Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivi per il mese di “dicembre, 2018”

Venduti al chilo, seconda parte: Santa Madre Chiesa

Le proprietà della Chiesa cattolica nelle sue molteplici articolazioni e congregrazioni sono molteplici, a Venezia come a Roma: un censimento completo è quasi impossibile data la pluralità di soggetti (l’unico disponibile è quello delle proprietà patriarcali, che sono una piccola frazione del totale) ed è un motivo in più per non fare “di tutta l’erba un fascio”. Non si tratta solo di edifici di culto e assimilati (ai fini IMU) ma anche di:

  • proprietà a uso residenziale accumulate in virtù di lasciti e donazioni alle parrocchie o alle numerose Opere Pie, perché potessero provvedere alle necessità dei più demuniti, e altre ad uso commerciale (piani terra soprattutto) che in passato hanno svolto (e in parte tuttora svolgono) un ruolo prezioso di “calmiere” a vantaggio delle fasce più povere della popolazione e dei negozi di prossimità;
  • edifici adibiti ad uso scolastico (scuole paritarie) che in alcuni casi hanno chiuso o stanno chiudendo, come nel caso di Palazzo Seriman che dal 1885 all’anno scorso ha avuto un posto speciale nel cuore dei veneziani, prima come scuola di mosaico e poi come scuola dell’infanzia gestita dalle “Ancelle di Gesù Bambino” ma da tutti è chiamata semplicemente “Silvestri” dal nome della benefattrice (Elena Silvestri) che aveva acquistato il palazzo nel 1884 per poi fondare la suddetta congregazione nel 1920. In questa scuola dell’infanzia hanno mosso i primi passi migliaia di bambini veneziani; se le notizie riportate dalla stampa odierna risultassero fondate, potrebbe invece diventare l’ennesimo albergo:

13 dice Flash 2

Il motivo per cui ce ne occupiamo è che non si tratta di un caso isolato (e tutto da verificare, quindi potenzialmente reversibile) ma di una tendenza generale, come nel caso di altro convento nello stesso sestiere di Cannaregio, la cui sorte è invece già segnata come riportato dalla stampa locale il 20 novembre. In quel caso, la congregazione era quella delle “Figlie di San Giuseppe” (con buona pace dell’omonimo falegname, che forse avrebbe suggerito altre destinazioni d’uso più consone allo spirito cristiano del nome):

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Alla voce “ospitalità religiosa”, nei 6 sestieri di Venezia sono già recensite 26 strutture ricettive (limitando la ricerca al solo sito Internet “dedicato” a loro) che ovviamente non guardano alla religione degli ospiti paganti ma alla validità della carta di credito utilizzata per le prenotazioni e in alcuni casi promuovono i propri servizi con tecniche di marketing non dissimili da quelle delle grandi catene alberghiere:

http://www.ciliota.it/fr/

In aggiunta alle camere d’albergo con servizio di portineria, alcune come Domus Ciliota propongono anche appartamenti “di lusso” (Ciliota Deluxe) regolarmente offerti su piattaforme come Airnbn o Booking.com e in questi casi la differenza con altri operatori diventa impercettibile, tanto da far pensare che il processo di omologazione e appiattimento generale a Venezia non risparmi più nessuno: nemmeno Istituzioni nate con ben altri scopi. Dal sito del Collegio Ciliota apprendiamo ad esempio che:

“Il 20 luglio del 1822 gli spazi del monastero si aprono per accogliere la comunità di maestre ed educande retta da Don Ciliota il cui numero cresceva a vista d’occhio. Nella vicina zona di S. Samuele, Don Pietro Ciliota aveva già iniziato ad accogliere ragazze povere per istruirle nel catechismo ed impartire loro, con la collaborazione di alcune maestre, i fondamenti del sapere (leggere e scrivere) e dei lavori domestici”.

Al giorno d’oggi, ferma restando la destinazione di parte del patrimonio immobiliare a studenti non necessariamente poveri, la sensazione è quella di un progressivo quanto inesorabile spostamento del “baricentro Ciliota” (e non solo) verso le più lucrative locazioni turistiche.

Parliamo del Ciliota a titolo di esempio (ben sapendo che non è l’unico) perché proprio a questo Istituto risale il primo esempio di trasformazione di una scuola veneziana in albergo:

http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2007/03/29/VM3VM_VM301.html

Correva l’anno 2007 e questo va detto per chiarire che il processo in corso ha radici lontane: molti osservatori ne fanno coincidere l’inizio con il Giubileo dell’anno 2000.

