Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivio per il giorno “gennaio 23, 2017”

Breaking News: Breakfast in Paris, la nostra lettera all’UNESCO

Cronaca semiseria:

..e lettera seria, alla Direttrice Generale dell’UNESCO, Irina Bokova:

Oggetto: Vostro incontro con il sindaco di Venezia, con riferimento alla decisione 40 COM 7B.52 del 14 Luglio 2016.

Apprendiamo dai giornali locali che il 24 gennaio incontrerete un sindaco che ha finora declinato gli inviti ad informare il Consiglio Comunale (19 gennaio), i media e i suoi stessi cittadini (20 gennaio) sui contenuti del “pacchetto” di misure che presenterà a voi, attraverso il governo italiano, in risposta alla Decisione del World Heritage Committee (Comitato del Patrimonio Mondiale dell´Umanità) 40 COM 7B.52 adottata nella 40a sessione a Istanbul il 14 luglio 2016 su Venezia e la sua Laguna (d’ora in poi: “Decisione UNESCO”).

Secondo le dichiarazioni del sindaco ai giornali, il suo progetto in risposta al punto 6 della Decisione UNESCO consisterebbe nello scavo di un nuovo canale in mezzo alla Laguna (Canale delle Tresse) per le navi da crociera più grandi. Tuttavia, nessuno conosce i dettagli di tale progetto, che non è nemmeno stato sottoposto a valutazione di impatto ambientale; inoltre, non sono al momento noti gli elementi di risposta ai punti da 7 a 10 della Decisione Unesco.

Secondo la dichiarazione del sindaco, il “pacchetto” dovrebbe includere anche misure rispondenti ai punti 4 e 5 della Decisione UNESCO, per le quali però (ammesso che davvero esistano, anche in bozza) non è mai stata organizzata alcuna consultazione pubblica, né è stato sentito il Consiglio comunale, nonostante alcune misure (come la pianificazione urbana) appartengano proprio alla competenza esclusiva del Consiglio Comunale.

Inoltre, una “strategia integrata per tutti gli sviluppi in corso e pianificati” è ancora mancante, nonostante il punto 4 della Decisione UNESCO richieda una “revisione dell´approccio di pianificazione, fondato su una visione condivisa da parte delle autorità e di tutte le parti interessate”. Tuttavia, su tale “pacchetto” le parti interessate non sono mai state consultate, né alcuna informazione è mai stata data al pubblico, nonostante l’invito del 28 dicembre 2016 indirizzato al Sindaco (allegato 1), il quale ha declinato l’invito via e-mail, il 18 Gennaio 2017.

Rispettosamente sosteniamo che, così facendo, il Sindaco di Venezia probabilmente:

1. Non riuscirà a rispettare le disposizioni della Convenzione di Aarhus, ratificata dall’Italia con legge del Parlamento 108 del 16 marzo 2001. Come Lei sa, la Convenzione UNECE firmata ad Aarhus conferisce alla società civile il diritto di partecipazione effettiva ai processi decisionali riguardo a tutti i fattori che incidano o possano incidere sull’ambiente.

2. Non sarà in grado di rispondere alla Decisione UNESCO in tutti i suoi punti, fatta salva una riserva d’esame del “pacchetto di misure” che nessuno, a parte il Sindaco, sembra conoscere fino ad ora.

Supponendo che l’incontro si tenga veramente il 24 gennaio e che un “pacchetto di misure” esista davvero, almeno come prima bozza, in base alla Convenzione di Aarhus e al punto 4 della Decisione UNESCO del 14 LUG 2016, chiediamo che:

1. una procedura di consultazione pubblica sul progetto di “pacchetto di misure” venga immediatamente avviata;

2. i risultati della riunione del 24 gennaio siano resi disponibili al pubblico attraverso i mezzi opportuni, compreso il web streaming se appropriato;

3. al Consiglio Comunale venga data la possibilità di avere un dibattito orientativo sul pacchetto complessivo, che è totalmente sconosciuto ai consiglieri comunali.

Per quanto ci riguarda, consideriamo la Decisione UNESCO un atto di grande importanza, tanto da avere attivato, con grande investimento di tempo e di energie e senza alcun finanziamento pubblico, un percorso di partecipazione pubblica dal nome “Venezia mio futuro”, che si è tradotto in 6 incontri pubblici in 6 mesi, sestiere per sestiere, culminato nell’incontro finale del 20 gennaio, a cui il Sindaco è stato invitato con largo anticipo (ma ha declinato l’invito).

Il risultato di questo percorso è un documento con 20 proposte che è stato sottoposto a consultazione pubblica per 10 giorni, e discusso all’Ateneo Veneto il 20 gennaio; la sua versione finale è allegata alla presente (allegato 2). Per una migliore comprensione di ciò che “partecipazione” significhi per i cittadini veneziani, si allegano alcuni ritagli di stampa, che danno un’idea di quello che ci aspetteremmo da un sindaco: il riconoscimento del nostro diritto alla partecipazione, sancito dallo Statuto Comunale di Venezia, così come dalla Convenzione di Aarhus.

Rimaniamo a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione, con riserva di rivolgerci ai tribunali nazionali competenti e/o al Comitato di Controllo della Convenzione di Aarhus (Aarhus Convention Compliance Committee) nel caso in cui il nostro appello non trovi ascolto.

Venezia, 23 gennaio 2017


#Veneziamiofuturo ringrazia:

Isabella Da Re, Isabelle Kahna, Laura Antonietto, Loup Bosch y Palmer, Franca Simoli, Paolo Valdisserri e Anna Ferrigno per la “vela” che ha fatto rotta su Parigi;

Paola Minoia per la traduzione dall’inglese all’italiano;

John Casabase per il video.

