Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivio per il giorno “novembre 26, 2014”

#Anteprima Fenice: le reazioni dei presenti

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Felice Casson, Senatore: “è quasi un programma da campagna elettorale – sono temi validi che condivido” (Corriere, pagina 8).

Vittorio Zappalorto, Commissario straordinario: “Contorta a parte, sono d’accordo praticamente su tutto. Il blocco dei cambi di destinazione d’uso? è nel mio programma, ci stiamo già lavorando  in questi giorni, riguarderà soprattutto le aree limitrofe all’area marciana già satura di alberghi e altre zone residenziali: Venezia ha già troppi turisti, non ne servono di più, mentre bisogna difendere i residenti. L’ampliamento ulteriore del turismo va contrastato ad ogni livello. Lavoriamo ad un blocco per tutte le tipologie d’albergo, grande e piccolo: ne ho già parlato con la Sovrintendente Codello. Alcune zone sono già sature e non si può far nulla, ma in altre è un dovere  intervenire in difesa della residenzialità. Anche in difesa dei negozi di vicinato storici imporremo un vincolo, non è possibile che si trasformino tutti in negozi uguali cinesi. Ponendo vincoli per zone specifiche si può fare” (Nuova Venezia 23 novembre, pag. 20).

Paolo Costa, Presidente dell’Autorità Portuale: “Ce l’hanno con me? Ma no, parlano di alberghi.. una protesta viscontiana, niente di cui preoccuparsi” (ibidem).

Vittorio Zappalorto, Commissario straordinario:”Direi che è stata una forma di protesta molto civile. Certo, non posso condividere il no allo scavo del Contorta perché la decisione dovrà essere democraticamente presa, ma sono d’accordo ai limiti alla stazza delle navi.. Come difficile è vincolare gli introiti della tassa di soggiorni a spese specifiche; ci sono esigenze di bilancio. Ma per il resto è perfetto, sottoscrivo” (ibidem).

NdR: al Presidente dell’Autorità Portuale confermiamo: “niente di cui preoccuparsi”, in termini di ordine pubblico. Sul piano politico vedremo, ma questo è un altro discorso.

..e le reazioni dei lettori? Eccone qui un campione interessante, in calce all’articolo di uno dei blogs che hanno riferito la vicenda:

http://winckelmann.wordpress.com/2014/11/23/viva-lamarmora-i-volantini-di-nuovo-allopera/

Dalle proteste alle proposte: le nostre prime domande ai candidati Sindaco

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PRIMA parte: le nostre “pregiudiziali”.

Quale è la Sua posizione sui punti da noi sollevati nel volantinaggio alla Fenice del 22 novembre? In particolare:

  1. Quale sarà la Sua posizione sul blocco dei cambi di destinazione d’uso (a norma di PAT) per tutelare i sestieri a vocazione residenziale, qualora diventasse Sindaco di Venezia? Sarebbe disposto a bloccarli per una durata pari al Suo mandato (5 anni) per frenare l’esodo dei residenti dalla città d’acqua?
  2. Cosa intende fare per rilanciare i progetti di edilizia popolare annunciati dalla coalizione vincente nella campagna elettorale del 2010 (5.000 alloggi in “social housing”) e mai realizzati? Ci dica perché stavolta dovremmo fidarci, dopo le promesse disattese dalla classe politica in questi anni.
  3. Quali agevolazioni sono auspicabili per chi vive nella città d’acqua, facendosi carico di un costo della vita superiore a quello di altre città? Cosa possiamo fare per chi a Venezia vuole restare, e per chi ci vuole tornare a vivere?
  4. Lei si impegna a utilizzare gli introiti della tassa di soggiorno (tassa di scopo) per migliorare le condizioni di vita del luogo dove viene percepita, ascoltando le proposte della cittadinanza e rendendone pubblico il resoconto?
  5. Lei è favorevole a limiti dimensionali per le grandi navi autorizzate ad entrare in laguna, anziché scavare nuovi canali per accoglierne sempre di più e sempre più grandi?
  6. Favorevole o contrario, allo scavo del Contorta?
  7. Quali forme di autonomia e decentramento amministrativo sono realizzabili a breve termine, per riconoscere le esigenze specifiche del territorio? Qual è il ruolo che immagina per la Municipalità di Venezia-Murano-Burano e quali poteri è disposto a delegare a questa Municipalità, con le opportune modifiche allo Statuto comunale? Quali altre soluzioni sono invece attuabili immediatamente, con il meccanismo della delega ad uno o più Assessori competenti per i problemi che sono specifici alla città d’acqua?
  8. Qual è l’ambito di organizzazione ottimale del territorio comunale a medio termine, secondo Lei, una volta che la creazione della città metropolitana avrà cambiato i termini del problema? Lei è favorevole o contrario ad una ridefinizione dei confini comunali, nell’ambito della città metropolitana?
  9. Lei è favorevole o contrario ad uno “statuto speciale” da riconoscere nell’ambito della Legge speciale per Venezia, che dia un senso concreto alla nozione di “specialità” già riconosciuta dall’ordinamento giuridico e ne sia la logica conseguenza? Favorevole a negoziare con lo Stato la creazione di una “zona franca” da imposte sul reddito di impresa (simile a quella che la Francia ha accordato alla Corsica) a tutela delle produzioni industriali e artigianali insulari?
  10. Quali incentivi sono invece immediatamente attuabili, a legislazione nazionale costante, per: cantieristica minore, attività artigianali, negozi di prossimità?

Queste sono le nostre “pregiudiziali” ma non esauriscono ovviamente lo spettro dei problemi da affrontare: nelle prossime settimane pubblicheremo una lista di domande supplementari che stiamo discutendo fra di noi in bacheca “interna” e su queste ci riserviamo di pubblicare anche un sondaggio online, per valutare quanto rispondano al comune sentire della cittadinanza e in quale ordine di priorità temporale (urgenza).

il Gruppo25Aprile

26 novembre 2014

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