La politica spesso è fatta di chiacchiere, ma ci sono dati misurabili che si incaricano di smentire le bugie con i numeri o, al contrario, di sorprendere in positivo gli scettici. Dal Sindaco eletto al ballottaggio del 14 giugno abbiamo ascoltato promesse mirabolanti, in campagna elettorale, e una in particolare ci ha colpito: quella dei 30.000 nuovi residenti.
A futura memoria, il contatore dei residenti al 30 giugno 2015 indicava 264.495 residenti nel Comune, così ripartiti: 179.757 nelle quattro Municipalità di terraferma e 84.738 nelle due Municipalità della città d’acqua (Venezia-Murano-Burano: venezia “insulare”; e Lido-Pellestrina: venezia “litorale”) di cui 64.072 nella Municipalità di Venezia e 56.072 a Venezia-Venezia (lo “storico” contatore della farmacia di San Bortolo, che comprende anche i residenti alla Giudecca). Questo il dato di partenza, su cui misureremo la nuova amministrazione esattamente come abbiamo “misurato” la precedente.
Ad un mese di distanza, abbiamo come di consueto aggiornato il dato e questo è il risultato al 30 luglio:
Popolazione residente nel Comune: 264.366 (meno 129)
Municipalità di terraferma: 179.726 (meno 31)
Venezia insulare e litorale: 84.640 (meno 98)
Municipalità di Venezia-Murano-Burano: 63.968 (meno 104).
Di promesse elettorali ne abbiamo sentite anche altre ma su questa in particolare ritorneremo nei prossimi mesi, perché da questo presupposto o condizione preliminare dipende il futuro di una città che non vuole (per quel che ci riguarda) rassegnarsi ad essere soltanto il palcoscenico delle vanità di passaggio immortalate dai “selfies” ma si batte, fra mille difficoltà quotidiane, per continuare ad essere “civitas”, intesa come insieme organizzato di persone in carne e ossa che la vivono, se ne prendono cura e ne tramandano il “genius loci”, frutto di una civilizzazione millenaria: compito difficile che richiede attenzioni quotidiane e non solo qualche comparsata occasionale.
Sono concetti che il Gruppo25Aprile ribadisce dal suo primo giorno di vita, non abbiamo fatto “sconti” di alcun tipo alle amministrazioni precedenti e non ne faremo a quella che si è insediata qualche settimana fa. Il nostro “contatore” dei residenti in Laguna viene aggiornato ogni mese e potrà darci un metro di giudizio oggettivo sulla bontà delle politiche attuate dalla nuova amministrazione, fedeli al nostro motto: “l’uomo misura il tempo, il tempo misura l’uomo”.

Molti osservatori hanno sottolineato il rischio concreto che queste elezioni producano una situazione in cui tutto è cambiato perché nulla cambi. Il Gruppo25aprile non si è presentato alle elezioni, e da questa posizione potrà tallonare la nuova Giunta comunale in senso positivo: nei prossimi mesi continueremo a fornire dati e informazioni oggettive, per mantenere vivo il dibattito sul futuro di Venezia nella diversità di opinioni e sensibilità sulle soluzioni ipotizzabili. Di tutti i problemi che attanagliano la città, quello della residenza ci sta a cuore più di ogni altro perché senza residenti non saremo più qui a parlare di tutto il resto, fra 5 anni: altri decideranno per noi, comodamente seduti altrove.
Il dato mensile di fine luglio conferma (per l’ennesima volta) come il cuore del problema coincide con il “cuore” della città d’acqua (i sestieri) che continua a predere abitanti ad un ritmo tale che, Giudecca esclusa, la popolazione residente entro fine anno scenderà sotto la soglia delle 50.000 unità, in mancanza di interventi coraggiosi e immediati. Giudecca e Murano, al contrario, dimostrano una tenuta che dovrebbe portare l’amministrazione ad interrogarsi sul possibile equilibrio fra turismo e residenza, che a lungo termine preserva le ragioni del primo senza strangolare la seconda.
Un dato oggettivo è anche quello del differenziale di prezzi fra Venezia e terraferma, che è stato studiato e andrebbe aggiornato (i dati che seguono sono del 2012 e la situazione è probabilmente peggiorata):
1 kg di mele + 38%
1kg di pane +39%
Un pasto al restorante +91%
Una ecografia +35%
Scuola dell’infanzia: +31%
per non parlare degli immobili ad uso residenziale, dove il differenziale di prezzo nel 2012 già superava il 100% e con i cambi di destinazione d’uso a senso unico (da residenziale ad alberghiero) non potrà che peggiorare, per la legge della domanda e dell’offerta, con la rarefazione dei beni immobiliari ad uso residenziale reperibili sul mercato.
In queste condizioni, non possiamo che esprimere la nostra solidarietà ai dipendenti comunali che stanno vivendo decurtazioni di stipendio tali da rendere per molti di loro impossibile la prospettiva di vivere nella città in cui sono nati: non è con 1.000 euro al mese che si può vivere dignitosamente a Venezia, e di questo occorre essere consapevoli per capire le proteste di questi giorni. Il nostro auspicio non è cambiato, da quando è nato questo gruppo: semplicemente vorremmo che vivere a Venezia, abbandonarla o ritornarci sia il risultato di scelte individuali e non di un esodo di fatto “forzato” dalle condizioni economiche, che nelle sue proporzioni complessive (prendendo in considerazione gli utlimi decenni) non ha precedenti in nessuna città italiana.
Per attirare l’attenzione su questo problema, il Gruppo25Aprile ha avuto il coraggio di organizzare un volantinaggio a sopresa alla “prima” della Fenice, e questo dovrebbe dare un’idea della nostra determinazione:

Se nemmeno i dipendenti comunali possono più permettersi di vivere nella città che amministrano, per noi è un pessimo segno, anche perché per amministrare bene una città bisogna conoscerla e viverne i probelmi quotidiani. Altre città in Europa hanno introdotto una “indennità di carovita” per i dipendenti che sono effettivamente residenti nella città capoluogo anziché rassegnarsi a una vita di pendolari, ed è un esempio che andrebbe forse studiato.
Il nuovo Sindaco ha lanciato molti tavoli di consultazione, in queste settimane, ma nessuno sul problema della residenzialità che a nostro modo di vedere richiederebbe invece la sua attenzione immediata. Siamo sicuri che vorrà rimediare dopo l’estate, e a tutti (partiti di maggioranza e di opposizione) ribadiamo quanto già scritto su questa pagina il 12 giugno: “Quella delle residenzialità è una questione che va affrontata dando un segno di discontinuità radicale con le inefficienze e il clientelismo del passato, prendendo di petto il problema dei cambi di destinazione d’uso e utilizzando il potenziale del patrimonio residenziale in mano pubblica. Su questi temi in particolare, il Gruppo25Aprile eserciterà un ruolo di vigilanza attiva e propositiva, o di opposizione agguerrita e determinata se il problema non verrà affrontato alla radice“.
Buona estate a tutti,
MG
Fonti consultate:
- Comune di Venezia – Anagrafe della popolazione residente – 30 luglio 2015
- Comune di Venezia – Servizio Statistica e Ricerca – Osservatorio Prezzi 2012
- Interviste e dichiarazioni del Sindaco Brugnaro: http://www.venezianews.it/index.php?option=com_content&task=view&id=8008&Itemid=338
- Pagina ufficiale del Sindaco: https://twitter.com/luigibrugnaro/status/595231788051648512
