A causa dell’acqua alta eccezionale che ha colpito Venezia e la sua Laguna nelle ultime 48 ore, il termine per l’invio delle foto che comporranno il calendario 2019 è prorogato di 48 ore e quindi fino alla mezzanotte del primo novembre, ferme restando le altre condizioni qui indicate:
Nel ricordare che i proventi del calendario 2018 hanno contribuito a permettere a una famiglia sotto sfratto di trovare un altro alloggio a Venezia, e che il ricavato del calendario 2019 verrà destinato ad analogo scopo con il secondo bando di gara in favore della residenzialità, vi invitiamo a partecipare numerosi/e.
Quelle che seguono sono alcune foto scattate nella giornata “calda” del 29 ottobre, opera di Aline Cendon (fuori concorso e non “candidabili” dato che la brava Aline è uno dei nostri portavoce).
In calce a questo avviso, l’articolo di Vera Mantengoli (Nuova Venezia) che riassume la nostra posizione sull’acqua alta del 29 ottobre; su questo argomento siamo stati fra l’altro intervistati in diretta dalla BBC, che ha dato voce ai residenti nel suo telegiornale delle 10 (“BBC News at Ten”).
A nome di tutte le associazioni partecipanti all’incontro, l’associazione 25 aprile Venezia ringrazia i consiglieri comunali:
Ottavio Serena (gruppo misto),
Monica Sambo (PD)
e Sara Visman (M5S)
per il loro importante e utile contributo al dibattito in aula magna, ieri all’Ateneo Veneto.
Prendiamo invece atto del fatto che il consigliere di maggioranza Maurizio Crovato, delegato dall’assessora Paola Mar come “uditore” per questo specifico incontro, non ha saputo o ritenuto di svolgere il compito che gli era stato affidato con delega scritta ed ha abbandonato l’aula dopo pochi minuti, senza fornire spiegazioni, risultando poi assente al momento del dibattito.
Nella foto: la consigliera comunale Sara Visman nel corso del dibattito:
In considerazione dell’affluenza superiore al previsto, con più di 120 partecipanti già accreditati e altri in arrivo, l’evento “trasloca” in Aula Magna e il programma della sessione plenaria è modificato come segue, al fine di dare più spazio alle domande e agli interventi del pubblico e della stampa presente.
14.30 Welcome speech by the President of Ateneo Veneto, ambassador Gianpaolo Scarante
14.40 Introductory Speech by Aline Cendon, associazione 25 aprile Venezia
15.00 Σύλλογος San Giacomo (Corfù/Kerkyra): Andreas Katsaros, Aliki Katsarou, Tenia Rigakou
15.40 Srđ je Grad (Dubrovnik/Ragusa): Ljubo Nikolić, Ana Marinković, Petra Marčinko
16.10 Rhodes International Culture & Heritage Society (RICHeS): Christos Maliarakis
17.00 ex Artis Cultural Association (Pafos, Cipro) : Daniella Pistenti Mouyiannou
17.20 Associazione 25 aprile Venezia: Elena Riu
17.30 Questions and discussion
Moderatore: Marco Gasparinetti (President associazione 25 aprile Venezia).
18.00 Conclusions by Georges Stavros Kremlis, Direttore onorario Commissione europea (UE)
18.15 Working plan and announcement of the next meeting: Alexandros Makris (President Σύλλογος San Giacomo).
Un’iniziativa di: associazione 25 aprile Venezia e Σύλλογος San Giacomo Corfù.
Avvertenze:
Le relazioni verranno svolte in lingua inglese. Per il dibattito è prevista traduzione consecutiva da/per le seguenti lingue: greco, inglese e italiano;
In considerazione della forte affluenza prevista per questo incontro, il nostro servizio di accoglienza disporrà di una lista delle persone accreditate, che avranno precedenza nell’attribuzione dei posti a sedere.
Nel corso dell’incontro verrano presentati i dati raccolti con il questionario inviato a tutte le associazioni partecipanti e le linee di azione comuni che verranno approfondite nei mesi a venire, in vista del secondo incontro. Per maggiori informazioni e/o richieste di accredito l’indirizzo da utilizzare è: 25aprileVenezia@gmail.com
Galleria fotografica:
la Rhodes International Culture & Heritage Society (RICHeS) che parteciperà all’incontro in rappresentanza di Rodi.
