Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

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#Santandrea in Consiglio comunale: la testimonianza di chi c’era

Ieri sera una ventina di persone, di cittadini, di provenienza politica differente e trasversale, hanno deciso di rimanere nelle sale di Ca Farsetti fino a notte inoltrata in rappresentanza dei duecento che avevano affollato la Sala San Leonardo sabato scorso.

Erano li a dare testimonianza dell’ennesimo scempio perpetuato ai danni della nostra città. Di fronte a loro al di là di una balaustra, un altro gruppo di cittadini, eletti, di provenienza politica altrettanto trasversale, votava o si “asteneva dal votare contro” alla letterale regalia di un’intera isola dal Comune di Venezia a un singolo privato.

Colpisce ma non sorprende la prepotente e a tratti arrogante narrazione secondo la quale chi si opponeva a questa “valorizzazione” null’altro sarebbe che un miope retrogrado che non accetta e rifiuta un “regalo dallo stato a costo zero”.

E’ l’accusa più banale e più frequente che viene mossa a coloro i quali tengono alla tutela del patrimonio culturale del nostro paese e che si oppongono alla mera mercificazione dello stesso. Ma non stupiamoci se su molti media sarà passata così.

Non stupiamoci ma assolutamente non stanchiamoci nemmeno di raccontare, a nostra volta, quanto sia evidente e imbarazzante, ripercorrendo la metafora del regalo, come il Comune di Venezia abbia deciso di accettare il “pacco dono” con la mano destra e regalarlo a un privato con la mano sinistra (o viceversa, scegliete voi, gli addendi “destra e “sinistra” in questo moto direzionale sono tranquillamente intercambiabili e sovrapponibili).

A nulla è servita l’opera di opposizione tenace e preparata di Monica Sambo e del Movimento 5 Stelle; a nulla è servito l’educato intervento del Presidente della Municipalità Giovanni Andrea Martini, a nulla è servita un’assemblea di 200 cittadini, a nulla è servita l’elezione di una nuova giunta che avrebbe dovuto “poderghea far”.

La velocità, la totale mancanza di trasparenza e comunicazione con i cittadini, il professionale pressapochismo con il quale è stato redatto un documento (che nella precedente versione, poi emandata, riportava addirittura per iscritto il nome del privato in questione!!!) mostrano come si sia volutamente messo in piedi un castello fatto ad incastro, tra documenti ed allegati. L’intero edificio della bozza null’altro è che l’attorcigliarsi di un filo rosso-bianco-fucsia il quale, una volta dipanato, si mostra legare con doppio nodo la sorte del Forte di Sant’Andrea a quello delle vicende della vicina Isola della Certosa.

Personalmente non ho nulla contro l’operato di Vento di Venezia all’isola della Certosa, non ne conosco le specificità e mi astengo da qual si voglia giudizio. Vero è che lo stato dell’arte attuale ci obbliga a prendere una posizione netta e di contrasto, non tanto nei confronti dell’operatore, ma certamente nei confronti di un progetto povero, banale, non delineato, assolutamente non contestualizzato o partecipato e di respiro breve, che vuole quel medesimo operatore come unico interlocutore.

Personalmente credo che la questione non debba finire qui, sono convinto che la vicenda vada portata su altri tavoli.

Venezia, con la sua millenaria cultura, non è un giocattolo, non è un “prodotto”, un “brand” da apporre sulla porta dell’ennesimo albergo con SPA e piscina a sfioro, è un valore universale che va difeso sin dalla singola piccola pietra.

Pier Paolo Scelsi

(la testimonianza che qui ospitiamo esprime il punto di vista dell’autore, e non rappresenta una presa di posizione del gruppo25aprile)

25gennaio2015 ConsiglioComunale

Sant’Andrea 30 gennaio: rassegna stampa e video

Il video di sintesi dell’incontro (sullo stesso canale youtube, verranno pubblicate le singole relazioni). Voce narrante: Loredana Spadon. Testo introduttivo: Massimo Vianello. Musica: Antonio Vivaldi.

L’articolo di Elisa Lorenzini, sul Corriere del 31 gennaio:

31gen16 Corriere

L’articolo di Vera Mantengoli, Nuova Venezia 31 gennaio:

31gen16 NVRealtà associative presenti all’incontro (lista provvisoria: potrebbe contenere omissioni involontarie, che verranno immediatamente corrette se vorrete segnalarle).

