Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

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Fontanelle a Venezia: la risposta di Veritas

Avevamo scritto a Veritas, allegando una lista delle fontanelle non funzionanti segnalate dai nostri iscritti e sottolineando il contributo che la rete di fontane esistenti potrebbe e dovrebbe dare alla riduzione delle bottigliette di plastica “usa e getta” che troppo spesso finiscono nei nostri canali.

Abbiamo ricevuto ieri la risposta, e la pubblichiamo qui per conoscenza di tutti perché contiene dati interessanti e aggiornati, sulla ripartizione fra sestieri e isole.

Nell’immagine introduttiva, l’articolo che il Corriere aveva dedicato alla nostra iniziativa.

Prot. n. 74808

Egregio dott. Gasparinetti,

in riferimento alla Sua ultima e-mail, siamo a segnalarLe che il numero di fontanelle aperte nella sola Città Antica è di 75, così suddivise:

–          Castello 17;

–          San Marco 7;

–          Cannaregio 12;

–          San Polo 11;

–          Santa Croce 7;

–          Dorsoduro, Giudecca e Sacca Fisola 21;

a cui si aggiungono:

–          12 a Murano;

–          45 in tutte le altre isole (Burano, Torcello, S. Francesco, S. Erasmo, Vignole, Lido e Pellestrina).

Il totale è di 132 fontane aperte e gestite da Veritas in base al contratto di servizio con il Comune di Venezia.

L’elenco è consultabile anche al link  https://www.google.com/maps/d/viewer?mid=16wdjwh7e6EUA2gM2-Kl_PKya4qOH9O1k&ll=45.44987671107283%2C12.362834278824494&z=13.

L’acqua potabile che viene erogata è, senza ombra di dubbio, tra le migliori d’Italia per qualità e caratteristiche, attentamente controllata e sicura: ogni anno ne vengono prelevati 10.000 campioni e analizzati 200.000 parametri da più Enti accreditati.

Ulteriori fontane potrebbero essere aperte a seguito di necessari interventi manutentivi, che sono in fase di programmazione da parte della Direzione dei lavori pubblici, affinché siano rese fruibili per la prossima stagione estiva.

Cogliamo l’occasione per segnalarLe il link alla nostra App “Scoasse” che periodicamente viene aggiornata riportando le fontane aperte.

Play Store: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.veritasscoasse&hl=en_US

App Store: https://apps.apple.com/us/app/veritas-scoasse/id1380061591?ign-mpt=uo%3D4

Nell’ottica di una fattiva collaborazione tra cittadini, Associazioni ed Istituzioni restiamo a disposizione per ulteriori segnalazioni sul servizio, di cui resta evidente il forte impatto sociale ed ambientale.

L’occasione ci è grata per porgerLe cordiali saluti.

DIREZIONE GENERALE

VERITAS

 

Aumenti TARI: appello al Consiglio comunale

Per la seconda volta in due anni, il Consiglio comunale si appresta ad approvare un aumento della tassa sui rifiuti (la TARI) che grava principalmente sugli abitanti anche se la mole abnorme di rifiuti prodotti e trattati a Venezia dipende principalmente dai flussi turistici fuori controllo piuttosto che dalla produzione domestica dei (sempre meno numerosi) residenti rimasti.

Dopo gli aumenti retroattivi (!!!) del 4% in media decisi nel 2015, l’aumento ulteriore che oggi verrà discusso è pari al 5% quando il tasso di inflazione italiano è fermo allo 0,1%. La somma di questi due aumenti è di 30 volte superiore al tasso di inflazione che è stato dello 0,3% circa nel biennio corrispondente. Al Sindaco che in un celebre duetto via twitter con un grande cantante aveva intimato “fora i schei” vorremmo dedicare la locandina fotografata oggi in edicola (foto Marco Pala), che a questo punto assume un doppio senso:

foraischeiQuesto ulteriore aumento, se approvato dal Consiglio comunale convocato in data odierna, aggraverà la situazione già documentata dall’ente di bacino ambientale di Venezia, secondo cui Venezia e Chioggia sopportano i costi più elevati della tariffa media per residente, intorno ai 119 euro procapite, contro i 70 euro dei Comuni del Litorale e una media generale (Venezia compresa) di 92 euro nei comuni del bacino ambientale (corrispondente con l’ex Provincia di Venezia con l’aggiunta di Mogliano).

Oltre a gravare sui conti delle famiglie e degli operatori economici, un aumento della TARI si riflette anche sul mercato degli affitti che a Venezia tende inesorabilmente a privilegiare le più lucrative locazioni turistiche rispetto ai contratti di locazione di lungo periodo, in una città che continua a perdere abitanti ogni anno.

Contro questa iniquità prendiamo posizione come contribuenti e come piattaforma civica:

  1. Al Consiglio comunale chiediamo di votare contro questo ulteriore aumento della TARI;
  2. Alla partecipata comunale VERITAS che riscuote la TARI e anche le bollette dell’acqua (servizio idrico integrato) pubblicamente chiediamo di incrociare i dati per stanare le case dichiarate come “vuote” dai proprietari e in realtà affittate ai turisti. Il beneficio che ne risulterebbe per le casse comunali sarebbe duplice se si considera anche l’imposta di soggiorno evasa. 
  3. Agli organi di stampa chiediamo di continuare l’opera di informazione sul volume abnorme di rifiuti trattati a Venezia, rispetto alla media nazionale, e di promuovere quella che in gergo viene definita come “internalizzazione dei costi del turismo” e nel Trattato UE trova consacrazione giuridica nel principio “chi inquina paga” (“Polluter pays principle”): a Venezia paga sempre Pantalone (il contribuente), ma le tasche di Pantalone non sono senza fondo e in troppi hanno già lasciato la città per il suo costo della vita abnorme rispetto a quello dei Comuni confinanti.

La domanda del giorno

In vino Veritas?

Dalla stampa quotidiana apprendiamo che Veritas si appresta a chiudere il bilancio 2014 con 5 milioni di utile. Ottima notizia ma allora perché aumentare le tariffe che tutti paghiamo, con delibere retroattive in corso d’anno (il 2014)? L’ex municipalizzata, ora “partecipata” opera in regime di monopolio il servizio idrico integrato e si occupa dei nostri rifiuti senza che l’utente-contribuente (azienda o famiglia che sia) possa rivolgersi ad altri, il che rende legittima una domanda: se l’obiettivo in questi casi dev’essere l’equilibrio di bilancio e il monopolista realizza (con i nostri soldi) un utile così consistente, cosa mai se ne farà?

Trattandosi di annata elettorale, con le elezioni comunali alle porte, le proposte già si sprecano: anziché procedere alla solita maniera, con sponsorizzazioni elettorali discutibili quanto discrezionali, perché non fare felice il popolino nel modo più semplice? Dall’alto dei 5 milioni di utile, ce n’è di che far sgorgare Prosecco al posto dell’acqua, in tutte le fontane pubbliche di Venezia, con un vantaggio non secondario: il Prosecco del Sindaco farà affluire in città qualche altra milionata di turisti e curiosi all’insegna dello slogan: “in vino Veritas”.

Il Gruppo25Aprile preferirebbe una revisione al ribasso delle tariffe e dei balzelli variamente denominati (TIA TASI e TARI, in ordine cronologico) ma con i tempi che corrono si accontenterebbe anche di qualche parola di spiegazione, prima che ci vengano rifilati altri aumenti retroattivi come quelli dell’anno scorso. Se la nostra amata Veritas vorrà risponderci, l’indirizzo del gruppo è: 25aprile2015@gmail.com

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