Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivio per la categoria “#ZuccheroAmaro”

All’inizio erano 80 mila euro..

#ZuccheroAmaro ultimi sviluppi, proviamo a riepilogarli?

Terza puntata, “il Segreto della Sfinge”:

Sfinge

  1. All’inizio erano 80mila euro netti per manutenzione e restauri di Piazza San Marco, ricordate? Pomposamente annunciati e ribaditi anche nel comunicato stampa ufficiale del Comune di Venezia
  2. L’accesso agli atti effettuato dal consigliere comunale Davide Scano ha dimostrato che gli 80mila non ci sono mai stati; esisteva invece un’offerta di 60mila euro che VeLa ha deciso di incamerare come “corrispettivo consulenza” mettendoci in omaggio la COSAP e altre cosucce con il risultato che il gettito per VeLa (per lei e NON per le casse comunali) scenderà sotto i 50mila da usare per altri fini. Quali?
  3. Interpellata dai quotidiani, VeLa dichiara che la rimanenza (non quantificata) verrà destinata al servizio di “Guardians” in area marciana. Abbiamo udito bene? Dai restauri della piazza alla manutenzione degli steward? Manutenzione o “lifting” per le hostess, se volessimo cavarcela con una battuta, ma non lo faremo quindi proseguiamo con l’analisi delle varie versioni propinate alla stampa:
  4. Come riportato dalla stampa locale, quel servizio consiste in 7.644 ore di servizio nelle aree nevralgiche della città: piazza San Marco, piazzale Roma, fondamenta Santa Lucia, l’area Realtina, Santi Apostoli, Fondamente Nove, Campo della Carità, Campo San Bartolomeo“ (fonte: VeneziaToday). Peccato che sia già stato finanziato con delibera ad hoc di cui il Consiglio comunale intero ha potuto prendere conoscenza in occasione del voto sulla variazione di bilancio: 200mila euro dal Comune a VeLa, e adesso come la mettiamo?
  5. Incidenter tantum, fonti anonime a noi dicono che i poveri “steward” vengono pagati 6 euro all’ora, ampiamente coperti dai 200.000 già stanziati. I conti non tornano carissima VeLa, e a questo punto siamo tentati di chiedere conto anche di altre gestioni che fanno capo a VeLa. Un esempio per tutti:
  6. la porzione di Arsenale “restituita alla città” e che in realtà viene utilizzata esclusivamente per feste private, con un gettito complessivo che ha superato il milione di euro mentre alla manutenzione dell’Arsenale non è stata destinata una sola goccia di quel fiume di denaro gestito con la più grande discrezionalità dalla stessa VeLa che ha incamerato i soldi inizialmente destinati da Zucchero a Piazza San Marco. Ora di fare luce, sul modo in cui VeLa gestisce certi spazi e sul ritorno per la collettività. Le zone d’ombra non si addicono a una partecipata comunale, anche se i suoi vertici sono al di sopra di ogni sospetto.

#ZuccheroAmaro: che fine hanno fatto i soldi?

Z1

Comunicato stampa

Venezia 6 agosto 2018

Dopo attento esame dei documenti ottenuti grazie all’istanza di accesso agli atti,

Prendendo atto con stupore e incredulità delle risposte evasive e fumose di VeLa, che in realtà sembrano confermare la realtà dei fatti denunciati,

il Gruppo25Aprile appoggia e sostiene l’interpellanza presentata dai consiglieri comunali Davide Scano e Sara Visman (M5S) che qui trascriviamo per conoscenza di tutti:

INTERPELLANZA a risposta orale in Commissione ai sensi dell’art. 8 del Reg. C.C.

Premesso che

  1. il 3 maggio scorso è pervenuta presso il Comune di Venezia la richiesta, formulata dalla società F&P Group S.r.l., di organizzare in Piazza San Marco due concerti del noto artista italiano Zucchero Fornaciari. Le due serate, previste per il 3 e 4 luglio, sarebbero state le uniche due date italiane del tour europeo del cantante;

  2. nella proposta della società è scritto che “nell’ottica poi di lasciare un segno tangibile alla città, ci impegniamo sin d’ora a versare, come contributo per la conservazione ed eventuale restauro di Piazza San Marco, la cifra di 60.000 euro secondo modalità che verranno concordate”. Si richiede poi “di poter entrare nell’area sin dal 27 giugno per l’allestimento, utilizzando poi il 5 e 6 luglio per lo smontaggio”;