Altro fenomeno che abbiamo denunciato in passato: la trasformazione o il tentativo di trasformazione di alcune canoniche (pertinenze di luogo di culto, e quindi esenti da IMU) in strutture ricettive come nel caso di Santa Fosca, ceduta al vicino albergo che già utilizza il campanile come magazzino, in cambio di inesistenti restauri della Chiesa (tuttora chiusa al pubblico) mentre all’interno della canonica erano partiti lavori di trasformazione in assenza di titolo edilizio:

https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2017/10/04/news/venezia-hotel-in-canonica-opere-abusive-il-comune-ordina-la-sospensione-lavori-1.15941278

Nino Esposto 4

Come chiarito in premessa, non intendiamo “fare di tutta l’erba un fascio” e cercheremo di distinguere caso per caso, senza crociate e senza mai ergerci a giudici dell’operato altrui. Se ne parliamo è con profondo rispetto nei confronti dei valori cristiani (in cui molti di noi sono cresciuti) e se a volte alziamo la voce è proprio nella speranza che vengano preservati, in una città dove il profitto di breve termine sembra essere diventato l’unica bussola o metro di giudizio (Fiat Voluntas Schei, come è stato ironicamente osservato).

Nel farlo siamo consapevoli delle difficoltà economiche che possono portare alla ricerca di dolorosi compromessi in alcune specifiche situazioni, ma nella ricerca di tali compromessi vorremmo che non venisse dimenticata la Dottrina Sociale della Chiesa e questo passaggio in particolare:

177 La tradizione cristiana non ha mai riconosciuto il diritto alla proprietà privata come assoluto ed intoccabile: « Al contrario, essa l’ha sempre inteso nel più vasto contesto del comune diritto di tutti ad usare i beni dell’intera creazione: il diritto della proprietà privata come subordinato al diritto dell’uso comune, alla destinazione universale dei beni ».372 Il principio della destinazione universale dei beni afferma sia la piena e perenne signoria di Dio su ogni realtà, sia l’esigenza che i beni del creato rimangano finalizzati e destinati allo sviluppo di tutto l’uomo e dell’intera umanità.373 Tale principio non si oppone al diritto di proprietà,374 ma indica la necessità di regolamentarlo. La proprietà privata, infatti, quali che siano le forme concrete dei regimi e delle norme giuridiche ad essa relative, è, nella sua essenza, solo uno strumento per il rispetto del principio della destinazione universale dei beni, e quindi, in ultima analisi, non un fine ma un mezzo.375

Fonte: http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20060526_compendio-dott-soc_it.html

La prima parte di questa inchiesta a puntate è stata pubblicata qui:

Venduti al chilo – prima parte

I calendari sono arrivati!

La seconda tiratura è arrivata! Per chi ha prenotato il calendario benefico 2019, l’appuntamento per il ritiro è in sede con le nostre domeniche in Bragora (3811B Castello) o alla libreria Mare di Carta (222 Santa Croce), a due passi da piazzale Roma: aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19.30 (e dalle 12 alle 19.30 domenica 23 dicembre). PS la nostra sede in Bragora sarà eccezionalmente aperta anche venerdi 21 dicembre dalle 15 alle 19!

calendario 2019-01

Prima tiratura “bruciata” (esaurita) in pochi giorni, la buona notizia per chi non li ha trovati è che la seconda tiratura è ancora più bella:  grammatura “superiore” (250) e perfetta per un calendario da muro come questo, unico al mondo per le informazioni che contiene e per la sua finalità benefica: un aiuto concreto (e non solo chiacchiere) in favore della residenzialità.

26 nove 18 NV

3.000 euro raccolti e assegnati con il primo calendario:

Quest’anno puntiamo a raccoglierne il doppio, con la medesima finalità (bando di gara aperto a tutti, e non solo agli iscritti, verrà pubblicato su questa pagina a gennaio).

A tutti ricordiamo che per ogni calendario viene emessa regolare ricevuta, e che nessuno è autorizzato a raccogliere fondi in nostro nome: i calendari si ritirano unicamente nello spazio civico di campo della Bragora (3811B castello) e presso la libreria Mare di Carta (222 Santa Croce, in Fondamenta dei Tolentini) che ha rinunciato alla percentuale d’uso per la distribuzione: in questo modo potete essere sicuri che ogni euro raccolto verrà integralmente utilizzato per la finalità indicata (fondo di scopo).

Per informazioni e prenotazioni:

25aprileVenezia@gmail.com

calendario 2019-10

Per “arrotondare” il risultato delle vendite, ci saranno anche le foto originali firmate dagli autori, che potranno essere acquistate al mercatino benefico di Natale in Bragora, il 21 dicembre.

Il risultato dipenderà solo dalla vostra generosità. Un grazie a chi prenotando uno o più calendari in anticipo ci ha già permesso di raggiungere quota 400 esemplari in “prevendita”. La lista provvisoria che qui presentiamo è in corso di aggiornamento: quella definitiva verrà pubblicata a gennaio.

