Sintesi dibattito Dorsoduro 16/12/16 – prima parte
A cura di: Corrado Claut e Marco Gasparinetti
Il presidente di Viviamo Venezia, Corrado Claut, sottolinea il calo di residenti in questo sestiere e anche il potenziale rappresentato dalla folta presenza di studenti universitari. L’impatto delle grandi navi qui si fa particolarmente sentire: Dorsoduro è in prima linea rispetto alla rotta attuale, e da anni chiede che si proceda almeno all’elettrificazione delle banchine per ridurre l’inquinamento.
Andrea Martini, presidente della Municipalità di Venezia Murano e Burano, sottolinea due aspetti in particolare: 1) la marcata tendenza accentratrice del sindaco in carica, che ha revocato tutte le deleghe alle Municipalità; 2) l’iniquità di un bilancio comunale di previsione che da un lato effettua tagli dolorosi e aumenti di tasse locali come la TARI, e dall’altro triplica le spese di comunicazione e di “cerimoniale” del Sindaco, portando le prime da 91.000 a 288.000 euro, e le seconde da 65.000 a 180.000 euro per il 2017.
Paolo Sambo denuncia i tagli al sociale e il ritiro delle deleghe alle Municipalità. “Si distrugge senza aver costruito le alternative”. Sottolinea un’assistenza domiciliare insufficiente, con il rischio di intasare i reparti ospedalieri, e la carenza di spazi per le attività sportive a Venezia.
Francesca Corso propone di partire dalle piccole cose concrete: panchine nei campi come luogo di aggregazione, ripristinare le fontanelle (esempio: il poco distante campo Angelo Raffaele). A suo parere, è inoltre necessaria una redefinizione del concetto di “strutture di accoglienza”, che attualmente è troppo restrittiva.
(Continua: seconda parte a breve su questi schermi)