Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

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Venice reshaped? Un articolo di Paola Minoia

Grazie a Paola Minoia (Università di Helsinki), anticipiamo qui un estratto dell’articolo che verrà pubblicato in inglese da un importante editore internazionale  con il titolo “Venice reshaped? Tourist Gentrification and Sense of Place”. Per motivi di rispetto del copyright, ne pubblichiamo soltanto l’estratto che ci riguarda più direttamente, consigliandone a tutti la lettura integrale quando verrà pubblicato (ed. Springer International, Tourism in the City 2017).

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“Possiamo pensare a Venezia come alla nostra casa? Risiedervi ha un prezzo troppo alto da sostenere per le classi medie e meno abbienti, ed è questa la ragione fondamentale della progressiva suburbanizzazione di Venezia, che ha spostato sempre più persone e attività al di fuori della città storica.

I nuovi abitanti, fondamentalmente più benestanti e cosmopoliti che hanno eletto Venezia a seconda (o terza, quarta) residenza, sono chiaramente diversi dai turisti mordi e fuggi, e reclamano anch’essi relazioni più profonde con Venezia e i Veneziani (anche se molti tra questi sono diventati pendolari). Tuttavia, nella maggior parte dei casi queste nuove presenze in città non sostengono economie urbane alternative a quelle turistiche, e sono persino indifferenti al funzionamento dei servizi pubblici per la residenzialità, quali scuole, centri diurni di quartiere, spazi culturali o altri servizi pubblici.

Allora dovremmo considerare Venezia solo come un centro mondiale? Quelle che prima erano fabbriche, residenze, sedi di associazioni, monasteri e altro, sono diventate spazi per l´arte, il design, o ritrovi di circoli esclusivi, o centri commerciali di lusso, se non ristoranti o enoteche: tutti servizi utili a mantenere vitale il circuito dei nuovi residenti e dei loro interessi di consumo. Come già dimostrato, Venezia presenta molti elementi comuni ad altre città gentrificate, come New York e altri centri mondiali, in quanto mantiene legami più forti con le reti globali rispetto a quelle locali; ma allo stesso tempo, la sua vitalità è esclusivamente appiattita sui servizi al turismo, al divertimento e al consumo artistico.

E’ proprio questa specializzazione estrema a sfidare la vera natura di Venezia come città, coerentemente con la definizione data da Ashworth e Page (2011), per i quali si puo’ parlare di città nel caso di centri urbani – anche turistici – che mantengono una multi-funzionalita’ elevata, di fronte alla quale il turismo rimane relativamente invisibile. Settis e’ esplicito nel descrivere Venezia come una citta’ morente, e nel richiamare la necessita’ di preservarne la diversità sociale e antropologica e, soprattutto, il capitale civico: “fondato sui meccanismi di trasmissione intergenerazionale di lungo termine (…), include la nozione di “cultura civica”, un senso collettivo di valori, diritti e memoria sociali avente dimensione culturale, politica ed economica” (2014, p. 107). Inoltre, per Settis il “diritto alla citta’ dovrebbe essere legato alla funzione sociale della proprieta’ (…) e al diritto al lavoro (…) strettamente unito da vincoli giuridici, etici, economici e funzionali (p.109).

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Bisogna riconoscere, infatti, che la gentrificazione turistica di Venezia non e’ solo il prodotto di volonta’ coincidenti espresse da classi benestanti. Come sottolineato da Gotham (2005), non possiamo assumere che fattori relativi alla domanda siano i soli a guidare i processi di gentrificazione, ma va senz´altro considerato l´ambiente in cui questi vengono prodotti, e riconosciuto il ruolo delle istituzioni locali. Le volontà politiche dei governi locali sono determinanti nel garantire la riattivazione di attività  culturali e produttive originarie, contro gli interessi delle corporazioni globali e contro i circuiti del consumo turistico. Tuttavia, Venezia è stata privata di un reale governo di sviluppo urbano.

