Moto ondoso e residenti in “rivolta”
“Rio di Noale, rivolta contro il moto ondoso” è il titolo dell’articolo a firma Michele Fullin, pubblicato lunedí 9 novembre dal Gazzettino, con richiamo e foto in prima pagina (occhiello: “il rio di Noale si appella al Sindaco Brugnaro”). Della vicenda ci eravamo occupati il 28 ottobre, pubblicando anche noi la lettera firmata dai residenti. Nel farlo avevamo sottolineato che il problema sembra essere comune ad altri rii e canali e che la situazione sembra essere fuori controllo; è il motivo per cui abbiamo deciso di appoggiare una battaglia “emblematica” di un malessere diffuso in vari sestieri.
Dato che ad essere in gioco sono le loro case, e considerato che altri potranno riconoscersi nelle legittime preoccupazioni dei residenti del Rio di Noale, pubblichiamo qui il volantino che molti di voi (quelli che vivono a Cannaregio) hanno trovato o troveranno nella cassetta delle lettere, in questi giorni:
Il moto ondoso distrugge le nostre case
BASTA !
*dal testo unico circolazione acquea ord. 274 Aprile 2015:
“Nel Rio di Noale è consentito il transito in doppio senso di circolazione alle Unità, con passeggeri a bordo, per i servizi di trasporto pubblico non di linea di persone di taxi e noleggio con conducente dalle 00.00 alle 24.00”*- “Dalle ore 08.00 alle ore 12.00 è istituito il divieto di transito per tutti i taxi a vuoto, o in servizio fuori turno”.
MA NESSUNO CONTROLLA !!!!
“ml 3.00 di larghezza nei seguenti rii: Noale, Novo- Ca’ Foscari;”*……“Rio di Noale: senso unico di marcia nel tratto compreso tra rio di Santa Fosca e lo sbocco sul Canal Grande, nella direzione verso il Canal Grande” *
MA NESSUNO CONTROLLA !!!!
Dove è finito il “famoso” sistema di controllo GPS ?
Diamo voce al nostro malessere con il Comitato in difesa del Rio di Noale
Per informazioni: 25aprile2015@gmail.com ; riodinoale.venezia@libero.it
La foto che abbiamo scelto per illustrare il problema è stata eccezionalmente ritoccata con photoshop per un’unica ragione: rimuovere i contrassegni che renderebbero immediatamente identificabile il natante, ma le onde provocate dall’imbarcazione sono vere, e non era una giornata di bora.
La pratica della “delazione” non fa parte dei nostri metodi: per risolvere i problemi che solleviamo come piattaforma civica basterebbe che ognuno facesse (bene) il suo mestiere e quello dei controlli è affidato alla Polizia Municipale, che dispone di tutti gli strumenti per farlo. Sul come vengano attualmente svolti i controlli, e sulle deficienze riscontrate o percepite, rinviamo all’articolo di Michele Fullin. La sensazione è che alcune categorie abbiano equivocato lo slogan elettorale “ghea podemo far”, traducendolo in “ghea podemo far west”.
Per chi vorrà firmarla, segnaliamo che i residenti hanno lanciato una petizione a questo indirizzo:
Firmate numerosi, e a presto su questa pagina per i prossimi aggiornamenti.