Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Archivio per il giorno “Maggio 14, 2014”

Quanti siamo, e chi siamo?

La ragion d’essere di questo gruppo l’abbiamo spiegata nella nostra prima lettera: siamo la Venezia che non si arrende, quella che nelle sue isole ha trovato (o ritrovato) un’armonia e un senso civico altrove perduti, quella che qui intende restare e quella che qui vorrebbe tornare, se solo venissero ricostituite le condizioni minime (casa e lavoro, in primis) che in passato non erano mai mancate. Quanti siamo? Il dato attuale lo troverete alla fine di questa pagina. Negli ultimi 12 anni abbiamo perso (fra Venezia e isole minori) quasi 10.000 residenti, 100.000 ne abbiamo persi rispetto al “picco” storico degli anni 50, ed è questo che ci preoccupa, in una città costruita per dare da vivere a 150.000 abitanti (la “capacità” teorica del patrimonio abitativo esistente, che coincide anche con la media storica sul lungo periodo).

VeniceRoofs

Certo, il numero dei residenti non coincide con quello degli utenti che dal suo “stato di salute” ( e da quello dei suoi servizi) dipendono: a Venezia ci sono anche studenti (23.811, nell’anno accademico 2012-2013), seconde case (16.000 circa) e tantissimi pendolari che ogni giorno (alzandosi all’alba) attraversano il ponte della libertà perché a Venezia hanno il loro lavoro, ma sempre più spesso è un lavoro che non è retribuito a sufficienza per poter vivere a Venezia; in numeri più contenuti, abbiamo anche il fenomeno opposto: quello dei veneziani che lavorano altrove (per scelta o per necessità) perché in una città dominata dalla monocultura turistica è soltanto “altrove” che possono esercitare un’attività professionale consona agli studi intrapresi, o semplicemente perché è l’unico modo per pagare le rate di un mutuo per abitazioni che (a Venezia) sono decisamente più care che altrove.

A tutti loro ci rivolgiamo, perché interesse di tutti è avere vaporetti che funzionano, uffici pubblici che siano anche “aperti al pubblico”, negozi di prossimità, un ospedale di eccellenza e altre cose ancora: quelle che rendono una città vivibile. Chiediamo troppo?

Puntadogana

Il gruppo25aprile è anche un gruppo Facebook. Volete aderire? Ci trovate qui:

https://www.facebook.com/groups/Gruppo25aprileVenezia/

In questa sezione (“i nostri dati”) pubblicheremo alcune statistiche utili per capire i problemi di questa città. Aride cifre? Forse, ma il vantaggio dei numeri è quello di fornire un parametro oggettivo, non manipolabile a seconda delle convenienze politiche. La statistica più importante (che su questa pagina intendiamo aggiornare regolarmente) è quella sulla popolazione residente, ed è da questa che vogliamo partire, con l’obiettivo di invertire la tendenza che da decenni vede il segno “meno”, ogni volta che confrontiamo il numero di residenti con quello dell’anno precedente.

Il “contatore” di Venezia in senso stretto (sestieri + Giudecca) è meritoriamente esposto dalla farmacia Morelli (in campo San Bortolo), ad iniziativa del gruppo venessia.com; quello che “inauguriamo” oggi comprende invece tutte le isole che con i sestieri storici condividono la condizione insulare (e il cui insediamento umano, come nel caso di Torcello e Malamocco, è addirittura anteriore alla fondazione di Venezia). Dal punto di vista amministrativo, questo territorio coincide con quello di due delle 6 municipalità in cui è stato suddiviso il Comune unico di Venezia-Mestre, in omaggio (più simbolico che reale) alle esigenze di decentramento amministrativo che in questa realtà “anfibia” sono particolarmente sentite, perché diversi sono i problemi da affrontare nelle due realtà (quella di terra e quella d’acqua). Pronti per i dati? Eccoli:

Popolazione residente al 12 maggio 2014, suddivisa per municipalità

VENEZIA INSULARE (Venezia Murano Burano): 64.826;

VENEZIA LITORALE (Lido e Pellestrina): 20.836;

Totale città d’acqua: 85.662 residenti.

Totale municipalità di TERRAFERMA: 179.832

Fonte dei dati: Comune di Venezia – Anagrafe della popolazione residente.

Siete interessati a seguire l’evoluzione demografica dei prossimi mesi? Questo dato verrà aggiornato ogni settimana, e pubblicato qui:

Quanti siamo?