Nel corso del dibattito, moderato da Marco Gasparinetti (G25A) sono intervenuti :

  1. Lidia Fersuoch (Italia Nostra)
  2. Andrea Grigoletto (Istituto Italiano dei Castelli)
  3. Francesca Barbini (FAI)
  4. Gian Angelo Bellati (Eurosportello)
  5. Giancarlo Ghigi (Poveglia per tutti)
  6. Flavio Cogo (Ambiente Venezia)
  7. Lorenzo Greco (WSM)
  8. Matteo Secchi (venessia.com)
  9. Cesare Scarpa (Comitato Certosa e Sant’Andrea)
  10. Marco Zanetti (Venezia Cambia)
  11. Stefano Boato (Ecoistituto del Veneto Alex Langer)
  12. Rita Sartori (Venezia Arte Cultura & Turismo)
  13. Matteo Visonà (Sanca veneta)
  14. Andreina Visconti
  15. Cristina Romieri
  16. Domenico Cardone (gruppo di lavoro cultura, M5S)
  17. Tito Pamio (Associazione Canoistica Arcobaleno)
  18. Conclusioni: Nicola Tognon (Gruppo25Aprile).

Hanno partecipato all’assemblea, sottoscrivendone la mozione unitaria :

  1. Salvatore Lihard (Comitato Ambientalista Altro Lido)
  2. Luigi Lazzaro (Legambiente Veneto)
  3. Giulio Labbro Francia (Movimento consumatori)
  4. Pier Paolo Scelsi (Possibile)
  5. Adriano De Vita (Faro)
  6. Cesare Peris (Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati)
  7. Alberto Alberti (Masegni e Nizioleti Onlus)
  8. Daniela Milani Vianello (Lido d’amare)
  9. Antonella De Palma (società di Mutuo Soccorso Ernesto De Martino, VE)
  10. Gianluigi Bresciani (Emergenze Patrimonio Italia).

Era presente e ha portato la sua solidarietà dalla Francia:

Alexandra Sobczak (Urgences Patrimoine)

Segreteria organizzativa a cui segnalare eventuali refusi e omissioni: 25aprile2015@gmail.com

 

Sant’Andrea 2016: i comunicati stampa

24 gennaio, “Possibile”:

Il patrimonio culturale non può essere messo al servizio del denaro perché è un luogo dei diritti fondamentali della persona. E perché deve produrre cittadini: non clienti, spettatori o sudditi. Tomaso Montanari: Privati del patrimonio, Einaudi, 2015

L’inserimento in OdG del consiglio comunale del 25 p.v. della “delibera sulla “valorizzazione” dell’isola di Sant’Andrea” con i suoi allegati, presumiamo ignoti a molti, dopo solo un veloce passaggio in commissione consiliare il 14 gennaio, lascia davvero molti dubbi.

Nelle medesime ore nelle quali il MiBACT ha deciso di candidare la “Opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo” alla Tentative list dell’UNESCO, e quindi di incamminarsi lungo la procedura per l’inserimento delle stesse nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità, questa amministrazione procede con un colpo di mano, senza nessun tipo di consultazione pubblica, all’esproprio di un luogo simbolico che appartiene alla città. 

Venezia attendeva la restituzione dell’Isola e della cinquecentesca Fortezza di Sant’Andrea da più di 200 anni, ora non possiamo permettere che senza una spiegazione avvenga lo scempio di questa parte della nostra laguna.

A nulla possono valere le indicazioni che ci giungono da Ca Farsetti secondo le quali si intende, sulla scia di quanto avviene a Firenze, adottare il “Regolamento Unesco” atto a bloccare l’emorragia e il proliferare di attività quali negozi di souvenir e di cibo d’asporto se, parallelamente si constata la totale assenza di un programma e di un progetto a lungo termine che prenda le distanze dalla costante e fagocitante mutazione di Venezia da città a estesa struttura ricettiva turistica.

Il Comitato Possibile Venezia Mestre aderisce all’incontro pubblico, organizzato dal Gruppo 25 Aprile.

Pier Paolo Scelsi

Portavoce

Possibile Venezia Mestre

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Italia Nostra:

ItaliaNostra

25 gennaio, Italia Nostra nel resoconto de la Nuova Venezia:

25gennaio2016 NV

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