Fatta la legge (elettorale), trovato l’inganno?
“Nell’ambito del finanziamento ai partiti possono essere incluse solo le elargizioni in denaro”. Nel congratularci con la lista Brugnaro per il duplice successo (elettorale e giudiziario) abbiamo chiesto un commento “a caldo” all’amico Bebi Crozza che ha prontamente risposto indicandoci la strategia da seguire alle prossime elezioni.
- Creare una lista “Carlo e Giorgio”, né di destra né di sinistra.
- Per restare comodamente nel tetto delle spese elettorali, basterà evitare elargizioni in denaro, che potranno comodamente essere sostituite da:
- Dodici sedi elettorali cortesemente prestate a titolo gratuito dall’associazione “B&B” (Beduini and Breakfast) che si farà carico anche delle bollette;
- Albergo a 5 stelle per le conferenze stampa, cortesemente messo a disposizione dall’AVA;
- Maschere in omaggio per gli elettori, cortesemente offerte dalla catena di negozi “tutto a un euro”;
- Poster giganti, agiografia e programma elettorale del candidato sindaco in 260.000 copie, a spese del Consorzio Venezia Nuova: purché non siano elargizioni in denaro, questi piccoli atti di liberalità non concorrono allo sforamento del tetto di spesa, lo dice la Cassazione;
- Flotta di taxi d’acqua con autista per gli spostamenti, personale e carburante a carico dei mecenati disinteressati (ma anche no): il tutto non costituisce “elargizione” come dimostrato dal precedente dei rimorchiatori fucsia.
In attesa di acquisire il testo integrale della pronuncia e di studiarne le motivazioni, prendiamo atto dei consigli di Bepi Crozza: prepariamoci fin d’ora per le prossime elezioni e.. vinca il migliore.