri é stato pubblicato nel Bur (Bollettino Ufficiale della Regione Veneto) un Decreto (n.53 del 31 agosto 2016) che approva una nuova comunicazione regionale per intraprendere la locazione turistica (revocando il modello del 2015), il cui invio deve essere effettuato in modalità telematica. I dati richiesti sono sempre quelli relativi al titolare,  all’indirizzo della struttura, al periodo di apertura, al numero delle camere e dei posti letto.

Non si tratta, quindi, di un’autorizzazione, ma vale il principio del silenzio assenso con il risultato che tutti possono fare tutto. I titolari possono essere utenti privati ma anche società, non é richiesto il cambio della destinazione d’uso dell’immobile (da residenziale a turistico-ricettivo) ed é possibile affittare anche parzialmente la struttura, senza però rientrare nella tipologia bed & breakfast (con i conseguenti vincoli).

E’ assolutamente necessario monitorare e regolamentare le locazioni turistiche proprio in virtù della semplicità burocratica e dare assistenza qualificata ai proprietari che intendono intraprendere questo tipo di attività ricettiva.

E’ ammirevole la lotta all’abusivismo proclamata qualche mese fa ma purtroppo non sufficiente da sola a risolvere il problema a Venezia.

Con la chiusura degli uffici dell’Azienda di Promozione Turistica ed il continuo passaggio delle deleghe da un ente all’altro, la situazione sta diventando critica, nell’immobilismo totale di molti la mole di lavoro aumenta e le molteplici pratiche, siamo nell’ordine delle centinaia, non vengono evase in tempi accettabili.

E’ indispensabile prendere atto del problema: identificare un ufficio idoneo; gestire l’anagrafe regionale dalla quale avere una lista ufficiale, che oggi non esiste e non é consultabile; organizzare sopralluoghi coordinati da più enti per verificare sia il rispetto delle norme edilizie sia la capacità ricettiva dichiarata; informare i titolari dei vari obblighi previsti dalle leggi con conseguente monitoraggio (comunicazione delle presenze, tassa di soggiorno, schedine per la pubblica sicurezza); mettere in atto reali sanzioni per chi trasgredisce.

La collaborazione di tutti gli enti chiamati in causa (amministrativi, fiscali, di controllo), l’utilizzo di norme chiare e l’aiuto di personale qualificato, sono un punto di partenza per riprendere in mano la situazione.

Credits foto: Giovanni Andrea Martini

Venezia e UNESCO: i primi commenti dei media online

In attesa della rassegna stampa “cartacea”, che si annuncia copiosa, rassegna degli articoli apparsi online:

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2016/14-luglio-2016/venezia-l-ultimatum-dell-unesco-nessuna-strategia-tempo-scaduto-240680846330.shtml

http://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/unesco_venezia_ultimatum_rischio_declassamento-1856080.html

http://www.italianostravenezia.org/2016/07/14/lunesco-approva-lultimatum-su-venezia-e-laguna/

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2016/07/14/news/ultimatum-dell-uneso-affrontare-i-problemi-di-venezia-entro-febbraio-o-fuori-dai-siti-dell-umanita-1.13816312?ref=hfnvveea-1

http://www.veneziatoday.it/cronaca/risoluzione-unesco-venezia-14-luglio-2016.html

Venezia non diventi un villaggio turistico. Ultimatum dell’Unesco

..il primo servizio televisivo:

http://www.reteveneta.it/googlenews/2016-07-14-VENEZIATG-UNESCO-VENEZIA-A-FEBBRAIO-NELLA-BLACK-LIST.html

..e il nostro comunicato stampa, in versione youtube:

logo

 

 

#Veneziamiofuturo: Rassegna stampa

I) Rassegna stampa

Corriere 3 luglio 2016, articolo Elisa Lorenzini:

Corriere3luglio

Gazzettino 3 luglio, Giorgia Pradolin:

3 luglio GazzNuova Venezia 3 luglio, su due pagine, Manuela Pivato e Vera Mantengoli:

2-luglio-2017-nv

Gazzettino 4 luglio, Giorgia Pradolin:

4 luglio GazzettinoRepubblica 3 luglio, pagina nazionale:

3 luglio RepubblicaFrankfurter Allgemeine Zeitung, articolo Petra Reski:

http://www.faz.net/aktuell/reise/venedig-stirbt-am-tourismus-die-sache-mit-der-zwangsheirat-14348282.html#GEPC;s2

ANSA :

http://www.ansa.it/veneto/notizie/2016/07/02/flash-mob-per-difendere-futuro-venezia_41c815ca-0514-40b9-8160-38552003d850.html

Veneziatoday:

http://www.veneziatoday.it/cronaca/venezia-e-il-mio-futuro-residenti-flash-mob-striscioni-2-luglio-2016.html

Corriere online:

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneziamestre/notizie/cronaca/2016/2-luglio-2016/centinaia-lenzuola-finestre-venezia-mio-futuro-240629574285.shtml

il Fatto Quotidiano online:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/02/venezia-e-il-nostro-futuro-la-risposta-dei-cittadini-al-sindaco-brugnaro/2877058/

Gazzettino online:

http://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/venezia_turismo_protesta_lenzuola_teli_fai-1832774.html

Nuova Venezia online :

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2016/07/02/news/venezia-ha-un-futuro-oltre-trecento-teli-colorati-esposti-in-tutto-il-centro-storico-1.13757344?ref=hfnvveea-1

Gente Veneta :

http://www.genteveneta.it/public/articolo_gvnews.php?id=3700

Italia Nostra :

http://www.italianostravenezia.org/2016/07/03/trecento-striscioni-per-il-futuro-di-venezia/

ytali. con il cliccatissimo reportage di vera Mantengoli (centinaia di condivisioni):

Venezia non diventi un villaggio turistico. Ultimatum dell’Unesco

“20minutos” (Spagna) con reportage di Esperanza Escribano:

Los venecianos intentan desmontar el parque temático en el que se ha convertido Venecia

..e anche:

‘Il mio futuro è Venezia’ invade la città

http://www.gazzettadiparma.it/news/italia-mondo/364354/-venezia-e-il-mio-futuro.htmlhttps://calledeipensieri.wordpress.com/wp-admin/post.php?post=3747&action=edit

http://www.lasicilia.it/articolo/flash-mob-difendere-futuro-venezia

II) RASSEGNA VIDEO

Rete veneta :

https://www.youtube.com/watch?a=&v=80NqcjA4JFY&feature=youtu.be&app=desktop

TG3 del 2 luglio (edizione delle 19.30) reperibile sul sito RAI

e il nostro canale youtube, con i video girati dalle nostre barche:

 

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