Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivio per il tag “Alilaguna”

Breaking News: udienza rinviata

Fra gli effetti collaterali della carenza di organico negli uffici giudiziari di Venezia, c’è anche il rinvio dell’udienza di domani nella causa civile “Alilaguna contro Gasparinetti”.

Ce ne rammarichiamo perché in un modo o nell’altro vorremmo che fosse fatta chiarezza al più presto, su questa vicenda che ci ha portato a rallentare il ritmo delle pubblicazioni. Ben vengano quindi i rinforzi annunciati (nella foto: il Gazzettino oggi in edicola) e per quel che ci riguarda, come promesso un anno fa:

“in segno di ringraziamento a chi ha sottoscritto l’appello, e di trasparenza nei confronti di chiunque ci legga, intendiamo pubblicare sui nostri canali (Internet e Facebook) gli aggiornamenti sugli sviluppi della causa qualunque ne sia l’esito, anche per l’indubbio interesse generale che rivestono le questioni trattate”.

A presto,

il G25A

9 marzo: l’udienza decisiva, in una causa che ci riguarda tutti

Dal 2015 al 2022, questo “blog” è stato una voce libera e una palestra civica per molti di noi, ma anche una spina nel fianco sgradita ad alcuni, perché da “potenti” a “prepotenti” il passo può – in alcuni casi – essere breve, e ancora più breve in assenza dei contrappesi che sono il miglior antidoto a tentazioni autoritarie o dispotiche.

Dalle pagine del blog sono nate iniziative civiche come il cinema all’aperto autogestito, i calendari e i bandi di gara per la residenzialità, la manifestazione “MiNoVadoVia” e a volte sono anche stati denunciati, in maniera circostanziata e documentata, alcuni esempi di gestione clientelare o comunque discutibile del Potere (politico ed economico, spesso intrecciati in un groviglio inestricabile) che hanno poi trovato ampio riscontro sulla stampa locale e nazionale.

Abbiamo di fatto sospeso le pubblicazioni da quando, nell’aprile del 2022, ci è stato notificato un atto di citazione in giudizio con una richiesta risarcitoria abnorme, oltre che infondata: 150.000 euro che, in caso di soccombenza, diventerebbero molti di più fra spese legali, spese di giudizio e spese di pubblicazione della sentenza.

Ne abbiamo dato succintamente conto alla vigilia della prima udienza, che si è tenuta il 22 settembre, e prima ancora abbiamo pubblicamente denunciato il metodo intimidatorio che ci sembra di scorgere nell’atto di citazione: un metodo che, nel colpirne “uno”, avrà il risultato oggettivo di metterne a tacere molti, se quella pretesa risarcitoria abnorme verrà accolta dal Tribunale.

Abbiamo anche raccolto centinaia di firme in calce ad un appello per la libertà di espressione (primo firmatario: il presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana, Beppe Giulietti):

L’udienza decisiva di questo processo civile, che in un senso o nell’altro può creare un precedente per tutti, si terrà il

9 marzo 2023.

In otto anni di attività e con più di 400 articoli pubblicati, non abbiamo mai ricevuto smentite, rettifiche o querele, perché sottoponiamo a verifica incrociata le nostre fonti e siamo in grado di documentare ciò che affermiamo. L’atto di citazione riguarda un singolo articolo che evidentemente ha toccato qualche nervo scoperto, perché denunciava il rischio di deriva verso un sistema di potere clientelare, a Venezia.

Nel scegliere la strada dell’azione risarcitoria, l’oligarca di turno non è stato nemmeno in grado di smentire i fatti da noi esposti, ma ci ha trascinati in tribunale per una singola frase a commento dei medesimi, come se nel nostro ordinamento giuridico esistesse il “delitto di opinione”e  pur non avendo subito alcun danno economico o di immagine da quella frase, come ci riserviamo di dimostrare e documentare a breve.

