Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivi per il mese di “febbraio, 2019”

Tassa di sbarco: il parere di Domenico Cardone

Il testo di regolamento approvato a maggioranza dal Consiglio comunale che doveva essere concepito unicamente come tassa “di sbarco”, di ingresso a soli fini turistici, a Venezia e isole, è scopertamente una plateale mostruosità giuridica, una beffa inaccettabile rivolta cinicamente a noi, veneziani e residenti.

Per quanto nulla si specifichi ancora del come lo si applicherà controllando e sanzionando (e questo la dice lunga anche sull’irresponsabile approssimazione dell’atto dato che ne dovrebbe costituire aspetto inscindibile) appare a tutti evidente che, anziché trovarci sostenuti in una quotidianità che ogni giorno si è fatta più difficile, ci troveremo ulteriormente condizionati e vessati sotto diversi profili, non ultimo quello economico.Il vizio fondamentale di questa formulazione sta nel fatto che si è persa completamente la bussola dello scopo originario. E lo si comprende proprio considerando la strampalata casistica di esenzioni o riduzioni previste da cui emerge chiaramente la contraddizione di un operare a spanne nell’attribuire valore o meno ai motivi per cui si mette piede in città.

In pratica, ciecamente (ma con risultati che solleveranno – altro che solidarietà! – l’amaro sarcasmo del mondo intero toccandosi persino riti basilari della vita umana, come il festeggiare un matrimonio o il compiangere un morto, considerati meno… di una partita di calcio al Sant’Elena…!) vengono messi sullo stesso piano il vero e proprio turista “mordi e fuggi”, che entra per approcciare unicamente le bellezze dell’urbe storica, e le persone da noi sollecitate a farci visita per le più diverse ragioni, magari che ospiteremo in casa, persone che dovrebbero sottoporsi a gabella solo perché nella condizione di avere la (disgraziata) ventura di non appartenere per nascita o residenza all’immaginifica “Land of Venice”.
Poiché dal Veneto proviene il 90% del turismo giornaliero non pernottante, se il presidente Zaia avesse voluto dimostrare di avere davvero a cuore la città avrebbe dovuto sostenere la causa di un sacrificio indistinto per tutti a favore degli extracosti di gestione, monumentale ed ambientale, che la perla del Veneto non è più in grado di sopportare dignitosamente. Così avremmo almeno potuto disporre di un capitale collettivo, investibile non solo in lavori e servizi pubblici ma anche, attraverso contributi al restauro, nella manutenzione privata delle nostre abitazioni di cui è costosissimo, per specifici fattori naturali, il mantenimento. Invece non l’ha fatto, chiaramente per miopi calcoli elettorali.

Brugnaro da parte sua, invece di rivendicare un’autonomia di scelta che come primo cittadino avrebbe dovuto esercitare per il bene e il futuro della città amministrata, ha supinamente e stoltamente accettato quell’esenzione capestro (decine di milioni perduti dalle casse comunali); infine, la cieca avidità di far cassa comunque, non bastandogli più i limitati turisti paganti, lo ha portato all’idea di metter mano pesantemente sul portafoglio anche dei conoscenti e parenti dei suoi stessi concittadini. Sì, perché questo regolamento interferisce (peggio che in una riserva indiana) su basilari diritti personali e di cittadinanza. Lede principi costituzionali, non solo riguardanti libera circolazione e privacy, ma anche libertà di associazione ed espressione, arrivandosi a ipotizzare che debbano soggiacervi persino le manifestazioni politiche.

Ma, fondamentalmente, questo regolamento invasivo oltre ogni assennato limite, si palesa come una tassa sulle nostre relazioni sociali, affettive, culturali, progettuali. Sulle amicizie coltivate vivendo la rara gioia di incontrarsi con qualche compagna o compagno che vive lontano, sugli amori, la creatività, lo studio, la ricerca, la conoscenza, l’attività associazionistica gratuita, il volontariato non a fini di lucro…, che sono valori senza prezzo ma anche economia immateriale, e non sono affatto ristretti (in una città a vocazione internazionale!) alla sola cerchia dei veneti.
‘Turista’ è chi visita Venezia. Chi visita, per qualunque ragione privata e non commerciale, i veneziani, non lo è. E’ semplicemente un amico, un’amica, la cui preziosità non può valere meno di un cliente che venga in città per lavoro.
Che si faccia un passo indietro. Subito! O che nasca un Comitato di difesa pubblica. Subito!

Domenico Cardone (esperto in sistemi culturali e formativi)

not in my name_rosso

Tassa di sbarco? Not in our name.

La tassa di sbarco o “contributo di accesso” per chi arriva a Venezia (con qualunque vettore) entrerà in vigore ai primi di maggio. Per le modalità bizantine con cui è stata articolata, ai residenti complicherà la vita senza risolvere nessuno dei problemi che denunciamo da anni.

Questa tassa serve solo a far cassa,

foglia di fico per dire all’UNESCO: “avete visto, che bravi?”

Mentre di fatto ci rende schiavi.

Ci rende schiavi di un turismo di massa,

che verrà usato per fare cassa,

e allora chi potrà più farne a meno?

Come una droga che crea dipendenza,

e poi si trasforma in sofferenza.