Paris, bonjour! Lettera e flashmob all’UNESCO

Lo striscione da 4 metri lo conoscete: è quello che adornava il tavolo degli oratori venerdì, all’incontro conclusivo di #Veneziamiofuturo. Si è fatto un migliaio di chilometri per arrivare fin qui, al quartier generale dell’UNESCO che domani si appresta a ricevere la visita del Sindaco di Venezia:

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“Il est 5 heures, Paris s’éveille”.. avec des poissons venitiens!

I nostri pesciolini da Parigi salutano la mamma Anna Ferrigno ma non sono l’unica sorpresa: l’UNESCO oggi riceverà anche la lettera che qui trascriviamo, in cui viene denunciato il rischio di una violazione della Convenzione di Aarhus se veramente il “pacchetto di misure” annunciato alla stampa verrà presentato dal Sindaco senza alcuna forma di pubblica consultazione, che la Convenzione ratificata con Legge dello Stato nel 2001 ha reso obbligatoria anche in Italia.

Se invece il Sindaco ci va a mani vuote o per “sondare il terreno” vuol dire che il suo viaggio a Parigi potrà essere interpretato come una simpatica visita di cortesia che potrebbe anche avere un senso sempre che non si porti venti persone al seguito, dato che a pagarne il viaggio saremmo noi.

In entrambi i casi, la richiesta dei cittadini è semplice: essere informati sulle misure concrete che il Sindaco intende presentare all’UNESCO, dato che nemmeno il Consiglio comunale riunitosi il 19 gennaio lo è stato e per le “uova pasquali con sorpresina” è ancora presto, siamo solo a gennaio.

Diversamente dalle sue, le nostre proposte sono in rete dal 10 gennaio e sono il frutto di una consultazione pubblica; nella stesura definitiva distribuita all’Ateneo Veneto verranno pertanto depositate oggi all’UNESCO insieme con questa lettera:

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Venice, 23 January 2017

Subject: Your meeting with the City Mayor of Venice, regarding Decision 40 COM 7B.52 of 14 July 2016.

According to the local newspapers, on 24 January you will meet a City Mayor who has until now declined all invitations to inform the City Council (on 19 January), the mass media and his own citizens (on 20 January) about the content of the “package” of measures that he will submit to you, via the Italian Government, with a view to addressing the World Heritage Committee Decision 40 COM 7B.52 adopted at its 40th session in Istanbul on 14 July 2016 on Venice and its Lagoon (hereinafter: “the UNESCO Decision).

According to the City Mayor’s statements to the newspapers, his own project to address point 6 of the UNESCO Decision would consist in the dredging of a new deep canal in the middle of the Lagoon (“canale delle Tresse”) for the largest cruise ships. However, nobody knows the details of such project, which has not even been submitted to EIA, and no follow-up was given until now to points 7 to 10 of the UNESCO Decision as far as we know.

According to the City Mayor’s statement, the “package” should also include measures addressing points 4 and 5 of the above referred Decision, but none of them (assuming that they really exist at preliminary draft stage) has ever been submitted to public consultation nor to the City Council (Consiglio comunale), while some of them (such as urban planning) belong precisely to the exclusive competence of the City Council. Moreover, the “integrated strategy for all ongoing and planned developments” is still missing while point 4 of the Decision requires a “revised planning approach founded on a shared vision of authorities and stakeholders”. The stakeholders have never been consulted on the above package of measures and no information was ever given to the public despite the attached invitation addressed on 28 December 2016 to the City Mayor (annex 1) who declined the invitation by email of 18 January 2017.

We respectfully submit that by so doing the City Mayor is probably:

1. Failing to comply with the provisions of the Aarhus Convention, ratified by Italy with Act of Parliament 108 of 16 March 20o1. As you know, the UNECE Convention signed in Aarhus empowers the civil society with the right to participate effectively in decision-making on all factors affecting or likely to affect the environment.

2. Failing to comply with the UNESCO Decision on all points, subject to a scrutiny reservation of the “package of measures” that nobody but the City Mayor seems to know.

Assuming that the meeting will really take place on 24 January and assuming that a “package of measures” really exists at least at a draft stage, compliance with the Aarhus Convention in conjunction with point 4 of the UNESCO Decision of 14 July 2016 would in our opinion require that:

1. A public consultation procedure is immediately launched on the draft package of measures;

2. The results of the meeting of 24 January are made available to the public via the appropriate means, including web streaming where appropriate;

3. The City Council is given a chance to have an orientation debate on the overall package, which is totally unknown to its members.

As far as we are concerned, we have taken the UNESCO Decision so seriously that, with very significant investment in time and energies and without any public funding we have launched a public participation process called “Venice my Future” which resulted in 6 public hearings and meetings in 6 months in each and every venetian district (the 6 “sestieri”) and culminated in the final gathering of 20 January to which the City Mayor was invited well in advance (but declined the invitation).

The result of this process is a document with 20 proposals which was submitted to public consultation for 10 days, and discussed at the “Ateneo Veneto” on 20 January;  its final version is herewith attached (annex 2).  For a better understanding of what “participation” means to venetian citizens, please also find attached some press cuts which give a hint of what we would expect from a City Mayor: the recognition of our right to participate, which is enshrined in the “Statuto comunale” of Venice as well as in the Aarhus Convention.

We remain at your disposal for any further information while reserving our right to lodge a complaint with the domestic competent Courts and/or with the Aarhus Convention Compliance Committee in case our voice is not heard.

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Firmato: settimo sestiere, quello che arriva quando nessuno se lo aspetta.. come il settimo cavalleggeri.

Venezia – Parigi, 23 gennaio 2017

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