Colazione da Tiffany, anzi in Canonica
Una canonica che da casa diventa albergo, il campanile di Santa Fosca adibito a magazzino dell’albergo: mentre la chiesa è chiusa al pubblico, tutto ciò che la circonda è a disposizione di un singolo albergatore.
La versione ufficiale era che le trasformazioni edilizie avrebbero seguito l’iter procedurale (autorizzazioni richieste e indispensabili in questi casi, a partire dal cambio di destinazione d’uso). Che dire di queste foto inedite, che documentano come fra i due edifici è già stata realizzata un’apertura per metterli in comunicazione permettendo ai clienti dell’hotel di fare colazione in canonica?
La nostra mobilitazione lampo di ieri ha avuto grande eco sui giornali in edicola oggi, e sul TG regionale di ieri:
Le prove di quanto affermiamo vogliamo ora metterle a disposizione di tutti, perché tutti possano farsi un’idea. In attesa dei permessi e delle autorizzazioni necessarie, il primo piano della canonica si presenta così come lo vedete in queste foto.
Agli uffici competenti chiediamo di verificare se è tutto a posto, perché ai “comuni mortali” a Venezia vengono richieste lunghe e faticose trafile burocratiche, prima di poter effettuare modifiche anche minime, e ci dispiacerebe pensare che in questo caso ci siano (o ci siano stati) trattamenti di favore, magari legati alla circostanza che l’albergatore affittuario dei luoghi siede nel Consiglio Direttivo dell’Associazione Veneziana Albergatori (AVA).
A proposito, l’AVA cosa ne pensa? Di questa vicenda si parlerà ancora, nei prossimi giorni, e considerato il grande peso economico della categoria in una città come Venezia, siamo sinceramente interessati a conoscere la sua posizione – oltre che aperti al dialogo per una migliore comprensione dei punti di vista rispettivi.
#MiNoVadoVia (titolo della manifestazione del 2 luglio) non era soltanto uno slogan: è una filosofia di vita e un impegno con la Città, che noi intendiamo onorare.
Continueremo a batterci perché a Venezia esistanto anche spazi per la residenzialità, che i turisti più colti e sensibili del resto dimostrano di apprezzare e ieri ne abbiamo avuto la conferma.
Altrettanta sensibilità chiediamo all’associazione di categoria e al Patriarcato che, pur non avendo più la disponibilità dei luoghi affittati, ne conserva la proprietà.
Che vergogna! Il dio denaro impera su tutto, nonostante le indicazioni e le proteste di Papa Francesco. Sono con Venezia, io fiorentino. Fatevi conoscere, allarghiamo la protesta. Venezia è prima di tutto dei veneziani e di chi la ama.