Venezia merita ben altra visione

un futuro diverso, e non questa finzione.

Chiedevamo case per i residenti,
non l’elemosina riservata ai pezzenti.
Chiedevamo botteghe per i nostri artigiani,
non questi trucchetti da ciarlatani.

A chi pensa che siano stati i veneziani a chiederla, la nostra risposta è:

not in my name_rosso

 

Comunicato stampa

Venezia, 26 febbraio 2019

Questa tassa non l’abbiamo chiesta noi e non la riteniamo il modo corretto per affrontare  un problema che è quello della capacità di carico della città, mentre gli accessi a pagamento (e potenzialmente illimitati) introdotti dal regolamento si basano soltanto sulla capacità di spesa di chi per mille motivi (non necessariamente turistici) si reca in visita a Venezia – trasformando l’accesso a una città intera e a tutte le isole lagunari in una merce a pagamento.

A nostro giudizio, il modo in cui lo strumento è stato declinato dalla Giunta in carica si tradurrà in ulteriori disagi e pastoie burocratiche per chi dovrà dimostrare di essere esente dalla tassa di sbarco, oltre che in potenziali intrusioni nella privacy delle persone, anziché fare qualcosa per risolvere i problemi che da anni sono sul tappeto.

Con spirito costruttivo avevamo reso note  le nostre proposte migliorative (in calce a questo articolo, per chi non le conosce), e ringraziamo i gruppi consiliari che le hanno fatte proprie in forma di emendamenti.

Nel corso del dibattito odierno in Consiglio comunale, la Giunta in carica si è dimostrata sorda a tutto e con questo ha sprecato l’occasione di rimettere sui binari un treno che nel suo deragliamento rischia di fare soltanto danni,  adottando un atteggiamento di arroganza e supponenza che appare dettato unicamente dalla fretta di fare cassa già da quest’anno.

Manifestare è un diritto costituzionale (articolo 17): «I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi». Per poterlo fare a Venezia dovranno pagare la tassa di sbarco?

Il regolamento esenta dal pagamento i partecipanti a manifestazioni sportive, spettatori compresi, e mille altre categorie rispetto alle quali ci sfugge la «ratio» dell’esenzione –a meno che non sia semplice permeabilità all’azione di lobby di alcune categorie – ma non chi si reca a Venezia per motivi di studio o culturali, convegni o appuntamenti in studi professionali, o per esercitare i suoi diritti costituzionali.

Al di là della cifra da pagare, sono intralci ulteriori che rischiano di accelerare e aggravare ulteriormente la delocalizzazione di tutte le attività economiche non legate al turismo.

Il gruppo25aprile denuncia questo ed altri paradossi del pastrocchio chiamato “contributo di accesso” e si riserva di contrastarne l’applicazione, quando il regolamento entrerà in vigore, anche manifestando e attuando forme di disobbedienza civile rispetto agli obblighi di autocertificazione a carico dei residenti e delle loro famiglie.

Il Gruppo25aprile


Le nostre proposte di emendamento all’allegato A) alla PD n. 54/2019 (contributo di accesso). L’unica che è stata accolta con emendamento di Giunta è l’esenzione dei “soggetti nati a Venezia”, ovunque siano residenti.

Articolo 2

Paragrafo 3, modicare come segue: «per vettore si intendono i seguenti soggetti che svolgono servizio di trasporto di persone a fini commerciali, ad esclusione di quelli non esplicitamente elencati».

Sopprimere lettera b)

Alla lettera d) sopprimere le parole «taxi, anche acquei»

Sopprimere lettera e)

Articolo 4

Paragrafo 1

Aggiungere: «i veneziani iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero)»

Paragrafo 2

Aggiungere: «ai residenti non è richiesta autocertificazione di alcun tipo, essendo sufficente la presentazione della carta di identità su richiesta dei soggetti abilitati a bordo del vettore».

Articolo 5

Paragrafo 1, aggiungere:

  • i giornalisti (professionisti o pubblicisti) in servizio per le testate rispettive;
  • I clienti/utenti con appuntamento in studi professionali o uffici pubblici ubicati nel territorio oggetto del Regolamento.

Lettera q) sopprimere le parole «fino al terzo grado del defunto».

Articolo 6

Paragrafo 2 (giorni di bollino verde)

«La misura del contributo di accesso per tali giorni è fissata in euro zero»

Articolo 7

Da sopprimere nella sua interezza.

Articolo 8

Al paragrafo 1, sopprimere le parole da «fatta eccezione per l’ipotesi di riscossione diretta» a «articolo 11 del presente regolamento» (NB anche perché si tratta di un refuso: la disposizione pertinente è l’articolo 10).

Articolo 10

Sopprimere il punto iii) l’Aeroporto Marco Polo di Tessera

Articolo 12

Paragrafo 4: modificare come segue: «la sanzione amministrativa pecuniaria qui fissata in Euro 100» sopprimendo le parole «da Euro 100 ad Euro 450».

 

 

Venezia non è un museo!

