Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivio per il giorno “novembre 17, 2015”

Breaking News: #Compagnopoli a Venezia?

Beati coloro che al termine “compagno” e “compagna” associavano un significato univoco e vagamente rivoluzionario o comunque riformista, che per alcuni era quanto di più positivo e per altri quanto di più negativo il lessico politico potesse offrire: nella Venezia governata dalla lista Brugnaro, che ai valori della famiglia tradizionale ha sempre attribuito grande importanza, il termine “compagno” e “compagna” assume connotazioni inedite e sembra addirittura promosso a criterio di nomina nelle società partecipate del Comune di Venezia, come emerge da questa interrogazione presentata oggi dal consigliere comunale (e capogruppo M5S) Davide Scano:

http://consigliocomunale.comune.venezia.it/?pag=atti_1_142

Dall’interrogazione apprendiamo l’esistenza di un “compagno Pea“, che si aggiunge alla “compagna Battistella” e al “compagno Locatelli” (il primo caso di “compagnopoli”, da noi sollevato su questa pagina a proposito di una certa delibera), tutti in qualche modo beneficiati da nomine o delibere di competenza comunale.. ormai c’è di che formare una brigata partigiana o una cellula rivoluzionaria brugnariana al canto di: “Avanti popolo alla riscossa, bandiera fucsia trionferà”..

Davide Scano

Breve estratto dall’interrogazione al Sindaco:

5.    un osservatore in mala fede potrebbe essere indotto a credere che tali scelte siano una sorta di “atto dovuto” per ristorare le persone che hanno “messo la faccia” per Lei, in campagna elettorale, e che non sono state elette. L’idea certo parrebbe avere un qualche fondamento se si considera che, su 36 nomi complessivamente: quattro sono divenuti assessori, una è divenuta Presidente del Consiglio Comunale, sedici sono stati eletti consiglieri comunali ed altri quattro, come descritto sopra, sono stati nominati nelle società partecipate. Restano fuori, verrebbe da pensare ironicamente, ancora undici persone a cui trovare una qualche attività nella macchina comunale;

6.    alcune altre scelte fatte dal Sindaco, sempre per alcuni incarichi negli organi di governo delle società partecipate, sono cadute stranamente, tra le tante possibili, su alcune persone che risultano piuttosto “vicine” a questo o quel consigliere comunale eletto nella stessa lista civica di cui sopra. In particolare:
•    Sara Da Lio e Nicola Picco, rispettivamente neo consigliera di Veritas S.p.A. e neo consigliere di AVM S.p.A., sembrano essere collaboratori dello studio di architettura del delegato all’Innovazione e consigliere comunale “fucsia”, già promotore di un comitato pro Pellicani alle primarie del PD, Luca Battistella. Da quanto poi lo stesso consigliere rivela oggi ad un giornale locale, appare che la prima sia anche la sua compagna di vita;
•    Stefano Burighel, indicato come Presidente del collegio sindacale di VENIS S.p.A., sembra avere da tempo un rapporto affettivo con la consigliera comunale Giorgia Pea”..

Fine citazione, alla faccia della “meritocrazia” tanto sbandierata in campagna elettorale dal candidato Sindaco Brugnaro.

NdR: il caso Locatelli è venuto alla luce proprio su questa pagina, il caso Battistella grazie ad un articolo di Stefano Ciancio pubblicato ieri dal blog “DimensioneMendez”. Se certe pratiche stanno venendo alla luce, è grazie ad una pluralità di voci libere, nella miglior tradizione di Venezia e del Gobbo di Rialto..

https://dimensionemendez.wordpress.com/2015/11/16/venezia-le-nomine-di-brugnaro-nel-cambiamento-un-caso-di-parentopoli/

rialtoilgobboNota storica, per capire il riferimento di cui sopra: ai tempi della Serenissima, il Gobbo di Rialto aveva un ruolo comparabile a quello del “Pasquino” di Roma. Fra le due statue parlanti intercorse anche una gustosa corrispondenza e uno scambio di “visite di condoglienza” (condoglianze): la prima dal Pasquino al Gobbo “sopra la resa di Candia” (epilogo della guerra di Creta, 1669) presto ricambiata dal Gobbo di Rialto con una replica “sopra la lunghezza del Conclave del 1670”.