ADINOLFI Roberta
AFFABRIS Barbara
ANDRETTO Annalisa
ANTONIETTO Laura
ANTONINI Flavia
BALDI Francesca
BARBONE Gloria
BARINA Gabriella
BARTOLONI Lucia
BARTOLONI Roberta
BECCHERLE Paola
BELLEMO Ivana
BELLEMO Orietta
BELTRAME Carlo
BENEDETTI Anna
BENVENUTI Alberto
BERTUSSI Izadora
BERTOTTO Alessandra
BETTONI Martina
BINESCHI Olimpia
BIANCO Gabriella
BORGHI Marco
BOLCATO Anna
BORTOLUZZI Nicoletta
BOZZATO Alessandro
BRAVO Stefano
BRESSANELLO Alessandro
BRUGNEROTTO Romena
CECAMORE Francesca
CALVELLI Lorenzo UniVE
CAMUFFO Stefano
CANAZZA GUADAGNI C
CARNERO Alberto
CARDIN Lisa
CARDONE Domenico
CASARIN Ugo
CATOZZI Michele
CAVAGNIS Samuela
CECAMORE Francesca
CECILIATI Gabriella
CENDON Aline
CENDON Anita
CESELIN Francesco
COGOLATI Paola
CONCHETTO Francesca
CONTESSA Marco
CORMIO Rita
CORONA Alice
COSMA Marina
COSMO Luca
COVASSI Maria Luisa
CREMONINI GP
CROCE Stefano
CULLOCA Lorena
CUNEGO Valentino
DAINESE Sara
DALLA POZZA Antonella
DAMMICCO Maria Grazia
DARAI Gianni
DATE Naoto
DE FAVERI Gino Mario
DELLA PUPPA Barbara
DELLA VEDOVA Piero
De VLIEG Mary Ann
DI CATALDO Gina
DORIA Giovanna
FAVERO Andrea
FAVERO Emanuela
FERRARESI Anna
FERRATA Elena
FERSUOCH Lidia
FOA’ Daniela
FORTE Antonella
FOSCHI Francesco
FRANCESCHINI Barbara
FRANCHIN Tatiana
FREGUIA Irina
FROSINI Nicoletta
GASPARINETTI Marco
GAVAGNIN Cristina
GERARDI Francesco
GHENZOVICH Fabia
GHISLANZONI Camilla
GIORGI Sebastiano
GIUSSANI Cristina
GREGORIN Cristina
GUAZZALOCA Giorgia
GUZZO Andrea
HOWE Veronica
ISTITUTO VENEZIA
KUJAWSKA Baja
LANARO Maria
LAZZARI Simone
LIDEO Lisa
LODI Flavio
LOMBARDO Fabio
LORIS Feliciano
MAGGI Danilo
MAGNANI Roberta
MANGIAROTTI Chiara
MARCHESE Paola
MARENGO Barbara
MARETTO Nicoletta
MARIN Anna
MARRI Chiara
MARTIN Monica
MARTINA Alessia
MARTINOTTI Mario
MENEGAZZI Elena
MENETTO Daniela
MEO Dora
MINETTO Roberta
MINOIA Paola
MIRTO Giacomo
MONTARETTO MARULLO C
NASON Mario
NORDIO Arianna
NORDIO Silvia
NOVATI La Marvi
OLIVIERI Donata
PADOAN Giovanna
PALEOLOGO Michele
PANCHISEN Laura
PASCULLI Angela
PASTOR Saverio
PATTARELLO Magda
PENELLO Diana
PENZO Chiara
PENZO Tiziana
PERMUTTI Federico
PETRONE Diana
PIACENTINO Paola
PICCINI Andrea
PINO Stefano
PIRRO Mattia
PIZZATO Marco
PURISIOL Marianna
RADICH Lucio
RANIERI Francesca
RAUMER Davide
REGGIO Stefano
RICCIARDI Frederic
RIU Elena
RIZZARDO ARGENTON S.
ROCCHETTO Giorgio
ROCCHETTO Orsetta
ROMANATTI Roberta
ROMIERI Cristina
ROMOR Luigina
ROSENBERG Paul
ROSKOSCH Werner
ROSSI Giorgia
RUFFONI Serena
SARTOREL Marco
SARTORI Andrea
SARTORI Rita
SCANO Davide
SCARAMUZZA Andrea
SCARPA Annalisa
SCARPA Lucia
SCARPA Veronica
SCARPATI Francesca
SCHIEVANO Alessandro
SEINDAL René
SENSINI Claudio
SIGNORATO Valeria
SITRAN Carla
SKOTON Jagoda
SONINO Nicoletta
STEFANELLI Adele
STELLA Valentina
TABAGLIO Veronica
TAGLIAPIETRA Artemio
TESSARIN Pietro
TIMINI Jacopo
TOSI Michele
TREVISAN Marco
VAN BIERVLIET Nicole
VELO Luca
VENAILLE Micha
VERONESE Alice
VIANELLO Dario
VIANELLO Roberta
VIDONI Pietro
VIO Massimiliano
VISINTIN Francesca
VITALBA Alessandra
ZANON Barbara
ZANON Caterina
ZANON Michela
ZAFALON Sebastiano
ZECCHIN Chiara
ZINA’ Alessandra
 

 

 

 

 

 

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