  3. nella relazione tecnica, allegata alla domanda depositata, si precisa che “sono previsti 4.999 posti a sedere”, che “la superficie complessiva della piazza disponibile per il calpestio presenta dimensioni planimetriche di circa 150 x45 metri con superficie complessiva di circa mq 7.200” ed infine che l’area sarà, di fatto, completamente transennata e/o limitata con barriere metalliche;

  4. nello stesso documento si elenca poi una serie di “richieste preliminari” per lo svolgimento della manifestazione. Trattasi, in particolare, de:

  • l’occupazione del suolo è richiesta da 29 giugno 2018 al 6 luglio 2018 (montaggio, show days e smontaggio)”;

  • esposizione materiali pubblicitari”;

  • ausilio della P.L./Protezione Civile a garanzia e presidio integrativo della Piazza in aggiunta agli addetti AGE interni all’organizzazione”;

  • prolungamento dell’orario per l’ambulatorio medico attrezzato in Piazza…”;

  • l’apertura fino al termine del concerto della batteria servizi igienici posti sul retro della Piazza San Marco…”;

  • “…mettere a disposizione l’impianto elettrico in BT di potenza massima KW 200 […] per utilizzare energia a servizio dello show”;

premesso inoltre che

  1. con e-mail del 29 giugno scorso, il Gabinetto del Sindaco, nella persona del dott. Morris CERON, scrive a Ve.La. S.p.A. in merito all’evento chiedendo “di procedere alla contrattualizzazione della proposta allegata” (cioè quella inviata da F&P il 03 maggio).

Poi aggiunge di “coordinare tutte le attività autorizzative e supervisionare lo svolgimento della manifestazione, con l’obbiettivo di minimizzare gli impatti sulla città durante tutte le fasi, dall’allestimento alla conclusione dell’evento”;

  1. ebbene, nel brevissimo lasso di tempo intercorrente tra il 29 giugno ed il 3 luglio, Ve.La. ha firmato con la società privata un contratto per “servizi di consulenza tecnica e amministrativa nell’organizzazione delle riprese…” (il termine “riprese” è ovviamente un refuso dovuto al copia e incolla da un altro contratto);

  2. con il contratto, “Ve.La. si impegna a coordinare […] per l’ottenimento dei seguenti permessi” (dichiarazione di pubblico interesse, autorizzazione ad effettuare i concerti, convocazione della C.d.S., esposizione temporanea mezzi pubblicitari) ed a mettere “a disposizione 20 spazi pubblicitari 70×100 presso il circuito di imbarcaderi ACTV in gestione”;

  3. a carico di F&P Group sembrano ricadere invece, apparentemente, quasi tutte le rimanenti attività con relativi costi. Quest’ultima poi “autorizza, previo accordo con l’artista, ad inserire il concerto di “Zucchero” nella campagna del Comune #enjoyrespectVenezia”.

Inoltre si prevede che “F&P si impegna a fornire a Ve.La., a titolo gratuito, 100 biglietti per ciascuno dei concerti di Zucchero programmati il 3 e 4 luglio 2018 nei seguenti settori: 30 posti di poltronissima, 30 posti di seconda poltrona e 40 posti di terza poltrona”;

  1. al capitolo “Corrispettivo”, si prevede che “a fronte della consulenza […] subordinatamente all’ottenimento dei permessi […] F&P corrisponderà a Ve.La. un corrispettivo di Euro 60.000 oltre IVA”. Poco dopo si aggiunge che “il corrispettivo sarà inclusivo dei canoni COSAP e CIMP per lo svolgimento della manifestazione”;

  2. Ve.La. , nella nota di risposta ad una mia istanza di accesso agli atti, mi ha comunicato che gli “oneri derivanti dalla COSAP”, compresi nella cifra di 60.000 euro, saranno poi versati al Comune di Venezia “nei tempi tecnico-amministrativi connaturati alla tipologia di pratica” (!);

considerato che

  1. Lei ha dichiarato pubblicamente in più occasioni che l’artista avrebbe donato alla città una cifra tra i 70-80 mila euro. Anche dopo lo svolgimento dei due concerti, ha dichiarato, con comunicato stampa del Comune del 04.07.2018 che “l’artista ha donato 80 mila euro alla città che verranno utilizzati per manutenere la piazza e aiutare in modo concreto Venezia”: questo messaggio ha aiutato, inconsapevolmente o meno, a far “digerire” meglio ai veneziani l’idea di ospitare nuovi concerti nel delicato contesto di Piazza San Marco, dopo un lungo stop durato sette anni; Da quanto sopra descritto, emerge tuttavia in modo evidente che quanto da Lei dichiarato non corrisponde affatto al vero;