Venezia è un museo a cielo aperto” ha oggi dichiarato in aula l’assessore Zuin nel presentare le finalità della tassa di sbarco.
La sua dichiarazione fa il paio con la maldestra affermazione “‘il futuro di Venezia è a Mestre dove c’è la gente che vive” (Luigi Brugnaro 2016), che credevamo accantonata e superata per sempre, viste le aperture che avevano fatto seguito alle nostre proposte (Ateneo Veneto gennaio 2017) e proteste (MiNoVadoVia, 2 luglio 2017).

A questa visione distorta che nega un futuro a Venezia come città viva e completa di residenti ci siamo opposti nel 2016, lanciando la campagna “Il mio futuro è Venezia”, e ci opponiamo oggi nel rispedire al mittente la definizione dell’assessore al bilancio che in Venezia sembra vedere soltanto una slot machine con cui fare cassa.

“Museo” è un luogo chiuso dove si entra pagando un biglietto o sottoponendosi a controlli per dimostrare di essere esenti da pagamento.

“Museo” è un luogo che chiude a una certa ora, e come residenti non vogliamo sentirci chiedere “a che ora chiude Venezia” o anche “quand’è che avete aggiunto l’acqua intorno alle vostre case, per attirare i turisti”?

Se con la tassa di sbarco si intende trasformare Venezia e le sue isole in un museo a pagamento, noi risponderemo con questa richiesta: un RedditoDiGuardiania per i residenti che tengono aperto il “museo” vivendoci tutto l’anno.

#VeneziaMeritaDiMeglio

#NonSiamoUnMuseo

Il gruppo25aprile ringrazia il presidente della commissione consiliare Rocco Fiano per averci dato oggi la parola  nel corso della seduta congiunta delle tre commissioni consiliari che stanno esaminando la delibera istitutiva della “tassa di sbarco”.

A quella tassa (o “contributo di accesso”, come è stata pudicamente ribattezzata dagli esperti di marketing che ci governano, per indorare la pillola) non eravamo pregiudizialmente ostili e lo abbiamo scritto; ma se con questa tassa si intende completare la trasformazione di una città viva in “museo a cielo aperto” con controlli ai varchi di accesso, la nostra posizione sarà di ferma e motivata opposizione.

La cittadinanza è fin d’ora invitata al secondo dibattito che stiamo organizzando su questo tema, domenica 24 febbraio in Bragora, alla vigilia del voto con cui il Consiglio comunale è chiamato ad approvare la delibera:

https://www.facebook.com/events/321850758434953/

Alle forze politiche presenti in Consiglio comunale chiederemo un voto contrario se nel frattempo non saranno stati fugati i dubbi sulla vera finalità del nuovo tributo.

A chi vorrà farli propri in tutto o in parte offriamo – come contributo costruttivo al dibattito – gli emendamenti che rendiamo pubblici in calce a questa pagina: perché come piattaforma civica non ci limitiamo a evidenziare i problemi e non cerchiamo il “muro contro muro”, ma offriamo sempre soluzioni ragionate e vie di uscita dal tunnel in cui qualcuno vorrebbe cacciarsi.

Il Gruppo25Aprile

Nella foto: un’immagine della seduta odierna a Ca’ Farsetti (foto Francesco Foschi)

13 feb 19 ca' farsetti

Gruppo25Aprile

Emendamenti all’allegato A) alla PD n. 54/2019 (contributo di accesso)

Articolo 2

Paragrafo 3, modicare come segue: «per vettore si intendono i seguenti soggetti che svolgono servizio di trasporto di persone a fini commerciali, ad esclusione di quelli non esplicitamente elencati».

Sopprimere lettera b)

Alla lettera d) sopprimere le parole «taxi, anche acquei»

Sopprimere lettera e)

Articolo 4

Paragrafo 1

Aggiungere: «i veneziani iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero)»

Paragrafo 2

Aggiungere: «ai residenti non è richiesta autocertificazione di alcun tipo, essendo sufficente la presentazione della carta di identità su richiesta dei soggetti abilitati a bordo del vettore».

Articolo 5

Paragrafo 1, aggiungere:

  • i giornalisti (professionisti o pubblicisti) in servizio per le testate rispettive;
  • I clienti/utenti con appuntamento in studi professionali o uffici pubblici ubicati nel territorio oggetto del Regolamento.

Lettera q) sopprimere le parole «fino al terzo grado del defunto».

Articolo 6

Paragrafo 2 (giorni di bollino verde)

«La misura del contributo di accesso per tali giorni è fissata in euro zero»

Articolo 7

Sopprimere nella sua interezza.

Articolo 8

Al paragrafo 1, sopprimere le parole da «fatta eccezione per l’ipotesi di riscossione diretta» a «articolo 11 del presente regolamento» (NB anche perché si tratta di un refuso: la disposizione pertinente è l’articolo 10).

Articolo 10

Sopprimere il punto iii) l’Aeroporto Marco Polo di Tessera

Articolo 12

Paragrafo 4: modificare come segue: «la sanzione amministrativa pecuniaria qui fissata in Euro 100» sopprimendo le parole «da Euro 100 ad Euro 450».

 

 

Tassa di sbarco: la nostra posizione

Venezia, 11 febbraio 2019

Premessa: strumento per fare cassa o per limitare i flussi turistici?