Se ad interessarvi è invece soltanto il totale dei sestieri + Giudecca, il contatore di venessia.com è consultabile qui:

http://www.venessia.com/contatore.htm

Poveglia. La nostra lettera aperta al Demanio

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Con riferimento all’esito del bando di gara (invito pubblico ad offrire) relativo all’isola di Poveglia, il gruppo 25 aprile:

– premesso di aver sottoscritto (da posizione distinta e autonoma) il fondo di scopo appositamente creato dall’associazione “Poveglia per tutti”;
– essendo fermamente convinto che la salvaguardia di Venezia e della sua laguna passa anche dalla difesa delle sue isole minori;
1) esprime perplessità sulla congruità del miglior prezzo offerto per la proprietà superficiaria (della durata di 99 anni) del compendio immobiliare denominato Isola di Poveglia e Ottagono;
2) sottolinea la sua preoccupazione per l’assenza di indicazioni in merito all’uso del bene demaniale da parte del miglior offerente, la cui identità è stata resa nota in data 13 maggio, alla luce di quanto già avvenuto in altre situazioni (scuola grande della misericordia);
3) confida nella competenza e integrità della commissione che dovrà ora pronunciarsi sulla congruità del prezzo offerto;
4) senza pregiudizio o preclusione alcuna nei confronti delle persone fisiche o giuridiche offerenti, ritiene che tale valutazione non possa prescindere dall’interesse storico e architettonico dell’isola di Poveglia e dall’interesse pubblico alla fruibilità di tale patrimonio, già appartenente alla Repubblica di Venezia, che lo Stato italiano ha acquisito in virtù del principio di successione fra Stati (norma di diritto internazionale consuetudinario) al pari di molti altri compendi immobiliari;
5) nelle more dell’aggiudicazione eventuale, invita il Demanio (civile e militare) nelle sue varie articolazioni a farsi carico delle sue responsabilità in relazione a questo e ad altri beni immobiliari ubicati nella laguna di Venezia (ad esempio: fortezza di Sant’Andrea), al fine di evitare il ripetersi di situazioni come questa di Poveglia, in cui la “dismissione definitiva da parte del Ministero della Sanità nel 1979 con la conseguente rovina dei fabbricati, mai più utilizzati”, si pone in evidente contrasto con la tutela del bene comune che lo Stato è tenuto a perseguire. In relazione a questo ed altri beni demaniali dello Stato, il Gruppo 25 aprile auspica inoltre la piena applicazione del federalismo demaniale, nei limiti e nelle forme della legislazione applicabile ( “de jure condito” e “de jure condendo”).

Venezia, 14 maggio 2014

Perché questa lettera? I fatti, in sintesi:

Cosa sta succedendo? Succede che per fare cassa, il demanio dello Stato italiano ha deciso di alienare alcuni beni della collettività fra cui l’isola della foto, mettendoli all’asta. Base d’asta: zero euro (!) con il rischio concreto che un’isola a noi cara finisca per pochi spiccioli in mano all’ennesima speculazione immobiliare, con benefici scarsi o nulli per le casse dello Stato che si dice di voler risanare (e questo sarebbe veramente il colmo). Per evitare che questo accada, un gruppo di cittadini ha creato un’associazione (“Poveglia per tutti”) che ha aperto una campagna di sottoscrizioni per partecipare all’asta.

Il gruppo 25 aprile (che riunisce più di 180 persone) ha aderito alla sottoscrizione con qualche decina di quote individuali da 99 euro e una quota collettiva intestata al gruppo. La sottoscrizione “Poveglia per tutti” ha permesso di raccogliere una somma superiore ai 400.00 euro, significativa (anzi straordinaria, visti i tempi ristrettissimi) ma non sufficiente a superare l’offerta presentata da un imprenditore che per l’isola di Poveglia (e l’ottagono adiacente) ha offerto 513.000 euro. Chiusa la seconda fase dell’asta (in data 13 maggio), la parola spetta ora alla “commissione di congruità” demaniale che avrà un mese di tempo per pronunciarsi sulla congruità dell’offerta; è il motivo per cui il gruppo 25 aprile ha scritto questa lettera aperta al Demanio, alla quale daremo (e vi preghiamo di dare) la più ampia diffusione.

A presto su queste pagine e/o sulla nostra pagina facebook:

https://www.facebook.com/groups/1499740350248934/

 

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