Operazione antidoping: il giallo dei fuochi d’artificio fucsia
L’istanza di accesso agli atti sulle spese elettorali del sindaco e della sua lista ha fatto emergere altre circostanze interessanti, che potrebbero rivestire qualche interesse anche per la Corte dei conti, dato che riguardano le spese sostenute dalla lista del Sindaco eletto.
Fra le pieghe dei quasi 600.000 euro spesi per vincere le elezioni, c’è ad esempio una fattura che ci ha incuriosito per due motivi:
- la fattura è stata emessa da Umana SpA ma non ha attinenza con l’oggetto sociale di Umana: sono fuochi d’artificio;
- l’importo fatturato per i fuochi d’artificio è particolarmente modesto a fronte del servizio prestato: sono 500 euro IVA compresa (400 euro netti)
- la causale del pagamento indica un “riaddebito spese per materiale pirotecnico, allestimento ed esecuzione spettacolo pirotecnico evento 12 giugno 2015”.
Si tratta di una delle 4 manifestazioni elettorali non rendicontate dal Sindaco, per le quali la Corte d’appello aveva sollecitato chiarimenti con lettera del 27 giugno 2016, facendo seguito alla segnalazione circostanziata del nostro gruppo. L’evento del 12 giugno era difficilmente occultabile visto che si trattava di migliaia di persone rifocillate e dissetate a spese del candidato sindaco (o della sua lista), e di quella festa con fuochi d’artificio finali avevano parlato anche i giornali, tanto era impressionante quella dimostrazione di forza e di sfarzo:
Con grande umiltà, il candidato sindaco l’aveva annunciata in questi termini:
http://www.brugnarosindaco.it/event/festa-di-fine-campagna-elettorale/
Nella sua risposta datata 2 settembre 2016, il sindaco eletto dichiara che le spese inerenti alle 4 manifestazioni andavano imputate alla sua lista e non a lui, il che porta a ritenere che la competenza per valutarne la congruità spetti alla Corte dei conti (il collegio di garanzia della Corte d’appello si occupa soltanto di quelle dei candidati Sindaco). Auspicando che nella rendicontazione presentata alla Corte dei conti si trovi anche la risposta alle nostre perplessità, riproponiamo qualche foto della doppia festicciola del 12 giugno 2015, con grigliata e fuochi d’artificio finali.
Non siamo in grado di commentare la qualità dello spettacolo pirotecnico, ma a giudicare dalla spesa sostenuta siamo certi che si sia trattato di una cosa molto sobria, al confronto con i fuochi d’artificio che nei mesi immediatamente successivi sono costati decine o centinaia di migliaia di euro al Comune (o alla sua partecipata VeLa) nonostante il nostro invito ad evitare quella spesa nei giorni immediatamente successivi alla tragedia che aveva colpito la riviera del Brenta:
https://gruppo25aprile.org/?s=brenta
Nel rilevare che i fornitori di spettacoli pirotecnici hanno successivamente beneficiato del nuovo concetto di “Redentore diffuso” introdotto dal sindaco eletto, e successivamente della manna dei fuochi di capodanno altrettanto “diffusi” sul territorio per decisione del medesimo sindaco non sapremmo che dire.. se non che i fornitori di fuochi d’artificio vengono attualmente retribuiti da una partecipata comunale ad un costo medio di 2.000 euro al minuto e quei 400 euro al confronto sembrano veramente poca cosa, anche se erano sicuramente più sobri.
La lista degli affidamenti diretti o in “cottimo fiduciario” della partecipata comunale che se ne occupa è liberamente consultabile a questo indirizzo:
http://vela.avmspa.it/it/content/formato-pdf-vela