Il comma 1129 del maxiemendamento alla legge di Bilancio per il 2019 ha introdotto per il Comune di Venezia la facoltà (facoltà non significa obbligo) di imporre ai visitatori giornalieri nella “città antica”  il pagamento di un ticket di ingresso compreso tra i 2,5 euro e i 10 euro definito come « tassa di sbarco », applicabile su “tutti i vettori” e alternativo all’imposta di soggiorno. Nel progetto di delibera presentato dalla Giunta comunale, e attualmente in discussione a livello di commissioni consiliari, tale tassa viene definita come «contributo di accesso».

Il fatto che ad esserne esentati siano tutti i turisti pernottanti sul territorio comunale (compresi quelli che non dormono a Venezia ma a Mestre) nonché tutti i residenti nella Regione Veneto e tutti i possessori di «Venezia Unica abilitata alla navigazione» esclude alla radice l’idoneità di tale strumento a limitare i flussi turistici giornalieri, dato che il contributo di sbarco non si accompagna ad alcuna soglia di carico (numero massimo di visitatori sopportabili dalla città) e per esserne esentati sarà sufficiente acquistare la «Venezia Unica» che viene venduta a chiunque ne faccia richiesta.

Alcuni osservatori hanno già sollevato dubbi sul fatto che l’alternativa indicata dal legislatore vada interpretata in senso soggettivo con riferimento al soggetto di imposta e non invece in senso territoriale come scelta secca fra tassa di sbarco e imposta di soggiorno a livello comunale, come era finora evvenuto nelle isole dove la tassa di sbarco è già stata introdotta (esempi : Elba, Ponza, Capri, Ischia). In attesa di chiarimenti interpretativi, questa nota di analisi è basata sulla prima ipotesi, che è quella sostenuta dall’amministrazione comunale.

Vettori e soggetti passivi

  1. Siamo favorevoli ad una tassa di sbarco applicata ai vettori per i quali era stata immaginata e istituita (a beneficio di alcune isole minori che già la applicano, ma sono prive di collegamenti su gomma o su rotaia con la terraferma): grandi navi e altri mezzi di trasporto acqueo collettivo quali lancioni gran turismo, la cui utenza è prevalentemente turistica. In relazione a questi vettori, la tassa ha anche una funzione di internalizzazione dei costi ambientali del mezzo di trasporto utilizzato.
  2. Siamo contrari alla sua estensione ad altri vettori prevalentemente utilizzati dalle categorie esenti (residenti, pendolari e studenti) quali ad esempio treni regionali, tram e autobus. Nel caso del trasporto su rotaia, verrebbe oltretutto penalizzata la modalità di trasporto meno impattante sul piano ambientale.
  3. La tassa o contributo di sbarco è chiaramente subordinata dalla legge all’esistenza di un «vettore» ed esclude quindi i mezzi di trasporto individuali, sia per questioni di proporzionalità rispetto al fine perseguito sia per le difficoltà di riscossione che richiederebbero controlli a valle particolarmente intrusivi e potenzialmente lesivi della libertà di circolazione e della privacy degli interessati, senza che sia possibile individuare un «sostituto di imposta» incaricato della percezione. A questo proposito ricordiamo che ogni eccezione alla libertà di circolazione sancita dai Trattati europei e dalla Costituzione italiana deve rispondere a principi di necessità, proporzionalità e non discriminazione.
  4. Varchi di accesso a piazzale Roma e/o al Marco Polo, per la riscossione del contributo «a valle»: siamo assolutamente contrari alla creazione di barriere fisiche o elettroniche finalizzate alla riscossione di un contributo da cui sono comunque esentati i residenti e i lavoratori pendolari nonché gli studenti iscritti negli istituti superiori e nelle università cittadine, ma anche i turisti che alloggiano nelle strutture ricettive di Mestre ed altre categorie esenti quali familiari e parenti in visita.
  5. Taxi d’acqua e di terra. Nel caso di quelli in arrivo dal Marco Polo, è raro che chi arriva in aereo riparta il giorno stesso. La trasformazione dei taxisti in esattori del fisco abilitati a interrogare il cliente su ragioni del viaggio e durata della permanenza ci sembra comunque improponibile e assolutamente sproporzionata rispetto al gettito che se ne potrebbe ricavare.
  6. Trenitalia, Italotreno e treni regionali: l’applicazione del contributo di sbarco a bordo dei treni richiede la stipula di apposite convenzioni con questi soggetti, che presumibilmente chiederanno un «aggio» per compensare le spese di gestione e riscossione. Gli introiti potenzialmente ricavabili dai treni veloci a lunga percorrenza possono forse giustificare i costi e le complicazioni della riscossione, ma per tutti gli altri treni il rischio è quello di: A) code bibliche alle biglietterie per chi volesse dimostrare di essere esente dal supplemento di prezzo equivalente al contributo di sbarco, qualora questo venisse incorporato nel biglietto o titolo di viaggio (si tenga anche presente che i biglietti dei treni regionali non sono nominativi). B) Qualora si optasse invece per la riscossione « a valle » sul mezzo di trasporto stesso, il rischio concreto è quello che i costi di riscossione superino i ricavi al netto dell’aggio da riconoscere al vettore: le persone da controllare nel tragitto Mestre-Venezia sarebbero infatti talmente numerose – e in un lasso di tempo talmente breve – da rendere necessaria la presenza a bordo di un esercito di controllori, e il numero delle persone esenti da tassa talmente elevato da rendere anti-economico quel tipo di controlli individuali.

