Gruppo 25 aprile

Piattaforma civica (e apartitica) per Venezia e la sua laguna

Bilanci previsionali a confronto: Venezia e Verona

Spese correnti Comune di Verona (259.000 abitanti circa): 293.470.724 euro. Spese correnti Comune di Venezia (263.000 abitanti circa): 611.116.788 euro.

Perché Venezia e Verona? Per il semplice motivo che hanno un numero di abitanti molto simile e sono due Comuni amministrati da giunte di centro-destra, oltre a fregiarsi dell’ambito titolo di “patrimonio dell’umanità” e a far parte della stessa regione (che è una delle più ricche in Italia e si posiziona su livelli comparabili a quelli di molti Länder tedeschi). Le differenze balzano all’occhio, non tenteremo qui di spiegarne i molteplici motivi (quella sarà la seconda tappa) ma prima di farlo pubblichiamo qui alcuni dati significativi tratti dai bilanci previsionali per il 2015, che sono consultabili online (v. note in calce).

Nel caso di Venezia, i dati pro-capite sono stati calcolati dividendo spese ed entrate per il numero attuale di residenti che è pari a 263.941(in calo di 554 unità rispetto ai dati del 30 giugno, quando la Giunta nuovamente insediatasi ha messo mano al suo bilancio di previsone).

Alla voce “beni e servizi”, le spese correnti pro-capite preventivate per il 2015 sono pari a 580,88 euro a Verona contro i 1.470 euro a Venezia, dove il dato è in parte falsato dalla voce “trasporti e mobilità”; se anche volessimo togliere quella voce (che nelle spese correnti “pesa” per € 103.147.130,72) la spesa corrente complessiva nel Comune di Venezia, divisa per il numero di abitanti è comunque pari a 1.924 euro contro i 1.133 di Verona.

Spesa corrente pro-capite alla voce “retribuzioni”:  312,68 euro a Verona, 460,2 euro a Venezia. Nel caso di Venezia, si tratta della voce di spesa su cui la gestione commissariale ha agito in maniera più incisiva: 8 milioni di euro in meno rispetto all’esercizio precedente.

Entrate tributarie Comune di Venezia: € 362.307.715 Entrate tributarie Comune di Verona: € 205.652.740

Alla voce “sanzioni”, il Comune di Venezia può contare su entrate supplementari pari a € 22.135.000.

La cosa che più ci ha lasciato perplessi, ad una prima analisi del bilancio previsionale di Venezia che è stato messo in rete il 10 novembre, è un’altra: le spese correnti nel bilancio di previsione aumentano di quasi 50 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, nonostante gli 8 milioni risparmiati (con i tagli del commissario Zappalorto) sul costo del personale. Vogliamo provare a capire perché?

VeniceRoofs

Spese correnti nel 2015 (bilancio previsonale): € 611.116.788,89.

Spese correnti nel 2014: € 562.502.816,46

Spese correnti nel 2013: € 584.231.543,98.

Spese correnti nel 2012: € 495.799.463,11.

Specchio specchio delle mie brame, chi è il più spendaccione del reame?

Ripartizione delle spese correnti, secondo il bilancio previsionale 2015:

Retribuzioni: € 121.466.135,51 pari al 19,88 % del totale (in calo rispetto all’esercizio precedente);

Acquisto beni e servizi € 387.990.610,18 pari al 63,49 %;

Interessi passivi € 16.134.194,50 pari al 2,64 %(in calo rispetto all’esercizio precedente)

Assicurazioni contenziosi accantonamenti € 37.010.723,22 pari al 6,06 %

..e altre voci che comunque NON spiegano l’impennata del totale delle spese correnti.