  2. Ve.La. non ha eseguito il semplice input ricevuto dall’Amministrazione comunale ma ha deciso, autonomamente o meno, di trasformare una “donazione” di 60.000 euro, a cui poi avrebbero dovuto sommarsi le normali imposte previste da leggi e regolamenti, in un corrispettivo all inclusive;

  3. non c’è alcuna donazione per la città di Venezia e la sua Piazza ma, soltanto, un corrispettivo per l’operato di Ve.La. ed un importo, non meglio precisato, a titolo di COSAP che il Comune incassa di regola per ogni occupazione di suolo pubblico;

  4. all’inesistente donazione si aggiungono i 200 biglietti consegnati a Ve.La. e distribuiti a pioggia, pare, ad assessori, consiglieri comunali, dirigenti comunali e delle partecipate, parenti, amici, ecc. Il controvalore di tali biglietti, pari a 22.000 euro, è anch’esso considerabile una parte di donazione sottratta alla città.

Sottratto, peraltro, al solo scopo di permettere a duecento persone del cd establishment cittadino di andare al concerto quando, si presume, il 99,9% di queste persone si sarebbe potuta comprare il biglietto da sé;

  1. dai quaderni di bordo dei motoscafi “blu” di Ca’ Farsetti risulta che, durante la seconda serata del concerto, una barca ha portato vari esponenti politici, alle 20:00, da P.le Roma al “Todaro” in Piazza San Marco (il registro cita: “Colle, Zaccariotto, D’Este più altri”). Lo stesso natante ha fatto probabilmente il viaggio di ritorno, alle 00:15 del giorno dopo, da Ca’ Farsetti fino a P.le Roma (il registro indica, sbrigativamente: “assessori vari più altri”);

premesso e considerato tutto quanto sopra,

si chiede:

  1. di spiegare i motivi per cui abbia mentito all’intera città, sulla vicenda qui descritta. Peraltro, mettendo in cattiva luce il grande artista italiano che immaginiamo desiderasse realmente fare una donazione alla città, in cui ha comprato pure casa di recente;

  2. se e quali misure adottare, nell’immediato, nei confronti dell’Amministratore unico di Ve.La. e/o dei suoi dirigenti apicali dato che, com’è evidente, hanno agito in palese violazione di quanto era stato loro comunicato dal Capo di Gabinetto;

  3. di valutare la revoca dell’affidamento a Ve.La. del “servizio di promozione turistica e culturale della città di Venezia” ai sensi dell’art. 10 del disciplinare di cui alla delibera GC n. 79 del 28.02.2014;

  4. di quantificare l’esatto importo dovuto a titolo di COSAP, a fronte dell’occupazione di suolo pubblico d’una porzione della Piazza San Marco (circa 7.000 mq) dal 29 giugno al 6 luglio;

  5. di quantificare l’esatto importo dovuto per la concessione dei citati 20 impianti pubblicitari e la relativa CIMP;

  6. se, come sembra dalla Relazione tecnica della manifestazione, i consumi di energia elettrica siano stati pagati da Ve.La. e dunque se i relativi costi siano da ricomprendere nella somma di 60 mila euro. Nel caso, si quantifichi la spesa;

  7. se, come sembra dal vademecum di Ve.La., per “ottenere lo spegnimento dell’illuminazione pubblica” sia stato impiegato un tecnico comunale e se la relativa spesa sia da ricomprendere, anch’essa, nella somma di 60 mila euro. Nel caso, si quantifichi la spesa;

  8. di spiegare se il servizio di sicurezza prestato dai circa 30 agenti della Polizia Locale, presenti durante le due serate, sia stato fatturato ai sensi dell’art. 22, comma 3 bis, del D.L. 50/2017 convertito nella Legge 21 giugno 2017 n. 96;

  9. di indicare puntualmente a chi siano stati consegnati i 200 biglietti “omaggio”: nome, cognome e titoli di merito;

  10. di spiegare se, veramente, si può considerare “scopi istituzionali” la partecipazione ad un concerto al fine di utilizzare la barca “blu”, con la spesa poi degli straordinari del pilota fino a notte fonda.