Le categorie esenti

Alla lista di cui all’articolo 5 mancano tre categorie di soggetti meritevoli di esenzione:

  • i giornalisti (professionisti o pubblicisti) nell’esercizio della loro professione ;
  • I clienti/utenti con appuntamento in studi professionali o uffici pubblici ubicati nella Venezia insulare – anche per evitare il rischio di delocalizzazioni già segnalato anche da altri;
  • i 12.000 veneziani non residenti ma iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero)

Da parte nostra avremmo preferito rovesciare la logica ricordando che la tassa di sbarco è l’eccezione e non può diventare la regola: a stabilirlo è la Costituzione italiana (articolo 16) laddove stabilisce che : «Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza». Se l’assoggettamento al contributo di accesso e ai potenziali controlli che ne derivano deve essere l’eccezione e non la regola, ne consegue che sarebbe stato meglio definire la categoria soggetta alla tassa (il «turista di giornata», ad esclusione di tutti gli altri) anziché fare una lista di categorie esenti (che sarà tanto più lunga quanto più numerose saranno le lobby a chiederla). Chi si reca a Venezia per motivi professionali o di famiglia, a nostro modo di vedere non dovrebbe mai essere soggetto a questa gabella.

Le finalità della tassa

Contrariamente a quanto indicato in alcune dichiarazioni propagandistiche, il gettito della tassa di sbarco è vincolato ad alcune tipologie di spesa ben precise, che la Legge istitutiva cosi definisce: “raccolta e smaltimento dei rifiuti, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, interventi in materia di turismo, polizia locale e mobilità, nonché i relativi servizi pubblici locali”. In altri termini, si tratta di una « tassa di scopo » su cui è inutile alimentare illusioni.

30 milioni di euro è il costo annuo supplementare stimato da Veritas e Comune per la raccolta dei rifiuti legata al turismo. Tale importo è già compensato dall’imposta di soggiorno il cui gettito è in crescita costante: 31.755.944 euro nel 2017, contro i 28.165.437 del 2015.

Se gli introiti di questa nuova tassa dovessero servire soltanto o prevalentemente ad aumentare l’organico della polizia locale incaricata di vigilare sulla sua riscossione, saremmo in presenza di un moloch burocratico in stile sovietico, che si auto-alimenta senza alcun beneficio per la cittadinanza.

Dall’insediamento della giunta Brugnaro l’organico della Polizia Municipale è già aumentato del 50%, con 200 nuovi agenti già entrati in servizio e i 70 supplementari di cui al bilancio di previsione 2019.

Da parte nostra proponiamo invece che :

  1. Le modalità di riscossione siano tali da evitare che i costi di gestione e burocratici assorbano i ricavi, oltre ad essere fonte di intralcio e vessazioni nella vita quotidiana dei residenti ;
  2. Il gettito della tassa al netto dei costi di gestione venga utilizzato per una riduzione sostanziale e non puramente simbolica delle aliquote TARI (tassa rifiuti) per le utenze domestiche, che a Venezia sono particolarmente elevate proprio in ragione del carico supplementare rappresentato dal turismo;
  3. dal momento che tale riduzione sarebbe già un atto dovuto (viste le promesse anteriori dell’assessore al bilancio) grazie all’aumento del gettito dell’imposta di soggiorno, gli introiti della tassa di sbarco dovrebbero inoltre essere destinati al miglioramento dei servizi pubblici locali con particolare riferimento al rinnovo di una flotta palesemente obsoleta per quel che riguarda il trasporto acqueo.

Gruppo25aprile Venezia

30 jan 19 corriere nazionale

 

Dicono di noi (25 aprile): rassegna stampa

Corriere 8 febbraio, Camilla Gargioni

BandoGara CamillaGargioni 8 feb 19.jpg

Nuova Venezia 3 febbraio, Vera Mantengoli

BandoGara 3 feb 19.jpg

Venezia Today primo febbraio, articolo e videointervista di Antonella Gasparini:

http://www.veneziatoday.it/cronaca/bando-casa-gruppo-25-aprile-venezia-requisiti.html?fbclid=IwAR31wbk6FnyFy3rPiMuKHzWPRXZzjHy_UWunr9pRJcfq74HUIMtsE1usKFI

Gazzettino 2 febbraio, Francesca Catalano:

BandoGara 2 feb 19

Nuova Venezia 26 gennaio, Laura Berlinghieri:

https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2019/01/26/news/imposta-sugli-edifici-vuoti-invece-che-la-tassa-di-sbarco-1.17695027?ref=search

26 gennaio NV.jpg

Gazzettino 21 gennaio, Francesca Catalano

21 jan Gazzettino

Nuova Venezia 21 gennaio, Vera Mantengoli

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Corriere 20 gennaio, Elisa Lorenzini

20 Jan 19 Corriere

Gazzettino 20 gennaio:

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Nuova Venezia 20 gennaio

20 Jan 19 NV

VeneziaToday 20 gennaio, Antonella Gasparini:

http://www.veneziatoday.it/cronaca/tassa-sbarco-bragora-domenica.html?fbclid=IwAR0QJ3Kz8hSv0cDuDbOHmvn0wdE2q7X3oNg17-Ma9upVWqnRjC1owvWO9as

La Stampa 7 gennaio, Alberto Mattioli

7 Jan La Stampa

Nuova Venezia 7 febbraio

7 feb 19 ZTL Umana

 

 

Dicono di noi (25 aprile): rassegna video

In ordine cronologico inverso (dal più recente al meno recente):

Rete 4, “Quarta Repubblica”, 4 febbraio 2019:

https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/quartarepubblica/quando-gli-stranieri-si-comprano-le-isole_F309457201005C08

Das Erste (Germania, primo canale della televisione pubblica ARD) 2 ottobre 2018:

https://www.daserste.de/information/politik-weltgeschehen/report-muenchen/videos/report-muenchen-venedig-100.html

France 2, Envoyé spécial 13 settembre 2018, a partire dal 12° minuto:

https://www.youtube.com/watch?v=Uimc9PRxd0M&app=desktop

Radiotelevisione Svizzera Italiana (RSI) 16 agosto 2018, a partire dal 5° minuto

https://www.rsi.ch/play/tv/falo/video/turismo-molesto-ripuliamo-il-mondo?id=10737026

ProSieben (Germania) 16 agosto 2018:

https://www.prosieben.de/tv/taff/video/2018189-taff-vom-16-august-2018-ganze-folge

Euronews 2 agosto 2017:

In questi ultimi due anni abbiamo lavorato anche con: BBC, La7, Canale 5, il canale franco-tedesco ARTE,  il primo canale della televisione russa, la greca ERT, la svedese SVT, Al Jazeera e il primo canale della TV coreana:

Fra i molti servizi andati in onda sulle televisioni locali e sul TGR della RAI, ne segnaliamo alcuni ancora attuali per i temi trattati:

Antennatre, 27 dicembre 2018:

Reteveneta 7 agosto 2018:

TGR (RAI) 25 novembre 2017:

 

TGR (RAI) 2 agosto 2017:

http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem-3f03d2c6-c24a-47dd-b77a-facbf030d0a7.html

Antennatre 17 febbraio 2017:

TGR (RAI) 2 luglio 2016:

Tassa di sbarco, la Giunta propone che:

Chi, cosa, come, dove, quando?

Sintesi della conferenza stampa del 4 febbraio (sindaco Luigi Brugnaro e assessore Michele Zuin):

  1. Due delibere in arrivo, il Consiglio comunale dovrà approvarle entro il 26 febbraio.
  2. La nuova tassa (ora definita come “contributo di sbarco”) finanzierà manutenzione ordinaria e assunzione di nuovi vigili urbani per aumentare sorveglianza/sicurezza.
  3. Fase transitoria: per tutto il 2019, saranno 3 euro per tutti e qualunque sia il periodo (a partire dal primo maggio, per questo primo anno di applicazione).
  4. A partire dal 2020: tariffe differenziate di 6 euro nei periodi normali, che aumentano a 8 nei giorni di bollino rosso, 10 in quelli di bollino nero, e scendono a 3 in bassa stagione.
  5. Riscossione: unitamente al prezzo del biglietto (se i vettori firmeranno le convenzioni necessarie) o con riscossione diretta per il trasporto pubblico non di linea (taxi e noleggio con conducente).
  6. Sanzione amministrativa per chi non la paga: da 100 a 450 euro.
  7. Campo di applicazione: Venezia e isole.
  8. Categorie escluse: residenti, lavoratori pendolari, studenti.
  9. Categorie esenti già previste in delibera: chi paga imposta di soggiorno sul territorio comunale (turisti pernottanti), chi paga IMU (proprietari seconde case); residenti Città Metropolitana e residenti Regione Veneto; bambini fino a 6 anni, titolari di Venezia Unica con supplemento navigazione; partecipanti a competizioni sportive; degenti e persone con disabilità gravi; forze armate, forze dell’ordine e assimilati; parenti e affini dei residenti fino al terzo grado.
  10. Esenzioni non previste ma in programma, con emendamenti di Giunta: le persone nate a Venezia ma residenti altrove, i passeggeri di autobus e pullman che già pagano ZTL

ponte levatoio

 

II° bando di gara a sostegno della residenzialità a Venezia

Importo erogabile: 5.000 euro con la seguente chiave di ripartizione:

3.000 euro al primo classificato in base ai criteri di aggiudicazione descritti nel presente bando di gara;

2.000 euro al secondo classificato con i medesimi criteri.

Termine per la presentazione delle richieste di contributo: 10 marzo 2019

Indirizzo per la trasmissione delle richieste: 25aprileVenezia@gmail.com

Articolo 1

Oggetto e importo del contributo

L’importo erogato al primo classificato è pari a euro 3.000 (tremila) come contributo alle spese notarili di acquisto prima casa o alle spese comunque sostenute per l’abitazione principale con locazione di lunga durata (4+4 o 3+2) nella Venezia insulare.