Le due voci che subiscono una crescita impetuosa sono:

  • Acquisto beni e servizi: in crescita di 24 milioni di euro circa; perché?
  • Assicurazioni contenziosi accantonamenti : in crescita di 35 milioni circa.. a cosa si riferiscono? Presumibilmente a contenzioso “pregresso” che ha visto il Comune soccombere di recente in due diversi processi (quello sui crediti di Cavallino-Treporti, in particolare).. ma è solo una supposizione. Le brutte notizie non finiscono qui, e continuano al capitolo “entrate”:
  1. Alienazioni; il bilancio di previsone reintroduce la tanto vituperata pratica della vendita dei gioielli di famiglia (ma senza precisare quali): la stessa che aveva fruttato 50 milioni circa nel 2012 (azioni SAVE) e 54 milioni circa nel 2013 (Ca’ Corner della Regina) per essere poi interrotta dalla gestione commissariale nel 2014; i milioni preventivati stavolta sono 49 ma sono probabilmente sovrastimati, viste le condizioni attuali di mercato;
  2. nel bilancio previsionale per il 2015, oltre alle alienazioni è prevista anche una accensione prestiti per 120.000 euro.. cifra modesta, ma nel triennio precedente la casella “accensione prestiti” era rimasta vuota. Staremo mica ricominciando a fare debiti?

Rimborso prestiti nel 2014: € 17.709.132,33; rimborso prestiti nel 2015: € 12.265.602. Interessi passivi pagati nel 2014: € 16.968.000 e spiccioli. Interessi passivi a bilancio nel 2015: 16.134.000 e spiccioli.

Alla voce “rimborso prestiti” e “interessi passivi” sono 6 milioni di euro in meno da pagare, nel 2015; sommati agli 8 milioni di risparmio ottenuti sulle spalle del personale (ad opera della gestione commissariale) avrebbero dovuto dare almeno una boccata di ossigeno.. eppure la spesa corrente, come abbiamo visto, è in crescita di quasi 50 milioni di euro. Come coprirla in futuro, se non si ha il coraggio di affrontare il problema alla radice?

Una cosa è certa: se continuassimo a vendere palazzi o terreni e/o ricominciassimo a indebitarci, grande sarebbe la delusione di chi ha votato Luigi Brugnaro magari senza farsi troppe illusioni ma con una sola granitica certezza: quella che un imprenditore come lui UNA cosa almeno avrebbe saputo farla: riportare i conti comunali IN ORDINE. Quanto ai dipendenti comunali che hanno sopportato le decurtazioni salariali, e ai cittadini che hanno subito gli aumenti tariffari, non occorre essere profeti per immaginarne la reazione se tutti quei sacrifici risultassero vani.

In attesa di capire come la Giunta intende muoversi nel caso in cui il piano di “alienazioni” non dovesse dare i 49 milioni sperati di qui alla fine dell’anno, i numeri sono quelli che abbiamo qui esposto, a “volo d’uccello”. Le occasioni per approfondire non mancheranno, nella nostra nuova rubrica dedicata al bilancio comunale.

PuntadoganaIl bilancio previsionale di Verona: https://www.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=47744

Il bilancio previsionale di Venezia: http://openbilancio.comune.venezia.it/openbilancio_uscite.php?anno=2015

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Un pensiero su “Bilanci previsionali a confronto: Venezia e Verona

  1. già su openpolis, mesi fa , e ampiamente sottaciuto dalla maggioranza ante commissario, si vedeva come gli scarti rispetto ai costi standard del comune di Venezia andassero da un minimo del 20% ad un massimo del 40%, è abbastanza logico immaginare che si trattasse di spesa “politica” disancorata dai costi effettivi e necessari propri del comune, purtroppo niente di nuovo sotto il sole.

    Casomai andrebbe fatta una riflessione su come sono state fatte, in precedenza le “svendite” del comune, un esempio per tutti:
    l’incasso dalla vendita di Save è stato fatto a un valore per azione di circa 4,5 euro, quando Marchi ne offriva 8 due mesi prima e poi il titolo è schizzato a 15, è appena il caso di sottolineare che solo i proventi di una vendita fatta col cervello, e non con altre parti anatomiche meno nobili, avrebbe risolto buona parte delle difficoltà attuali, ma all’epoca, era poco “cool” disturbare il manovratore……

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