Manifesto per un turismo più rispettoso della Città
Venezia si avvia a subire il periodico “picco di marea” turistica con regata storica, mostra del cinema, premio campiello ed eventi collaterali. Ai turisti in arrivo diciamo che Venezia offre rispetto a chi la rispetta, e in questo manifesto il nostro grafico “di fiducia” Alessandro Toso Fei ha riepilogato in forma di infografica alcune regole minime di convivenza civile.
Il manifesto potrà essere stampato ed affisso negli esercizi commerciali, nei ristoranti e nelle strutture ricettive. In questo modo speriamo di offrire un piccolo contributo di conoscenza in attesa di quelle misure di regolamentazione dei flussi turistici che tutti auspichiamo ma di cui non si vede traccia, nell’azione dI questa amministrazione comunale.
L’obiettivo del manifesto è favorire la consapevolezza degli ospiti sulle regole elementari di convivenza che sono già in vigore e che potrebbero sembrare ovvie, ma l’esperienza recente dimostra che non lo sono o non lo sono per tutti. La versione stampabile in alta risoluzione è stata quindi pensata per essere affissa negli esercizi commerciali e nelle strutture ricettive che vorranno aiutarci a promuovere forme di turismo più rispettose della Città.
To the many visitors who will be in Venice for the Regatta and/or for the Film Festival (“Mostra del Cinema”) may we propose a deal: mutual RESPECT! Here are some of the rules: they may sound obvious, but recent experience shows that they are not.Waiting for the necessary measures that the City Council should adopt in order to promote a more sustainable tourism in Venice, the purpose of this campaign is simply to raise awareness: the manifesto does not aim at imposing new rules but rather at improving knowledge about the existing ones in a clear and understandable manner.
Se ne faranno un…’baffo’, temo che risulteremo persino ridicoli per la nostra ingenuità. Ma davvero non capisco perché spendere tempo e denaro per fare ‘proclami’ quando dovremmo sederci a tavolino a fare programmi per la città che vogliamo, come ci chiedono a Roma. Mi dispiace essere sola in questo desiderio.Gina
Date: Sat, 27 Aug 2016 14:06:00 +0000 To: dctgina@hotmail.com
E’ un segno… parlare, parlare e ancora parlare… Basta!!!! Sederci attorno a un tavolo…? e per dire tutto e il contrario di tutto? e magari far passare mesi… anni… e non concludere nulla.
Mi complimento invece con il Gruppo 25 aprile e #Veneziamiofuturo che almeno ha “fatto” qualcosa… Bravi… piccole regole da condividere con turisti e veneziani… perchè sono convinta che per cambiare le cose i primi a cambiare dobbiamo essere noi! I primi a far rispettare le regole devono essere i veneziani stessi…
Questa è un’azione semplice ma efficace… per rendere “tutti” consapevoli che cos’è Venezia … perchè forse un po’ tutti ce lo siamo dimenticato!
Complimenti!!!!!
Un grazie a Federica per avere capito lo spirito che ci anima e una risposta a Gina Di Cataldo che forse non ci segue su facebook e nemmeno sui quotidiani: come gruppo abbiamo già organizzato un incontro ai giardini Papadopoli, che ha attirato una ventina di oratori e un pubblico numeroso nonostante fosse la settimana di ferragosto; era il sesto incontro pubblico che organizzavamo, i prossimi si svolgeranno come prosecuzione logica di #veneziamiofuturo che da campagna di opinione si sta strutturando come “movimento di opinione”. 100 partecipanti già iscritti, per il primo incontro che si terrà in via Garibaldi il 17 settembre. 6 mesi 6 sestieri, obiettivo un incontro al mese sestiere per sestiere, per sfruttare l’ultimatum UNESCO che scade fra 6 mesi, elaborando una serie di richieste e proposte collegate con la celebre risoluzione: una lista di misure concrete, realistiche e realizzabili per evitare al Governo una figuraccia e ottenere qualcosa di positivo per Venezia. “Sederci attorno a un tavolo”? I tavoli inconcludenti li lasciamo al Sindaco in carica, noi lavoriamo bene anche in piedi e chiunque voglia partecipare è il benvenuto: nessuna necessità di iscrizione preliminare come ai “tavoli fucsia”. Cordialmente, il Portavoce
Grazie per avermi risposto. Mi associo a Claudio per dare il mio contributo: sono veneziana ma per lavoro non vivo a Venezia. Però sarei contenta se il mio modesto contributo potesse contribuire a far risplendere questa città. Purtroppo quando ci torno, il cuore mi si riempie di rabbia: vedere come viene trattata è qualcosa che mi provoca un’immensa tristezza. Venezia si merita ben altro. E il cambiamento può solo avvenire se tutti si rendono consapevoli del Valore culturale e storico (oltre che artistico) che ha questa città, per secoli simbolo indiscusso di splendore e Cultura.
Credo sia il momento che non si debba aspettare gli “altri” ma agire… anche con piccole azioni, purchè efficaci… e il Manifesto lo è.
Buona giornata
Buongiorno, io purtroppo non vivo a Venezia ma amo la città e spero un giorno di poterci vivere.
E se pur il mio contributo nel trasmettere il manifesto ai miei contatti non sarà di grande utilità, mi vorrei mettere a disposizione, per quanto possibile, in aiui e programmi per la salvaguardia della città.
Claudio Barbaglio
Grazie mille Claudio, sono testimonianze di affetto che ci riempiono di gioia e ci ridanno un po’ di ottimismo. Su queste pagine pubblicheremo presto un’iniziativa di salvaguardia innovativa e assolutamente aperta anche a chi non vive a Venezia
Bravo a questo manifesto! Non sono Veneziani, infatti sono Americano, ma amo Venezia molto. Sono completamente d’accordo con Frederica e Claudio, mi sembra che bisogna fare qualcosa immediatamente per la città e chi vive là, nonostante il Sindaco. Vorrei aiutare in qualche modo, Io ed i miei amici qui chi amano Venezia. Aspetto la nuova iniziativa di salvaguardia che ha menzionata, parteciparò volontieri. Grazie.