LAPIS LEGIBUS REIP.

EDICENDIS

AERE CIVICO RESTITUTUS

M M X V

 PS piccola precisazione, a futura memoria:

Con riferimento all’articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera, che riporta fra virgolette una frase apparsa ieri sulla pagina facebook del G25A (gruppo chiuso), il testo completo della frase era:

Consigliere comunale delegato all’innovazione in un giorno solo sistema compagna e socio in affari nei consigli di amministrazione delle partecipate comunali (VERITAS e AVM). Calcolare il tasso di “innovazione”, se c’è.

https://www.facebook.com/groups/Gruppo25aprileVenezia/

Le ragioni di un silenzio, e quelle di un’iniziativa in memoria di Valeria Solesin

Negli ultimi giorni abbiamo osservato il silenzio stampa più rigoroso, in segno di lutto per la tragedia di Parigi che ha purtroppo colpito anche una famiglia molto amata e rispettata a Venezia: quella di Valeria Solesin, i cui genitori vivono nel sestiere di Cannaregio. Sabato a titolo individuale eravamo presenti in campo Manin, insieme a tanti cittadini riuniti in un luogo che ci ricorda i legami storici fra le due città:

Domenica, quando la terribile notizia è stata confermata, abbiamo listato a lutto le nostre pagine facebook e twitter senza fare commenti ulteriori, che ci sarebbero sembrati fuori logo:

Nel pomeriggio di domenica il nostro “direttivo” informale si è riunito (22 le persone presenti) e abbiamo osservato alcuni minuti di raccoglimento insieme.

Dai contatti con la famiglia di Valeria, che alcuni di noi conoscono di persona, era emersa la proposta di istituire una borsa di studio in memoria della figlia, borsista alla Sorbona, e all’unanimità avevamo già deciso di partecipare ad una sottoscrizione eventuale in questo senso. Nei telegiornali della sera abbiamo poi trovato conferme autorevoli (per bocca del Presidente del Consiglio) in merito alla proposta, della cui attuazione (con ogni probabilità) si farà carico lo Stato italiano.

Rompiamo oggi il silenzio stampa, per comunicare la nostra adesione alla campagna “un ponte per Valeria”, nata dall’omonimo “hashtag” lanciato su Twitter dal Corriere della Sera:

L’idea lanciata dal Corriere si sta concretizzando in queste ore con la creazione di un gruppo facebook assolutamente trasversale, che a sua volta rappresenta un “ponte” fra i numerosi gruppi e realtà associative attive a Venezia:

https://www.facebook.com/groups/189497998059239/

Su “quale” ponte potremo discutere poi: in cantiere ce n’è uno nuovo che collegherà la stazione ferroviaria con il nuovo polo universitario di San Giobbe recentemente inaugurato, che per molti di noi rappresenterebbe la scelta più logica dal punto di vista simbolico, ma non è questo il momento per anticipare i tempi di una decisione che andrà presa da chi ha il potere di prenderla, e trattandosi di toponomastica ci rimetteremo alla scelta delle Autorità competenti.

Nel frattempo non possiamo non ricordare che le vittime del terrorismo sono ormai migliaia, e tutte meritano pari rispetto e cordoglio. Se eravamo in lutto per una nostra concittadina, non era per minimizzare il resto ma semplicemente perché come gruppo non abbiamo mai avuto la presunzione di fare “politica estera” o nazionale.

RIP Valeria e Riposino in Pace tutte le vittime del terrorismo: qualunque fosse la loro nazionalità, la loro religione o il colore della loro pelle.

 

 

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