Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

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#AnteprimaFenice. Comunicato stampa 23 novembre

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Venezia, 23 novembre 2014

Il Gruppo25Aprile ringrazia il Prefetto Dr. Zappalorto, Commissario di Governo della Città di Venezia, per avere capito le motivazioni dell’azione simbolica alla Fenice e per le dichiarazioni rilasciate in questo senso alla stampa quotidiana, nonché per la sua apertura al dialogo nel merito delle richieste da noi avanzate come cittadini;

il G25A ringrazia altresì le Forze dell’ordine e le Maestranze del Teatro per la correttezza dimostrata in fase di identificazione degli autori di un gesto civico compiuto nel rispetto più assoluto che sempre è dovuto nei confronti di chi lavora, e a maggior ragione in occasione di un evento di tale prestigio;

il G25A ringrazia infine e in modo particolare i giornalisti presenti alla Fenice, per la professionalità e la tempestività dimostrate nel saper “cogliere” la notizia e riportarla al pubblico, che potrà leggerla in edicola oggi, domenica 23 novembre.

Foto: Stefano Soffiato

Portavoce: Marco Gasparinetti

Twitter: https://twitter.com/25aprileVenezia

 

#AnteprimaFenice: il video e i testi

Il video girato da Stefano Soffiato:

Cosa volava sulle ali della libertà, nel cielo della Fenice, il 22 novembre? 18 origami come questi, ognuno con il suo messaggio:

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..e 300 volantini con il testo che qui riproduciamo, per chi non c’era:

DIAMO UN FUTURO A VENEZIA:

una città meravigliosa e unica al mondo, fatta a misura d’uomo e che tale vuole restare!

BASTA alberghi in questa Città! Basta cambi di destinazione d’uso a suon di mazzette!

Basta con la spoliazione culturale e identitaria della città d’acqua!

CHIEDIAMO: CASE, SCUOLE E SERVIZI PER I RESIDENTI. ARIA PULITA per i nostri polmoni e per i nostri figli in quella che, essendo una città pedonale, dovrebbe essere al riparo dai problemi di inquinamento tipici delle grandi città.

PROPONIAMO: il blocco dei cambi di destinazione d’uso nei sestieri a vocazione residenziale; incentivi e agevolazioni per chi vive e lavora nella città d’acqua; limiti dimensionali alle grandi navi autorizzate ad entrare in laguna. ESIGIAMO che gli introiti della tassa di soggiorno riscossa a Venezia vengano utilizzati per gli scopi previsti dalla normativa che l’ha istituita, con precedenza assoluta ai servizi pubblici locali.

DICIAMO: NO allo scavo del Contorta, SÌ alla cantieristica minore, alle attività artigianali, ai negozi di prossimità, SÌ al diritto di votare un referendum per ridefinire i confini comunali e riavvicinare i cittadini alle Istituzioni che dovrebbero rappresentarne le esigenze specifiche, a Venezia come a Mestre. Autonomia amministrativa e Statuto Speciale, per liberarci dalle troppe incrostazioni e dai conflitti di interesse che hanno ingessato queste due città.

25 Aprile: LIBERIAMO le energie vive di VENEZIA.

http://gruppo25aprile.org

Venezia, 25 aprile 2014

SanMarco

25 aprile: è il giorno in cui da 12 secoli Venezia festeggia San Marco, e da qualche decennio anche l’anniversario della liberazione; è una data a noi particolarmente cara e vorremmo poterla festeggiare anche quest’anno, ma come possiamo?

Quando una città unica al mondo genera un fatturato da capogiro e questa ricchezza se ne va altrove mentre le casse del Comune sono vuote, c’è poco da festeggiare.

Quando una città che per secoli ha dato da vivere decorosamente a 150.000 abitanti scende sotto la soglia dei 57.000 residenti e continua a perderne al ritmo di 1.000 all’anno in media, senza nessun segnale che possa far pensare a un’inversione di tendenza, non è più tempo di festeggiare ma di rimboccarsi le maniche e chiedersi: dov’è che abbiamo sbagliato? Cos’è che possiamo cambiare prima che sia troppo tardi?

Dopo ogni epidemia di peste (da 143.000 a 98.000 abitanti, con l’epidemia del 1630) i nostri avi erano stati capaci di rialzarsi e attirare nuove energie, riportando in pochi anni questa città alla sua popolazione naturale. Di quale epidemia siamo malati, se dalla liberazione del 1945 a oggi abbiamo perso 100.000 abitanti, di cui quasi 4.000 negli ultimi 5 anni? Quanto tempo ci rimane prima di scendere sotto quella soglia critica che porterebbe alla chiusura del nostro ospedale, delle scuole e degli asili per i nostri figli, in omaggio alla prossima « spending review »?

