Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

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Gara al ribasso e vinca il peggiore?

Con grande eleganza, il giornalista Maurizio Dianese sul Gazzettino di oggi si limita a rendere pubblici i fatti, che si possono così riassumere: per la concessione di un lotto di proprietà comunale (a Forte Marghera), c’è un concorrente che offre 6.200 euro all’anno per i primi tre anni e 12.000 euro annui per gli anni successivi, l’altro ne offre 5.700 all’anno. Entrambi vogliono farne un bar-ristorante.

Secondo voi chi ha vinto la gara?

Se le cifre qui riportate sono corrette, cosa di cui non dubitiamo vista la serietà del giornalista, a vincere la gara è stata l’offerta peggiore (in senso economico, dato che di questo stiamo parlando), pari ad un canone mensile di poco superiore ai 450 euro (mentre l’altra a regime ne avrebbe portati 1.000 al mese nelle casse comunali).

Il giornalista, senza mettere in dubbio la regolarità dell’aggiudicazione, sottolinea anche un’altra circostanza: il vincitore è un consigliere di Municipalità eletto nella lista del Sindaco in carica.

Rossato bis

Come piattaforma civica non abbiamo la possibilità di presentare interpellanze o interrogazioni; ci limitiamo quindi ad esprimere la nostra perplessità. Se chi dispone di questa prerogativa la vorrà utilizzare, potrà permettere all’amministrazione comunale di dissipare i dubbi: perché quando i criteri di aggiudicazione di un bene pubblico sono altri, ammesso che siano altri, come cittadini abbiamo il diritto di conoscerli.

Per la cronaca, il medesimo consigliere di Municipalità si era già visto affidare un incarico ben retribuito, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa:

https://gruppo25aprile.org/2016/04/26/i-diari-di-marin-starnudo-lutto-nel-mondo-della-musica/

Di questo “astro nascente” non avevamo mai sentito parlare prima e non avremmo motivo di occuparcene se in in ballo non ci fossero soldi o beni pubblici.

Quanto al giornalista Maurizio Dianese, non ha bisogno di presentazioni:

https://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_Dianese

PS abbiamo nel frattempo acquisito il verbale di aggiudicazione, verificato le cifre e non abbiamo riscontrato errori nella ricostruzione giornalistica dei fatti sopra esposti.

 

La notizia del giorno: come perdere 100 milioni di euro..

..grazie alla lungimiranza di un Sindaco che pratica la politica della sedia vuota:

gazzettino 3 maggio 2016L’investimento complessivo, come risulta dall’articolo a firma Maurizio Dianese, era pari a 100 milioni di euro, ma cosa volete che sia a fronte della possibilità di pavoneggiarsi in via Piave chiedendo poteri speciali per il Sindaco sceriffo, per far fronte al degrado della stessa zona in cui il Sindaco imprenditore volta le spalle agli investitori che avevano un accordo di programma già pronto e stilato da Comune, Regione e Ferrovie?

In attesa di conoscere le ragioni del Sindaco, pubblichiamo i commenti del consigliere comunale (e capogruppo PD) Andrea Ferrazzi, che da assessore all’Urbanistica aveva seguito la vicenda in prima persona:

“Come ampiamente previsto e denunciato anche in Consiglio Comunale l’incapacità di decidere di questa Amministrazione comunale sta facendo saltare la riqualificazione di tutto l’asse della stazione, uno dei progetti più importanti per la nostra Città. Il Sindaco dovrà spiegare alla città tutta perché ha bloccato un accordo già pronto sul quale bastava mettere la firma. Dovrà spiegare perché impedisce un investimento privato di 30 milioni in favore della città. Dovrà spiegate perché fa perdere 2 milioni di opere di urbanizzazione più un altro paio in opere dirette. Dovrà spiegare perché blocca la riqualificazione di tutto l’asse della stazione ferroviaria, oggi in condizioni indecorose. Dovrà spiegare alle famiglie intercluse di Via Gazzera perché non partono i lavori per le loro nuove case. Dovrà spiegarlo, oltre che ai privati, anche alle Ferrovie e alla Regione, con le quali avevo pazientemente costruito l’Accordo di programma bello e pronto per essere firmato.
E infine dovrà spiegarlo ai cittadini di Via Piave e via Trento, dove ieri è andato a fare l’ennesima passerella scaricando sul Governo Nazionale il peso dell’incapacità di trovare soluzioni sulla sicurezza e sul decoro al di la delle chiacchiere propagandistiche.
Ci auguriamo ci siano ancora i margini per un difficile recupero. Chiediamo al Sindaco di agire immediatamente per evitare questa sciagura alla nostra città, della quale si assumerebbe pienamente la responsabilità”.

Sulla medesima vicenda è intervenuto anche Nicola Pellicani, consigliere comunale della Lista Civica Casson, che sulla sua pagina dichiara:

GIUNTA BRUGNARO IRRESPONSABILE: FA DEMAGOGIA SULLA PELLE DEI CITTADINI
Mentre il sindaco e mezza giunta comunale fanno la solita parata in via Piave in nome della sicurezza, il gruppo spagnolo H10, di fronte alla latitanza di Brugnaro e del Comune, abbandona il progetto da 30 milioni di euro che avrebbe consentito di riqualificare la zona di via Piave e della stazione, rianimando il centro città e perciò contribuendo in modo significativo a bonificare l’intera area dalla criminalità che continua ad essere padrona della zona. Brugnaro ha fatto della sicurezza la sua bandiera, ma come tutti sanno negli ultimi mesi gli episodi criminali sono in aumento. Non solo. La riorganizzazione della Polizia Municipale si sta rivelando un flop, vista la rivolta di 200 vigili pronti a presentare le dimissioni dopo i tagli agli stipendi e al caos organizzativo. È evidente come il “pugno di ferro” annunciato dal sindaco sia solo l’ultima sparata demagogica alla Gentilini, costruita solo per gettare fumo negli occhi ai residenti, giustamente sempre più preoccupati per l’aggravarsi della situazione. Ormai è sempre più chiaro come questa amministrazione stia navigando a vista, senza un progetto di rilancio della città.
Con l’addio degli spagnoli la città perde una grande occasione. Il gruppo H10, grazie all’accordo di programma sottoscritto con Comune, Regione, Ferrovie e Immobiliare Favretti, era pronto a trasformare l’ex palazzo delle Poste in un albergo. Ma il progetto prevedeva anche il rifacimento della stazione ferroviaria, oltre al raddoppio del Parco Piraghetto e la realizzazione di alloggi per le famiglie “prigioniere” dei due passaggi a livello della Gazzera.
Ma di fronte all’immobilismo e ai continui rinvii di Brugnaro hanno deciso di ritirare l’investimento, come si apprende da un articolo di stampa.
Si tratta solo dell’ennesimo effetto della politica dei rinvii che caratterizza la giunta Brugnaro. Adesso il sindaco dovrà spiegare ai cittadini le motivazioni della mancata firma, che oltre ad aver fatto sfumare l’intero progetto, produrrà per il Comune un mancato incasso di 2 milioni di euro derivanti da oneri vari. Qualcuno potrebbe anche rivolgersi alla Corte dei Conti.

 

 

 

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