Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivio per la categoria “I nostri lettori”

Fra il dire e il fare.. la vergogna delle case vuote a Venezia

La Giunta in carica ci ha abituati a un certo scollamento fra gli annunci roboanti e la realtà dei fatti. Questa lettera firmata, inviata al nostro portavoce con richiesta di pubblicazione, tocca un tema a cui siamo da sempre sensibili e su cui avevamo anche (incautamente?) dato atto del solenne impegno – più volte ribadito – a fare buon uso del patrimonio edilizio di proprietà comunale, mettendo fine allo scandalo dei troppi appartamenti vuoti per mancanza di assegnazione o di manutenzione. Ad una successiva verifica empirica di altri alloggi di proprietà comunale, ne abbiamo trovati altri che sono vuoti a 8 anni di distanza (otto!) dal decesso dell’ultimo assegnatario. Questo ci fa pensare che il caso denunciato non sia isolato, e ringraziamo quindi chi ci ha inviato la  lettera che qui riproduciamo, integralmente e senza tagli:

“Spero di non disturbarla ma volevo esporle una situazione riguardo un bando per l’assegnazione di case comunali in Centro Storico.
Seguo il suo impegno per Venezia nel Gruppo25Aprile quindi penso che la cosa possa interessare Lei e tutti coloro che tengono a questa città.
Il bando riguarda l’assegnazione di 28 alloggi in regime Social Housing ubicati tra Centro Storico, Lido, Murano e Giudecca e dedicati a coppie under 31.
Io e la mia ragazza abbiamo partecipato presentando domanda a novembre 2018.
Un anno fa, a marzo 2019, sono uscite le graduatorie provvisorie e ad agosto le definitive. Con nostro grande piacere siamo risultati tra i 28 aventi diritto.
Da quel momento non si è più saputo niente.
Nonostante le continue telefonate (nostre e di altri ragazzi che come noi son risultati vincitori del bando) agli uffici del comune, nessuno è mai riuscito a darci una tempistica precisa su quando queste case sarebbero state assegnate. Ad oggi, dopo le più diverse e allucinanti risposte da parte dei vari funzionari del comune, noi e altre 26 coppie (2 a quanto pare si sono ritirate) siamo ancora in attesa di essere contattati per l’assegnazione delle case.
Abbiamo programmato le nostre vite in vista di un futuro a Venezia; abbiamo dovuto firmare contratti d’affitto (in terraferma, dato che a Venezia è difficile trovare prezzi umani) senza sapere quando poter dare preavviso in caso di spostamento nei nuovi allogi; abbiamo messo in secondo piano progetti all’estero per paura di perdere qualche chiamata importante.
Ora gli uffici comunali sono bloccati dall’emergenza sanitaria nonostante i mezzi che la tecnologia ci fornisce.
Da novembre 2018 mi sento preso in giro da una amministrazione incapace di saper gestire un Bando così importante per una città che piano piano sta perdendo ogni identità.
Grazie dell’attenzione.
Rimango a disposizione per qualsiasi dettaglio in più.
Le chiedo di mantenere l’anonimato in caso di pubblicazione”.
Lettera firmata, Mestre 4 maggio 2020
Credits foto: Marco Gasparinetti
A titolo di confronto, ecco uno degli annunci roboanti di cui avevamo dato conto in questo blog:

 