Le ultime amministrazioni l’hanno valutata solo come risorsa economica profittevole, piuttosto che come un ambiente di vita complesso; non solo hanno trascurato l´impatto di grandi eventi quali carnevali e festival, delle grandi navi da crociera e di altre grandi infrastrutture, ma non sembrano voler mostrare alcun ruolo per la riattivazione dei diritti di residenza nella citta’ storica. La riabilitazione del patrimonio è avanzata in forma di progetti occasionali, soprattutto ad opera di privati, che hanno recuperato le strutture fisiche, lasciando al margine le componenti sociali. Il vuoto di regolamenti a favore delle attività tradizionali ne ha aumentato la precarietà e il declino.

All´opposto, durante i due ultimi decenni, le amministrazioni locali sembrano aver seguito dogmaticamente i principi del libero mercato. Politiche di liberalizzazione hanno modificato completamente il commercio in città, causando la chiusura di tanti negozi di vicinato, manifatture e officine artigianali. Nuovi regolamenti della pesca e del mercato ittico hanno contribuito al declino irreversibile delle cooperative tradizionali a carattere familiare; mentre la liberalizzazione di B&B e il fallito controllo dell’abusivismo turistico hanno distorto l’offerta di alloggi per il lungo periodo. L´internazionalizzazione del mercato immobiliare ha reso la residenzialità in città inaccessibile alla gran parte dei salari medi.

Recentemente, tuttavia, un gruppo di residenti ha iniziato a farsi sentire, avviando azioni di resistenza contro questo processo di erosione della cultura tradizionale e delle attività produttive locali. Esercizi di riappropriazione della memoria vengono messi ini atto, richiamando tradizioni passate e usi che venivano fatti degli spazi pubblici tramite vecchie foto, musiche e video condivisi in facebook o proposti mediante performance musicali, interviste ad anziani nei giornali, ecc. Nuove reti civiche sono state create con l´intento di entrare nel discorso politico urbano, per far sì che le voci locali riempiano il vuoto nella governance della città, e per chiedere azioni più determinate alla protezione dei diritti alla casa.

Un esempio è il Gruppo 25 Aprile, una piattaforma civica per Venezia e la sua laguna, costituito nel 2014, in cui alcuni residenti attivi reclamano la centralità del diritto alla città: “Come gli Indiani nativi d´America (nel XIX° secolo) noi ora rischiamo l´estromissione forzata dal nostro ambiente naturale (…) Fuori dalla laguna, per vivere dall´altro lato del ponte (la terraferma)” L´idea della città che sta perdendo la propria anima, il senso del luogo, è ben rappresentata, nel sito del gruppo, dalla metafora della nicchia vuota in un muro antico di Venezia:

20150222_122725In reazione alla nicchia vuota, il gruppo25aprile chiede agli amministratori un impegno più massiccio per riattivare la complessità di Venezia in tutte le componenti urbane fondamentali: attraverso politiche più inclusive per la residenza, per il lavoro e per i servizi sociali, di supporto attivo della cultura locale e delle attività produttive tradizionali.

Venezia ha bisogno di essere riformata, per guadagnare nuovamente complessità e inclusione sociale, e per tornare ad essere la città che era un tempo, cosmopolita ma con salde radici locali.

Negozi di vicinato, pesca tradizionale, produzioni creative, centri di cultura locale, giardini pubblici, case di quartiere per anziani, centri di incontro per migranti: chi non tornerebbe a ripopolare Venezia a queste condizioni, nonostante il turismo?”

Testo originale inglese e traduzione italiana:

Paola Minoia

Il nostro “registro di voto”

Il “gruppo25aprile” non è un’entità virtuale: siamo persone in carne ed ossa, abbiamo organizzato una decina di incontri pubblici e la “linea” del gruppo viene decisa con voto individuale, nominativo e palese – con la trasparenza che ne consegue sul piano interno, dato che nessuno di noi si nasconde dietro all’anonimato di una tastiera.

Il “registro di voto” viene tenuto e aggiornato a fini interni ma vista la risonanza che alcune delle nostre iniziative hanno avuto anche all’esterno, abbiamo pensato di pubblicarne la parte più attuale in modo da rendere partecipi del dibattito interno gli oltre 500 abbonati a questo blog e anche le persone che saltuariamente ci leggono (giornalisti, addetti stampa e personalità politiche, in particolare).

