30 maggio: il Magistrato alle Acque incontra la cittadinanza
C’è chi ne rivendica le competenze e chi già ne rimpiange la terzietà, la serietà e le competenze che andrebbero cosí disperse. C’è chi ancora non ha dimenticato lo scandalo che ne ha intaccato l’immagine a causa di un servitore infedele ma ne valuta l’operato attuale sulla base dei fatti concreti e c’è chi pensa che averne cambiato il nome (da Magistrato a Provveditore) sia sufficiente per voltare pagina.
C’è chi dietro le quinte ne auspica lo smantellamento e chi alla luce del sole rivendica il ruolo indispensabile di una Istituzione unica al mondo in una città unica al mondo, che i nostri avi hanno creato e preservato nei secoli allo scopo di tutelare la Laguna e i suoi fragili equilibri al di là delle contingenze politiche del momento, tanto da chiamarla ancora con il suo nome storico: Magistrato alle Acque.
Noi siamo fra questi e al Provveditore in carica abbiamo chiesto di incontrare la cittadinanza. Appuntamento il 30 maggio alle 18, alla Scoletta dei Calegheri (campo San Tomà, Venezia):
Se Venezia – Ve tornasse ad essere comune a sè com’era prima del 1926, e fosse la CITTA’ D’ACQUA che era e le fosse tolto il ridicolo, anche se tristemente vero ed attuale, nome di ‘Centro storico’. Se fosse com’era sempre stata con la sua GRONDA LAGUNARE, cambierebbe qualcosa sulla questione del Magisatrato alle Acque? Vorrei capire, e se qualcuno ha qualche idea sarei contenta di ricevere un messaggio in merito.