Breaking News: i Comuni di Firenze e Venezia accolgono il nostro appello
Gli sviluppi degli ultimi giorni, in ordine cronologico:
Firenze e Venezia, 21 giugno
L’appello congiunto delle associazioni:
https://gruppo25aprile.org/2019/06/21/appello-ai-sindaci-di-firenze-e-venezia/
Venezia, 23 giugno
L’assessore al bilancio del Comune di Venezia, Michele Zuin, su mandato del Sindaco comunica l’adesione di Venezia all’appello delle dieci città europee pubblicato e tradotto su questa pagina, che aveva nel frattempo raccolto più di 200 firme. Nell’immagine, la sua intervista al Gazzettino:
La notizia confermata a la Nuova Venezia:
Firenze, 25 giugno
A nome dell’amministrazione comunale di Firenze, analoga decisione è stata annunciata alla stampa dall’assessora Cecilia del Re, cui competono le deleghe in materia di urbanistica e turismo. Nell’immagine che segue (copyright: La Stampa) le sue dichiarazioni integrali:
Il perché dell’appello:
La questione è quella che gli addetti ai lavori chiamano “legge applicabile”: nessuno di noi vuole negare il diritto alle locazioni turistiche, ma la locazione di beni immobili deve conformarsi alle regole del Paese in cui è situato l’immobile.
La vicenda ha avuto inizio davanti al Tribunale di Parigi, prima di approdare alla Corte europea di Giustizia su richiesta di Airbnb ma la questione è la stessa anche per le altre piattaforme di intermediazione. Non è solo una questione fiscale né un appello “contro” una specifica piattaforma, perché il punto sollevato ha valenza generale ed è la possibilità – per le Autorità competenti – di fare rispettare le regole locali nei confronti di chi vorrebbe ignorarle affermando di essere assoggettato soltanto alle leggi del suo Paese di origine.
Comunicato stampa congiunto:
Firenze e Venezia, 26 giugno 2019
Con una dichiarazione rilasciata a La Stampa, l’assessora Cecilia del Re, cui competono le deleghe in materia di urbanistica e turismo, ha comunicato l’intenzione del Comune di Firenze di aderire all’appello che le associazioni Progetto Firenze e 25aprile Venezia hanno rivolto ai propri Sindaci.
Un appello, sostenuto da centinaia di cittadini e da molte associazioni, in cui si chiedeva ai Comuni di Firenze e Venezia di associarsi alla richiesta rivolta al Parlamento e Commissione UE da dieci città europee (Amsterdam, Barcellona, Berlino, Bordeaux, Bruxelles, Cracovia, Monaco, Parigi, Valencia e Vienna) di intervenire a sostegno dei loro sforzi di contenere il dilagare degli affitti brevi.
Esprimiamo quindi il nostro sincero ringraziamento al Sindaco e alla Giunta di Firenze per questa adesione, che porta a dodici il numero delle città europee che chiedono alla UE una risposta a tutela delle città e dello spazio abitativo.
Ci auguriamo che altrettanto pronta risposta giunga ora da Bergamo, e per questo ci associamo all’appello che l’associazione Bergamo Bene Comune ha rivolto al Sindaco Giorgio Gori e alla sua Giunta.
Ricordiamo che l’iniziativa delle dieci città europee è scaturita in seguito al parere non vincolante espresso dall’avvocato generale della Corte di Giustizia europea per il quale, secondo i regolamenti e le direttive della UE, Airbnb dovrebbe essere considerato un fornitore di informazioni digitali piuttosto che un agente immobiliare tradizionale. Se questo status fosse riconosciuto dalla Corte, le piattaforme online per gli affitti brevi sarebbero sollevate dal dovere di ottemperare alle normative già introdotte, o in corso di introduzione, per regolamentare le locazioni brevi e contenere la gentrificazione turistica di interi quartieri e città.
Associazione Progetto Firenze
Associazione 25aprille Venezia