“Abbiamo fiducia nella magistratura” è la frase di rito in questi casi, ma la realtà è più complessa: chi giudica lo fa sulla base degli atti processuali, e non potrebbe essere diversamente. Questa causa vogliamo, dobbiamo vincerla e per farlo ci siamo rivolti ai migliori avvocati. Per dare modo a tutti di contribuire – anche soltanto in modo simbolico, con micro-versamenti, alle spese legali, abbiamo attivato un conto Paypal a questo indirizzo:

25aprile2015@gmail.com

Per chi preferisce la modalità bonifico, è stato creato un “fondo di scopo” e vincolato per le “spese legali” (da indicarsi come causale del versamento) con queste coordinate IBAN:

IT25T0103002001000000730402

intestato a: “Associazione 25 aprile Venezia” 

#siamotutti25aprile

22 settembre: prima udienza

Come chi ci legge (forse) ricorderà, per una singola paginetta qui pubblicata nell’ottobre del 2021 con la modalità ironica e canzonatoria di un gioco di carte, l’amministratore di questo blog si è visto notificare una citazione in giudizio con la richiesta risarcitoria di 150.000 euro, il 12 aprile di quest’anno.

La prima udienza del processo si terrà dopodomani, giovedì 22 settembre.

Al soggetto economico citato in quella paginetta era stato proposto di avvalersi del diritto di replica, che avrebbe trovato spazio sugli stessi canali e con pari risalto. All’esercizio del diritto di replica ha preferito invece la strada della “causa bavaglio”, con una richiesta risarcitoria la cui abnormità fa pensare che l’unico intento perseguito sia mettere a tacere una voce libera.

Nei suoi otto anni di attività, questo blog ha ospitato 551 articoli per un totale di 361.736 visite – e mai una querela, una smentita o una rettifica. Ci lusinga pensare che una singola pagina – visitata da 1.600 persone soltanto – possa valere ben 150.000 euro pari a 93,75 euro per ogni clic: sono cifre da fare invidia ai più grandi “Influencer” ma restiamo modesti e la consideriamo ridicola, come “quotazione”. Se invece ci siamo sbagliati varrà la pena di quotarlo in Borsa, questo blog, previa perizia di stima da affidare alla coppia Ferragni – Fedez (massime autorità in materia di “social”): 361.736 visite moltiplicato 93,75 fanno la bella cifra di 33.912.750 euro.

Restiamo modesti ma non rassegnati, anche se questa vicenda ha pesato e pesa sulla nostra libertà di scrivere ciò che pensiamo, dando voce a ciò che molti a Venezia pensano già da tempo e ben prima di quella paginetta del 18 ottobre 2021.

L’appello a difesa della libertà di espressione, lanciato quando la vicenda è stata resa nota, ha come primo firmatario il Presidente della FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) Beppe Giulietti, e ha raccolto più di mille adesioni, consultabili a questo indirizzo:

In segno di ringraziamento a chi ha sottoscritto l’appello, e di trasparenza nei confronti di chiunque ci legga, intendiamo pubblicare sui nostri canali (Internet e Facebook) gli aggiornamenti sugli sviluppi della causa Alilaguna SpA contro Marco Gasparinetti, qualunque ne sarà l’esito, anche per l’indubbio interesse generale che rivestono le questioni trattate: quelle di principio (la libertà di espressione) e anche quelle di merito (su cui ritorneremo a breve).

Nell’immagine, il corsivo che il sociologo, scrittore e consigliere comunale Gianfranco Bettin aveva dedicato a questa vicenda, il 10 maggio.