Lettera aperta di una cittadina francese

Le maire de Venise, Brugnaro, vient discuter ou défendre sa ville auprès d’Irina Bokova, directrice générale de l’Unesco, rue Miollis à Paris. L’Unesco, vous le savez, a menacé Venise d’être inscrite sur la liste des “Sites Mondiaux de l’Humanité EN PERIL” avec dead-line au 1er février 2017 pour des propositions de sauvegarde.
Peut être avez vous suivi le travail de l’association Gruppo 25 aprile et de celle plus récente, VeneziaMioFuturo, en réponse à une phrase du maire prétendant que la vraie Venise actuelle était à Mestre, où résident tous les travailleurs et les vénitiens chassés par les trafics de location AirBnb, les ventes aux chinois et le tourisme de masse, bref de putatifs électeurs.
Cette protestation avait donné lieu à un flash mob où, ds qq villes d’Europe- dont Paris depuis le Sacré Coeur- et du monde comme à des milliers de fenêtres vénitiennes, était apparues des banderoles bleu, vert et blanc “Venezia mio futuro/Venice my future”) l’été dernier, puis à l’automne une manifestation très suivie vers le Rialto, tout carrossello dehors et encore une autre valises en main dénonçant l’exil des vénitiens du Centre historique. Vous avez bien sur eu vent de celles organisées par No Grandi Navi contre ces géants qui naviguent dangereusement le canal de la Giudecca.
Plus que de protester, ces citoyens se sont réunis par quartiers depuis l’annonce de l’Unesco, l’été dernier .En sont sorties des propositions réalisables et constructives qui, sans résoudre tout, permettraient aux résidents du centre historique et de la lagune, de vivre sereinement. Il en a été publié en pleine page un résumé très bien conçu. Nous avons tous tweetté à l’Unesco et à mme Bokova ce document.
En effet, la Mairie avait promis un dialogue avec les vénitiens, ce qui n’a pas eu lieu malgré les annonces de réunion par quartier (“sestieri”) qui ont été largement relayées par les réseaux sociaux. Sans réponse ou prise de contact, les citoyens ont continué leur réflexion et présentent aujourd’hui ces propositions à la fois à la municipalité et à Madame Bokova afin qu’elle en tienne compte, en parallèle de celles du Maire et de son équipe, inconnues de tous. Ce dernier n’a trouvé jusqu’à présent que de protester de l’effet négatif sur l’économie de la cité et de son image ainsi que de l’absence de soutient de Rome. Il est vrai, vous le savez, que Venise relève d’une Loi spéciale qui en rattache les plus importantes décisions et les subventions au gouvernement national à Rome et en ce moment…
Je ne sais ce que vous pourrez tirer de ces informations pour souligner l’action de ces associations apolitiques et citoyennes au regard de cette visite à l’Unesco du Maire de Venise. Mais les vénitiens sont peu nombreux, armés de leur seul courage et ont besoin d’être soutenus par tous ceux qui aiment leur cité et la lagune ds sa réelle authenticité. Et les français sont les plus fidèles à ce lieu magique.
Voici la page du blog de Gruppo 25 aprile
Votre appui nous serait précieux et si vous vouliez bien vous en faire l’écho auprès de vos confrères afin que cette action remarquable ne reste pas lettre morte, que monsieur Brugnaro sente le vent souffler et que si nul n’est prophète en son pays, ceux qui l’aiment puissent aussi faire une amicale pression.
Sophie Caroline Maningue de Chanaud
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Photo: Isabelle Kahna

Restituite le chiavi.. prima che sia troppo tardi.

Scriveteci e pubblicheremo le vostre lettere, purché siano attinenti all’oggetto di queste pagine: Venezia e la sua laguna. Il suo presente ma anche e soprattutto il suo futuro (di ottimi blogs sul suo illustre passato ce ne sono già molti). Da Londra abbiamo ricevuto una lettera molto particolare, di un veneziano di nascita che ci ha aiutato a far conoscere la vicenda “Contorta” anche all’estero. Ci siamo chiesti se fosse opportuno pubblicarla; abbiamo messo ai voti (il Gruppo25Aprile ha le sue regole interne). Risultato: 46 voti a favore, zero contrari.

Molti di noi si riconoscono pienamente, in questo “j’accuse”; abbiamo quindi deciso di pubblicarla come lettera collettiva, e se ai destinatari di certi strali non piacerà.. se la prendano solo con l’amministratore di questa pagina, che se ne assume ogni responsabilità sul piano giuridico. La lettera che abbiamo ricevuto ha anche un titolo:

“LADRI DI FUTURO, RESTITUITE LE CHIAVI”.

RidateciLeChiavi

“Avvinghiati alle vostre poltrone, seduti su cumuli di vitalizi, pensioni, stipendi e gettoni di presenza nei consigli di amministrazione, avete rubato il futuro della mia generazione, nata in laguna ma costretta a cercare casa e lavoro altrove perché nel modello di “sviluppo” che avete imposto a Venezia non c’è più posto per i residenti.

Avete imposto sacrifici alla gente comune, per finanziare le vostre megalomanie. Avete rubato il futuro alla mia generazione, accumulando ricchezze e poteri in poche ma sapienti mani: le vostre.

Avete corrotto il tessuto sociale di questa città, unico argine naturale all’illegalità in tutte le sue forme, creando un reticolo di favori incrociati e ostracismi organizzati da schiere di “clientes” e penne in affitto.

La mia generazione è nata in una città di 150.000 abitanti, piena di vita e di colori; le vostre politiche li hanno ridotti a 56.000, sempre più anziani sempre più stanchi di combattere anche per le cose più ovvie.

Avete rubato il futuro della mia generazione, abbiate almeno la decenza di restituirlo a quelle che verranno.

Avete già avuto tutto, cariche e onori; godetevi le ricchezze accumulate all’ombra del potere ma lasciatela in pace, questa povera città.

Restituitele quelle chiavi, che vi erano state date in prestito.

Restituitele adesso prima che sia troppo tardi, per la casa comune che vi ospita”.

Londra, 3 settembre 2014.

Ai bloggers che volessero ribloggarla, diciamo sin d’ora: fatelo senza limiti, che non siano quelli di legge: questo messaggio in bottiglia circoli liberamente, perché finché c’è libertà di stampa c’è speranza.

il Gruppo25Aprile

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