Qui di seguito troverete il registro di voto degli ultimi due mesi.

8 SETTEMBRE

“Se Venezia fosse un Comune a parte sceglierebbe sindaci migliori” (Salvatore Settis, a Panorama). Cosa ne pensate?”

“D’accordo con Settis”: 55 voti

“Abbastanza d’accordo”: 22

“Contrario al ripristino di due Comuni distinti”: 16

“Un sindaco due sindaci nessuno centomila.. governateci bene e basta”: 4

Totale voti espressi: 97.

23 SETTEMBRE

“Assessora ai lavori pubblici rinviata a giudizio per abuso d’ufficio e falso ideologico. Cosa dovrebbe fare”?

“Dimettersi subito”: 97 voti

“A casa tutti”: 33

“Il sindaco dovrebbe revocarle la delega in attesa del processo: 27

“Non avrebbe mai dovuto sedersi a Ca’ Farsetti”: 11

“Gomblotto, è innocente”: 4

Totale voti espressi: 172

10 OTTOBRE (voto in corso, risultato provvisorio)

“Guerra delle Municipalità, la posizione del gruppo” (NDR in relazione al ricorso al TAR contro il ritiro delle deleghe deciso dal nuovo sindaco):

“Fanno bene le Municipalità e Venezia per la sua specialità meriterebbe uno statuto speciale”: 57 voti

“Fanno bene le Municipalità a difendere il poco di decentramento che c’è”: 21

“Sono contrario alle Municipalità ma se l’alternativa è il Comune unico, meglio le Municipalità”: 3

“Ha fatto bene il Sindaco ad accentrare tutto nelle sue mani capaci”: zero voti.

 

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7 ottobre 2016, un articolo che parla di noi

 

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7-ottobre-16-iiiCopyright: l’inserto settimanale di Repubblica in edicola il 7 ottobre 2016, pp. 48-53

ore 23.30 abbiamo postato l’articolo integrale ad edicole chiuse, ovviamente, dato che il diritto d’autore appartiene a Repubblica e i giornali sono fatti anche per essere venduti, e non soltanto per essere letti.

Rassegna stampa – seconda parte

22 novembre 2015. Un anno fa, la “beffa della Fenice”:

https://gruppo25aprile.org/category/fenice-un-gruppo-allopera/

Per celebrare l’anniversario, una rassegna stampa “ragionata” sebbene incompleta degli ultimi mesi di attività del gruppo: “ragionata” nel senso che abbiamo raggruppato gli articoli per argomento anziché seguire l’ordine cronologico come avevamo fatto finora; incompleta perché si limita agli articoli consultabili online. Nell’anniversario della “beffa” di cui parlò tutta la stampa locale, un grazie a chi ha seguito le nostre attività in questi mesi e a chi vorrà farlo nei mesi a venire, e soprattutto mille grazie a chi si è impegnato in prima persona: dedicando tempo, energie ed entusiasmo agli ideali che ci uniscono, partecipando alle nostre riunioni, o anche soltanto con un contributo di idee e suggerimenti.

  • Grandi Scavi (Nuova Venezia 15 settembre 2015):RS 15settembre2015 VittorioEmanuele
  • Spese elettorali (operazione “antidoping”) su tutti i quotidiani locali (29 settembre – 9 ottobre):

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/09/29/news/brugnaro-una-campagna-elettorale-da-315-mila-euro-1.12175367

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2015/29-settembre-2015/caramelle-penne-fucsia-spot-tv-costi-sindaco-quattro-volte-casson-2301983063120.shtml

http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/VENEZIA/spese_elettorali_brugnaro_ca_amp_39_farsetti_venezia/notizie/1609294.shtml

  • Cambi di destinazione d’uso e Caso Locatelli (2-10 novembre, su tutti i quotidiani e con particolare risalto su Corriere e Fatto Quotidiano):

3novembre2015

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2015/3-novembre-2015/cambi-d-uso-bufera-caso-locatelli-2302135826643.shtml

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/10/venezia-ok-al-cambio-duso-delle-case-della-consigliera-immobili-rivalutati-del-500/2206289/