A come Alilaguna

Ogni promessa è debito ad iniziare dalla lettera A come Alilaguna, il cui presidente a quanto pare già ci minaccia di azioni legali (come leggerete sui giornali in edicola domani 19 ottobre). Per evitare azioni temerarie oltre che infondate, a Fabio Sacco sommessamente consiglieremmo di avvalersi prima del diritto di replica, che gli spetta come a chiuque altro e che troverà spazio su questa stessa pagina e con pari risalto, se vorrà farne uso. Per farlo gli sarà sufficiente scriverci a: 25aprileVenezia@gmail.com

Se invece la minaccia di non meglio precisate “azioni legali” va intesa come un tentativo di censura preventiva, la miglior risposta è pubblicare qui integralmente il testo che illustra la prima carta del mazzo:

A come Alilaguna

Sponsor della Reyer (proprietà del Sindaco), convention aziendali alla Misericordia (gestita da un’azienda del Sindaco), stagionali assunti tramite Umana (fulcro dell’impero economico del Sindaco) fino al 2019 almeno. Risultati, diretti o indiretti:

  1. autorizzazione comunale di nuove linee turistiche (linea rosa, con provvedimento del 10 gennaio 2020) nonostante la pronuncia dell’AGCM che ne aveva ritenuto illegittimo l’esercizio da parte dello stesso soggetto affidatario di servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale (con riferimento alla linea verde) sanzionando Alilaguna per questo motivo[1];
  2. conferma del redditizio monopolio del servizio trasporto acqueo di linea da e per l’aeroporto (valore economico: 20 milioni di euro all’anno con le linee rossa, blu e arancione)[2];
  3. mezzo milione di ristori “Corinavurus” dal fondo trasporto locale, accordati ad Alilaguna dal Comune “per aver garantito il pendolarismo con le sue linee” (fonte: Nuova Venezia 26 agosto, a firma Enrico Tantucci) quando invece le medesime linee avevano subito tagli pesantissimi e il personale era stato messo in cassa integrazione, come accertato con accesso agli atti del 5 agosto 2021;
  4. affidamenti diretti (e senza gara di appalto) per il trasporto pubblico locale, che nel solo semestre marzo – settembre 2021 avevano già superato i 700.000 euro, come accertato con accesso agli atti del 5 agosto 2021;
  5. cessione ad un prezzo particolarmente vantaggioso del mezzo ibrido denominato “LIUTO” (Low Impact Urban Transport water Omnibus) che era stato realizzato dall’ACTV con finanziamenti europei[3];
  6. azzeramento canoni comunali pontili per taxi e lancioni gran turismo, a beneficio di Venezia Turismo (flotta stimata: 60 imbarcazioni) che è parte del medesimo gruppo imprenditoriale, ed espansione dell’impero Alilaguna come da scheda allegata, che è il risultato di visure camerali effettuate nel mese di settembre.

La holding che controlla Alilaguna e Venezia Turismo è la “Società Investimenti Turistici”, nel cui Collegio sindacale troviamo – dal 2016 – il fratello dell’assessore al bilancio in carica: Maurizio Zuin.


[1] Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Provvedimento n. 26252 del 23 novembre 2016.

[2] Su tale concessione risulta pendente un ricorso al TAR, con una sospensiva ordinata dal TAR nel settembre 2021 in attesa del giudizio di merito. Il monopolio da e per l’aeroporto è particolarmente lucrativo in quanto caratterizzato da un rendimento orario per imbarcazione pari a 400 euro, contro gli 85 euro all’ora di altre tratte quali ad esempio la linea 9, subaffidata ad altro soggetto privato.

[3] Il mezzo è stato ceduto per soli 180.000 euro e nel contratto di compravendita si legge testualmente: “ACTV concede ad Alilaguna, che accetta, a titolo di comodato d’uso gratuito l’imbarcazione denominata LIUTO.. (omissis). Liuto sarà esposto al salone nautico di Venezia.. al termine dell’esposizione, Alilaguna utilizzerà il Liuto per la navigazione nella Laguna veneziana in qualità di armatore fino al 31 dicembre 2020. Al termine di tale periodo, ACTV concede irrevocabilmente ad Alilaguna la facoltà di esercitare il diritto di acquisto al prezzo di euro 180.000”.

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