Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

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Sant’Andrea, ricorso al TAR: conferenza stampa venerdi 6 maggio

Dalla sezione veneziana di Italia Nostra riceviamo e volentieri ripubblichiamo:

“Venezia, 3 maggio 2016

Prot. n. 3/2016

La sezione di Venezia di Italia Nostra il giorno venerdì 6 maggio alle h. 11,30, presso la libreria Marco Polo in Campo Santa Margherita, terrà una conferenza stampa in merito al ricorso recentemente depositato presso il Tar del Veneto dall’Associazione.

Il ricorso è per l’annullamento della delibera del Consiglio Comunale di Venezia n. 9 dell’1-2 febbraio 2016 avente ad oggetto “Federalismo Demaniale – Accordo di valorizzazione ex art. 5, comma 5, D.Lgs. 85/2010 per il trasferimento in proprietà al Comune di Venezia dei complessi immobiliari dello Stato denominati Isola della Certosa e Forte di Sant’Andrea.

Saranno presenti: Giovanni Andrea Martini, Presidente della Municipalità di Venezia-Murano-Burano; Titti Panajotti, Presidente di Italia Nostra Veneto; Marco Gasparinetti, portavoce del Gruppo25aprile; Lidia Fersuoch, Presidente della sezione di Italia Nostra”.

Il link alla pagina di Italia Nostra, sezione di Venezia:

http://www.italianostravenezia.org/2016/04/11/su-forte-santandrea-ricorso-di-italia-nostra/

Ai nostri iscritti e simpatizzanti ricordiamo che sulla delibera impugnata davanti al TAR da Italia Nostra, il Gruppo25aprile ha preso posizione prima e dopo la sua approvazione, per motivi di merito e di metodo:

https://gruppo25aprile.org/2016/01/18/quale-futuro-per-santandrea/

Al futuro della fortezza è stata dedicata l’assemblea pubblica del 30 gennaio 2016, caratterizzata da una partecipazione di pubblico straordinaria e con gli interventi di una ventina di realtà associative, a riprova di quanto sentito sia il tema affrontato.

santandrea

Alla vicenda di Sant’Andrea, sulla pagina del gruppo, sono stati dedicati 16 fra editoriali e interventi, consultabili in ordine cronologico inverso (dal più recente al meno recente) nella categoria corrispondente:

https://gruppo25aprile.org/category/santandrea/

#Santandrea in Consiglio comunale: la testimonianza di chi c’era

Ieri sera una ventina di persone, di cittadini, di provenienza politica differente e trasversale, hanno deciso di rimanere nelle sale di Ca Farsetti fino a notte inoltrata in rappresentanza dei duecento che avevano affollato la Sala San Leonardo sabato scorso.

Erano li a dare testimonianza dell’ennesimo scempio perpetuato ai danni della nostra città. Di fronte a loro al di là di una balaustra, un altro gruppo di cittadini, eletti, di provenienza politica altrettanto trasversale, votava o si “asteneva dal votare contro” alla letterale regalia di un’intera isola dal Comune di Venezia a un singolo privato.

Colpisce ma non sorprende la prepotente e a tratti arrogante narrazione secondo la quale chi si opponeva a questa “valorizzazione” null’altro sarebbe che un miope retrogrado che non accetta e rifiuta un “regalo dallo stato a costo zero”.

E’ l’accusa più banale e più frequente che viene mossa a coloro i quali tengono alla tutela del patrimonio culturale del nostro paese e che si oppongono alla mera mercificazione dello stesso. Ma non stupiamoci se su molti media sarà passata così.

Non stupiamoci ma assolutamente non stanchiamoci nemmeno di raccontare, a nostra volta, quanto sia evidente e imbarazzante, ripercorrendo la metafora del regalo, come il Comune di Venezia abbia deciso di accettare il “pacco dono” con la mano destra e regalarlo a un privato con la mano sinistra (o viceversa, scegliete voi, gli addendi “destra e “sinistra” in questo moto direzionale sono tranquillamente intercambiabili e sovrapponibili).

A nulla è servita l’opera di opposizione tenace e preparata di Monica Sambo e del Movimento 5 Stelle; a nulla è servito l’educato intervento del Presidente della Municipalità Giovanni Andrea Martini, a nulla è servita un’assemblea di 200 cittadini, a nulla è servita l’elezione di una nuova giunta che avrebbe dovuto “poderghea far”.

La velocità, la totale mancanza di trasparenza e comunicazione con i cittadini, il professionale pressapochismo con il quale è stato redatto un documento (che nella precedente versione, poi emandata, riportava addirittura per iscritto il nome del privato in questione!!!) mostrano come si sia volutamente messo in piedi un castello fatto ad incastro, tra documenti ed allegati. L’intero edificio della bozza null’altro è che l’attorcigliarsi di un filo rosso-bianco-fucsia il quale, una volta dipanato, si mostra legare con doppio nodo la sorte del Forte di Sant’Andrea a quello delle vicende della vicina Isola della Certosa.

