Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Bonifiche di Porto Marghera: basta con lo scaricabarile!

Comunicato stampa

Venezia 12 settembre 2019

La Laguna di Venezia ed i suoi abitanti hanno già pagato un prezzo altissimo all’industrializzazione forzata della gronda lagunare, figlia di un’epoca in cui la parola «ambiente» doveva ancora fare il suo ingresso nel vocabolario giuridico e nelle Leggi dello Stato.

Le bonifiche sono ineludibili e non procrastinabili per restituirle ciò che le è stato tolto, come attestato dalla designazione dell’area industriale di Porto Marghera come area SIN (Sito di Interesse Nazionale) ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 22/97 (decreto Ronchi).

Come Gruppo25aprile riteniamo essenziale che ognuno faccia la sua parte, anziché giocare allo scaricabarile: il Governo nazionale onorando gli impegni assunti con il «Patto per Venezia» e ancor prima con la creazione dell’area SIN, i privati proprietari o ex proprietari onorando i loro obblighi in applicazione di due principi cardine dell’ordinamento: il «chi inquina paga», sancito da una direttiva europea sulla responsabilità ambientale che tuttavia non ha efficacia retroattiva,  e la diligenza richiesta a chi è attualmente proprietario dei luoghi pur non essendo responsabile delle attività inquinanti del passato, ma li ha acquistati a prezzi «stracciati» nella consapevolezza che erano inquinati.

Dalla lettura dei quotidiani oggi in edicola (nella foto: il servizio a firma Roberta Brunetti per il Gazzettino) si evince l’impressione che una delle parti in causa, incidentalmente sindaco di Venezia, voglia addossare al Ministro in carica tutte le colpe. Per essere credibile quando sale in cattedra, umilmente gli consiglieremmo di voler dare per primo il buon esempio nell’area di cui è proprietario e per la quale ha grandi progetti, con le ricche plusvalenze che potranno risultarne: perché il Signor Architetto Luigi Brugnaro che “accusa” il Ministro dell’ambiente Sergio Costa di negligenza è lo stesso che – se non andiamo errati – ha fatto ricorso contro il Ministero con una delle sue tante società (Porta di Venezia) che non accetta di accollarsi la sua parte nelle bonifiche dei Pili di cui è proprietaria.

In considerazione del fatto che la società in questione è confluita in un Blind Trust, rivolgiamo pubblicamente questo piccolo pro-memoria al Sindaco, che non è più tenuto a sapere di essere tuttora proprietario dell’area dei «Pili» – o per meglio dire potrebbe far finta di non saperlo.

il Gruppo 25aprile

https://twitter.com/25aprileVenezia/status/1172108191104217088

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