Il fucsia che avanza, in diretta su ReteVeneta
Venezia 15 giugno Mezzanotte e un quarto, in diretta su ReteVeneta. Alla vittoria del nuovo Sindaco inneggiano, in ordine di apparizione:
- Ugo Bergamo, ex assessore UDC nella Giunta precedente, già Sindaco democristiano e ViceSindaco e tante altre cose ancora, di qua o di là a seconda delle convenienze ma sempre in sella da 40 anni esatti (1975-2015). Esulta, parla di “novità reale” e necessità di sbarazzarsi della “vecchia classe dirigente”. Lui dov’era, in questi 40 anni?
- Roberto Panciera, già assessore nella Giunta precedente, inneggia alla “grande svolta”, parla di rinnovamento e di grande città metropolitana.
- Renato Boraso (ex Forza Italia, in politica da sempre e campione di preferenze nelle elezioni precedenti) inneggia al Rinascimento che il voto odierno rappresenterebbe e sottolinea il “merito del cittadino che ha scelto il cambiamento”; i numeri dicono che le sue preferenze si sono dimezzate rispetto alle elezioni precedenti, ma quello che conta è il Boss e il nuovo Boss ha vinto.
Mezzanotte e quaranta, il discorso del nuovo Sindaco Luigi Brugnaro che ringrazia nell’ordine: lista Boraso, Forza Italia e UDC, e poi tutti gli altri. Eccola servita, la svolta annunciata da angeli un po’ attempati e già provati da lunga militanza politica.
Quanti voti ha ottenuto il nuovo Sindaco? 54.405 pari al 53,21% dei votanti.. e quanti elettori hanno votato, al ballottaggio? 103.827 persone pari al 48,94% degli aventi diritto. 54.000 persone circa sui 211.000 aventi diritto hanno oggi votato Luigi Brugnaro, e a lui vanno le nostre congratulazioni.
Calcolatrice alla mano, il 53,21% del 48,94% sono circa un quarto dei veneziani con diritto di voto, e meno di un quinto della popolazione residente. Vuol dire che al conto del “vincitore” mancano i tre quarti della popolazione con diritto di voto; vittoria di Pirro?
Da parte nostra, come piattaforma civica, intendiamo dare voce anche agli oltre 100.000 elettori che stavolta non hanno votato (quasi 110.000, per essere più precisi) ma comunque contribuiscono con le loro tasse al bilancio comunale, e la cui vita quotidiana (come del resto quella dei pendolari non residenti) dipende da servizi pubblici la cui qualità è minacciata dalla situazione di bilancio; ignorarli con il pretesto che non hanno votato sarebbe eticamente scorretto, oltre che politicamente stupido.
Da quel 48,94% che ha votato, per completezza togliamo anche le 1.200 schede nulle (annullate appositamente: la scheda elettorale stavolta non presentava particolari complicazioni, dato che c’erano solo due candidati) più 376 schede bianche.. e ci faremo un’idea della Caporetto. No, non quella di un candidato Sindaco o dell’altro: quella della politica locale, senza eccezione alcuna. L’ex maggioranza e l’ex finta opposizione, e i gattopardi stasera riuniti nel festeggiare davanti agli schermi televisivi inneggiando a chissà quale Rinascimento, quando a molti era ormai chiaro che si erano abilmente e silenziosamente distribuiti “di qua e di là”, per fare in modo che tutto cambi senza che nulla cambi.
Ultima annotazione: Luigi Brugnaro ha vinto ovunque, sul territorio del Comune ampio che tante volte abbiamo criticato su questa pagina, con una significativa eccezione: quella di Venezia-Venezia. Nei sestieri il risultato del voto è stato: Felice Casson 51,17% Luigi Brugnaro 48,83%; eccezione altamente simbolica e tuttavia priva di conseguenze pratiche perché il Sindaco di Venezia ormai NON si decide più a Venezia ma nel Comune ampio in cui siamo stati diluiti molti anni fa.
Tutti i dati qui riportati sono definitivi e sono tratti dal sito ufficiale del Comune di Venezia-Mestre: http://elezioni.comune.venezia.it/risultati/ballottaggio-comune-di-venezia/20201/Venezia-Centro-Storico
Di questo editoriale mi assumo io ogni responsabilità e pertanto lo firmo, cosa che generalmente non faccio; se non vi piacerà o se dovesse “rovinare” la festa e il tripudio fucsia (“una settimana di festeggiamenti”, ha testualmente promesso in TV il nuovo Sindaco) prendetevela solo ed esclusivamente con me.
Marco Gasparinetti, 15 giugno 2015
Brugnaro ha vinto in ‘Estuario’ (che brutto nome!!!) e anche nella municipalità Cannaregio-Murano-Burano, l’area della Venezia Anfibia più vivace sul piano residenziale, oltre che più produttiva e meno parassitaria. Prevedibile che nel resto di Venezia, in quei sestieri ad elevata concentrazione di over 65, s’imponesse il candidato della coalizione regnante da più di 20 anni.
Con Brugnaro ci sono anche Gian Angelo Bellati e coloro che si battono per lo Statuto Speciale per Venezia Civiltà Anfibia. Istanza-Obiettivo, quest’ultima, inconcepibile, oltre che severamente vietata anche solo da pronunciare, tra i teodem della sinistra veneziano-mestrina e i professionisti del bene comune. Una volta tanto, spero di aver votato dalla parte giusta!
Per informazione di LorenzoD: la “municipalità Cannaregio-Murano-Burano” a cui si riferisce non esiste.
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ho sempre votato pd a venezia, e a malincuore anche questa volta.
il pd a venezia ha creato poltrone e della cittadinanza se ne è sempre fregato; il risultato di queste elezioni credo dimostrino come la gente ha reagito.
credo che Casson, che per quanto poco conosco ammiro come persona, forse avrebbe dovuto sfilarsi dall’abbraccio di renzi che più che pd mi sembra sia udc.
avrebbe forse ottenuto un appoggio VERO dai 5 stelle, chissà
sono molto triste che la destra governi la città, ma io, come credo molti cittadini con un certo indirizzo politico, avevo perso qualsiasi speranza nel governo di sinistra.
Municipalità: Venezia-Murano-Burano
Brugnaro 51,47% (13.920)
Casson 48,53% (13.125)
Schiacciante affermazione di Brugnaro nelle isole (che, ricordiamocelo, sono pure esse ‘centro storico’ della civiltà anfibia!).
Io sono triste quando ascolto che molti continuano a ragionare ancora con concetti asfittici e ridicoli come destra – sinistra, soprattutto quando riferiti ad un territorio a forte vocazione autonomista come la Laguna di Venezia. Venezia Città Stato a Statuto Speciale, Area metropolitana di Mestre … queste dovrebbero essere le nuove categorie concettuali su cui (ri)fondare la nostra finora fallimentare appartenenza come cittadini residenti di Venezia!
Alla luce di questi risultati, Brugnaro vincente su terraferma e isole, Casson vincente solo sul centro storico dei sestieri, forse sarà bene riprendere in considerazione la suddivisione dei Comuni .
Sintesi ineccepibile, Rosanna: è quello che avevo cercato di dire anch’io “a caldo”; vista l’ora tarda, probabilmente non mi ero espresso in modo chiaro. cordialmente, Marco