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/11/02/news/alloggi-turistici-scoppia-il-caso-locatelli-1.12374229?ref=fbfnv

RS 7novembre2015

https://dimensionemendez.wordpress.com/2015/11/04/venezia-il-caso-locatelli-una-questione-di-trasparenza-che-la-politica-non-ha-sollevato/

Una questione minima di civiltà

RS 2novembre2015 Locatelli

  • Bed and Breakfast abusivi a Venezia (due pagine intere a firma Mitia Chiarin, Nuova Venezia 14 e 15 novembre, in attesa di ricuperare anche l’articolo del Corriere):

RS 14nov15 MitiaChiarin

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/11/15/news/airbnb-ora-pensa-a-patti-fiscali-con-le-citta-1.12455112

RS14nov15 II

  • Parentopoli a Ca’ Farsetti (Corriere 17 novembre):

http://www.pressreader.com/italy/corriere-del-veneto-venezia-e-mestre/20151117/281762743153516/TextView

RS 17novembre2015 CorseraParentopoli

  • Moto ondoso (Gazzettino e Corriere, 14 novembre):

http://www.pressreader.com/italy/corriere-del-veneto-venezia-e-mestre/20151114/281784217985266/TextView

RS 14novembre2015 PrimaPagina

RS 14novembre2015

  • Redentore:

http://www.ilgazzettino.it/PAY/BELLUNO_PAY/la_proposta_171_alle_zone_colpite_una_quota_dei_soldi_destinati_ai_fuochi_del_redentore_187/notizie/1456033.shtml

10luglio2015

  • Dizionario Novissimo dell’Era Fucsia:

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/08/27/news/il-dizionario-di-brugnaro-idea-del-gruppo-25-aprile-1.11999045

  • Presentazione film Fulvio Grimaldi:

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/10/19/news/mose-e-grandi-navi-ecco-le-pesti-del-nostro-secolo-1.12298415?ref=search

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  • Vendita quadri Klimt e Chagall:

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/10/12/news/vendere-quadri-contrario-alla-storia-1.12257195?ref=search

  • Inquinamento da navi:

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/08/07/news/fumo-nero-dalla-grimaldi-l-armatore-non-si-ripetera-1.11902953?ref=search

  • Censura foto Berengo Gardin:

http://www.ilsudest.it/sociale-menu/78-sociale/6602-gruppo-25-aprile-piattaforma-civica-e-apartitica-per-venezia-e-la-sua-laguna.html

Abbiamo dimenticato qualcosa? Sicuramente, ma rimedieremo presto: siamo solo a novembre, il 2015 non è ancora finito.

Buon anniversario e buona domenica a tutti.

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Per ritrovare la rassegna stampa dei nostri primi mesi di vita:

Dicono di noi (rassegna stampa e video) – prima parte

 

BREAKING NEWS 23 dicembre: PRIMA VITTORIA sul fronte del Contorta:

BREAKING NEWS 23 dicembre: PRIMA VITTORIA sul fronte del Contorta: SIAMO RIUSCITI AD ATTIVARE E OTTENERE “L’INCHIESTA PUBBLICA” SULLA PROCEDURA VIA DEL PROGETTO CONTORTA !!! trasparenza_amministrativa L’ Inchiesta pubblica è una procedura che è stata introdotta nella nostra legislazione (D.lgs 152/2006) al fine di garantire, recependo anche indirizzi europei, una più adeguata protezione dell’ambiente soprattutto quando si predispongono piani, programmi e progetti d’intervento per i quali è necessaria una Valutazione d’Impatto Ambientale (VAS); un po’ come le débat public, questo previsto per legge, in Francia. Il Ministero dell’Ambiente, su richiesta di Istituzioni pubbliche o private o di singoli cittadini, può disporre che tale valutazione avvenga pubblicamente con l’analisi e la comparazione, qualora ci siano ipotesi diverse o alternative d’intervento. E’ una procedura di maggiore trasparenza soprattutto per decisioni importanti e complesse. In Italia, fino ad ora, questa procedura è stata utilizzata assai poco anche se – i veneziani lo ricorderanno – con essa si è proceduto nella valutazione del MoSE. E’ assai significativo che se si fosse dato seguito a quanto allora emerso nell’Inchiesta Pubblica, certamente quel’intervento non si sarebbe fatto o profondamente diversa sarebbe stata la sua strutturazione con l’impossibilità anche delle successive corruttele. Una eventuale accettazione dello scavo del Canale Contorta Sant’ Angelo per evitare il passaggio delle grandi navi nel bacino di San Marco, è inoppugnabilmente una decisione di enorme gravità perché comprometterebbe irrimediabilmente l’intera laguna. A oggi sono state proposte 4 alternative: tre diversi progetti di scalo in mare nella bocca di porto del Lido e uno a Porto Marghera. Centinaia sono state le Osservazioni sul progetto di scavo presentato dall’Autorità Portuale. La Valutazione d’Impatto Ambientale si preannuncia assai complessa e dovrà entrare nel merito soprattutto dei progetti alternativi.
L’Inchiesta pubblica è quindi l’unica procedura che può garantire questa analisi e queste comparazioni. Italia Nostra, Ambiente Venezia, Gruppo25aprile, Gruppo di Studio Canale Contorta GDS_CC e Comitato NoGrandiNavi –Laguna Bene Comune da più di un mese avevano richiesto che il Comune stesso richiedesse l’Inchiesta Pubblica al Ministero competente. Per il silenzio inspiegabile seguito, hanno rinnovato prima la richiesta direttamente al Ministro dell’Ambiente e, successivamente, hanno richiesta una audizione al Commissario Zappalorto. Il protrarsi del silenzio più totale poteva rappresentare le pressioni sotterranee per evitare trasparenza sulle pesanti decisione da prendere. Ieri abbiamo fatto un presidio davanti e dentro il Comune di Venezia per ottenere un incontro. Oggi finalmente, in un colloquio rapido e franco, il sub commissario dott. Natalino Manno ha annunciato che il Ministero dell’Ambiente attiverà la procedura di ”Inchiesta Pubblica” che avevamo richiesto; l’Amministrazione comunale metterà a disposizione la sala consigliare e fornirà l’assistenza necessaria.
E’ stata dura ma é una grande vittoria per Venezia! L’impegno, l’intelligenza e le mobilitazioni pagano! Noi continueremo a essere impegnati e vigili, con l’appoggio dei cittadini veneziani, perché la Laguna è Venezia.
Italia Nostra, Ambiente Venezia, Gruppo25Aprile, Gruppo di Studio Canale Contorta GDS_CC, Comitato NoGandiNavi, Laguna Bene Comune
Venezia, 23.12.2014

#AnteprimaFenice: il video e i testi

Il video girato da Stefano Soffiato:

Cosa volava sulle ali della libertà, nel cielo della Fenice, il 22 novembre? 18 origami come questi, ognuno con il suo messaggio:

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..e 300 volantini con il testo che qui riproduciamo, per chi non c’era:

DIAMO UN FUTURO A VENEZIA:

una città meravigliosa e unica al mondo, fatta a misura d’uomo e che tale vuole restare!

BASTA alberghi in questa Città! Basta cambi di destinazione d’uso a suon di mazzette!

Basta con la spoliazione culturale e identitaria della città d’acqua!

CHIEDIAMO: CASE, SCUOLE E SERVIZI PER I RESIDENTI. ARIA PULITA per i nostri polmoni e per i nostri figli in quella che, essendo una città pedonale, dovrebbe essere al riparo dai problemi di inquinamento tipici delle grandi città.

PROPONIAMO: il blocco dei cambi di destinazione d’uso nei sestieri a vocazione residenziale; incentivi e agevolazioni per chi vive e lavora nella città d’acqua; limiti dimensionali alle grandi navi autorizzate ad entrare in laguna. ESIGIAMO che gli introiti della tassa di soggiorno riscossa a Venezia vengano utilizzati per gli scopi previsti dalla normativa che l’ha istituita, con precedenza assoluta ai servizi pubblici locali.