Zucchero amaro per Piazza San Marco

Come possono 80 mila euro svanire nel nulla?

Parliamo della cifra citata dai giornali come “donazione” di Zucchero al Comune che a lui e soltanto a lui ha permesso di organizzare due serate in piazza San Marco, con un incasso lordo stimabile in 1.400.000 euro circa a beneficio degli organizzatori.

Gli annunci trionfali di quei giorni sono rimasti nella memoria di tutti, e il “regalo” dell’artista voluto dal sindaco in persona meritava un approfondimento: dovere civico di gratitudine, visto che saremmo noi i beneficiari di quella liberalità.

Se siamo in grado di rendere pubblici i contenuti di un contratto che al punto 7 contiene una rigida clausola di riservatezza (valida per 5 anni, chissà perché) è grazie all’istanza di accesso agli atti del consigliere comunale Davide Scano (M5S) che li ha oggi rivelati nel corso di un’affollata conferenza stampa. La consultazione dei documenti strappa qualche risata amara, ma andiamo per ordine:

  1. Il 3 maggio 2018 la società F&P Group SrL indirizza al Sindaco di Venezia una lettera con cui chiede “la disponibilità di Piazza San Marco per un evento che vede coinvolto l’Artista Zucchero (NdR A maiuscola!) che ha espresso il grande desiderio di poter effettuare un suo concerto (NdR e a chi non piacerebbe?) come segno di legame con la città di Venezia, avendo scelto la città di Venezia come uno dei luoghi di sua residenza (NdR quindi comprandosi una terza o quarta casa, e allora? Qualche anno prima Elton John, che già si era comprato casa in Laguna, si era invece esibito gratuitamente nella stessa Piazza destinando i ricavi netti alle casse comunali per opere di conservazione e restauri);
  2. Precisiamo subito che in questa medesima lettera si trova in effetti la generosa offerta di cui tutti i giornali hanno poi parlato (anche se la cifra non corrisponde, ma su questo ritorneremo fra poco), espressa in questi termini: “Nell’ottica di lasciare un segno tangibile alla città, ci impegniamo fin d’ora a versare, come contributo per la conservazione ed eventuale restauro di Piazza San Marco, la cifra di 60.000 euro secondo modalità che verranno concordate” (il grassetto è nostro, segnatevi bene queste parole per confrontarle con quanto poi accaduto).
  3. Con nota del 29 giugno (a 4 giorni dal concerto !!!) il Comune di Venezia conferisce mandato alla partecipata VeLa (amministratore unico: Piero Rosa Salva) di procedere alla contrattualizzazione dell’evento secondo quanto proposto da F&P” e VeLa invece che fa?
  4. F&P aveva proposto 60.000 euro netti “come contributo per la conservazione ed eventuale restauro di Piazza San Marco”, ma VeLa la pensa diversamente e interpreta il mandato a modo suo: all’articolo 5 del contratto i 60.000 euro vengono incamerati direttamente da VeLa “a fronte della consulenza tecnica e amministrativa” di cui all’articolo 2, in cui VeLa si impegna a “coordinare la predisposizione della documentazione necessaria” per l’ottenimento di tutti i numerosi permessi richiesti in questi casi (a 4 giorni dall’evento, con un sabato e una domenica in mezzo? Un tale miracolo da compiere in due giorni lavorativi merita sicuramente un premio di produzione!) Pazienza per Piazza San Marco, conservazione e restauro sono completamente spariti nel contratto sottoscritto dalle parti. E i 60.000 euro allora che fine faranno?
  5. All’articolo 2 VeLa garantisce la “messa a disposizione di 20 spazi pubblicitari 70×100 presso il circuito di imbarcaderi ACTV”, e all’articolo 5 viene stabilito che “il corrispettivo sarà inclusivo dei canoni COSAP (Canone per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche) e CIMP (Canone Installazione Mezzi Pubblicitari) per lo svolgimento della manifestazione. Gli unici soldi che affluiranno nelle casse comunali sono questi, ma sono soldi dovuti e non un atto di liberalità – anzi sono un grosso “sconto” rispetto ai 60.000 euro netti che erano stati spontaneamente offerti dalla F&P, dato che adesso invece vengono sottratti a quella cifra: quelli erano netti e si aggiungevano a quanto dovuto in virtù dei regolamenti in vigore su COSAP e occupazione di suolo pubblico. 
  6. Uno sconto in cambio di cosa, e perché 60.000 (lordi) invece degli 80.000 (netti) trionfalmente citati dal Sindaco? A rileggere il Gazzettino del 5 luglio vien da sorridere: “HA PAGATO TUTTO LUI E HA DATO 80MILA EURO ALLA PIAZZA”! E se la realtà dei fatti fosse invece diversa cosa dovremmo pensare? Chi ha mentito a chi?
  7. Una possibile risposta, ben nascosta nelle pieghe del contratto e ben protetta dalla clausola di riservatezza, la troviamo nell’ultimo capoverso dell’articolo 3, con cui F&P “si impegna a fornire a VeLa a titolo gratuito, 100 biglietti per ciascuno dei concerti programmati per il 3 e il 4 luglio“: in totale, 200 biglietti gratuiti il cui controvalore corrisponde grosso modo alla differenza fra i 60 mila e gli 80 mila euro citati dai giornali. Liberalità questa sì, ma a beneficio di chi? Trattenendo a fatica le risate (amare) che nascono spontanee dal confronto fra la versione ufficiale della propaganda e la realtà documentale di cui abbiamo potuto prendere visione grazie al consigliere comunale Davide Scano, abbiamo chiesto al comune amico Marin Starnudo di riassumere in qualche riga la vera storia del “regalo” e dei suoi beneficiari:

