Sintesi dibattito Dorsoduro 16/12/16 – seconda parte
Marco “Furio” Forieri, proprio lui che con i Pitura freska aveva previsto tutto (“Venezia in affitto, xe drio a vender tutto”) suggerisce di guardare a quanto già fatto altrove per difendere la residenzialità, citando gli esempi di Berlino e Barcellona, e snocciola tre proposte concrete: 1) zone dedicate ai residenti con divieto di apertura strutture turistiche e affitti calmierati per gli abitanti al fine di salvaguardare quel che resta della Venezia popolare (ad esempio: Santa Marta, Sant’Alvise, Sant’Elena); 2) agevolazioni fiscali (a partire dalle tasse locali) per artigiani e negozi di vicinato; 3) raddoppio della frequenza del mercato di Santa Marta.
Dario Vianello con grande efficacia e cognizione di causa parla di sicurezza della navigazione e della situazione “drammatica” che si trova ad affrontare ogni notte alla guida dei mezzi di linea fra bricole mancanti, limiti di velocità ignorati dai più e imbarcazioni prive di luci di navigazione. Sul secondo aspetto sottolinea la discrepanza fra realtà e legalità, riconducibile a una pressione turistica incontrollata che ha fatto perdere a molti il senso della misura. (NdR pochi giorni dopo l’incontro, l’ironia della sorte ha voluto che a fare le spese di una bricola vagante sia stata proprio un’imbarcazione del Provveditore interregionale ex Magistrato alle Acque di Venezia, cioè dell’autorità competente in materia!)
Nicola Monselesan illustra le attività del comitato residenti campo Santa Margherita e zone limitrofe. I problemi cronici di spaccio e impunità degli spacciatori presenti in quel campo non sono stati risolti dall’amministrazione comunale ma dagli esercenti che a spese loro hanno organizzato un servizio di vigilanza privata (costo: 50.000 euro all’anno).
Sara Pedrini del circolo ARCI Luigi Nono conclude l’incontro con un annuncio a sorpresa: un incontro pubblico alla Giudecca, a coronamento dei sei incontri nei sestieri, che verrà organizzato congiuntamente con Veneziamiofuturo, perché la pressione turistica ha ormai attraversato anche il canale della Giudecca.
Fra gli interventi del folto pubblico presente, particolarmente incisivi quelli di Cristina Romieri e Tiziana Plebani.
Fra le presenze in sala abbiamo notato e apprezzato, per la capacità di ascolto, quelle della consigliera comunale Monica Sambo e della segretaria comunale in carica del PD Maria Teresa Menotto, due ex Presidenti di Municipalità e l’ex candidato sindaco Gian Angelo Bellati, a riprova dell’interesse trasversale che questo ciclo di incontri ha suscitato in attesa dell’appuntamento finale: il 20 gennaio 2017 all’Ateneo Veneto, nel cuore del sestier de San Marco!
Credits foto: Andrea Martini, Stefania Bertelli, Maria Chiara Bellati
Grafica locandine: Alessandro Toso Fei e Francesca Codrino
Buonasera! A mio avviso limitare le zone turistiche, per quanto possa essere una soluzione nel breve periodo, rischia di creare, nel medio e lungo periodo, quartieri di serie A (turistici con un’economia in movimento) e quartieri di serie B (economicamente stagnanti), e conseguente scarso interesse da pate delle amministrazioni che, anno dopo anno, si succedono. Diverso l’agevolazione fiscale, necessaria sotto ogni aspetto, alla quale aggiungerei la necessità di limitare le licenze commerciali nella vendita di oggetti quali souvenir, incentivando l’apertura di attività dedite alla vendita di beni alimentari e comunque di consumo. Medesimo discorso varrebbe per gli esercizi turistici: prima di tutto i cittadini.
Un augurio a tutti di buon Natale.
Grazie Claudio per il commento, e cordialmente ricambiamo l’augurio!