Comunicato stampa: con l’acqua non si scherza!
Venezia, 14 settembre 2015
Comunicato stampa sul progetto di scavo del canale Vittorio Emanuele (in rosso, nella cartina):
A giudicare dal comunicato stampa di Alessandra Moretti datato 11 settembre (data notoriamente infausta in materia di mezzi di trasporto) e dalle successive dichiarazioni di un esponente di spicco quale Davide Zoggia, una parte del PD ha già deciso di farsi rifilare un “pacco” a scatola chiusa, chiamato adeguamento del canale Vittorio Emanuele, prima ancora che il ventilato progetto sia stato presentato o illustrato nei suoi dettagli essenziali. Perché questa benedizione “ex ante”, e perché in questo momento quando alla presentazione del progetto mancano poche settimane?
Nel momento in cui vengono fatte a nome del PD, tali dichiarazioni denotano mancanza di rispetto nei confronti degli elettori e dei circoli del PD che non risultano essere stati interpellati né consultati; sono questioni interne al partito? No, se certi esponenti politici non si chiedono nemmeno come mai, alle ultime elezioni comunali, quello del “non voto” è stato il primo partito, per la prima volta nella storia di Venezia: atteggiamenti come quelli emersi nelle ultime ore forniscono invece qualche chiave di lettura della disaffezione dell’elettorato veneziano. A Venezia c’è vita anche oltre i partiti, e questa piattaforma civica lo dimostra.
Diversamente dagli esponenti politici sopra citati, il Gruppo25Aprile non ritiene che gli elementi di dominio pubblico siano allo stato attuale sufficienti per prendere posizione a favore o contro lo scavo del Vittorio Emanuele, e certe prese di posizione non fanno che rafforzare la diffidenza di chi già nutre perplessità. Se fossimo dei politicanti, approfitteremmo della caduta di stile della Signora Moretti per lanciare una manovra politica di segno uguale e contrario: sparando a zero su un progetto di scavo di cui ancora non si sa quasi nulla, e magari raccoglieremmo adesioni a valanga.
Non lo facciamo perché con l’acqua non si scherza, a Venezia. La nostra posizione, e le iniziative che ne conseguiranno, verrà decisa quando la cittadinanza avrà una risposta ad alcune domande essenziali, fra cui:
- Di quanto dovremo scavare e allargare quel canale che per le navi è in disuso da decenni, considerate le dimensioni delle grandi navi attuali? Per saperlo, occorre fra l’altro realizzare un rilievo batimetrico aggiornato del fondale lungo tutto il percorso ipotizzato; è stato fatto, e con quali risultati?
- Che fanghi verranno scavati, in che quantità e dove verranno portati? Per saperlo, occorre fra l’altro effettuare una campagna di carotaggi del fondale; è stata fatta?
- Il bacino di evoluzione per navi della lunghezza di 300 metri che dovranno affrontare una curva ad L, per arrivare in Marittima, come e dove verrà realizzato? Risagomando l’isola dei petroli e l’isola delle tresse, come ipotizzato dall’Autorità portuale? Con che materiali sono state create, quelle due isole?
- Quale impatto avrà questo scavo sull’equilibrio idromorfologico della Laguna, e in cosa differisce rispetto allo scavo del Contorta?
- Quale impatto avrà sul totale delle emissioni, dato l’allungamento del percorso e dei tempi di transito delle Grandi Navi in Laguna? Quali interferenze con il traffico commerciale, dato che il canale dei petroli è a senso unico alternato per ragioni di sicurezza della navigazione?
Il compito di fornire risposta a queste e altre domande spetta all’autorità proponente, che dovrà sottoporre il progetto ad una valutazione di impatto ambientale. Se l’analisi dovesse risultare carente, saremo attivi e partecipi come lo siamo stati in occasione delle discussioni sullo scavo del Contorta, inizialmente presentato come “adeguamento”.
Se qualcuno ha già dimenticato il movimento di opinione che si è creato quando la città si è sentita presa in giro con il tentativo (fallito) di forzatura chiamato Contorta, farà bene a rinfrescarsi la memoria perché è storia recente:
https://gruppo25aprile.org/?s=regata+storica
Agli esponenti politici che si stanno pronunciando a favore dello scavo prima ancora di conoscere il progetto diciamo: non è con forzature politiche come quella dell’11 settembre o con prove tecniche di inciucio in salsa jesolana che potrete convincere la cittadinanza, ma con risposte documentate alle domande che la cittadinanza è in diritto di fare, su qualunque opera rischi di compromettere il delicato equilibrio della Laguna di Venezia.
Il Gruppo25Aprile
Concordo in pieno. Purtroppo, il destino di Venezia e laguna dipendono sempre di più dal tornaconto di politici che non le conoscono e cercano solo di trarre profitto dall’annuncio delle loro posizioni e dagli “amici” che riescono a beneficare. In quanto veneziani, abbiamo avuto la possibilità di sceglierci , come sindaco, una personalità totalmente diversa e lontana da questo squallore, il sen Felice Casson( che ha fra l’altro avuto il coraggio di . dichiararsi contro nuovi scavi in laguna). Spiace pensare che anche il gruppo 25 aprile non lo abbia appoggiato fino in fondo. Per il resto, apprezzo le vostre posizioni
Angelo Marzollo
ciao a tutti! non sono veneziana, non abito a Venezia ma a Mestre e tuttavia amo Venezia in modo viscerale. Concordo con quanto si vuole chiedere, concordo con il motto Venezia è Laguna. Quei mostri portano solo disagio e affollamento in una città che non è giustamente Genova, che non è Roma o New York. Grazie.
Grazie Valeria!
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