Era fucsia, atto primo
17 giugno: passaggio delle consegne, il nuovo Sindaco riceve le chiavi di casa (Ca’ Farsetti).
18 giugno: Atto Primo dell’era fucsia, prima ancora di aver formato la squadra (assessori) e prima ancora di aver convocato quel fastidioso e inutile orpello chiamato Consiglio comunale, il neo-Sindaco dirama il seguente comunicato stampa, che forse chiarisce quali siano le veri priorità di Venezia. La sicurezza? Il lavoro? Il problema casa? La situazione di bilancio? La riduzione dei flussi turistici? No, i Grandi Scavi, come se il Canale dei petroli non bastasse..
Comunicato stampa:
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha invitato oggi a Ca’ Farsetti il presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Costa, per un primo esame dei temi di comune responsabilità (Marghera, Punto Franco, sviluppo portuale offshore-onshore, crocieristica, ecc.) anche in vista di prossimi passi da compiere e delle posizioni da prendere nei confronti dei governi regionale e nazionale in tema di portualità.
Con riferimento alla via alternativa di accesso alla Marittima, che dovrà eliminare il passaggio delle grandi navi da crociera davanti San Marco e il Canale della Giudecca, il sindaco ha sollecitato l’Autorità Portuale a collaborare con il Comune di Venezia per la redazione di una alternativa progettuale al Canale Contorta Sant’Angelo, consistente in un raccordo tra il Canale Malamocco-Marghera e il Canale Vittorio Emanuele III che costeggia il lato est dell’isola delle Tresse.
L’Autorità Portuale ha convenuto di inserire l’“alternativa Tresse” come integrazione spontanea del procedimento di Valutazione d’Impatto Ambientale Speciale attualmente in corso e del quale è soggetto proponente.
Il sindaco di Venezia e il presidente dell’Autorità Portuale provvederanno ad informare della decisione oggi presa concordemente i Ministri e le Autorità competenti al prosieguo del procedimento.
Venezia, 18 giugno 2015 (fine citazione)
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Fonte: il primo comunicato stampa del Neo-Sindaco.
http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/83702
Da questa scelta traspare quella che sembra essere la priorità delle priorità: “er raccordo anulare”, come direbbero a Roma. Raccordo acqueo, nel caso di Venezia.
Se a qualcuno fosse sfuggita, la parola chiave è “speciale”, e subito dopo le parole “Valutazione d’Impatto Ambientale” cosa significa? VIA accelerata a 30 giorni, la stessa che avevamo già criticato quando era stata utilizzata per il progetto di “adeguamento” del canale Contorta. La valanga di osservazioni inviate al Ministero aveva vanificato quella mossa per lo scavo del Contorta; dobbiamo adesso prepararci a fare altrettanto per lo scavo (pardon, per l’allargamento) del canale Vittorio Emanuele?
Si tratta di un rischio che avevamo segnalato, alla vigilia delle elezioni: quando il candidato Sindaco rassicurante sosteneva che “non serve scavare, il canale c’è già” (dimenticando di precisare che andrà scavato in profondità e raddoppiato in larghezza, se quella sarà la soluzione individuata).
Saremo mica finiti dalla padella alla brace? Da Zappalorto a Zappalacqua? Lo sapremo nei prossimi mesi. Nel frattempo vorremmo far notare che le dichiarazioni odierne di Paolo Costa sono clamorosamente smentite da quelle del suo omonimo (?) Paolo Costa che nel giugno di due anni fa dichiarava: “L’Autorità (Portuale) ha valutato il passaggio per i canali delle Tresse, di Vittorio Emanuele e il Contorta. I primi due sono stati esclusi perché entrano in conflitto con il porto commerciale e soprattutto impongono il passaggio per Marghera, zona a rischio industriale“.
Costa e Brugnaro stiano attenti a non scherzare troppo con quel leone alato della foto, a Ca’ Farsetti: ha l’aureola, è vero, ma è anche vero che “qua no se imbarca cuchi” e questo gruppo ha buona memoria.
Quello che si temeva si sta avverando, Procedure d’urgenza (VIA) per approvare l’ipotesi del canale Vittorio Emanuele con tutti i suoi fanghi radioattivi da scavare e distribuire nell’eco sistema lagunare… a quando si riparlerà di sublagunare ??