A scanso di equivoci – e per evitare confusione di ruoli
Comunicato stampa

Comunicato stampa
La Stampa 16 agosto:
Corriere 17 agosto, Gloria Bertasi:
Nuova Venezia, Roberta De Rossi:
Gazzettino, Michele Fullin:
Dalla sezione veneziana di Italia Nostra riceviamo e volentieri ripubblichiamo:
“Venezia, 3 maggio 2016
Prot. n. 3/2016
La sezione di Venezia di Italia Nostra il giorno venerdì 6 maggio alle h. 11,30, presso la libreria Marco Polo in Campo Santa Margherita, terrà una conferenza stampa in merito al ricorso recentemente depositato presso il Tar del Veneto dall’Associazione.
Il ricorso è per l’annullamento della delibera del Consiglio Comunale di Venezia n. 9 dell’1-2 febbraio 2016 avente ad oggetto “Federalismo Demaniale – Accordo di valorizzazione ex art. 5, comma 5, D.Lgs. 85/2010 per il trasferimento in proprietà al Comune di Venezia dei complessi immobiliari dello Stato denominati Isola della Certosa e Forte di Sant’Andrea.
Saranno presenti: Giovanni Andrea Martini, Presidente della Municipalità di Venezia-Murano-Burano; Titti Panajotti, Presidente di Italia Nostra Veneto; Marco Gasparinetti, portavoce del Gruppo25aprile; Lidia Fersuoch, Presidente della sezione di Italia Nostra”.
Il link alla pagina di Italia Nostra, sezione di Venezia:
http://www.italianostravenezia.org/2016/04/11/su-forte-santandrea-ricorso-di-italia-nostra/
Ai nostri iscritti e simpatizzanti ricordiamo che sulla delibera impugnata davanti al TAR da Italia Nostra, il Gruppo25aprile ha preso posizione prima e dopo la sua approvazione, per motivi di merito e di metodo:
https://gruppo25aprile.org/2016/01/18/quale-futuro-per-santandrea/
Al futuro della fortezza è stata dedicata l’assemblea pubblica del 30 gennaio 2016, caratterizzata da una partecipazione di pubblico straordinaria e con gli interventi di una ventina di realtà associative, a riprova di quanto sentito sia il tema affrontato.
Alla vicenda di Sant’Andrea, sulla pagina del gruppo, sono stati dedicati 16 fra editoriali e interventi, consultabili in ordine cronologico inverso (dal più recente al meno recente) nella categoria corrispondente:
Consiglio comunale in corso, ore 21. Chi si crede “el Paron de casa” dimentica che l’unico “Paron de casa” accettato dai veneziani è il campanile di San Marco, che le regole di educazione almeno le conosce. La persona che si comporta come padrone di casa conosce le regole dell’educazione? Verifichiamolo in diretta.
Sindaco Brugnaro, arrivato con 4 ore di ritardo, a proposito dell’emergenza smog:
«Quattro ore su sta roba ».. e ancora: «a una certa ora dovrò andare via» (in effetti se n’è poi andato alle 21.38, quando ancora si dovevano votare alcune delle mozioni a lui care).
Sindaco Brugnaro alla consigliera comunale Monica Sambo:
«Sambo, Lei si sta rendendo ridicola e insieme a lei gli amici e i parenti che ha portato».
Brusio del folto pubblico presente (NdR Monica ma quanti parenti hai? Difficile pensare che fossero tutti parenti e amici tuoi!)
Interviene la Presidente del Consiglio comunale (lista Brugnaro), ammonendo il pubblico:
“Non usate parole offensive noi non vi stiamo offendendo“. Come no.. si passa al punto successivo all’ordine del giorno: la soppressione di tutte le deleghe alle Municipalità.
Il capogruppo PD Ferrazzi cita Giuseppe Dossetti, sui banchi della maggioranza si nota un frenetico compulsare di tablets, smart phone e i-phones alla ricerca di quel nome sicuramente comunista; il bravo Ferrazzi chiede che venga data la parola al Presidente della Municipalità di Venezia. L’aspirante “Paron de casa” alias Luigi Brugnaro graziosamente lo concede con queste parole rivolte al Presidente Martini:
“Fa il tuo intervento e dopo ti va via“.
Gli dà del tu come fa con tutte le persone di sesso maschile (anche quelle che non ha mai visto prima), ne deduciamo che anche Brugnaro abbia molti amici e parenti.
Gli editoriali del Gruppo25Aprile non sono mai firmati, come chi ci legge già sa. Faremo oggi un’eccezione per l’aspirante Paron de casa, in modo che sappia a chi indirizzare eventuali querele intimidatorie.
Aspirante Sior Paron de Casa, una dedica per Lei:
..perché a Venezia ce n’è già stato uno che si credeva un Monarca, e si chiamava Marin Faliero.
A partire da stasera, per Sua scelta Lei sarà Sindaco e Sindaco della città metropolitana, Presidente di fatto delle 6 Municipalità a cui ha tolto ogni delega, e di non sappiamo quanti consigli di amministrazione, socio di maggioranza in una trentina di società di cui dovrà pure occuparsi ogni tanto, concessionario e concedente in un paio di contratti particolarmente appetitosi, promotore e motore di liste fucsia a Napoli e a Chioggia con mal celate ambizioni nazionali e anche regionali, come ben noto al Presidente della Regione.
In questa smania di potere, c’è tuttavia un ruolo a cui Lei non potrà ambire: quello del “Paron de casa”: non soltanto perché a Venezia nemmeno ci vive ma perché, con tutto rispetto, Lei non ne ha le caratteristiche e nemmeno l’autorevolezza, che è cosa diversa dalla “autorità”. Paron de casa qui non lo sarà mai, nemmeno se in Italia tornassero i “bei tempi” andati e Lei si facesse proclamare Podestà nel senso che il termine ha avuto nel ventennio fascista.
Sappia che a Venezia non troverà soltanto servi per soddisfare ogni Suo capriccio, ma teste pensanti che approveranno o criticheranno le Sue scelte per quello che di buono potranno portare, e non per compiacere Lei o farLe dispetto.
Buon lavoro a Lei nelle Sue molteplici vesti, e buona fortuna alla nostra città.
Cordialmente,
Marco Gasparinetti
Post scriptum: chi era Giuseppe Dossetti? Rassicuratevi, non era comunista, il centralismo brugnariano invece è tipico dei regimi comunisti che qualcuno agita come spauracchio, per poi prenderne a prestito i peggiori difetti. Con l’onnipresente color fucsia al posto del rosso..
https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Dossetti
Foto: Nicola Tognon e Giovanni Andrea Martini