Tassa di sbarco, la Giunta propone che:
Chi, cosa, come, dove, quando?
Sintesi della conferenza stampa del 4 febbraio (sindaco Luigi Brugnaro e assessore Michele Zuin):
- Due delibere in arrivo, il Consiglio comunale dovrà approvarle entro il 26 febbraio.
- La nuova tassa (ora definita come “contributo di sbarco”) finanzierà manutenzione ordinaria e assunzione di nuovi vigili urbani per aumentare sorveglianza/sicurezza.
- Fase transitoria: per tutto il 2019, saranno 3 euro per tutti e qualunque sia il periodo (a partire dal primo maggio, per questo primo anno di applicazione).
- A partire dal 2020: tariffe differenziate di 6 euro nei periodi normali, che aumentano a 8 nei giorni di bollino rosso, 10 in quelli di bollino nero, e scendono a 3 in bassa stagione.
- Riscossione: unitamente al prezzo del biglietto (se i vettori firmeranno le convenzioni necessarie) o con riscossione diretta per il trasporto pubblico non di linea (taxi e noleggio con conducente).
- Sanzione amministrativa per chi non la paga: da 100 a 450 euro.
- Campo di applicazione: Venezia e isole.
- Categorie escluse: residenti, lavoratori pendolari, studenti.
- Categorie esenti già previste in delibera: chi paga imposta di soggiorno sul territorio comunale (turisti pernottanti), chi paga IMU (proprietari seconde case); residenti Città Metropolitana e residenti Regione Veneto; bambini fino a 6 anni, titolari di Venezia Unica con supplemento navigazione; partecipanti a competizioni sportive; degenti e persone con disabilità gravi; forze armate, forze dell’ordine e assimilati; parenti e affini dei residenti fino al terzo grado.
- Esenzioni non previste ma in programma, con emendamenti di Giunta: le persone nate a Venezia ma residenti altrove, i passeggeri di autobus e pullman che già pagano ZTL
grazie! Mio marito dice: invece di risolvere i problemi che Venezia ha, pensano a come fare soldi grazie ai problemi di Venezia…. >