DICIAMO: NO allo scavo del Contorta, SÌ alla cantieristica minore, alle attività artigianali, ai negozi di prossimità, SÌ al diritto di votare un referendum per ridefinire i confini comunali e riavvicinare i cittadini alle Istituzioni che dovrebbero rappresentarne le esigenze specifiche, a Venezia come a Mestre. Autonomia amministrativa e Statuto Speciale, per liberarci dalle troppe incrostazioni e dai conflitti di interesse che hanno ingessato queste due città.

25 Aprile: LIBERIAMO le energie vive di VENEZIA.

http://gruppo25aprile.org

7 settembre 2014: regata “storica”, in tutti i sensi!

“7 settembre 2014, regata storica. Obiettivo 700 firme entro quella data simbolica”, avevamo scritto, quando abbiamo lanciato la raccolta firme.

Ne abbiamo raccolte 30.000, fra quelle pervenute online (via posta elettronica e sulla piattaforma change.org) e quelle raccolte campo per campo, calle per calle e negozio per negozio a Venezia, e a migliaia nelle giornate del 6 e 7 settembre, che passeranno nella storia di questa città unica al mondo. Sappiamo che è solo l’inizio di una lunga battaglia, per fermare lo scavo del Contorta, ma questo risultato merita di essere celebrato, anche per rendere omaggio alle decine di volontari che hanno risposto all’appello, in uno slancio di generosità che ha commosso Venezia e.. stupito il mondo.

7 settembre Altana

(Nella foto: Caroline de Plaisance, foto di Servane Giol)

Le nostre “candeline sulla torta” (anzi sul Contorta)? le 50 bandiere come questa (due metri per due) che sventolavano dai balconi e dalle altane degli storici Palazzi che si affacciano sul Canal Grande, il giorno della Regata e in diretta TV: “Venezia è Laguna”, su campo verde (il colore dell’acqua in laguna, quando la marea è calante) a sottolineare il messaggio che volevamo trasmettere: una città unita, dai piani “nobili” alle altane alle botteghe artigiane ai campi cittadini in cui eravamo presenti con i banchetti per la raccolta firme, sestiere per sestiere!

“Venezia è laguna”, perché questo slogan? Perché Venezia è una laguna, non un braccio di mare: se avessimo voluto costruire un’altra Genova lo avremmo fatto con altri materiali e con altre tecniche di costruzione. Ci sono città di mare, costruite per affrontare le onde del mare, e altre (anzi una sola) costruite su milioni di pali, che certe onde non le possono reggere. La posta in gioco è questa: Venezia è unica al mondo, vogliamo che lo rimanga?

Questo è il messaggio che abbiamo cercato di trasmettere, dai balconi e nelle calli dove i nostri volontari hanno trascorso la giornata a raccogliere firme, sestiere per sestiere e anche alla Giudecca. Adesso che (quasi) tutti i giornali ne hanno parlato, possiamo anche rivelare qualche piccolo retroscena: nata da un’idea iniziale di Giuliana Longo (la nostra “cappellaia magica”) l’iniziativa è stata discussa in riunione interna e ha trovato nuova linfa nella vulcanica Jane Da Mosto, vera e propria “forza della natura!. Giuliana Longo ne aveva già preparato uno artigianale, e trovato alcune famiglie disposte ad esporlo. Con l’arrivo di Jane, lo “slogan” è stato affinato e levigato.. e la palla di neve si è fatta valanga, ma il vero capolavoro è stato forse l’effetto sorpresa, grazie alla discrezione delle famiglie che hanno aderito a questa inedita iniziativa!

banchetto Rialto

Uno sforzo corale che porta molte firme, quindi, come l’orchestra della Fenice (dove le firme sono fioccate numerose!) ma il successo mediatico degli striscioni sul Canal Grande, con il colpo d’occhio e la cornice da sogno che solo il “Canalazzo” poteva offire, non deve far dimenticare che queste due settimane hanno visto il lavoro instancabile (e non retribuito) di decine di volontari di ogni età e professione: la vera forza di questo movimento di opinione, trasversale e apartitico!