Flussi turistici a Dubrovnik (Ragusa) che conosce problemi molto simili a quelli di Venezia (foto Srđ je Grad ).
La piazza del Municipio di Corfù (foto Σύλλογος San Giacomo).
Un’immagine del sito Unesco di Pafos (foto Daniella Pistenti Mouyannou).
Il logo dell’evento.
Una delle iniziative organizzate dall’associazione 25 aprile Venezia: la riapertura del cinema all’aperto in campo San Polo, alla vigilia della Mostra del Cinema 2017.
Oggi 24 novembre 2017 alla “prima” della Fenice abbiamo voluto segnalare con un gesto silenzioso quanto eclatante e simbolico la minaccia incombente su una delle città più belle del mondo. Una città in cui il numero di posti letto ad uso turistico ha ormai superato quello dei residenti, scesi sotto la soglia dei 54.000, e dove anche i turisti si chiedono ormai come sia possibile mancare di rispetto a sè stessi e alla propria Storia in questo modo avvilente.
Il moto ondoso che sgretola le nostre rive e le fondamenta dei palazzi, l’inquinamento da motori diesel che intacca i nostri polmoni, i mezzi pubblici intasati, il precariato che caratterizza il mercato del lavoro, l’abusivismo e la difficoltà, ormai divenuta impossibilità, di trovare casa a Venezia sono tutti sintomi di uno stesso male che va curato alla radice prima che diventi insanabile.
Per spezzare il circolo vizioso di una monocultura che sta uccidendo ogni altra forma di vita cittadina chiediamo una moratoria immediata sulla vendita di beni pubblici e sull’apertura di nuovi alberghi e di esercizi legati alla ristorazione, nonché la definizione di una soglia di carico per grandi navi, lancioni gran turismo e presenze turistiche.
Questa è la richiesta più urgente del “Gruppo25aprile”, piattaforma civica e apartitica per la difesa di Venezia e della Sua Laguna, che dall’inizio dell’anno ha al suo attivo numerosi eventi a partire dal noto incontro pubblico del 20 gennaio all’Ateneo Veneto (20 proposte per Venezia), alla manifestazione “Mi No Vado Via”, il 2 luglio, con 2.000 persone in marcia dall’Arsenale a Riva degli Schiavoni, al cinema autofinanziato in campo San Polo (Yuppi Du, il 29 agosto) e alle altre iniziative di sensibilizzazione, rilanciate dai mass media, come il “PandAmonio” del 17 febbraio, “Un pesce d’aprile chiamato Sindaco” l’1 aprile, “the Road to Hothell” davanti alla canonica-albergo di Santa Fosca, il 23 settembre, e il corteo contro la svendita di palazzi pubblici il 21 novembre.
Quando centinaia o migliaia di cittadine e cittadini si mobilitano con questa frequenza, nonostante gli impegni di lavoro e familiari, significa che la soglia di guardia è stata superata e la politica tradizionale non ha più la capacità di dare risposte ai problemi reali delle persone.
Per ogni nuovo albergo che nasce, c’è un pezzo di Venezia che muore nell’indifferenza o con la complicità dell’amministrazione comunale in carica. Venezia vuole vivere, e con questo messaggio ci rivolgiamo a chiunque ami Venezia, senza distinzione di etnia, religione e orientamento politico.
L’attuale giunta comunale continua ad autorizzare migliaia di nuovi posti letto sui due lati del ponte, teorizza un futuro alberghiero anche per le isole come Murano e la Giudecca, che finora si erano salvate dallo spopolamento, escludendole dalla delibera sul blocco dei cambi di destinazione d’uso, che peraltro conosce mille deroghe e prosegue imperterrita sulla strada a senso unico di alienazioni e trasformazioni immobiliari che una volta realizzate sono irreversibili e si traducono nell’espulsione di residenti e artigiani.
La nostra richiesta è: fermate questa deriva e subito, oggi stesso, senza rinvii!
A lanciare questo SOS è una città ferita. Lo fa con queste modalità perché nessuno possa dire “non sapevo”, “non avevo capito”: chi non saprà cogliere l’urgenza di questo SOS si assume una responsabilità pesantissima.
Il “caso Venezia” richiede una svolta, un cambiamento di rotta immediato, e lo richiede adesso.
I portavoce:
Marco Gasparinetti
Nicoletta Frosini
Aline Cendon