L’importo erogato al secondo classificato è pari a euro 2.000 (duemila) con lo stesso vincolo di destinazione di cui sopra.

Per “Venezia insulare”, ai fini del presente bando, si intendono i sestieri veneziani e la Giudecca, nonché le altre isole comprese nella Municipalità di Venezia.

Articolo 2

Beneficiari

Le persone fisiche che ne faranno richiesta seguendo il modello in calce al presente bando e che risulteranno in posizione utile (primo e secondo classificato) nella graduatoria di cui all’articolo 4,  individuate tramite l’attribuzione dei punteggi di cui all’articolo 5.

Articolo 3

Cause di esclusione

Sono esclusi dal presente bando di gara i portavoce del gruppo25aprile e i membri del direttivo della Associazione 25 aprile Venezia nonché i loro parenti in linea retta, fratelli e sorelle, coniugi e conviventi.

Sono parimenti escluse le persone fisiche con reddito individuale annuo superiore ai 50.000 euro lordi e quelle già proprietarie di beni immobili ovunque situati, tranne i casi di proprietà indivisa derivante da successione ereditaria nella misura massima di un quinto del bene ereditato.

Articolo 4

Pubblicazione del bando e della graduatoria degli assegnatari

  1. Il bando di gara e il modulo per le domande di assegnazione sono pubblicati sul sito ufficiale gruppo25aprile.org a partire dal 2 febbraio 2019. La graduatoria provvisoria viene formata con delibera del direttivo in base alle domande ricevute con posta elettronica entro e non oltre il 10 marzo 2019, tramite attribuzione dei punti previsti all’articolo 5.
  2. La graduatoria provvisoria così formata verrà resa pubblica con lo stesso mezzo entro il 25 marzo 2019. Il termine tassativo per eventuali reclami è fissato al 22 aprile 2019.
  3. I documenti necessari per comprovare la sussistenza dei requisiti di cui all’articolo 5 in capo alle persone che risulteranno prime in graduatoria dovranno essere presentati  nelle quattro settimane successive alla pubblicazione della medesima, ossia entro il 22 aprile 2019.
  4. In caso di dichiarazioni mendaci o ingannevoli o mancata presentazione dei documenti richiesti entro il termine di cui al punto 3, la graduatoria verrà rivista di conseguenza.
  5. La graduatoria definitiva, adottata con ulteriore delibera del direttivo, verrà pubblicata sulla pagina gruppo25aprile.org il 25 aprile 2019.

Articolo 5

Criteri di aggiudicazione e punteggio relativo

Ad ogni domanda ricevuta viene attribuito un punteggio la cui somma algebrica determina la posizione in graduatoria, formata in base ai seguenti criteri:

  1. situazione di sfratto per finita locazione nella Venezia insulare: 50 punti;
  2. presenza nel nucleo familiare di soggetti fiscalmente a carico del richiedente con invalidità riconosciuta al 100%: 40 punti;
  3. nucleo famigliare monoreddito: 30 punti;
  4. esercitare attività artigianale (lavoro autonomo) nella Venezia insulare: 30 punti;
  5. nuovo contratto di locazione ai sensi dell’articolo 1, stipulato o da stipulare nel corso dell’anno solare in corso: 30 punti;
  6. mutuo prima casa da contrarre nell’anno solare in corso: 30 punti;
  7. essere pendolari da o per la Venezia insulare, in ragione della professione esercitata: 20 punti;
  8. lavoratori dipendenti o pensionati con reddito netto annuale inferiore a 20.000 euro: 20 punti;
  9. avere figli iscritti negli istituti scolastici di ogni ordine e grado della Venezia insulare: 10 punti;
  10. essere nati nel Comune di Venezia: 10 punti.

Articolo 6

Formazione della graduatoria

La formazione della graduatoria e la vigilanza sul rispetto dei criteri e delle condizioni di cui agli articoli 5 e 7 sono affidate al Consiglio direttivo dell’Associazione 25 Aprile Venezia, le cui delibere saranno consultabili a richiesta delle parti interessate.

La graduatoria provvisoria verrà pubblicata con riserva di verifica delle condizioni che determinano l’attribuzione del punteggio di cui all’articolo 5. La mancata presentazione dei documenti da parte di un assegnatario determina decadenza dal beneficio e pubblicazione di una graduatoria aggiornata con subentro del secondo classificato e così via.

A parità di punteggio complessivo, verrà data la precedenza a chi si trova in situazione di sfratto ai sensi dell’articolo 5 punto 1. In caso di parità fra più persone che si trovano nella medesima situazione di sfratto, la precedenza verrà data a chi si trova anche nelle situazioni di cui al punto 2 e successivi, seguendo il medesimo ordine di preferenza.

Articolo 7

Condizione sospensiva eventuale

Nel caso di nuovo contratto di locazione o di mutuo prima casa, l’erogazione è subordinata all’effettiva stipulazione del contratto di locazione o del preliminare di acquisto, che vanno intese come condizione sospensiva ai sensi del codice civile.