Galleria fotografica, perché possiate farvene un’idea; foto e piccoli aneddoti, che completeremo nei prossimi giorni:

1) Il logo ufficiale del movimento di opinione e della raccolta firme (per gentile concessione della nostra Selina Zampedri, che ne ha ceduto i diritti in esclusiva e a titolo gratuito). Al raggiungimento delle prime 10.000 firme, facebook è stata letteralmente e simultaneamente invasa da centinaia di granchi come questo, usati come foto di profilo al grido di battaglia convenuto: Sabiòn!

Campaign logo by Selina Zampedri

2) Drappi al vento in Canal Grande, 7 settembre 2014 (foto di Guido Benato): alcuni dei 50 che tutti hanno potuto vedere.. tutti tranne un noto quotidiano locale.. ma il Corriere della Sera ci ha ampiamente ripagati di quella piccola delusione, nelle edizioni del 7 e dell’8 settembre. Alcuni di voi forse lo ricordano: questa campagna l’abbiamo voluta dedicare a Indro Montanelli, che proprio dalle pagine del Corriere aveva scritto alcuni dei più accorati “j’accuse” contro le speculazioni fatte a spese di questa città fragile e bella.

“Per salvare Venezia bisogna proteggere la sua laguna. Sono elementi inscindibili dello stesso sistema. Lo sono sempre stati e lo saranno finchè Venezia esiste” (Jane Da Mosto).

7 settembre 2014

3) il banchetto per la raccolta firme a Cannaregio (campo ss. Apostoli), dove si sono alternati 10 dei nostri volontari anche quando il sole era cocente:

banchetto Cannaregio

4) e quello ai piedi del ponte di Rialto (campo San Giacometo) dove alcuni commercianti ci hanno gratuitamente rifocillato in segno di affetto (grazie di cuore, Antonella!)

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5) Il vicino mercato del pesce, dove il mitico Marco Bergamasco ha raccolto 80 firme in meno di un’ora.. “Rialto no se toca”!:

pescheria

6) il banchetto di Campo San Rocco, fotografato all’alba e già pronto a partire con la raccolta firme, grazie agli infaticabili Stefano e Nicolò!

Campo San Rocco

Chi siamo? Un gruppo di cittadini sempre più folto e affiatato, senza bandiere di partito ma determinato e consapevole che questa città va difesa con la laguna che la protegge, e che il bello inizia adesso: the best is still to come!

A presto su questa pagina.. con altre foto, dati e aggiornamenti.

NB la raccolta firme CONTINUA, all’interno degli esercizi commerciali che già hanno aderito e di quelli che vorranno aderire: per farlo, è sufficiente inviare una email a 25aprile2015@gmail.com

Marco Gasparinetti

(portavoce della petizione contro lo scavo del Contorta)

10 settembre 2014

Breaking News 27 August: 20,000 signatures !!!

27 August, 21.40 (Venice time): the petition against dredging a new monster canal in the Venice lagoon reached the monster number of 20,000 signatures !!!

27 agosto, ore 21.40: la petizione contro lo scavo del Contorta ha superato quota 20.000 firme !!!

27 août, 21h40: la pétition contre le nouveau canal Contorta a atteint les 20.000 signatures !!!

Would you like to sign the petition? You can still do it at:

http://www.change.org/p/stop-the-plan-to-dredge-the-maxi-canal-contorta-in-venice-before-it-s-too-late

La raccolta firme continua fino al 7 settembre a Venezia (regata storica) e anche qui:

https://www.change.org/p/matteo-renzi-fermate-lo-scavo-del-maxi-canale-contorta-prima-che-sia-troppo-tardi

La pétition est encore ouverte aux signatures, ici:

http://www.change.org/p/stop-the-plan-to-dredge-the-maxi-canal-contorta-in-venice-before-it-s-too-late

Dai 600 delle Termopili.. ai 20.000 di Maratona!

Un grazie particolare a (in ordine alfabetico):

AmbienteVenezia, Gruppo25aprile, Italia Nostra (sezione di Venezia), Venessia.com, VeneziaCambia2015, Venezia Vi.Va ..and weareherevenice.org!

DalleTermopiliaMaratona

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