Venezia 29 giugno 2018. C’era una volta un privato che offriva 60.000 euro netti come contributo per la conservazione ed eventuale restauro di Piazza San Marco in cambio della possibilità (da tutti agognata) di potersi produrre nella piazza più bella del mondo, con incassi e ritorno di immagine largamente superiori. In un normale negoziato la controparte cosa farebbe? Rilancerebbe o chiederebbe di più (alla Red Bull per poter girare un semplice video di pochi minuti sono stati chiesti 200.000 euro). In questo caso no: una donazione di 60.000 euro per conservazione e restauro si trasforma magicamente, nel giro di poche ore, nel corrispettivo di una “consulenza” comprensiva di COSAP e spazi pubblicitari, il cui importo al netto di quanto sopra verrà trattenuto da una partecipata comunale (per pagare premi di produzione ai dirigenti messi a dura prova da tanto stress?) anziché essere versata nelle casse comunali come tutti si aspettavano alla luce dei roboanti annunci ufficiali (che peraltro parlavano di 70/80.000 euro).

I conti non tornano e nemmeno i marchesi. Quando la realtà supera la fantasia, neanche i Diarii di Marin Starnudo riescono a stare al passo..

..per fargli ritrovare il sorriso, parliamo pure dei biglietti omaggio da 200 euro (unico “regalo” accertato allo stato attuale degli atti) e ricorriamo anche ad una seconda istanza di accesso agli atti, opera della consigliera comunale Sara Visman (M5S anche lei). Grazie a testimonianze oculari, Marin Starnudo aveva già riferito degli assessori “avvistati” a bordo di un motoscafo di servizio che li aveva scarrozzati non già alla “prima” (su quella chiuderemo un occhio) ma alla seconda serata in cui di “istituzionale” non c’era proprio nulla. L’accesso agli atti ha permesso di confermare la circostanza con tanto di nomi e cognomi (anche se sul quaderno di bordo appare un “e altri” che lascia immaginare una comitiva particolarmente numerosa).

Grazie a questa seconda istanza di accesso agli atti, Marin Starnudo tira un sospiro di sollievo ed è lieto ad annunciare che:

SI, un regalo  in effetti c’è stato. A beneficiarne sono stati gli Illustrissimi assessori che oltre a ricevere i biglietti omaggio per la poltronissima hanno anche potuto contare sul motoscafo di servizio (andata e ritorno) forse per paura di perdersi (ahinoi non ce n’è uno di loro che viva a Venezia) nel tragitto da Piazzale Roma a Piazza San Marco. Benché provvisti di abbonamento gratuito ai mezzi pubblici, hanno preferito la “barca blu”, per un evento che di istituzionale aveva ben poco.

Gli 80 mila euro di contributo ai restauri di Piazza San Marco? Dimenticati, come tante promesse elettorali – e non è colpa di chi aveva offerto la cifra ma di chi l’ha “dirottata” altrove, coprendo il tutto con una clausola di riservatezza.

 

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