Venezia e il “processo di Bisanzio” (Istanbul, 14 luglio 2016)
“l’Accusa” (relatore UNESCO):
Gioiello per il patrimonio mondiale, il sito comprende Venezia E la sua laguna. Visita ispettori svolta dal 13 al 18 ottobre 2015.
Rapporto ispettori inviato al governo italiano e al Comune per raccogliere commenti e osservazioni, il 9 giugno 2016. Nessun errore è stato contestato dalle autorità italiane.
Venezia corre un pericolo reale, dobbiamo agire rapidamente. Necessaria una nuova campagna “Salviamo Venezia” come quella avviata alla fine degli anni 60.
La “difesa” (ambasciatrice italiana presso l’UNESCO):
L’Italia ha già speso tanti soldi per Venezia.
Fidatevi di noi, guardate come abbiamo gestito il sito UNESCO di Pompei.
il 27 luglio adotteremo un piano nazionale per il turismo sostenibile.
Gli interventi “ad adiuvandum”
Europa Nostra, a nome di tutte le ONG aderenti, sollecita intervento immediato e senza proroghe da parte di UNESCO e UE. Chiede un “piano radicale che coinvolga la società civile per la più bella città del mondo”: “a radical plan with involvement of civil society for the most beautiful city in the world”.
Il verdetto:
“Si raccomanda pertanto allo Stato contraente (l’Italia) di attuare tutte le misure urgenti sottolineate nel rapporto di missione e di sottoporre alla Commissione del Patrimonio Mondiale un rapporto dettagliato sullo stato di conservazione entro il primo febbraio 2017 in modo tale che, nel caso in cui non siano stati realizzati miglioramenti sostanziali entro tale data, la Commissione valuterà l’iscrizione del sito (Venezia e la sua Laguna) nella Lista dei siti del Patrimonio dell’Umanità in Pericolo in occasione della sua 41a sessione nel 2017”.
Adottato, all’unanimità.
Il bailo:
L’intervento di Francesco Bandarin, nato a Venezia, alto funzionario UNESCO:
“There is a risk: Venice seems to have lost its capacity to define its future, and can become the pray of sectorial interests, be they called mass tourism, the harbour economy, infrastructures, boat and ship traffic, the exploitation of the natural environment.
A number fully epitomises the situation: last year, the city received over 25 million visitors. On an average day in the spring or summer, you can have over 100,000 visitors, in a city that has now around 50,000 registered residents.
Is this our fate? Is Venice doomed to become a tourist village? Surely, the population of Venice has declined to historical minima, and the local powers are unable to cope with the new challenges. Surely, the global trends, climatic, economic, demographic, could make the situation even worse in the future”.
Venezia/Bisanzio, 14 luglio 2016
Foto: Eugenia Morpurgo
Trascrizione e sintesi: Carlo Beltrame e Marco Gasparinetti