In questi specifici casi e a richiesta degli interessati, il contributo potrà essere versato in forma di deposito cauzionale o rimborso parziale delle spese notarili. In tutti gli altri casi si configura come liberalità, e ai beneficiari spetterà verificare se questa concorra a formare base imponibile ai fini della dichiarazione dei redditi.

Articolo 8

Erogazione del contributo

Il contributo di cui all’articolo 1 verrà erogato ai beneficiari con bonifico bancario nel corso del mese di aprile 2019 o in data ulteriore qualora sia subordinato alla condizione sospensiva di cui all’articolo 7. Qualora la condizione sospensiva non si realizzi entro l’anno solare, il contributo verrà accantonato al fondo di scopo e utilizzato per un nuovo bando di gara.

Articolo 9

Contratto di accettazione e penale di inadempimento

Ai beneficiari del contributo verrà richiesto di sottoscrivere un contratto di accettazione che comprende il duplice impegno di risiedere nel bene immobile per il quale viene richiesto il contributo e di non subaffittarlo a terzi.

Il mancato rispetto dell’impegno di cui sopra determina decadenza dal beneficio e penale risarcitoria di inadempimento pari al doppio del contributo ricevuto.

Il Tribunale competente per ogni eventuale controversia è quello di Venezia.

Fac-simile per le richieste di contributo:

Il sottoscritto/la sottoscritta .. ..

Nato/a il .. .. .. a .. (Comune)

Residente a ..  (Comune)

Professione esercitata: ..  ..

Luogo di esercizio della professione esercitata: ..

Indirizzo di posta elettronica: …..

Recapito telefonico per eventuali richieste di integrazione dei documenti: ..

CHIEDE

l’erogazione del contributo alla residenzialità stanziato dall’associazione 25 aprile Venezia, e a tal fine

DICHIARA

di non trovarsi in nessuno dei casi di esclusione dal bando elencati all’articolo 3 (proprietà di beni immobili ovunque situati, reddito annuo lordo superiore a 50.000 euro, rapporti di parentela con i membri del direttivo dell’associazione erogante).

DICHIARA

di trovarsi in una o più di queste situazioni:

NB indicare tutte quelle sussistenti in capo al richiedente, elencando i paragrafi applicabili e utilizzando il segno “+” (Esempio: 1 + 3 + 4 + 7):

….

  1. situazione di sfratto per finita locazione nella Venezia insulare;
  2. presenza nel nucleo familiare di soggetti fiscalmente a carico del richiedente con invalidità riconosciuta al 100%;
  3. nucleo famigliare monoreddito;
  4. esercizio di attività artigianale (lavoro autonomo) nella Venezia insulare;
  5. nuovo contratto di locazione ai sensi dell’articolo 1, stipulato o da stipulare nel corso dell’anno solare in corso;
  6. mutuo prima casa da contrarre nell’anno solare in corso;
  7. pendolare da o per la Venezia insulare, in ragione della professione esercitata;
  8. lavoratori dipendenti o pensionati con reddito netto annuale inferiore a 20.000 euro;
  9. uno o più figli iscritti negli istituti scolastici di ogni ordine e grado della Venezia insulare;
  10. nato/nata nel Comune di Venezia.

SI IMPEGNA A

  1. fornire entro e non oltre il 22 aprile i documenti necessari in caso di accoglimento della richiesta, che verrà comunicato via posta elettronica entro il 25 marzo;
  2. rispettare le condizioni previste dal presente bando di gara in caso di erogazione del contributo, e sottoscrivere il contratto di accettazione relativo.

ACCONSENTE

al trattamento dei dati personali forniti con questa richiesta, la cui unica finalità è la formazione della graduatoria per l’erogazione del contributo, e

alla pubblicazione di nome e cognome, limitatamente alle persone che risulteranno assegnatarie del contributo, nella graduatoria definitiva di cui all’articolo 4 comma 5.

Nome, cognome e data della richiesta:

……

da inviare con posta elettronica a: 25aprileVenezia@gmail.com

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Avvertenze e informativa:

Responsabile del trattamento, ai fini della normativa sulla protezione dei dati personali è il direttivo dell’associazione 25 aprile nella persona del rappresentante legale (il Presidente pro tempore) che si impegna a non divulgarli a terzi.

Finalità del trattamento: i dati personali raccolti saranno trattati esclusivamente dal direttivo e solamente ai fini della formazione della graduatoria, per essere poi cancellati una volta trascorsi i termini per impugnare i punteggi attribuiti.

La richiesta di contributo non implica né richiede adesione all’associazione o al gruppo25 aprile.

Al fine di garantire trasparenza e imparzialità nell’erogazione del contributo, la graduatoria provvisoria con i punteggi attribuiti alle richieste verrà pubblicata con le sole iniziali dei richiedenti sulla pagina internet http://www.gruppo25aprile.org

Una volta formata la graduatoria definitiva, questa verrà resa pubblica con le stesse modalità indicando anche nome e cognome delle persone collocate in posizione utile (primo e secondo classificato) e soltanto di quelle, sulla pagina di cui sopra e sulla pagina facebook: “VeneziaMioFuturo”:

https://www.facebook.com/veneziamiofuturo/

Al primo e al secondo classificato verranno inoltre inviate via posta elettronica le comunicazioni individuali necessarie all’erogazione del contributo.

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