Personalmente non ho nulla contro l’operato di Vento di Venezia all’isola della Certosa, non ne conosco le specificità e mi astengo da qual si voglia giudizio. Vero è che lo stato dell’arte attuale ci obbliga a prendere una posizione netta e di contrasto, non tanto nei confronti dell’operatore, ma certamente nei confronti di un progetto povero, banale, non delineato, assolutamente non contestualizzato o partecipato e di respiro breve, che vuole quel medesimo operatore come unico interlocutore.

Personalmente credo che la questione non debba finire qui, sono convinto che la vicenda vada portata su altri tavoli.

Venezia, con la sua millenaria cultura, non è un giocattolo, non è un “prodotto”, un “brand” da apporre sulla porta dell’ennesimo albergo con SPA e piscina a sfioro, è un valore universale che va difeso sin dalla singola piccola pietra.

Pier Paolo Scelsi

(la testimonianza che qui ospitiamo esprime il punto di vista dell’autore, e non rappresenta una presa di posizione del gruppo25aprile)

25gennaio2015 ConsiglioComunale

Gli appuntamenti dei prossimi giorni: giù le mani da Sant’Andrea!

Con una fretta che a molti di noi pare sospetta, la delibera sulla “valorizzazione” dell’isola di Sant’Andrea con i suoi allegati (quanti di voi li conoscono?) dopo un fugace passaggio in commissione consiliare il 14 gennaio è già stata iscritta all’ordine del giorno del Consiglio comunale convocato per lunedì 25 gennaio.

Nel confermare l’incontro (aperto a tutti) organizzato per sabato 30 gennaio, invitiamo ciascuno (cittadini, giornalisti e consiglieri comunali) ad informarsi e documentarsi su un colpo di mano che non è stato preceduto da alcuna forma di partecipazione o consultazione pubblica e nemmeno dalla pubblicazione delle planimetrie che illustrano il progetto di valorizzazione (commerciale, più che culturale) di un luogo simbolico che appartiene a tutti e meriterebbe ben altro rispetto: se la città attende questa restituzione dal lontano 1797, perché non concedersi almeno due mesi per spiegare ai cittadini l’uso che se ne intende fare, prima di renderlo irreversibile con una delibera di cui quasi nessuno (e forse nemmeno i consiglieri comunali che la voteranno) conosce le numerose implicazioni? Il bene comune di cui stiamo parlando è questo:

Sant'Andrea

L’accordo di “valorizzazione” siglato dalle tre amministrazioni competenti è datato 22 dicembre, cosa impediva all’amministrazione comunale di prendersi il tempo di spiegare, convincere gli scettici (scetticismo comprensibile, visti i precedenti) e soppesare i pro e i contro per apportare eventuali correttivi nell’unico interesse che una PUBBLICA amministrazione è tenuta per legge a perseguire?

Duplice appuntamento nei prossimi giorni:

Lunedì 25 gennaio alle ore 15 a Ca’ Farsetti, per il Consiglio comunale chiamato ad approvare la delibera che, con i suoi allegati, spianerebbe la strada a trasformazioni profonde e irreversibili;

Sabato 30 gennaio alle ore 17 in sala San Leonardo, per l’incontro pubblico che abbiamo organizzato in giornata e orario tali da permettere la partecipazione di chi lavora, e non per questo deve essere privato della possibilità di esprimersi su un progetto che riguarda un bene comune unico in Italia.

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Cinque secoli di storia non si privatizzano in questo modo, senza l’ombra di un dibattito con la città che ha ricevuto in prestito quel complesso monumentale inestimabile per consegnarlo alle prossime generazioni, possibilmente integro come noi l’abbiamo ricevuto dalle precedenti. Giù le mani da Sant’Andrea!

Aderiscono all’incontro pubblico, in ordine alfabetico (lista provvisoria):

AmbienteVenezia

Amico Albero

Comitato Certosa e Sant’Andrea

Ecoistituto del Veneto Alex Langer

FAI (Delegazione Venezia)

Gruppo25aprile

Italia Nostra (sezione di Venezia)

Istituto Italiano dei Castelli (sezione Veneto)

L’Altra Venezia

Movimento Consumatori

Poveglia per tutti

Sanca Veneta

VAS (Verdi Ambiente Società)

Venezia Cambia

Venessia.com

WSM

Per chi volesse consultare i documenti che verranno votati dal Consiglio comunale, dato che l’amministrazione comunale non lo ha fatto ne abbiamo pubblicato noi la versione PDF a questo indirizzo:

https://www.facebook.com/groups/Gruppo25aprileVenezia/

Il 18 gennaio avevamo scritto: “nel caso in cui l’accordo di valorizzazione di cui abbiamo preso conoscenza, già siglato dal vice Sindaco Colle, dall’agenzia del Demanio e da Renata Codello per il Ministero dei Beni Culturali in data 22 dicembre 2015, non venisse reso pubblico in tempo utile e comunque con congruo anticipo rispetto alla sua discussione in Consiglio comunale, saremo noi a farlo”.. e siamo persone di parola.

https://gruppo25aprile.org/2016/01/18/quale-futuro-per-santandrea/

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