A chi vuole garantire un futuro per questa città così ricca di passato, chiediamo di farsi avanti e formulare delle proposte concrete sui pochi punti che dovrebbero accomunarci tutti, al di là degli steccati di partito: proposte e soluzioni concrete, non le solite chiacchiere da salotto e nemmeno i soliti slogan ad effetto, generici quanto vuoti.

A chi si trastulla con i bizantinismi della città metropolitana nella logica gattopardesca del “tutto cambi perché nulla cambi”, chiediamo fin d’ora tre cose:

  1. prendere atto del fallimento delle politiche di questi anni (con il finto decentramento delle municipalità);
  2. restituire alla Venezia insulare la possibilità di decidere del suo destino eleggendo i suoi rappresentanti in un Comune autonomo e dare analoga opportunità a Mestre, che merita pari dignità;
  3. lavorare a uno “statuto speciale” per la Venezia insulare.

Lo “statuto speciale” di Venezia è già in parte riconosciuto dalla legge speciale le cui modifiche sono attualmente in discussione al Senato; a chi ci sta lavorando facciamo pervenire delle proposte concrete e precise per non sprecare questa straordinaria opportunità. Uno statuto speciale per Venezia consentirebbe infatti, nel rispetto delle normative europee, di venire incontro alle specifiche e straordinarie esigenze della città insulare, trattenendo nelle casse del Comune buona parte delle imposte prodotte dall’economia locale, così da poterle impiegare in servizi e incentivi per i cittadini e le imprese che risiedono e operano nella città lagunare, e/o introducendo esenzioni fiscali temporanee per le attività artigianali e produttive, sul modello della “zona franca” introdotta da altri Paesi europei nelle rispettive regioni insulari.

https://www.facebook.com/groups/1499740350248934/

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Volete aderire a questo appello aggiungendo il vostro nome a quello dei firmatari? Potete comunicare la vostra adesione con un semplice commento in calce, o via email a questo indirizzo:

25aprile2015@gmail.com

I) Firmatari (in ordine alfabetico):

  1. Jaclyn ADAMOWICZ REDING
  2. Alberto BAFFA
  3. Elena BARINOVA
  4. Stefano BARZIZZA
  5. Nicola BERGAMO
  6. Ginevra BOTTONI
  7. Matelda BOTTONI
  8. Alessandro BOZZATO
  9. Davide BOZZATO
  10. Margherita BRAVO
  11. Stefano BRAVO
  12. Roberta CHIAROTTO
  13. Simonetta CORDELLA
  14. Sergio CORDUAS
  15. Giuliano DALLA VENEZIA
  16. Gianni DARAI
  17. Mauro DARDI
  18. Giuliana DE GOBBIS
  19. Adriano DE VITA
  20. Lorena DELLA TOGNA
  21. Maurizio DEL MASCHIO
  22. Davide DEL NEGRO
  23. Riccardo DOMENICHINI
  24. Alessandro ERVAS
  25. Ermanno ERVAS
  26. Marica FABBRO
  27. Walter FANO
  28. Andrea FASOLO
  29. Ksenia FEDULOVA
  30. Franco FILIPPI
  31. Matteo FRESCHI
  32. Marco GASPARINETTI
  33. Luana GHEZZO
  34. Sebastiano GIORGI
  35. Bruno GORINI
  36. Jacopo GOTTARDO
  37. Lorenzo GRECO
  38. Mario HEINZ
  39. Laurie HUSSISSIAN
  40. Paolo LANAPOPPI
  41. Giuliana LONGO
  42. Mauro MAGNANI
  43. Enrico MANCOSU
  44. Cristina MARSON
  45. Giorgio OMACINI
  46. Saverio PASTOR
  47. Gilberto PENZO
  48. Cesare PERIS
  49. Robert PJEVALICA
  50. Bruno POLITEO
  51. Alessandra REGAZZI
  52. Werner ROSKOSCH
  53. Barbara ROSSI
  54. Kyvin SANT
  55. Lucia SANTINI
  56. Roberto “Bart” SCARPA
  57. Veronica SCARPA
  58. Michela SCIBILIA
  59. Matteo SECCHI
  60. Cristina SENO
  61. Carla SITRAN
  62. Marco SITRAN
  63. Stefano SOFFIATO
  64. Manuel TIFFI
  65. Nicola TOGNON
  66. Massimo TOMASUTTI
  67. Alberto TOSO FEI
  68. Davide UBIZZO
  69. Paolo VALDISSERRI
  70. Nelli-Elena VANZAN MARCHINI
  71. Alice VERONESE
  72. Gian Luigi VIANELLO
  73. Marco VIDAL
  74. Giovanni VIO
  75. Maurizio ZENNARO
  76. Pieralvise ZORZI

 

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